Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 17 - 1 settembre 1946

.,,. elude Pastoukhov, l'ese1·cito « deve essere sbar.azzato dei men1- bri del partito _eomunista .che vi si son9 introdotti, poichè gli altri partiti non hanno nè -la voglia ~ nè la possibilità di se– guire l'esempio del partito comunista». Un altro documento sulla B'qlgaria ci è _d_ato dal mensile socia,Iis1!l f.rnncese Masses, çhe sottC\ i.I •titol,;, «· I sindacalisti persegui\!lti in Bulgaria». ·e -avvertendo phe si tratta di una delle testim!mianze più moderate, pubblica la lettera iii un sindacalist11 bulgaro.' Scrive l'autore della· -lettera: « Una ,µuo– va dittatum, che porta il no,1,;e di' _Fronte patriottico si è sta– bilita da noi, e que\li che la esércitano. sono i compagni co– .munisti ». L'autor~ contin,ua, narran.Qo le persecÙzi~ni subite da lui ,e dai suoi compagni, pe,r.sefùzioni che vanno daUa sop– pressione del loro giornale_ « Il pensier,o operaio» al )oro a~– resto, il ·9 marzci 1945, e alla lorQ·, <!etenzione, nelle. carceri di $ofià prima, in C!lllilpo ÌJi concentrau!ento poi, « Il nostro trat– tamento, prosegue la .\éttera, era peggiore di quello _dei fascisti'. Percosse e maltr;tttainenti_ di ,;,gni genere ci toccavano. Non lo dimenticheremo mai. Bisogna rico_rdare, infatti, che la mag'!' gior 'p11rte di noi aveva dietro di sè lunghi anni di lotta: Molti .dei ,;,ostr/ combatterono il fascismo in_,Spagna, molti erailj partigiani sotto l'occupl!'zione tedesca, Q'uasi. tutti ave-yano po– polat9 le prigioni sotto l;t diltatura' f'a~cis~a • molti eraµo· ~tati condan.nati a mo:rte o alÌ'_e~g!).Stoloin~ieme_ ai capi ,comu– ni1ti.- Tutto que~to oggi _è' dimenticato~-. I detenuti furono li_· be.rati, dopò .uh pedq4o va.rio da tre ~ sette. mesi~ per l'in– tervento degli Anglo-Americani, che obbligarono· il Fronte pa– triottieò a concedere •(IUl\lche diritto all'opposizione, M.a men– t~ç · i borghesi, i democr~tici e persinO .i fascisti ?tieD;nerò · 1~ liberti). di propaganda, i sindaealisti ottennero bensi il diritto di.. ;stampare i, \oro gio;;,~li, ma non -Jiuello. di diffonderl,L ,E\ ciò mentre_ l'Unione popolare .(Zveno) che nòn è altro che il partito fascista :tiu!garo çamuff,ato da democratico parte~ipa àl governq del Fronte popolare, ,~ i ca.m'-:)nisti « non. si Yergo- ~~D:~ di s~der.e con i ~u·o·i.rap·pres·entanti,~. . · I•L PR,OBLEMA TEDESCO. Il problema: tedesco, del quale già .ci siamo oècupati,' è uno dei più' 0 dibattutl da!Ia stampa europea ed. americana, e si pre– senta sotto aspetti• ,!i;ersi e spesso app11rentem'énte contradit– tori, cosi che cercar di darne un quadro: .completo qui. ·saréb– ~• impresa disperata. ·ci: limitiamo e. riprodurre qualche -arti– colo, che I?uò i_Iius ;ia.re i p~o~etù' e ,ie 'dh,ergenze degli alleati, e l'opinione 'dei tedescb,i stessi sulle questioni più controverse: l'unificazione economica 'delÌa Germania vol'uta dagli Anglo-A- . ltiericàni. ·e ostaColata .(fai Russi; l''Uni:McaziOne politiCa sostenri– ta· dai Russi contro il progetto di federazione degli altri· allea– ti, il' Sepa~atismÒ ted·esco, Sostenuto dai ·Francesi° ___,_ f!. in parte ·dagli Inglesi· - in quanto può servire di appoggio per ie fòro rivendicaziòni. ' - · · · ' li 25 giugno _il Daily_ 1'eli,grOJph_ pubblicava un 'progetto' di federazione. tedesca, attribuito a Bevin,' secondo cui gli Stati delll!,_Germauia (e 'doè: Frh;'ia, H;mover,. Westf.alia nella zqna britallnica, Hesse, Sve.vi"a . 