Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 17 - 1 settembre 1946

CRI'I:_ICASOCIALE 269 Ebbene, tutto ciò non basta ai veri sconfitti ed ai veri impotenti: allora essi vedevano solo un « fian– co dell'avvenente realtà »; ora si ridanno alla lin– gua, ingiuriano e insultano, ma ignorano la loro stessa intera e misera realtà. Dobbiamo, dunque, reagire e reagiremo alla· diffa– mazione ed alla inve-rsione della verità storica. N:oi, i riformisti - sì, i riformisti - non vogliamo che ~l proletariato italiano sia portato ad una nuova e più grave sconfitta. Nell'azione politica e sindacale odierna noi siamo, moralmente e politicamente, gli unici coerenti e fedeli alle tradizioni più serie del socialismo ·italiano ed europeo. Nella tragica situa– zi-One dell'Italia ,difendiamo il suo avvenire .ed in– dichiamo le vie della ricostruzione senza furbeschi e vani opportunismi. Nel campo ideologico siamo àbbastanza smaliziati per deridere i guazzabugli ac– comodati per ogni più div-ersa èongiuntura politica, ad uso e consumo dei prelodati « uomini di Stato ». Abbiamo il nostro patrimonio ideale, socialista ed italiano - ora copiato e deformato dai critici impu– denti - che difenderemo per la salvezza d.el popolo favoratore. Il quale qQn ricadrà nell'inganno e nell'illusione. ANGELO CoRJSI * * * L'arUcolo: dell'Unità contro cui con. giusto sdegno, p,o•~emizza il compagI1Jo Corsi ci ha procurato grodi.– te espressioni di solidarietà di mç>lti cari compG'(J'ni, e:d è stato oggetto d-ei commenti anche di alc:uni no– stri settimana.li . Trasrc11iviamo un pass-o• di un equili– brato articolo ,c>heRenato Marmirol't ha pubblicato col (it-<1,lo n tutore e i pupilli, ne.lil'a Giustizia di R;eig~ gio E. deill'11 agosto: L'articolo, pe,r le varie espressioni di cui è infio– rato e ancora più per il «tono», è una cosa acida e cattiva. . E' di dubbio gusto I)Olemico rievocare il riformi– smo del• periodo éhe precedette la prima guerra · mondiale per renderlo attuale, poichè quella -cor– rente -di pensiero - perchè pensiero fu, contro là nebulosità e le smargiassate tartarinesche .del rivo– luzionarismo parolaio -, 'se trovò la sua giustifica– zione in un particolare momento storico della vita italiana, oggi sarebbe assurda in un clima mutato e proprio quando si prollongono alla vita del popolç> italiano altre esigenze ed altre urgenze. Il « riformismo » oggi non esiste che nella fanta– sia degli scrittor,i dell'Unità ed è gratuito sciorinare pensieri come questi, quando si vuol accennare a1 socialisti di quella corrente di pensiero autentica– mente socialista e democratica, che fa ·capo a Cri- tica Sociale: _ « Quando faremo la loro storia, ne iu'titolere:fiÌo i capitoli •così: - Della impotenza nel campo econo– mico; della impotenza nel campo politico; della jm– potenza ,jnfine (ci permetta la_ barba di Ludovico · D'Aragona) persino nel campo della '.capitolazione e del tradimento». · Il che, francamente' è fuor delle buone norme d.el v1vere ·tr.a... fratelli. Ora noi non invocheremo il patto d'unità d'azione o la giunta d'intesa etc. come fa ,con voce querula_ l'Avanti! Ci sono dei limiti di dignità che sono in– valicabili. Noi contestiamo a chicchessia, e perciò anche aII'.Unità, il dir•itto di assumere lin torio che è quello di un tutore nei riguardi di pupiJ.1.i riot-· tosi e i.ndisciplinati. II Partito Socialista Italiano, ed anche quella corrente che fa capo a Crifi;ca · Sodale; son maggiorenni e non hanno bisogno - la Dio • mercè - di alcuna tutela. Liberissimi i ,comunisti dell'Y.rrità di sentirsi colpiti dalla diagnosi di Critica Socialé, liberissimi d} rispon,dere come meglio cre– dono (ognuno· poi, a festa finita; farà il bilancio che crede), ma non possia1no tollerare .ch'essi oi diano sulla voce, èome se •essi fossero i depositaTi del So– cialismo e noi fossimo degli spurii. Compostezza e moderazione; polemica · serena e leale; errori possono -ess-ervi da una parte e dal– l'altra, ma non è assumendo c_erte pose che si può mantenere quell'arnfonia' che d; comunisti son serti.a pre pronti ad invocare quando noi... dobbiamo s·e– guirli. RENATÒ MARMIROLI BibliotecaGinoBianco · Il Decreto di amnistia Sull'cwg.omento avremmo· ancora mo./to materiale da pub. bliccwe. .Tra g,l•i,ordini del gioriroo votati da sezioni e fede– razioni mO'/ti so•no no.tevolv p.er le osserpaziixmi e i giwdiii che contengono sia intorno al contenuto· del decreto e alle sice ripercussioni politiche. s-ia intorno alla respon:.Sab-ilità .dei Ministri, anche- socialisti, che