Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 18 - 15 settembre 1946
300 CRITICA SOCIALE --------------------------------------------------- rea, il vohime della moneta sul nostro merc:;ito sa– rebbe in questo nìomento sicuramente in aumento, sia attraverso monetazione delle scorte auree ad uso industriale, ~ia attraverso un flusso di moneta dai Paesi esteri, sia attraverso emissione _di moneta fi– duciaria da parte della Banca centrale (carta-moneta) e da parte dei privati (assegni). Persistere in una po– litica che· si rifiuta di attuare ogni ulte-riore emis– s,lone di carta moneta significa quindi ridursi ad una politica di deflazione che, provocando un'innaturale diminuzione dei pre1,~i, vienè a porre un fren_o alla ripresa economica, convertendosi in danno di tutta la comunità nazionale, non ultime ]e classi lavoratri– ci, le quali, pur avendo in un primo tempo un van– taggio dalla diminuzione dei prezzi, finiranno, in un secondo tempo, per subire i danni della disoccupa– zione o, 'quanto meno, per non godere i vantaggi di una piena occupazione. Certamente, n_elmomento attuale, il riprendere l'e– missione di cart~ moneta può essere estremamente pèricoloso, p,otendo portare sulla fatale china dell'in– flazione propriamente detta e del conseguente an– nullamento del valore della Ji.ra_Occorre quindi pro– cedere. estremamente cauti per~ tale via, poichè, man– cando, in considerazione del vigente regime di corso forzoso, ,qgni .freno automatico, si cor-re il rischio di accorgersi di avere oltrepassati .i ,limiti quando or– mai è stato preso l'abbrivo in modo tale da non po– ter più frenare la corsa verso l'abisso. Le precau– zioni da prendere sono di varia natura e ci pare pos– sano classificarsi in due categorie: precauzioni pre– ventive e precauzioni contemporanee; quelle succes-· sive devono scartarsi, perchè-sono generalmente inef– ficaci a causa della loro tardiyità. " vano ad immette·re direttamente tali be·ni o servizi. , In altre parole: tutto dovrebbe direttamente od indi– rettamente ·essere destinato ad impieghi produttivi. Allo stesso modo che in periodo di guer-ra e di pre– parazione alla guerra tutti gli Stati cercano di sti– molare la produzione bellica, così in periodo di rico– struùone lò Stato dovrebbe stimolare ogni attività economica, onde ,rimettere l'attività produttiva sui bi· nari della normalità. Sarebbe appunto attraverso tale graduale riavvici– namento alle condizioni normali che sparirebbero certe posizioni anacronistiche del me-reato, per· -le quali taluni prezzi, e precisamente !{uelli dei beni a domanda rigida, hanno raggiunto altezze proporzio– nalmente di gran lunga superiori a quelli di altre me·rci a-domanda meno rigida od elastica. Tra le for· me di stimolo dell'attività produttiva è anche que.Jla di migliorare le condizioni di vita delle classi lavora– trici,jn quanto, col pérmettere loro maggiori consu– mi, viene automaticamente sollecitata la produzione dei beni di consumo a più .vasto mercato. In Italia· si ha attualmente maggior bisogno di beni di consumo e di materie prime· che non di beni stru– mentali. Ne fanno• fede ,j prezzi che sono aumentati assai ma•ggiormente per quei beni -che non per que– sti. Ne fanno fede, in secondo ,lùogo, l'inattività spes– so notevoJ:e di molti impianti e fa conseguente disoc-· cupazione. Occorre quindi agire principalmente in questi campi, stimolando la produzione dei beni di consumo attraverso un miglioramento de.Jle condi– zioni generali di vita ·(aumento del reddito nazfona· le) e c.ercando di pr,oourarci in ogni modo le materie prime di cui abbiso;gniamo. Datò che le materie prime che ci occorrono sono per •la massima parte· di importazione, si rende ne- Cambi"o della moineta ·ei imposta slrao1.1dinaria. cessario favorire le •importazioni, ma ·non attraverso Tra le misure preventive è da annover_arsi -in par- una politica - di cambi favo·revoli a.Jl'importazione ticola•r modo l'assorbimento, deJ.le-scorte giacenti ed (cambi-bassi), .bensì con una politica diametralmente in~fficienti di carta moneta. Queste scorte, appunto opposta: favorire le esportazioni che sole possono perchè giaGenti e, quindi, non circotanti, non premo~· procurarci le scorte 'di valute estere necessarie a pa- no sui prezzi, ma· possono rappresentare un serio gare le nostre importazioni. . p·ericolo, po-ichè, in caso di panico comunque dete,r- • Le· importazioni possono anche essere pagate con ' minato, si riverserebbero immediatamente e contem- 11 nostro lavoro che è un'ottima moneta it'iternazìona– poraneamente nella circolazione effettiva, aggravap.