Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 24 - 15 dicembre 1946

414 CRITICA SOCIALE RrnPOSTA AUNA "lETT[RA AP[RTA,, L'argomento posto sul tapp,eto dal compagno U. A. Cri• maldi c,on la sua « Le-ttera, apertq, agdi Am1:ci di Critica So– ciale» merita, di esse;e dibatt~to col massimo interesse d:a parte di tutti i socialisti coscienti, perchè ,entro·i suoi limiti va ricercato e individuato il punto nevralgico di quella che definiremo la crisi europea ·del socialismo. Naturalmente, n;on possiamo che cons,entire col còmpagno Grimaldi, quan– do egli distin,gue il concetto di democrazia da qu.ello di con· · servazione, e facciamo sen;l,altro nostra la sua tesi, sec-on· do la quale possono assumersi gli atteggiamenti più rivolu· zionatri n.ell'ambito di una concezione demo·cratica; noi, an– zi, ci spingiamo ancora più in là, sostenendo che soltanto nell'ambito di una 'concezione democratica è possibile al giorno d'oggi attuare la grande rivoluzione so.eia/e. Ma v'è un punto, nell'analisi del compagno Grimaldi, sul quale vorr.emmo soffermarci più a lungo; ed è precisamen· te queUo che riguqrda il così d_etto « irrobustimento della piattaforma elettorale». Dice Grimaldi che noi fGtYemo · del gretto opportunismo, se alle a,ccuse lanciateci da Bass,o ri– spondessimo che « i voti, comunque accalappiati, si' contano, specialmente in un periodo in cui lo stesso Basso non sa sostanzialmenM suggerire una -politica diversa da quella che tutti i partiti (proletari o· no) stanno conducendo>~,E' ovvio che, ponendola in questi termini, la questione sr!mbra esaurirsi in un puro e semplice calco-lodi proselitismo el_et– torale; ma, -a nostro avviso, non sono questi i termini esatti del problema. A noi sembra che il problema vadctinquadrato nell~esame della sil1~zione generale ew-op,ea, e che lo si possa ridurre a un dilemma quanto mai semplice: ,gli uomini, che oggi e– so-ono d;lla nebbia dellà guerra e delle' dittature, sa,pranno, o n.o,ritrovare e conservare una ,fede sufficiente nella pace e nella democrazia? Jn altre patole, riuscirailino essi a co– struire la pr,oprirzvita senza lasciarsi. fuorviare' da consid!!– razion.i del tutto es'tranee,.quali possO'll,o essere, per esempio, il desiderio di procÙrare al pro•prio pàese determinate posi– zi.oni difensive, indispensabili nell'eventualità di un nuovo - conflitto, opp1.fff'e il timore di· violenze e d-iinterni perturba– menti? Aiutare gli Europei a -sbarazzarsi di questo dannoso fardello di pregiudlizi e di paure, dar lo-ro la fiducia nella forza rimvovatrice della demacrazia, come pure nella capa– cità di estrinsecaziqne pratica d~ll'intim.o, generale anelito verso una pace duratura: questa dovrebbe essere la grande fimziòn~ del socialismo. E che la crisi del socialismo stesso sia indisso./u/J,ilm.entelegata . alla crisi della democrazia e della pace, è cUniòstrato appunto dal fatto '.che i-partiti so--– cialisti perdono terreno nella. misura in cùi i popoli ·cessa- no di credere àlla forzn; di questi pri.ndpi. · · Sotto tale profilo, l'esempio della Francia è .eloqu,entissi-· mo. La semplicistica analisi di coloro che attribuiscono· l'in– deboliin·ento del p111rtito socialista francese alla politica an– tifusionista di Blùm ~ assai poe,o convincente. Se così st;s– sero l,e cose, infatti, si sarebbe dovuto registrare un pro– porzionale raffa,rzamento del partilo comunista, il che non è avvenuto. Soltanto una parte de.gli elettori socialisti ha trasfer-ito le proprie simpatie a.U'altro partito operaio; una porzione abbastanza notevole si è astenuta addirittura dal– ·resercizio del diritto idi voto, op.pùre ha riversato il proprio suffragio su foirmazi·on-ipolitiche di destra. Il popolo fran· cese guarda ancora ,con sospetto alla vic.ina Germania; e poichè, sollecitata, da questo med,esimo sospettò, anche la vecchia tr:adi-zio;;_t diplomatica parigina •imponeva l'alleaniza con la-Russia; è~.Perfettamente na-turale · éhe su· qu,esta ter– nena v,eng.ano: a,d incontrarsi conservatori e comùnisti} così com~ si s,ono incontrati; f,er esemp.io, ;Ùll~ questione.di Eri-. ga e Tenda; ariconchè.movesser.o da premesse diverse. I sa-, eia-listi,al ·contrario,-f.ermi -sulle lor.o po,sizioni i,nternazio~ listiche, cdntra~i a qualunque tentati,vo di blocco, tanto oc– cidentale quanto orientale, non possono offrire garamiie di solidi appoggi in caso "di wnflittò; ria· quindi fatali! che perdessero te"'eoo, E' proprio la nwncanza di