'e . Wurtemberg, B~_viera n~lla zona americana, P11lati-nato · con parte deÌla Renapia e della- Hesse nella zona Francese) godrebbero di 11!,rga '}Ùtonomià,. essendo però sottomessi a un Consiglio centrale, postq. a sua vci\ta scit~ to· il controllo dell'« O. N. U. », cosi che ·non potesse ordinare la mobilitazione per la guerra, Questo progetto è stato subito attaccato da Ré.dio Mosca, il cui comm·en.tatore ha affermato (le dichiara2lioni sono riportate da Documents del 17 agosto) che la Russfà noti ha· l'intènzioire di distruggere la ·Germania. ed ha aggiunto: « Le proposte_ di federazione tedesca, di isolamento della Ruhr e di divisione della Germania in Stati autonomi partecipano ·dello stesso ordine di idee della sua distruzione e della sua trasformazione in Stato agricolo ....... · Senza la Ruhr la Germania non può esistere come Stato au- tò~Òmo ». · · Commeritando le affermazioni russe~ ...Sumner \YelleS sérive– va (New York Herald del 25 luglio): « Molotov ,condanna ora ogni smembram,ento dell8. Ger~ania. _Tuttavi_a la Russia si è · già impadronita di metà della Prussià ,orientale e ha ottenuto per il. suo attuale satellite, la Poloni3, l'altra metà ...... Il goverc no sovietico chiede la ricostruzione di una Germania unificata che sarebbe governata da un governo centrale verosimilmente situato a Berlino, dove j Russi· dominano già la scena poli– tica..... Il governo' sovietico,. nell~ zona d'occupl\zione rus·sa .... ha già i!PPO.sto alla popolazione tedesca una trasformazione politica, econQfllica e sociale, destinata a collegare questa zona .col ·sistema bols·cevico. Esso• è convinto che in una Germania · unificata gli organismj politici- che ha creati ne!J.a -zona so- vjetlca dominerebbero rapidamente il gove~no centrale, e che sotto un tale governo la massa deÌla popolazione tedesca si sottometterebbe ben presto 11ll'inftuen:oa di Mosca .... » E l'auto– re conclude: « Se si ricostr.uisce una simil; Ger~ania e se le clausole attuali dei progetti di pace con l'Italia e l'Ungheria · B1bhotecaGino Bianco 283 sono 1:atificate, i docu.m.enti ,che sar,anno firmati a ·P.a~igi s:~~ _ranno scritti sulla sabbia». Queste. discus~ionj. -e diverge:qzè ~i ripetcuoiono, all'inb~r:qo della Ge~m'!,nia; generando la situazione pòlitiéa piuttosto· con– fusa cui abbiamo ·àccennato nel numerò precedente dell;,. « Cri– tica Sociale». E' interesante per là compren~ione .della .situa– zione interna della Ge!W'!ania riportare alcune frasi' di un di– scorso pronunciato alla ratlio di Colonia· il 14 _giugno da Willi Eichle~, direttore della Rheinische Zeitung e membro dell'Es.e– cutivo del Partito· socialdemàcratico tedes·co jl quale, come -già abbiamo detto, sostiene la n_ecessità di decentrare i p,oteri per Stronc~re. i nazionali$mi-. µi.a di\ non spezzettare• il ·pa_es·e, _ciò che risponde solo aillègoismo. di chi vuol salvare i propri inter_essi p'ersonalj,. (Estratti del ·discorsq s<>no pubblicati .da Sociqlist Commentary d,i agosto)-. L'Eichler 11fferma: « Le ter– ribili condizioni politiche,. econòmiche e morali della' Germania hanno. fatto sorgere. numerose tendenzè, _ separatiste. Molti desi– dèrano. vedere la Renania .$iato, indipendente o annesso alla F~ancia; ·e c_orrispondeQze· st,!(Ilp.;_ parlatl,o perdino della. 