Critica Sociale - anno XXXIX - n. 1 - 1 gennaio 1947
. CRITICASOCIALE 13 mti• dalla· p0litica s0ciale ereditata dal fascismo, vcilta pià a indebolire," mediante la concessione di una <'JU~ntitàdi pre-· mi, assegni e sussidi, la volontà di' afferrnaziontl clella ·c'.asse. lavoratrice, che a realizzare 1.econdizi,ru,i per una effettiva sicurezza sociale. Tali provveclimenti, della cui attuazic;mè sono stati ~ncaricati gli Enti suddetti, me.ntre da un lato impediscono una vantaggiosa' e raz: onale unificazione dei medesimi a causa delle loro clisfo·rmità funziornali, dall'altro, per la loro molteplicità, cui non cortispondono reali pos– sibilità economiche e finanziarie, finiscono col procurare be– nefici di entità irrilevante ma che pur incid0no gravemente, èon i'insieme dei corrispondenti contributi, sulla possibilità che le prestazioni strettamente a·ssiourative e previdenziali si adeguino ai bisogni eJfettivi. Non è chi non veda perciò la opport'llnità, in considerazio– ne delle J')articolari cpndizion~ del 'nostro Paese, caratteriz– zate dalla relativa povertà di materie prime e di mezzi di pro<luzione in confronto alla esuberanza della mano d'ope– ra, di resti:ingere le forme di assistenza offerte finora clag.li Enti assicurativi •e previdenziali a quelle strettam"nte :ind1- spensabiii che, attraverso un'un~ca is.titu2ione, d0v~e?beFO, soddisfare nella massima misura p0ss1bile, come mai e sta– to fat!o finora, le forndamentali necessità di sicurezza: si– curezza per il tempo clella vecchiaia (o in caso di perma· nente invalidità), sicurezza in caso di malatt' a o infortuQio, sicurezza in caso di accevtata e inevitabile disoccupaziom:. Non a caso ho evitato fin •qui· di accennare ai provvedi– menti concernenti gli assegni familiari.; tali provvedimenti, ispirati dalla neces~tà di adeguare agli effettivi bisogni del– la famiglia i redditi derivanti dal lavoro, meritano infatti di essere c@nsiderati con particolare attenz;one, sia per la delicatezza çle.Jl'arg:omento nel momento attuale, sia per po– ter stabilire se, rifacend'oci alle considerazioni già fatte in merito ·alla situazione economica e demografica del Paese ed alla luce delle considerazioni che si andranno esponendo,. sia utile man-tenerli e svilupparli, oppure se una simi:e siste– mazione manchi di un'effettiva utilità. Chi assistesse quotidianamente, còme il sottoscritto, allo svolgimento delle operazioni connesse alla erogazione degli assegni familiari, ed alle gravi difficoltà di .or.dine ammi– nistrativo e contabile che questa .comporta per .un efficace c-0ntrollo ed un'equa distribuzione, e ne considerasse quindì atte~tamente la porta_ta economicà e sociale. nei Fònfronti deg'11 stessi lavoratori, non stenterebbe a mconoscere che mancano le condizioni per cui sia utile maritenere e svilup– pare il trattamento familiare in questione,. Questa convinzio· ne, frutto della esperienza, deriva anche da un'altra con– siderazione, condivisa da tecnici ed economisti di provata competenza. !nfatti se il mantenimento delle attuali o di più elevate tariffe degli asstigni familiari si risolve in un aiuto modesto ai capifamiglia, oneroso per gli Istituti ero– gatori, mentre potrebbe arrecar:e. ben più .notevoli vantaggi la. lotta, più energicamente condotta, per g!i alti salari e sti– pendi o per i loro. equivalenti in natura,_ invece una giusta larghezza nella misura di tali assegni, se fosse possibile, causerebbe a.Jla lunga, .con l'intensificarsi dell'incremento cle– mografieo e la con~eguente. tendenza a crescere· dellii. offer– ta di lavoro, un effetto necessariamente deprimente sulla misura delle normali retribuzioni Temuta mfine per ferma l'evidente impossibilità materiale ·ai aggravare il carico dei contributi destinati a scopi previclenziaij, almeno fino a quando non sarà possibile addivenii'e a più larghi sistemi di èontribuzione (quando cesseranno cioè le sfavorevoli cond1- 'zioni finan2iarie di cui si è dettò in principi·o), ne· deriva.rche, assorbendo gli assegni familiari circa là metà, dei proventi di tale carico non sarà mai· possibile accrescere i, contributi a' favorè di ~hi per età, per malattie ò per ·qua'siasi altro 'impedimento noh può provvedere al p,roprio mantemmento o a que,llo della famiglia. Dopo tutte queste considerazi.oni' sembra necessario chia– rire ·oome non sia nella intenziene di chi scrive affermare l'Òpportunità di alleggerire gli' oneri imposti ai datori' di la– voro (alleggerimento che può aus.picarsi solo se deri:vi .dalla diminatj-one di ·cost.ose e urt,suitr artificiosità _bl!lr©crahc~.e\ 'ma piurtosto que'lla. di destmare i proventi. d.