Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 24 - 15 dicembre 1946

CRITICASOCIALE e la Lituania, il nord della Prussia orientale, la metà orienc tale della Polonia, la parte orientale della Cecosl.ovacchia, la Bessarabia, la Bucovina u~ tempo rumena. Port Arthur, il sud dell'Isola di Sakalin e le isole Kurili Adiacente a questa zona ve n'è un'altra, che viene conside;ata come una specie di cordone sanitario della politica estera sovietica e che, pur non facendo parte dell'Unione sovietica stessa, è tuttavia quasi completamente chiusa alla influenza delle po– tenze anglosassoni, di modo che i dirigenti bolscevichi, ap– plicando i principi comunisti della sicurezza e dell'espan- · sione ideologica, potrahno domani legittimarne l'occupazio– ne o l'influenza diretta. come una misura· di difesa contro: l'imperialismo delle potenze anglosassoni., Infatti, per esten– dere la propria influenza in questa zona che comprende la Polonia, la Germania orientale, la Cecoslovacchia, l'Au-, stria orientale, l'Ungheria, la Rumapia, ).a Bulgaria, la Ju– goslavia, l'Albania, ed in Asia la Mongolia esterna, la Man– ciuria, la èorea del Nord è la provincia cinese di Sin Kiang, i capi sovietici fanno assegnamento, o sulla occupa– zione operata durante la guerra da parte dell'esercito rossQ e, dove ciò non _è stato possibile, sull'esistenza di governi 9trettamente amici e a diretto contatto con la ·diplomazia sovietica. Inoltre .i dirigenti russi. si sforzano di estendere questa -zona di influenza in Grecia, nell'Iran. nella Corea del Sud, nel Curdistan e in Turchia A nostro avviso, la questiòne degli Stretti ha una- im– .portanza fondamentale nell.'epoca nostra. Tale questione non ha relazione con la diffusione dei principi comunisti ma è collegata, .da un lato con la difesa militare dell'Unione so– vietica mediante il controllo della via versò il Mar Nero, e dall'altro con una eventuale espansione marittima e com– merci.ale del popolo russo, il quale, attraverso gli Stretti, . potrebbe accedere ne.I Mediterraneo. · Come è noto, il dominio degli Stretti fu il costante sfor– zo de'la politica zarista. la quale riuscì, nel 1833, mediante il Trattato di Hunkiar Iskelesi, ad ottenere dal governo tur– co la chiusura dei Dardane!H ai basfonenti da guerra ap– partenenti a potenze che non fossero la Turchia o la. Rus– si~. Questa concessione fu poi revocata nel 1840 e ne seguì la guerra di Crimea, che ebbe termine con la sconfitta dr'– lo czarismo Ora l'epoca -storica .che si apre potrebbe essere 'carattt. rizzata da un riacutizzarsi della questione degli Stretti e dal conflitto fra Russia e Inghilterra in questo settore. Il laburismo ha oggi in ·.Europa .funzioni simili a quelle svolte dal liberalismo inglese hella prima metà del secoìo XIX in funzione antizarista appunto perchè, come sempre quando Inghilterra e Russia sono riuscite ad abbattere l'e– gemonia di una potenza dell'Europa continentale,. il conflit– to fra -esse, prima latente, si riaccende. Anche l'amicizia russo-tu rea, che fu in politica estera -premessa e conclusio– ne della rivoluzione kemalista, sembra oggi subire un ro– vesciamento. Già nell'ottobre 1939. in connessione con il ·patto di non aggressione stipulato con la Germania, la _Russia cercò .in– vano di ottenere dalla Turchia una garanzia di ~icurezza maggiÌore di quella offertale dalla convenzione di Mon• treu'.1(,-la quale stabiliva che l'entrata nel Mar Nero per via del Bosfor.o fosse soltanto permessa alle navi da guerra appartenenti agli Stati rivieraschi di detto mare. A guerra finita la diplomazia russa-manifestò in vari modi il proprio malcontento ·circa la questione degli ·Stretti: mediante la denuncia del trattato di amicizia che scadeva nel dicembre 1945 e mediante la richiesta di rettifiche sul-confine orienta– le dell'Anatolia e di revisione della convenzione di Mon– treux. Su quest'ultimo punto una nota sovietica dell'8 agosto chiese precisamente, secondo notizie ufficialmente diffuse: 1) che gli stretti siano sempre aperti alle navi di com– rn·ercio di tutti i Paesi; 2) che siario sempre aperti alle nàvi da guerra delle Po– tenze rivierasche del. Mar Nero: 3) cµe siano sempre chiu"si alle navi da guerra· dèlle al– tre Potenze : 4) che I' la responsabilità di stabilire un regime. degli Stret– ti spetti alla Turchia e alle altre Pot~nze rivierasche del Ma·r Neco; 5) che la Turchia e, la Russia « orgat;tizzino insieme la di– fesa degli Stretti per impedire che altri Stati se ne servano a scopo ostile alle Poten;:e ri\'ierasche del Mar Nero'» .. Veniamo infine a considerare la politica estera sovietica nella zona più distante geograficamente dalla Russia, nella quale il principio della sicurezza del paese non può trovare applicazione. Questa zona in sostanza comprende quelle na– zioni che si trovano sotto l'influenza o il contro 1 lo delle ~ tenze anglosàssòni (quindi anche i posiiedimenti coloniali~, nonchè le potenze anglosassoni stesse che sono