'ro1·– mazione · d1 µn British Dom.infon Pariy,. cli~ sostj,ene·un rinnp– vamento de1·. vecchi legami . ,;l_eWHan.o~er c9n l'Inghilterra, . e mira aU'ip.clusioµe di questo nell'!mpero br~tannico·. ·vi .s·ono ~oviinenti sepàratiSti nella Saar, che· fé.voriSco1:10 o l'in.cor– po_ra~i~ne Della Franèi~ o almenQ u.na sttetta. unione. econo– mica con-. éssa. I s·ep!].ratisti ba-yaresi vorrebbero· 'Ve<;Ierç la Ger– mania spezzettata i11 una -libera unione. di Stati: Finalmente, n_umernsi tedeschi .nèl_lo ·schlewi_g - Holst~in sori<> ansio.si . <:li 8.cquistare la cittadin·anza daneSe »! Ricordiamo, infine, che i socialisti francesi, fedeli alla po– litica internazionale .socialista, si sono pronunciati contr'o la tesi di amputazione della Germania, sostenuta invece dai ~e– pubblicànÌ popolari e dai coonunisti (ahneno per orai. Q'tiesta • politica dei soc_ialisti .·francesi è stata ·riaff~rmat11 -d.l LéQn Blum ( « Il problema tedesco» riprodotto itel. giornale syizzer'ò Libera StampOJ del :te 3 agosto). · \ PROBLEMI ITALIANI NELLA ·STAMPA ESTERA. Rote Reum,, mensile socialista zurighese; dedica buon~. 1!,arte del fascicolo 'di agosto a -p'roble..'lli -italiani, con uno studio di Otto Lezzi: Die soziale_ Froge in Italien, e uno di H~nri Pesller: Das Sonderproblem Siiditalien, Entrambi meritano di essere se– gn11Iati per la. serietà ed acutezza ché, purtroppo, non s9no ,frequ, enti in scritti deV genere. · / p;:_ga. Ciò che si .stampa CARLO ·LJ;;VI, Cristo· si è fermate,. a Eboli, Roma, _Einaudi, 1945, pagg. 243. - L'Italia aci;ademica, per mano di un Magnifico Rettore, ha proclamato Carlo Levi dottore ln medicina; la Natura l'aveva· creato pittore; un'avventura politica· doveva farne un pensoso e-.colorito ·-scrittore. Il confino di polizia, in– chiodandolo. ·durante il ·regime fascista, 'nella ·triste diniora d'una borgata ·lucana,· l'ha posto' nella felice condizione· - felice, dico, per gli effetti - di rappresentare come arti– sta e d'interpretare •come studioso l'esistenza di quella de– solàta nostra. regione. Il paese, sul libro, viene chiamato Gagliano, ma il mio annuario del Touring, .tra ·i ·varii Gagliano, nessuno me ne colloca in· quella che anticamente si diceva e si dice oggi Lucania. $_itratta dunque d'un nome suppositizio: e la ra- . gione d'averlo così, ·dissimulato ..-sarà· l'aver voluto cavalle– rescamente risparmiare ali' élite (poco eletta) del luogo di vedersi ritratta così realisticamente e spietatamente nelle pagine che ce la rappresentano .oziosa, .parassitaria, in sè divisa da odii tanto più acerbi quanto tradizionali .e irri~ tati dai cotidiani contatti. · Il titolo, che qui sopra si legge, ha bisogno per noi sèt~ tentrionali. d'una spiegazione. Eboli è il luogo, a sud ·di Salerno, nel quale là strada· ferrata, staccandosi da ·quella• che va in Calabria, penetra in Basilicata, e il motto popo– lare significa che di lì in poi la triste popolazione ha· la sensazione di non essere trattata da cristiani. Cristo non c'è arrivato. Viteversa in questo· libro c'è finalmente uno che oltrepassa Eboli, che attraversa i fiumi. malarici e i monti cretosi, sulle cui cime si raccolgono paurose di fra- . nare al basso, le piccole •O grosse borgate contadinesche -1 Ferrandina, Albano, Bernalda, SalandFa, Pisticci... - Viene a vedere- e a cç>mprendere, 'per<;hè senza essere• un Cristo, e n_eppure un cri~ti,mo, ha quella umanità.a c-ui nulla d'umano è straniero. · .-.'_., ,·,-' . .· Veramente d'esserci -venuto egli- non ha gran merito; po-

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