l'han1110voluto e tolle– rato. Non possiamo picbblicare tutto·: Diamo oggi l'opportunis– simo e ott-imo d~c-ors,o detto alla Cametra wal compagno Perti11i e. il seguiio dell'aciit'a disa.,,nina del decreto fatta, dal coinf?agno Go11:wles.E con ciò chiitdfoino la pole-m·ica sulla a,nvnistia,.Non vogliamo - ora eh.e il 1n.ale è fatt.o ed è irre– parabi{e - che la c<o1itùnw,zio1w d·i essa tolga la. poss·ibilità di trarre da, qu;ello sc-iagnrato decreto qttella briciola di be1ie che esso, pitò dare. E' stato tuUavia o,pport1mo che il nostro P_mt_ito·assmnesse deci-san-iente la stia po•s·izio1ie e facesse slmtire la s1ca,vo·ce,. a: differe11zal d·i altri partiti mi 1m 1nac !-inteso senso di disc-ì.pf.inae di solidarietà ha imposto di far ta,cere lo s:d'e,g11101 dei suo 1 i gregari. . La C. S. I. PERTINI.. Non posso dichiararmi soddisfatto deÌla ri– sp_osta,datami dall'onorevole Ministro della giustizia. Con m1~ grande sorpresa _ho sentito da lui che il Governo non .puo emanare, norme mt~rpretative di una legge, II Govei– no noi'! le puo emanare m quanto potere esecutivo ma sic– come il Gove,rno che ha emanato· il decreto d'a~nistia a– veva. come 1 _att~~le_Governo, anche il potere legislativo, aveva la ~oss1bd1ta e\! ~n~anare.norme interpretative. Io ri– cor_do ali Ol)orevole ~1mstro della giustizia gli studi che egli h~ fatto per d1ientare avvocato. (Ilarità). Egli ri– cordera che,_o,ltre ali mterpret_azione di carattere analogico e letter~le, v1 ~ anche una còs1ddetta interpretazione di ca– rattere _autentioo .. che si ha quando il legislatore, con un ' provve~1mento ?1. legge, interpi:eta se stesso. Noi siamo c<;>nt~a.n _ad 0~1 1!1te~ventodel potere esecutivo su.I potere gmd1~1ano; qumd1 St!Z~O contrari all'emanazione di cir– colari -da parte del M~-stero• della. g>Ìustizia per interp-reia– re la le{[_g.e . • ~Applausi). Questo sì che è contr,0 l(/) legge/. O;ues_ta: "'. un interfe,:ervza del Potere esecutivo ml potere giu:f~zi~io. Invece 1! Go".erno, in _quanto aveva il potere leg1~lativo, quando s1 avvide (e noi sappiamo che si avvi– de 1n tempo) ·che l'articolo J veniva interpretato in modo troppo lato e (l'ha detto oggi l'onorevole Ministro) in jDO– do anche errato, aveva il dovere di intervenire immedia– tamente con provvedimento legislativo, i1).terpretativo onde o.vvjare_a questi errori e a. interpretazioni troppo late. L artlcolo 3 del decreto in parolà dice: « Sono esclusi... salvo che siano state compiute da persone rivestite da ele~ vata funzione e direzione 'civile o politica o di· oomando militare o _sianostate commesse stragi e sevizie particolar– mente effer,!te ». Balza agli occhi ,di chiunque che .la distinzione fra chi. ha rivestito cariche di elevata o non elevata funzione e chi ha commesso sevizie di particolare efferatezza, o non di particolare efferatezza, è distinzione che può variare da giudice a giudice, perchè si presta ad un apprezzamen– to di carattere soggettivo, specialmente nella cosiddetta amnistia -propria, cioè quando questa viene applicata pri– ma ancora che il giudizio sia celebrato e sia stata proimn– ciata una vera e proptia sentenza. Difatti, attraverso que– ste maglie del· decreto di amnistia. noi abbiamo visto uscire non soltanto coloro che avevano commesso reati po– litici di non lieve importanza, ma anche gerarchi : Sansa- .·.nelli, Suvich, Pala; abbiamo visto uscire .propagandisti e giornalisti, che si chiamano Giovanni· Ansaldo, Spampana– to, Amicucci, Concettò Pettinato, Gray. Costoro, per noi, sono più respon.sabili di quei giov:ani che, cresçiuti e nati nel clima politico pestifero creato da questi propagandi- . sti, si sono arruolati nelle brigate nere ed in lotta aperta hanno aff.rontatci i partigiani ·e ne hanno anche uccisi. (Applausi), Questi giornalisti e questi propagandisti, che dalla radio e ·sui giornali hanno cercato di trasformare in fanatica convinzione, nell'animo di questi giovani ·Italiani, tutti i provvedime1J,ti pazzeschi .e criminosi del fas,cismo, sono più responsabili di chi rivestiva un vero e proprio uf– ficiale incarico gerarchico. Attraverso queste maglie ab– biamo visto uscire col,oro che hanno incendiato dei vil– laggi con i tedeschi, ehe hanno violentato donne colpevoli solo di avere assistito dei partigiani. Guai, ~morevole Ministro della giustizia, se, per confer– mare quello che dioo, dovess.i dare lettura di tutte le pro-. teste che giungono dalla provincia. A Bassano del Grappa ·

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