Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 22 - 15 novembre 1946

CRITICA SOCIALE nostra ripresa economica, debbono essere preordinati con grande oculatezza, con meticolosa, preparazione e çon una esatta visione dei fini che ci si propone di raggiungere, Da qui la prima necessità, quella di formulare un chiaro prog_r,amma di politica emigratoria, il che significa acquisire al pm presto una conoscenza approfondita dei mercati 'di lavoro esteri con lo studio delle possibilità _çliimpiego della no~tra e~igrazione. _della legislazione sociale in vigore in tali pa,es., delle reaz10m che un flusso emigratorio di una certa consistenza determinerebbe nelle rispettive masse la– voratrici, dell'eventuale squilibrio che il flusso potrebbe determinare nelle· nostre esigenze economiche attuali e fu– ture, sia nell'ambito nazionale, sia in quello regionale, ecc. Come a-ttiwre questo programma. Perchè questo pia~o programmatico possa· essere realiz– zato al pi~ presto ed essere pro~to non appena si riaJ;>r.irà, -:- co~e s1 spera - su scala pm vasta la nostra emigra– z10ne, ,m. modo ?a non farci sorprendere. impreparati, si p~me I e~1genza d1 provvedere a_lla costituzione di un orga– ms~o d1 studio. s_nello, ben articolato, mun'ito di ampi po– ten e nel quale siano raccolte e unite tutte le competenze maturate,. ~ia nelle. or~anizzazioni operaie; sia nelle pubbli– che amm1mst;aziom, sia nel caippo degli studi. In altre pa– role - con l aggiornamento reso necessario dalla profonda evoluziqne subìta dal problema del lavoro - far risorgere qualcos~ di si_mile:il vecchio Consiglio dell'Emigrazione, con I mtento. preciso di non farne un consesso pletorico e dot– tornle,_ ma vivo e pulsante_ Del resto, la stessa progettata 1stituz10ne d1 « addetti del lavoro » presso le nostre rappre– sentanze all'estero non avreblfe senso e non avrebbe effi– cacia pratica se gli studi, le osservazioni e le rilevazioni fatte da questi agenti non dovessero affluire ad un unico ente atto a elaborarle. traendone tutte le· conseguenze d'or- , dine pratico. . Nell'affrontare il problema, l'utilizzazione dell'esperienza del passato sarebbe .quanto mai opportuna perchè ricca di msegnamenti preziosi, mo'lti dei quali ben poco hanno per– .duto della loro efficacia, malgrado il tempo' trascorso. Prop_~io in applicazione del prineipio unitario impostasi n~f pen<;>doin cui la nostra emigrazione toccava le pÙnte . pm forti, nacque ~l 190!' il Commissa-riato Gene'rale del~ l'Emigrazione, la cui opera fu fondamentale per la disci– plina e la tutela del. 1:ostro lavoro all'estero, facendo supe– rare ·quella fase poliziesca che caratterizzava l'attività sta– tale del tempo in Ìnateria di emigrazione e acquistando ra- . p~dam:nte u1;1acompetenza specifica e una perfezione tec– mca,. ~he ~(i•_p_er~msero di accentrare una molteplicità di servizi e d1 1111z1ative che andarono dalla' istituzione 'di scuo– le ,.di _perfezionaf1;1ento per_ al~une categorie di emigranti ali ~n~i? ~i i:ned1c1con funz1on1 consolari presso alcune col– lett1v1t_a~tahane del·. Sud:Ame_rica e alla stipulazione- di trattati di- lavoro e di em1graz10ne con gli Stati esteri. Dti q_u~stibasti citare il _trattato italo-francese del 1919 (di cui s1 e recentemente chiesto ~ ma invano - il ripristino nel corso delle trattative per l'invio in Francia di 20.000 min;tori tanto è ancora viva e soddisfacente la sua redazione) e quel: l<:> con ìl Brasile dell'8 ottobre 1921. Lo stesso Commissà– nato, d,~ra?te_la guer~a 19_15-1918,. trattò, _curò e disciplinò a!1~h~ 11_nv1?m Francia, dei famosi reparti di « truppt au– si!1'.1ne 1t'1:hane »,_ no~che quello di altri lavoratori· impie– gati nelle mdustne d1 guerra, ponendo fin da· allora e pre– cisamente ne_ll'agosto del 1916, - con l'impegno assu~to dal- · I~. compagnie ~in:rarie francesi di cedere al governo ita– liano un. quantitativo di carbone per ogni giornata di pre– senza dei nostri operai nelle miniere - il principio secondo il quale il lavoro viene considerato un elemento essenziale · _di scambio. in modo che l'emigrante non solo sia protetto' ma assurga alla dignità di prezioso coefficiente diretto dell; - economia del proprio paese, anche quando si sia trasferito all'estero. Principio riconfermato nel recente accordo italo– _belga l_leri 50.000 minatori da impiegare in quelle miniere carbomfere e da qualcuno con~iderato una novità, per là scarsa conoscenza dei precedenti dell'impiego di lavoro ita– liano- all'estero. • , La discussione se gli attuali scarni servizi ·dell'emigra– zione debbano essere posti alle dipendenze del Ministero de– gli Esteri o di quello del Lavoro deriva a nostro avviso dall'errore di considerare come acquisita' una situazione a: n?mala scaturita- da contingenze d'ordine interno e intema-·– zion?'le, che vanno, appunto, superate con l'ausilio dell'e– .spenenza del passato. Infatti, il Commissariato