~1contnb\ltl d1 ,Previdem~a e assic1;1~azi0ne, m;wtenuti _nell'at_tual~ ~'.sura. a quelle mdispensab1h forme d'ass1curaz,-0ne d,i cm s1 e fat– to cenno; anzi, il .gettito dei çonfributi subirà un notevolE 'incremento per il più attivò e facile controllo degli stes$1 assicurati' alla più sostanziale entità delle presta21o'ni ed alla indiscutibile semplificazione delle operazioni di versament0 da parte delle aziende. . . ' Del resto m breve temp9, se gli appositi Enti sapranno •adeguarsi prontamente alla . nuova realtà . derivante <lall:1 ·auspicata pìù ragionevole d1stribuzi0ne dei ·]or~ proventi, ai dubbi e alle esitazioni succederà un senso d1 pf'0fonda -soddisfazione dovuta al.la constatazi0ne degli immediati e 'lmncreti vant~ggi ·che si riverseranno sui pèlisionati, sui• di· eca .GinoBianco s0ccupati ·e sulle vitt,ime del lavorn; e da tale constataziot'le sorgerà irpine, anche nella categoria .d,ei (!at~ri. d) lavoro, <'}uel'laconsapev0lezza di una· necessita prev1dtinz1ale che, insieme a -quella p ù interessata dei lavoratori, costitu rà la · più valida garanzia per la saldezza econom ca e giuridica degli Istituti assiéurativi e previdenziali e p.er il loro svi• luppo àvvemre; Dipenderà. dalla buona volontà e dal coraggio del e com– miss·oni di studio dj prgblemi previdenziali, dalla colla– borazione leale e d;sinteressata che ad esse· daranno diri– genti e amministratori degli Istituti esistenti, dall'opera di persuasione dei part'ti 'verso le masse ':_. che dovrà es.sere improntata ad l!lnsano realismo :- se un 'giorno, che si vor– rebbe vicino, sulla base dei concetti sommariamente deli– neati potrà sorgere una grande Istituzione capace di garan– tire a tutti indistintamente i 'avoratori, nei momenti critici della loro es·stenza, cond'izioni di vita che siano finalmente rispettose del:a loro dignità di uomini. SERAFlNoLusso -Il movimento socialista in ·Svizzera Il m@vimento socialista svizzero non puà esser paragonato con i movimenti socialisti •di·altri paesi. Il partito socialista (socialdemocratico) e il movimento operaie svizzero sono per le mète e la tatt' ca della loro politica aH1!1al.e. diversi. dai movimenti cli Francia, Italia o .dei paési dell'Europa orien– tale. I.I movimento operaio svizzero può trovare in Inghil– terra, Danimarca e Svezia un movimento simile ·a1 suo ca· rattere, in connessione con la. struttura economica, sociale e politica di questi paesi. .,Il moviment0 operaio svizzero ha •oggi - ·e l'ha sempre avuto, tranne un episodi·o r,voluzionar o - un carattere essenzialmente riformista ; esso ha cioè la volontà di rea– lizzare l'idea socialista per vie democratiche ed entro le strutture• delle istituzioni statali. Questo carattere democra• tico e riformistico clel m0vimento socialista in Svizzera. gli è dato dalla caratteristica del paese stesso. Sebbene il seme del socialismo. sia stato J')ortato in· Svizzera da fuori, è ca– ,duto e cresciuto su vecchia terra democratica. Il socialismo svizzero ed il suo movimento presentano oggi le caratteri~' stiche del paese, perchè. si sono assimilati. agli usi e a1le tradizioni na:ioionali ed alla mentalità svizzera. Questo non può esseFe considerato uno svantaggio per la realizzazfone dell'idea socialista; al contrario, per questo suo carattere na-. zionale. il movimento socialista diventa la causa di tutti i lavoratori, diventa un vero movimento di popelo. ·.Oggi si può benissimo parlare di un socialismo francese, inglese, sv,izzero ocl.italiano, che i,mplican0 ~m caratter.e na– zionale, ma non esclud@no il co\legamento mternaz1onale. Anche se esiste la divisione delle nazionalità entro il mo· vimento intemazionaie, rimane la mèta comune: 1a creazione di un ordine socialista de\'a società, in cui norma suprema siano la giustizia e la prosperità per tutti. Il movimento socia'ista in Svizzera è oggi il prodotto del suo ambiente, della situazione economica e delle. tradizioni storiche. , Generalmente si può dire che gli Svizzeri hanno una buo– na educazione di cittadini e che il loro sentimento democra– tico ha radice profonda .. Storia e tradizione hanno formato l'uomo svizzero a pensare e sentire con• mentalità svizzera e lo hanno portato alla ìormazione di una salda costruzione dello Stato, tutta particolare. Qutisto carattere tipicamente svizzero lascia le sue im– pronte nella vita sociale. Specialmente essa si manitesta nel gioco delle forze politiehe. Costituzi-one e leggi prescnvon~ le forme ,della vita po?itica ed impongono di tenersi entro 1 limiti tradizionali della politica dello Stato. ·Una caratteristica della struttura dello Stato svizzero è la federazione che non trova esempio in nessun paese d'Eu– ropa,· Spesso si cerca di paragonare la picèola federazione svizzera con quella dell'America del Nord. In un certo senso è possibile un paragone, J:lerchè il moderno stato federale svizzero nella sua organizzazione statale fo creato secondo l'esempio americano. C'è però da•tenere presente _che .il fedt;· ralismo svizzero ha un fondamento stor.ico, vecch10 d, secoli, mentre gli ·Stati Uniti devono la loro creazione ad un:). ge– niale ·idea •politica. Con questi cenni sul federalismo svizzero, vogl!o dire che esso è radicato in ogni cittadino del paese, e perCIÒsi màni-
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