Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 19 - 15 ottobre 1946

CRmCA SOCIALE 319 nisti, D-el materialismo storico, Discorrendo di socialisnw e di fo/,-Osofia. Qui la dottrina del « materialismo ·st0irioo » &i presentava, con proforulità critica ·e larghe:::za di vedute, sotto il triplice aspetto di concezione generale del mondo e della vita, di critica dell'economia e di teoria del socia– lismo. Questi, « saggi i» ebbero presto larga risonanza an– che fuoirJ d'Italia. In Francia se ne fece presentat.ore Gior· gio Sorel, mentre in Germania Franz Mehring JÌ lodava come quanto, di meglio, fosse app11rso, nel campo t!lO•rico socialista, dopo la morte ,di ~rx e di Engels. Editore ita– liano era stato Benedetto Cro.ce, che, attratto dalle nuo,ve idee, dedicò ad esse alcnw suoi no-tevoli studi, raccolti poi nel volunic Marenialismo storico ed ,economia· ·marxistica, che ancora oggi non ha perduto il 6UO vivo interesse dot– trinale. Senonchè il Croce restringeva la concezione mate– rialistica della storia a semplice canone di, metodologia sto– riografica e isteriliva così una dottrina cho si era ~po· sta ben altri SCOipi. Giovanni Gentile fu pure influenzato da queste nuo-ve correnti e dedicò un suo saggio aHa Flilo– sofìa d,i Marx, mettendone in rilievo le basi dialettiche. 11 metodo marxistico eblbe anche larga applicazione· ne. gli studi di sto-ria e di diritto e alcuni scrittori, che lo sep• pero agevolmente e intelligen.tement!e applicare, dledero prov{l evide111ti della sua efficacia e della sua validità. Ri– cordiamo, tra k tante; alcune opere d'indubbio, valore, che ancora oggi si possono legger{l con profitto e interesse: Il tramonto della schiavitù nel rmo1ulo antico di Ettore Ci.cootti, Gr<N!lkzzri e ~za di Roma di Guglielmo Fer– rero, Lo fine della Grecià antica di C. Barbagallo, Il capita– lismo antico di Salvioli: Nel campo della scienza economica ufficiale si ebbero le critiche accumulate contro il marxi– smo dai seguaci della scuola matematica: V. Pareto e M. Pantaleonì in special modo. Dello st{lSSOPareto e di G'ae'. tano Mosca el;be una certa voga quella te ·a della « cir– colazione delle. élit;eJs » e della « classe politica », con le quali si cercava d'inficiare il fondamen\o sociologico del marxismo. Si andava Jntantc, sviluppando quella crÌ61idel sor.iafismo che, iniziatasi con l'ascesa al potere del socialista Mille– rand in Francia e c;on la 'polemica Berng;tein-Kautsky in Germania, si djlluse rapidamente in Europa ed ebbe·natural– mente la sua risonanza .in Italia, non solo nel mo-ndo della pratica {l della politica militante, ma in quello• ste8!\o della cultura bo-rghese. F. S. Merlino, provooiente da1la oorrente anarchica, coi suoi libri P.-o e contro il ~ocialisnw e L'uto• pia coll.ettivista e, l-n seguito, oon la sua Rriv-ista .critica del. socialismoo (1899), aveva già cercato di di&taoca.-e il so– cialismo dal marxismo, anticipando po-i molti motivi libe– rali {l an~iclassisti,, ch{l si dtrovano oggi nel , cosidd·etto liberalsocialismo. Questo tentativo era preceduto• da una cri– tica serrata dei principi marxisti, nonchè da una integruJione individualistica e libertaria della teoria 60cialista. In un cam. ' , po pi\Ì specificameilt{l tecnico,, Antonio Graziadei, nel suo vòlume sulla Produ:aioroe capitaDistica, affrontò l'esame cri– tico -delle teorie economi-che di Marx, e specialmente della teoria dei' plus-valore, mentr.; lvanoe Bonomi, con Le vie nuove del sociaJJismo; abtraverso la critica della teoria SO· steneva la necessità éli rinunziàlre al miraggio catastrofico della rivoluzione sociale e di abbandonare la vecchia in– transigenza classista, rper modificare la « tattica » o « allar. gare)> più -che «restringere)> Ja pia,ttaforma della lotta pro– letaria e socialista. , Al .-evisionismo s'iD!llesta quel complesso d'idee e di dot– trine alle quali venne 'dato il nom{l di sindacalismo rivolu– zionario, che, basandosi sull'esperienza sindacale, r._espinge, va l'« azione diretta>) {l il mito ,dello « sciopero- generale espropriàtor{l », e· preparare l'avvento del socialismo oon le sole forze ,'Proletarie; strette inforno al « sindacato )>. N{l erano promo-tori, in Francia, il :Sorel, con di versi suoi scritta (più famoso tra tutti le Considerazioni' ~ulla violen.za ) e, Jn It-alia, Arturo Lab'riola, Enrico Leone e m olti ·altri. All'turo Labriola av eva esor.dito giovanissimo con uno, stu– dio suìla teoria d.el valorn di C. Marx. La: produz!Ìone scien– -tifico-politica di qu esto ing'egno versatile compre.ude, tra • l'altro, notevoli studi di economia pura, di teoria del socia– lismo e del sindacalismo (Riforme e rivoluzione socioJe; Economia, sodalisrno, sindacalismo; Marx nell'economia e cq,me teorrico del · sociialismo ), noochè Jndagini storiche sul Capikllism,o e sul Socialismo contemporaneo. Anche Enrico Leone, economista e pensato.