Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 20 - 15 ottobre 1946

' Critica: 'So_cial RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO· Fondata da_ FILIPPO TURATI In Italia: Anno l'. 380 (Abbon. sostenitore L. 1000) - Semestre L. 200 - Trimestre L. 100 Abbonamento settembre 1945-dicembre 1946: L. 450 DIREZIONE EAMMl~ISTR.: Milano,_ Via Caniperio, 1O - lei. 83-887 • Roma, Via Sistina, 48 C. c. posi. per abbonati n. 3-82 Z5 - Spedizione In abbonamento pos.tale: gruppo Il Anno XXXVIII - N. 20 Un numero separato L. 20 Milano, 15 Ottobre '1946 SOM·MARIO Politica ed, attualità I fatti di Roma (LA CDIT\CA SOCIALE). . . Spaal,. .e /Bevin: la missione delle piccolè potenze (U. G. M.). Filippo Tur-ali (UGO Guroo MoNDOLFO). Per la ricostruzione dell'Italia (I. M. LoMBARD()), • Le mozioni votate al CoJ>vegno di RÒ·ma. . . Le sottocommissioni alla Costituente e. la Costituzionè (MASSIMO • MONICELLI e LA CRI'.l'ICA SOCIALE), . Problemi economici e sociali Per il trapasso all'economia collettivista ('CARi..o · PAGLIERO). Storia, filosofia, varietà La Regola (GUGLIELMO EvANS) Il Fronte della Gio.ventù -(PAOLO BRUSAMONTI.), Fatti e commenti della stampa esterti (p. ga.), 41\iò che si stampa: _GIUS·EPPE PIRRONE, Socialismo integrale (L, PimTI). I FATTI DI ROMA Non vogliamo esporre troppo affrettate conside– razioni in base alte' notizie che i gi,ornali hann'O da– t-odei dolorosi farti di Rl{)madel 9 ottobre. Speriamo · i!he le indagi,ni ·ordinate dal Governo portino a sco– prire dove debbono· cer:carsi i responsabili. Ma, in-. tlipendentemente dati risultati che queste indagini ,la,ranxno, du.e m,miti scaturiscono sin d'arra dal d,o– loroso ,episodio : i') che la reazione è in agguato· e che oc:correper– lanto evitare éon rigoroso oontrollo di offrirle oc- 1asione p·er compiere i suoi attentati alle istituzioni tlemocratiche e alla sicurezza· del Paese; 2) che, se s~ vuol togliere alle forze reazionarie le ' 1i:,casioni di- sfruttMe per i suoi fini la miseria e firrequietezza degli strati più doloranti e meno e– Jfrerti del proletariato, occorre che il Governo si af- - fretti a risolvere secondo wn picmo organico, e non con superficiali improvvisazioni, i problemi che in– fJ'Om.bono sulla vita del Paese. Il dovere è urgente. Speriamo che tutti sentano la loro parte di -responsabilità. LA CRITICA SocIALE Avvertiamo che, con l'inizio del prossimo anno, l'importo dell'abbonamento ann1J,o,sarà di L_.500. MJJ, per chi-ce lo invierà entro ottobre viene-mante– auto il prezzo attuale di L. 380 (L.. 450 dal set– tembre 1946 al dicembre 1947) ; e per chi lo invierà aei prossimi mesi di novembre e dicembre-il prezzo SM'à di L. 450 (L. 520 dal settembre 1946 al dicem– ~re 1947). Il prezzo dei singoli numeri sarà, dal 1 novem– bre, portatoa L. 25. ino Bianco SPAAK E .BEVIN La missione delle piccole potenze Le condizioni gravose che la Conferenza di Pa– rigi ha' deliberato di imporre all'Itàlia sono tàlmente contrarie ad ogni criterio di giustizia e ad un sano. desiderio di assicurare la pace al mondo che co– stituiscono una vera vergogna per coloro che in-· ·tendono imporla. L'Italia perde quasi tutta la Ve-· nezia Giulia, di çui una parte viene data alla Jugo– slavia e l'altra parte viene costituita in Stato se– parato,. privo per altro di ogni possibilità di vita autonoma; all'Italia vengono torte· tutte le colonie, di cui !'.Eritrea vien data all'Abissinia, la Libia ot– tiene un'apparente autonomia, ma in sostanza di– venta una nuova base inglese rtel Mediterraneo; la Somalia vien divisa ,tra Francia e Inghilterra. L'I– talia deve inoltre cedere alla 'Francia il territorio· di Briga, di Tenda e del Moncenisio, deve perdere qua- - si tutta la sua flotta, dopò averla messa così frut– tu0samente al servizio. degli Alleati dopo la stipula– zione dell'armistizio; deve infine pagare indennità di guerr~ che, sebbene non ne sia stata fino ad ora fissata la cifra precisa, dovranno_ certamente essere espresse in molte centinaia di miliardi di lire italia- . ne, anèhe se il valore della nostra moneta non slit– terà verso profondità maggiori di quelle a cui è di– scesa già ora. Si dir~bbe che si voglia deliber.atamente gettare l'Italia nella rovina, senza tener conto del ·fatto che; per la sua posizione geografica e per la funzione che ha nell'equilibrio politico ed economico dell'Europa, l'Italia può; cadendo in rovina, suscitare un violen– to e pernicioso contraccolpo in molti altri paesi. C'è stata qualche voce che alla stessa Conferenza di Pa– rigi si è leva_ta a denunciare questo pericolo .e,·al tèmpo stesso,a cercar di trattenere la Conferenza dal compiere un atto iniquo verso un. popolo che le potenze vittoriose avevano accettato come cobelli– gerante e di cui avevano riconosciute le -benemeren– ze nella difficile lotta contro il nazifascismo. Più eloquente di ogni altra è stata la parola del rappre- · sentante belga, il nostro compagno Spaak, che, all'a– pertura della sèduta dell'8 ottobre, ha avuto accen~i di profondà umanità, osserv.ando che, se era inevita– bile e giustq ·che si tenesse conto, nella redazione . delle condizioni di pace, delle colpe fasciste che l'Italia aveva avute, sarebbe però stato equo pren– dere in -considerazione anche i meriti antifascisti d:i moltissimi italiani, uomini e donne, che per primi avevano gettato il grido d'allarme e iniziato la resi– stenza c~mfro la· criminale .prepotenza fascista, ÌJI

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