Generale dell'Emigrazi<;>ne_fu dal fascismo abolito o, meglio, trasfor– .malo i:iell~Direz!o,ne Ge_nerale degli Italiani all'Es,tero, per confenrgh una f1S1onomia prevalèntemente politica a detri– mento di quella tecnica acquisita· durante la sua non ·breve e commendevole esistenza. In parte - biiSogna pur ricono~ Biplioteca. Gino Bianco scerlo - alla sua soppressione contribuì la politica prote– zionista seguita subito dopo l'altra guerra da quasi tutti i paesi -verso i quali si dirigevano le nostre grandi correnti migratorie, primi tra tutti gli Stati Uniti d'America il cui famoso percentag.e bill fu. appunto, promulgato per la pri– ma volta nel 1921. Oggi questa situazione - almeno in parte - sembra deb-: ba modifica_rsi, e que!le Cèsigenzeche ora si ripresentano, nelle loro hnee fondamentali, /analoghe a quelle del pas– sato, determinano la necessità di richiamare in vita il vec– chio organismo - cui potrà darsi il nome che si preferisce, dato che· i nomi in sè e per sè hanno ben scarso valore ...:_ con fa sua autonomia, con la sua attrezzatura tec– nica e, soprattutto, -•poichè l'essenza. di ogni organisme sono gli uomini - con una selezione scrupolosa di compe– tenze. che dopo tanti anni sono andate purtroppo disperse. L'organizzazione, quindi-, va dalla costituzione dell'organi– smo di studio cui abbiamo accennato a quel1'unico ente pub– bhco che dovrebbe conoscere - come appunto facev~ il Commissariato Generale dell'Emigrazione - -rutte le que– stioni relative all'emigrazione, eliminando l'antitesi Mi– nistero dei Lavoro-Ministero degli Affari Esteri, Del resto ia preferenza da alcuni dimostrata per la so– luzione Ministero del Lavoro è originata, secondo noi, da una valutazione parziale del fenomeno migratorio ritenu– to esaurientesi nel campo tecnico dei lavoro, -mentre è un fenomeno che investe , rapporti economici .culturali com- merciali, politici etc. ' · ' ' Infatti la trasmigrazione di nuclei di lavoratori flà origi– ne non solo alla primordiale necessità di preordinare, d'in– tesa con il paese di destinazione, tutte le misure atte a pro– teggerli e a tutelarli nei loro legittimi interessi, ma· impòrta un flusso di scambi, pone il problema dell'educazione e del– l'istruzione dei loro figli, quando si trasferiscano tempora– rtea_mente_ all'estero anche le famiglie, incrementa h1.espor– taz10ne di prodotti soprattutto tipici e regionali al cui COl'l:– sumo, in un primo tempo, il lavoratore non sa rinunciare implica rapporti con· la pop-◊lazione l0cale, che si innestan~ su) piano politico anche quando ci si guardi bene· - ed è o_zioso-sotto_linearlo - di voler- fare sulla nostra emigra– z10ne una deteriore speculaziope patriottarda etc. Abbiamo già detto che la soppressione, o trasformazione che dir si voglia, del Commissariato Generale non solo ha.., interrotto una tradizione, ma ha, in special modo, dispers<> delle preziose espl\rienze, che oggi vanno riprese e coordi– na!e, facendole affluire di nuovo 1;el rièostituendo organ• umtano, traendole da quelle ammimstrazioni_ da quegli enti e· da qµ~lle org"!-nizzazioni tra cui sono disseminate, per– ottenere m un pnmo tempo un nucleo 1:-ase,sintesi di cono– scenze e di competenze non uniformi e unilaterali ma di– ver~e ~ P?Iiedri~he, ~armatesi, sia nel campo delle' organiz– zaz10111smdacah e, m quello dei, problemi del lavoro, sia nell'altro degli studi e dei diretti contatti con le collettivìtà itali;,ine stabilite nei vari paesi d'Europa_ d'America e di Africa, dovunque, cioè, non solo l'emigrazione si• sia già di– retta, ma a!]che sia prevedibile possa dirigersi in un avve- · nire più o meno prossimo, · Nucleo base, quindi, non mutilato da contrapposizioni e da po~IZlon_iantitet!che, 11;a- attraverso gli elementi fisici se– lez10n:iti ~a cm d_ovra essere composto - lievito di una orgamzzazi~me cothplèssa: effiçiente, vitale e tecnicamenté attrezzata, m grado di ,rispondere alle legittime aspettative della classe lavoratrice italiana, i cui interessi- vanno difesi con un0 scrupoloso senso di responsabilità che esclude in modo categorigo, improvvisazioni, esperimenti e virtuosi;mi. ENRICO Dl LII.O~ Rinnoviamo preghiera ai nostri èollabotatori -di non usare, per i· loro dattiloscritti carta velina, troppo sottile e di lasciare un margi~e laterale per -1e 3rnnotazioni che la redazione dovesse apporre ai loro scritti. "- Ripetiamo che col nuovo anno il prezzo dell'ab– bonamento annuo è di ,L. 500 (L. 600 dal settem– bre 1946 al dicembre 1947); ma per clii ci invierà l'importo prima della fine del corrente anno 11 prezzo dell'abbonamento annuo sarà di L. 450 (L. 520 dal settembre 1946 al dicembre 1947). . . Preghiamo i nQstri abbonati e lettori e tutti gli a.miei di voler prendere nota del nostro nuovo in– dirizzo: Piazza Diaz 5, e dei numeri di telefono 16220 e 16319.

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