- le non soggetta a tariffe di cambio, che possono .an– do il «momento» inflazionistico (che potrebbe es- che esserci più o meno apertamente imposte daJl'e– sere anche soltanto passeggero) che· ha provocato sterno in base ad interessi che non sono certameritè il loro snidamento. Unica misura efficace" contro tale i nostri. ·una prova lampante ed attualissima di que– eventualità mi pare il cambio o la stampigliatura-del- sta possibi.Jità ci è data dalla nostra industria tessile la. moneta, che pot·rebbe anche in parte servire per (cotoniera e laniera) che, partita daJia liberazione l'accertamento dell'imponi)::,ile per l'auspicata impo- con scorte !li materie prime p,rossochè nulle, ha ora sta straordinaria sui patrimoni e sui redditi di con- ricostituite tali scorte -sino a giungere ai livelli pre-· tingenza. (1) E'. da notare che il liquido giacente è· bellici quasi senza mandare all'estero valute ·o altri sommamente pericoloso, perchè sfugge ad· ogni con- beni in pagamento. Ciò si è potuto fare in base a con– trollo e non è quindi manovrabile dagli organi prepo- tratti di .Javorazione pe,r conto con pagamento in ma– sti all'attuazione della politica "economica generale teria prima, che hanno permesso di «comperare» i della nazione. quantitativi necessari a rifare le scorte ed a riforni- Parallelamente. al cambio della mone-ta dovrebbe re in buona misura il mercato interno mediante in– attuarsi una forma di imposizione straordinaria at- corporazione del lavoro in quella parte di ·materie ta a procura·re al bilancio statale i mezzi per sanare, prime che ha ripreso la via dei Paesi di provenienza per quanto possibile, la sua precaria situazione at- sotto forma di manufatti. tuale, ed al Tesoro una prima massa dr manovra (an- ; Naturalmente n·on in tutt( i campi industriali ciò è che se in gran parte costituita da crediti., dato .iJ for- possibile, e si rend.e quindi pecessario rico.rrere a · zato carattere di gradualità di una simile imposizio- prestiti esteri per alimentare le importazioni delle ne) per l'attuazione della nuova politic:;t economica. màterie prime necessarie a questi rami d'industria. ·Le precauzioni di carattere èonteinporan-eo riguar- Fin qui ovviamente non si rende nece·ssario alcun dano invece le forme di investimento deì fondi che sì aumento di •ci,rcolante, ma· si tratta -0i pregiudizi al'! renderanno disponibili attraverso l'esazione delle im- atte ad aumentare la disponibilità_ di beni reali, in· poste straordinarie e l'eventuale nuova emissione di modo che si possa procedere ad un aumento di cir- carta moneta. · · colante senza cadere nel baratro dell'inflazione. Abbiamo detto che -l'aumento del circolante non Dove l'aumento di ci-rcolante appare invece· inevi· può tecnicamente configurarsi come inflazione, quan- tabi}e a tempo più o meno 'prossimo (2) è nèl eampo do ad esso corrisponda un aumento.deJ.I'attività p-ro- dei lavori pubblici; ed è .proprio in questo campo duttiva e quindi un maggio,r volume di beni e servizi che oc-corre agire con la massima cautela. disponibili sul mercato. Occorre quindi che. i fondi. · di· cui lo Stato verrebbe ih tal modo ad avere la di• La palitilc-adei lamori publb•lici, sponibilità, vadano a stimo·lare la produzione dei be-· La necessità di una p·oHtica di Iavori pubblici è ni e ~ei servizi da immette-re sul merc_ato, oppure ser- evidente sia dal punto di vista puramente •economico, .per •la necessità di ricostruire materialmente quanto la guer,ra ha materialmente distrutto, sia da] punto di vista sociale, per combattere ]a disoccupazione ef-· (1) Dico in parte, poichè ia moneta liquida non rappresenta che una fraziot1e (e bene spesso.poco. notevole) della consistén– za patrimoniale dei singoli soggetti economici. Nè deve di– menticarsi ché i -maggiori capitali liquidi sfuggirebbero in va– rio modo all'accertamento, e alla conseguente ta.ss& zione, attra– verso investiment_i in benj reali o con 3.ltri accorgimenti cii cui. l'~sperienza ·di analoghi provvedi.menti presi in altri Paesi_ ci ha resi ed0tti, •Comunque, la mass'a di liquido giacen'te di– minuirebbe, spostandosi e trasformandosi in investimel;,!i. BibliotecaGino Bianco (2) Anche la politica finanziaria sin qui seguita sotto il Ministero >Corbino può sfociare, forse anche improvvisa– mente, In un aumento del circolante, dato che il deficit del bilancfo statale non è stato colmato che a'ttraverso debiti a breve -scadenza contratti dallo Stato, debiti la cui restituzione potrebbe venir richie_sta dai creditori da un momento· all'altrQ.
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