Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 24 - 15 dicembre 1946

CRITICA·SOCIALE 401 èi Firenze, c.otiducend.o cosi il Partito all'attuale stato di ;,,,potenza politic{J e sf(JIC,eloorganizzativo, e pertanio ne disapprova l'operato. Dichiara che l'autonomia non solo organizzativa ma an– che politù~a del Partito deve essere risolutament~ difesa co1,tr:., i'azione di coloro che non credono alla specifica f1111.r:ionedi animatore e di guida che al Partito soc·ialista ti.Ssegna l'attuale momento politico, e che pur dichiarandosi contrari alla fusione, persistono in una pratica ,,ost.anzial– ment~ fusionista;' come -Si. è visto nell'appl·icazi,~n.edel pat– to di unità d'azione da essi concepito come un vincolo fe– derativo che dovrebbé portare ad un blocco elettorale ,e quindi ad mi go:v.erno social-comunista, senza rendersi con– to che un, tal d·isegn,o - face~ado·pen-SMe a larvati propositi di dittat1,ra - isolerebbe pericolowrn.ente il proletariato e determi11e11ebb,e la polarizzazione intorno al'le destre rea– .sionarie di vasti ceti •che ·potrebbero invece essere attraÌti 'IJerso l'irfeat-ità socialista <f,emocratica,riproduc,endo così la nefasta situazione del 1921-22. Il Congresso si .opp-one a1 questi tentativ~ di trascinare il Partito e il Pa,ese in avventure poliÌiche e riafferma che compito del P. S. I. è di farsi centro ed avang'uardia del movimento delle forze democra_tiche per una conquista .ef· fettiva,mente- derno,cratica e duratwra del potere. ltn tal com– pito nessun altro partito può cr-oslituirlo, perchè esso sò– lo è: a) un partito rivoluzionario ma democratico nel fine e nel metodo; b) un partito di classe '_ma nel .medesimo tempo capace di tl'ascetrr.d-ere questi limiti e farsi interprete degli interessi cenerali del Paese; . c) un partii-o internazionalista, ma che vuole e sa farsi cmtvde degli interessi deNa Naziotz.e. Per.-tant<>, ad assicurarsi la necessaria libertà di iniziativa. e di azione, esso deve ,assegnare al patto di unità d'azione col P C. il puro carattere di impegno di consulta~ione re– cipro~a, vigilando bene che le giunte di intesa locali' si mantengano nell'ambito di una funzione strettamente ese– cutiva. Così riacquistata definitivamente· la propria autonomia, il Partito deve urgentemente darsi _un programma che de· termini senza equivoci la sua po,/itica nel campo interno ed inte~nazionale. All'interno esso deve:· I" propugnare soluzioni concrete dei problemi più ur– genti (vettovagliamento, ricostruzioni, alloggi, disoccupazio– ne, monete e prezzi, ecc:) e del probrema a tutti pregiudi– ziale éli restaurazione della finanza pubblica con la .pronta emanazione di quei provuedimenti che con gius(izia tribu– taria rinsa11_quùio il Tesoro ,e che, da troppo tempo annu,n– ciati, son,o continuamente differiti; , . 2") rivendicare ls1 necessità della risoluzione del Proble– ma Meridionale e di un- radicale rinnovamento: a) delle istituzioni scolastiche di cui sia difesa strenua· m.ente la laicità co1vtro la minauia cle-rica-le che incombe sulla formulazione devia Costituzione e su tutta la ,vìta na– zionale, divenga più efficace l'azione e-oniro l'analfabetismo, sia creato mi or(linamento. che permetta anche ai meno ab– bi.enti dotati deUe ne•;essarie attitudini di raggiungere i gradi più elevati detlo- studio,; _ b) degli ordinamen_fi ·della produzione con la istitu– zione dei Consigli di Gestione; opportunamente co,òrdinati, ' c-he sen.za inceppare- il proc.esso produttivo e contribuendo a1azi a stimovarlo, li?r1itino l'egoismo e l'arbitrio padronale e abilitiiio tutte le categorie dei lavoratori a partrcipare al– la gestione d.ell'impresa produ,ttiva; · 3"') promuovere il radicale rinnovamento degli organi pubblici preposti alla direzione della vita nazionale, den1tn– ciando coraggiosa,mente,, incompeten.z.e, protezionismi, cor– ruziom, che c-ol discredito minano le istituzioni democrati– che e republ>Jicane; 4") ·studiare e promuovere, seguendo l'esperienza anche di -, altri Paesi, una profonda riforma agraria e la socializza– zione di quelle