però refrat– tarie a, subire un'influenza sovietica di qualche rilievo. La dottrina leninista-staliniana- considera i paesi che 'su– biscono l'influenza delle p9tenze anglosassoni come oppres– si e schiavi del capitalismo anglosassone e giacchè per essa il principio di nazionalità non. si esplica soltanto in sènso di reazione allo straniero, ma anche in senso· rivoluz onario, con intento di liberarsi dal giogo capitalistico, la Russia in– coraggia ogni movimento da essa considerato di libera- . zione nazionale. Il settore più importante di ·questa zona esterna della po– litica estera russa è forse il Mediterraneo. Questo mare po– trebbe costituire una zona d-i espansione sovietica ed ab– biamo visto come la Russia tenda ad avervi uno sbocco di– retto o indiretto attraverso la Turchia e la Grecia D'altra parte esso ·costituisce anche la linea vitale dell'Inghilterra verso il suo Impero ed è perçiò che la Russia si sforza di . togliergliene il controllo. Il settore in cui la lotta diplomatica si svolge più ser– rata è la Spagna, che con il Marocco spagnuolo controlla le porte_ del Mediterraneo. Così pure, in coerenza con i principi che riguardano le ·zone coloniali, l'Unione sovieti– ca ha· proposto nel Consiglio di sicurezza misure rivolte ad eliminare le truppe fr_ançesi e britanniche dalla Siria ,e dal Libano. · ,Infine la diplomazia sovietica tende a sottrarre, quanto più è possibile, l'Italia e le sue èolonie alla influenza anglo– sassone, sfruttando, per la sua propaganda, -gli errori c-om– messi· dai governi inglese .e americano. 1 , Anche l'America latina è una zona che la politica estera sovietica vorrebbe'_ renderè quanto più è possibilè indipen– dente dall'influenza statunitense. La propaganda sovietica nelle popolazioni dei territori più lontani daU'U.R.S.S. sfrutta vari elementi di carattere psicologico, quali l'ammirazione per i recenti successi delle sue armi, il disagio derivante dalla guerra e il desiderio di realizzare immediatamente, anche con mezzi rivo)uzionari, · una vera giustizia sociale'; inoltre usa la stampa per in– ~uenzare l'opinione pubblica, gettare il discredito sugli uo– mini ·che contrastano la sua politica appoggiandosi agli an– glosassoni, ed esaltare invece quei capi che intendono fa-. ciHtarla. . Da ultimo dobbiamo esaminare un potente strumento che la· politica estera sovietica possiede per far va.lere i prin– cipi della sicurezza e· ·della espansione ideologica. Questo strume11to colossale è l'organizzazione delle Nazioni Unite,. alla quale l'U.R.S.S. appartiene.; con tale partecipazione es– sa_tenta non solo d'impedire a!le Potenze anglosassoni d'af– fermare nell'Q.N.U. una supremazia che risulterebbe altri– menti assoluta ma di diffopdere la propria concezione sui mezzi da adottarsi per-una duratura pace mondiale è d'ac- . quistare a grado a grado una influenza preponderantè sulle Nazioni Unite stesse. Per questo -complesso di ragioni sem!Ìra improbabile che la politica estera sovi·et,ica trovi conveniente scatenare una nuova guerra mondiale. D'altra parte, facendo assegnamen– to sulla propria posizione geografica che·. in caso di con– flitto, la pone al sicuro da una invasione delle forze anglo– sassoni, l'U.R.S:S: continua ad espandersi, usando (come abbiamo viste) mezzi di, penetrazione di ·carattere legale,. co, me la propaganda · e l'azione politica dei partiti comunisti in seno ai governi: democratici dei vari paesi, o illegale, co– me l'azione di- bande armate regolari ; dirette, come la sua azione diplomatica o militare. o indirette, come l'azione di– plomatica e militare di paesi amici e collegati, quali, ad esempio, la Jug.oslavia e la Bulgaria. · Con la fine della seconda guerra -IJ!Ondialenoi siamo en– trati in un periodo storico che ha m·oite analogie éon quel– lo della Restaurazione che seguì ·alle .guerre napoleoniche. Ora i rapporti fra Russia, Inghilterra e America nella politica mondiale non sono dissimili da quelli delle Nazioni della Santa Alleanza nel campo europeo, miranti cioè a pro– cedere di comune accordo per evitare nelle nazioni minori .– perturbazioni politiche così gravi da scatenare una nuova guerra chè, .considerando il piano strategico· e poli,tico mon– diale, non sia nell'interesse delle grandi nazioni. Tuttayia vi è una differenza fondamentale fra l'epoca della restaura– zione post-napoleonica e la nostra, e cioè che oggi si è avu– to un ri.pristino del principio politico parlamentare ma con un contenuto sociale di sinistra e tal.volta a tendenza ·rivo– luzionaria in opposizione alla reazione nazifascista. Oggi perciò. a differenza che fra le Nazioni della Santa Allean– za. non. è un principio di reazione che iniisce America, In– ghilterra e Russia, ma il principid formale della democra– zia, il quale tuttavia può· ospitare le tendenze che dal puns to di vista sostapziale, cioè economico-sociale, sono le più· diverse. FRANCESCOMILAN.I /

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