fidu,cw neJi BrbliotecaGino Bianco- l'efficacia, pacificatrice della democrazia che più fortemffl– te' ha .c,antribuflo a, d,eterminarè la sconfitta dei socialisti e il su,ccesso degli altri partiti. (1). ., Naturalmente, oltre a questo, hanno giocato altri elemen– ti ancora;• tra i quali un posto di primo piano occupa la– lotta d'i tendenze, che_travaglia il socialismo francese al pa– ri del na;stro. Di questo'-(Jrgomento si fan forti i nostri co– sì detti « unitari», i quali pr,Òclamano a '/!O Ce alta la ne– cessità_di• eliminare le frazioni interne (ma non per questo ·cessano di organizzare è rafforzare la propria). D'a-cc..ordo•: superiamo le divisioni interne; ma, ci sembra logico, doJ>8 _ che si è seminato ·tanta conjusione, bisogna pur chiarir, ùna buona volta - e non lo si è fatto, ancora ~ la fisia– nomia e la linea politica del n,ostro·Partito. Altrimenti qu,– sto perd,erà ogn,i forza di attrazione, perchè si- dimostrerà in,etto ad. orientar.e le menti seconda- una sua visione della crisi e e/leirimedi che essa esig.e_Rischieremo· allora di ve– dere in Italia ciò che', almeno in parte, sta verificandosi in Pranciçi: vale a dire una polarizzazione del/'.opinione pulr blica intorno a due estremi. E non dimentichiamo che al polo reazionario ,confluirebbero non soltanto i famo.n ceti medi, ma, anche larghi settori d.el proletariato oper_-ri·o ed agric'olo, soprattutto ne-/ Mezzogiòrno d'Italia. Ne risulte– rebbe, una irremediabile frattwra in seno alla classe lavo-_ ratr~;e ,e il fa~aJirtrionfo, degli, interes;i privilegiati. , Ecco percJiè il compit9' di tenere (/;gganciate a sinistra - mi si perdoni l'espressione - vaste masse di ·lavoratori, in cui [(J cascienza di classe si trova ancora allo stato .em– brionale; è qualche· cosa èhè supera i limiti di una semplice azione di « irrol,,ustime,ito della piattaforma, eldtorale ~ del Partito so.cialista. Si tratta, invee.e, di ,gettarè le Jbasi per l'unità, - l'unità vera - delle classi lavoratrici, si tratta di togliere alla rinascente reazione l'alimento costituito dal ri– fluire verso destra degli sfiduciati e d.ei timidi; si tra(ta di co,mprovare le possibilità di applicazione pratica dei prini;i– pì di giustizia, di so/id(l;t1ietàii:mooa, di libirtà. ·Ma penhè questo sia possibile, è neoessario cke il Pa-rtito socialista, sgamiciandosi-da oigni swdd>itJanza, vers,o ideologie che gli iono estranee, formuli un suo chiarii trogramma d-i'aziime ~zianale e internazionale,. propon~ndo congrue so•luzi(Jrpi dei° problemi_ che all'internO' téngono agitata' la, vila del paese, sp,ecie delk classi lavoratrici, chtamando a mccolta tutti color.a che nell'intesa .intert/OZÌonale del/.e forze pro '.et,1rie socialiste veggono l'unico· possibile fondamentò e garanzia di pace. Finchè il Partito ,ian si renderà. conJo dell'iniporta."u di IM simil~ compito, e continuerà (J. lasciarsi trascina.-e a ri– riinorchio di altri movimenti, passando da un compromerso all'altro, Critica So,ciale dovrà sqstituirsi al Partito if que- . sta azione di difesà~del so:cWil:ismo. _ . . Che, po.i, siano sorti degli. strani equivoc·i · sulle nostre . concezioni; che ci siano ,giunte· accuse di tradime,ito da– una part,e, i, simpatie ncrnrichieste dal/'(l;l_traj;" ciò non è dip~– so certamente da noi. Abbiamo sempre parlato cowchiarez-, za e con ones_tà; dove c'è ·i"ntelligrnza, e non ·c'è 1#f!lafe,de,· la nostra posizione_ sarà· campresa, _.e-1a nostra battaglia· . apprezzata e sorretta. __ · · ROS®LLINA BALBI (1) Ci _·sembra interessante a ·tal riguardo rif'erire _àlc~òe righe di' una lettera che abbiamo testé ·rkevùto da una ·va-· lente nostra compàgria, reduce dà ·un ".ia&gio i~ Fr·a1;1éia .. ·«La classe operaia francese - essa scrive - m1 ha vera-· ment~ dehisa. Questo pcipòl_ò · èhe; 'come · dicé .orgoglfosa~ mente, :ha fatto tre riv:oluz.ioni ·e ha &'l'~,ber.iemeren)!e nel– la stona, sembra oggi bramoso .di trovare un p·adrone éa– pace di dargli degli ordini e di farsf obbedire, e per que- · sto volge le sùè aspii-azi9ni verse un· partito totalitario. A. que?~C> si, aggi?nge il:fatto che J'•operaismoAel partito ço– mumsta e oggi stranamente mescolato ·a nostalgie imperia– listiche, 1e quali si può faciimeate immaginare .quale presa . ·abbiano-sul pQpo1o francese che scigna là potenza perduta e- guarda con impetuoso desiderio verso il suo impero che ·· svanisce~- · · · · (Nota di C. S,)

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=