-e di soda preparazione, con la sua rivista Il diivenire soc:idJe e con alcmù sùo,i volumi· (Il sindacalismo; Lo revisianie ckl marxismo), aveva por.lato il suo C01Dtrilbutoall'elaborazione della dottrina smdacalista, mentre ool suo libro L'economia edonistica si era sforrzato di rielaborare alcune t{lOrie economiche del marxismo in BiQllotec.aGino Panorama • americano (Con~uazione dal numero precedtrile} II_ Lotta fra o-pern,ie indust1'iali metallurgici. L'intervento di, Truman e la reazione degli ambienti politici. Per risolvere i problemi aperti si riunì il 5 novembre 1945 presso il Ministero del Lavoro una Conferenza fra i datori di lavoro ed i lavoratori. II ·presidente Truman si tenne volutamente in disparte, per lasciare che le due parti trovassero da sè un punto di intesa. In questa •conferenza che, a dispetto delle speranze di Truman, non approdò a nulla, si chiarirono gli opposti punti di vista. I due perièoli maggiori ed _immediati risul– .tarono essere: _l'uno, la vertenza fra l' Un1te~ Auto W.or . kers (U.A.W.), facente parte del C.1.O., e la Gener ai Mo 0 to1's; l'altro. quella fra le Società produttrici dell'acciaio ed i loro lavoratori (raggruppati nel C.l.O.). Sono que– sti della produzione automobilistica e dell'acciaio due set– ·toii di capitale importanza; che dànno lavoro a milioni di uomini e la cui produzione è collegata strettamente a mol– teplici, altre branche produttive. · Le parti in contesa rimasero intransigenti e giunsero a concessioni troppo lontane fra I-oro, perchè fosse possibile raggiungere un punto di contatto. Bisogna considerare, per valutar~ appieno questo atteggiamento,· la .ituazi?ne dei contendenti. L'U.A.W_ raggruppa 1.300.000 membn ~ gode di ottime condizioni finanziarie: inoltre, durante gl~ anni di guerra, i lavoratori della G.M. cumularono_ not1:voh risparmi investiti in prestiti di guerra. Questa s1tuaz1one fece sì che i lavoratori si sentissero disposti alla lotta coi datori di lavoro, giungendo anche al mezzo estremo dello sciopero. D'altra parte, anche la G.M. si trovava preparata a sostenere la lotta. La sua sicurezza. si basava sulla cer– tezza di e.ssere sostenuta nella lotta dagli azionisti e sulla p-ossibilità ,offerta dalla Jegge sui sovraprofitti di guerra di dedurre da tali tasse le sue perdite, incluse quelle de-· rivanti dagli scioperi. . · . . _ Fallita la conferenza tra i diretton ed 1 rappresentanti del Lavoro, nella quale aveva riposto notevoli speranze, rapporto alw s~iluppo ed al risultati conseguiti dalla_ scien: za economica, (!On l{l ricerche della scuola matematica pa– retiana,. {l della scuola edonJ,stica aus!Jriaca. All' {llaborazione filosofica del soeialismo un contributo veramente notevole è stato dato da Rodolfo Mondolfo, pen· satore acuto e profondo, cui spetta :iJ. merito di aver sa• puto dar{l una sistemazione definitiva alla. teoria realistica della ;toria .' Nel suo .Libro Il mart!eriaiism,o st!O<rico in F. En– gels, e specialmente •nei saggi contenuti, nei suoi ~ue volu– mi ,pubblicali .col ,titolo Sullie 01'me· di Ma.-x, egh ha r{l• sentato i lineamenti della teoria e della ~toria critica del marxismo e la sua aipplicazion.e a fatti concreti del nostro tempo, chiarifi,cando concetti della « filosofia della praxis )); Uopo la prima guerr·a mondiale, pur tra tanto discorrere che se ne fece, non sJ ebbero molti scritti degni di rilievo, se s, eccettuano alcuni limpidi saggi di Adriauo Til-gher e un ben riuscito .volumetto di E. C. Longobardi dal ·,titòlo La conferma ckl 11111aTxismo. L'esperienza della rivoluzione russa e l'insegnamento leninista trovarono un labo.-atorio di rielaborazione nel mo-vimento creato da. Alltonio Gram– sdi intorno all'Ordin,e Nuovo, -con la teorizzazione · dei ccconsigli di fabbrica )). Antonio Graziadei, attrav.erso una lunga serie di rpubblieazioni, ooizi<> col suo notò volume Prezzo e sopraprezzo nell'economia cap/Ìltalistica (1923), umi' critica ricostruttiv•a di tutto il pensiero 0C0111omicod,1 Marx. Abbiamo limitato- il nostro rapido excursus agli scrittori più rapp.-esentativi delle ·varìe correnti confluite nell'alveo. della tradizione socialista, tra1asciando di ·proposito ogni lontano accenno alle discussioni e alle .!Polemiche phe, fuori . del camrpo streltJ\mente socialista, SO!llO state dibattute in– torno alle idee di, Miarx. Si può dire però che dal mate· rialismo storico• alla nozione· del plus-valore, dalla teoria dell'accentramento capitalistico a quella sulla miseria cre– scente e sulla caduta ·tendenziale del saggio di profitto, non vi è rpu111todel· sistema marxistico che non sia stato ampiamente analizzato. Augu!,"iamo,ci che nella mutata atmo– sfera, creatasi in Italia col ritorno della lilbertà, gli scrittori socialisti sap;p1ano darci nuo-ve opere a dimostrazione della perenne vitalità della dottrina marxistica. C1v1s

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