aziende industriali, commerciali e creditizie che p,er il loro• sviluppo a.ppaiono mature ad una gestione collettiva, che occorre però tener /.ontana da ogni pericolo di burocratizzazione. , . Nel campo internazionale il Partito dev.e ·prepors.i di te• Biblioteca Gino Bianco nere la politica italiana lontana da ogni gravitazione verso i due opposti bjocchi, volgendola invece al superamento di essi in un'Europa unita da vincoli federali. L'attuazione di questo s.uo programma di politica interna ed interna.zionale il Partito deve porre come condizione in– derogabile per continuare la sua partecipa,:ione al Governo, della. cui azi.one incerta e inefficace Mn potrebb.e più oltre dividere la responsabilità di frotrVte aUa classe lavoratrù;e ed: al Pa.ese. Il Partito d'ev.e inoltre: a) adoperarsi energicamente a mutare in senso costrut– tivo l'azione sindacale del proletariato, sollecitando nello stesso tem,po la. C. G_ I. L. a rendersi indipendente dai Partiti politici e a darsi un ordinamento interno veramente democratico ··e dirigenti l!leglio preparati alla loro fun– zione; b) darsi uno Statuto schiettamente democratico che salvaguardi il diritto dei compagni di esprimere in piena li- ~ bertà,' individualm~nte e· coll,ettivatnente, il proprio pensie- ro, nel Partito e fuori. · A qi1esto riguardo, il Congresso denuncia la minaccia di scissione implicita nel meditato proposito ·di coloro che, mirando a sopprimere tale libertà, renderebbero impossi– b_ile una dignitosa permanenza nel Partito a tutti gli spi- riti più sinceri e più liberi. . Il Congresso riafferma la de_cisa volontà di ricostituire sollecitamente una Internazionale Socialista sciolta da qua– lunque soggezione alla politica di Londra o di Mosca, che abbia sede m Paes.e estraneo ai due blocchi contendenti e che sia strwmento di solidale e fattiva azione del pro./eta– riafo nella vita internazionale. Il Congress.o affida alla- nuova· Dir,ezione ~l compito d( coordinare l'azione e stimolarla al conseguimento . degli obiettivi sopra indicati. PER LA CONCENTRAZIONE SOCIALISTA IL DILEMMA / .Il Congresso di Firenze, per risolvere il problema --che· il fiero disaccordo delle tendenze, durato sino all'ultima ora, faceva apparire insolubile - di dare al Partito una nuova Direz·one, ricorse a!l'espediente dell'istitu-to presiden-, ziale, senza tuttavia curarsi di definirne le attribuzioni. Parve dunque che questa carièa, senza precedenti in Italia, non avesse altro scopo che di mitigare l'impressione che poteva produrre la sostituzione di Lombardo a Nenni nella Segreteria e. che l'Ufficio del «presidente» dovesse consi– stere (secondo lo stesso·- progetto di statuto dei triumvi– ri) nel presiedere e dirigere le sedute della Direzione. Il Congresso volle conferire e conferì la vera funzione di moderatore e di arbitro, non a Nenni, ·candidato di una fra· zione, bénsì a Lombardo, ritenuto « al di sopra delle ten– denze». Le cose non andarono affatto così. Favorito da -varie cau·se --(la mancata determinazione <lei poteri pre~idenziali, 'la cronica irresolu!ezza -e mania del compromesso ad ogni costo di alcuni membri qella Direzjone rappresentanti del– la « mozione unificata», a cui si contrapponeva la comp_at– tezza dei «basisti», ecc.), Nenni usurpò praticamente non solo molti .poteri del' segretario;- esercitandoli per giun:t'a.. con l'autorità presidenziale, ma quella stessa funzione di ar– bitro .che il Cong.resso aveva espressamente affidata a Lom- .bardo. Con quanta moderazione e imparzialità egli aboia esercitato tale funzione Saragat e Iniziativa Social·ista haO:– no già inconfutabìlmente dimostrato. In breve: i deliberati del Congresso di Firenze furono relegati in. soffitta .e tra– diti. Il colmo di questa condotta è· rappresentato dal nuo~o patto di unita d'azione, nel significato politico che il Pre:, sidente ha voluto ufficialmente attribuirgli a Catania e alla Spezia, dove, interpretando, come Presidente, il patto, ha· tracciato le linee di una politica del P. S. I. affàtto. nuovà,

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