Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 17 - 1 settembre 1946
280 CRITICA SOCIALE esecutivo agiva quindi, come sempre accade in questi casi, con una larga libertà di movimento. Oggi tuttavia la for– mulazione de.I programma non rappresenta più una sempli– ce elencazione di una serie di punti aventi, più o meno, il carattere di slogans, ma significa determinare la politica del governo e cioè, in larga misura, l'avveni~e dell'Inghilterra. Si capisce pertanto come i l partito laburista, nel suo com– plesso, non sia più mo .I.to i'ncline ad affidare completamen– te all'esecutivo nazionale l a formulazione del programma. Si pone, per conseguenza, il problema dei rapporti, da una parte fra esecutivo nazionale e governo. dall'altra fra esecutivo e congresso. ' Alla conferenza di Bourriemouth non sono emersi irrime– diabili contrasti _di vedute anche perchè molti membri dell'e– secutivo sono contemporaneamente membri del Governo (Noel Baker, Shinwell, Morrison, Dalton). Dei contrasti pos– sono comunque prodursi facilmente, ove la politi.ca gover– nativa socialista non soddisfi, come accade in molti altri paesi, le esigenze della classe operaia (4). Poichè tuttavia un governo ·socialista privo di un largo appoggio tra le 111assepopolari non ha alcuna probabilità di successo, l'unico modo per impedire che gli eventuali con– trasti di ve.dute pongano in pericolo tutto lo sforzo di co- . struzione socialista, è quello di creare più saldi legami fra le organizzazioni affiliate al partito laburista, nonchè fra il comitato direttivo e le singole sezioni del partito o i singoli sindacati. Si tratta cioè di creare una organizzazione politi– ca meno libertaria di quella esistente, problema che in In– ghilterra si presenta-connesso, più organicamente che nel continente, a quello dei rapporti fra partito e sindacati es- sendo questi ultimi affiliati al partito. _ Il progresso sulla via della costruzione del socialismo av– vicina quindi i laburisti agli sviluppi del movimento operaio continentale e li sospinge conseguentemente verso la costi– tuzione di .un partito, la cui struttura si andrà avvicinando a ']Uella dei partiti socialisti continenta:li. Con la maturità politica caratteristica del popolo inglese, 1 il partito laburista, senza chiasso e con fiducia nel metodo democratico, si è messo all'opera 'per foggiare gli strumenti adatti a costruì re un mondo socialista. · ' Nessuno può di re se ad esso arriderà il successo; si trat– ta comunque di un tentativo la cui grandiosità eguaglia quello iniziato 30 anni or sono dal partito bolscevico. · 'CERILO SPIID:LLI (4) Abbiamo già rilevato..,che una netta differenza di vedute si è manifestata nel corso del dibattito sulla politica estera. Marxismo della e filosofia • praxis (continuazione dal numero precedente) 2 si-onale di Engels, l'Antidiihring, rende plausibile l'ammis– sione di tali influenze. Ed è principalmente su di essa che si può costruire !)()Il molta approssimazione il pensiero di Engels sull'eçonomia, sulla filosofia e sul socialismo (33), le tre parti• di cui l'opera risulta formata. Alcuni anni, sulla genesi della teoria di Marx ci ,permei• teranno di chiarire meglio la posizione dottrinaria di, En· g-els. La concezione di Marx, pur avendo ori•gine dalla ~i– nistra hegeliana (Marx si. era laureato in filosofia a Ber– lino nel 1841, e per quanto Hegel fosse già morto·, il suo idealismo dominava nell'insegnamento di quell'Università'), si opponeva \anto al conservatorismo di Hegel e della destr/l hegeliana, quanto alla « s-cuola .storica del diritto », discussa nel volume P,er la oritica della filo-sofil/J del d/iriJr,to di H,egel (34). In questo scritto come nella Sacra famiglia, compilato in collaborazione oon Engels (35), Marx si• p-0-ne dal punto di vista dell'umanesimo reali.stico di Feuecbach. punto• di vista che egli, mbdificherà poco dopo, superando sia l'umanesimo che il sociali-smo, degli utopisti. Il pr1n– cipio della loita di classe a cui M,arx pervenne alcuni ;mni dopo•, insieme ad Engels, espresso in modo netto nel Mar r#es/Jo dei comunisti (1848), •doveva essere .sufficiente per svilÙppare il socia.Hsmo su-basi realistiche. Egli quindi si · rivolgel'à aUo studio clell'economi-a politica, dal quale trarrà queWanalisi della produzione capitalistièa, che costitui,s ce l'idea direttri ce per lo svolgimento del CapiJtale. La Cri,i/ i.ca aU'eoo,nomia poiitli.ca è del 1859, il 1°; volume del Capitqfle del 1863,. A parte la sua attività di pubblicista (la Qu,est,um;e 011ie11,tale è uno dei migliori .prodotti di questa attività); tutto il suo pensiero -si-concentra nel Capitak, di cui, come è no>to, lasciò i.ncompiuto il 3° volume. Dive,rso è invece lo sviluppo del pensiero -di Engel~. La sua preparazione culturale incomincia con studi economici, come àimostrano gli Umriss zu einier Krivik der na!tiOT1/lll· Oekcm,omile (1844) e Diie Lage dei- Arbeiter Klassen i11 Engla,ul del 1845. Ma è l'inizio della collaborazione per la 1Jd,e Hei,'/Ji~ FarmiJri,e (1845), che segna un nuovo inqirizoo nei ,suoi,studi. Olbre all'approfondimento di alcuni problemi storid in vista -di convalidare la teoria del materialismo storico. (ricordo specialrqente la Gwerra, ai c<m,tadini, 1850), egli volge la sua attenzione aUe scienze naturali -e alla filo•• sofia. 1 risultati a cui. pervenne sono riferiti• nello scritto sopraricordato contro Engenio Diihring. L'aver scelto come argomento il -pensiero filosofico di questo sfortunat<1 do– cente dell'Università di Bea;lino, è forse dovuto· più ad una causa occasionale che no,n al bisogno di· opporsi alla diffu· sione del socia.Jismo di Diihring ·in Germania, in quanto il proletari-alo tedesco era ormai• so,tto l'influsso dell'opera teorica e prati-ca di ILassalle. Vi sono molte ar-gomentazioni contro ·la scelta dell'olbbiettivo polemico, e contro la forma spesso acre della stessa polemica ..·Come è noto, il Diihring era cieco, fatto .questo più che· sufficiente per imporre un minimo di, rispetto• per la persona; forse la sua infermità lo portava: a sop.-av~lutare i risultati a cui era pervenuto quàndo era in grado, d-i seguire direttamente ,i progressi della filosofia. e della scienza. Tuttavia· tanto la sua opera filosofica quanto quella di sto,rioo della meccanica non sono prive d'importanza. Anche il concetto di Diihring che nella sto-ria predomini la, fo.-za è tutt'altro che trascurabile e, Formazio11e spir,itual.e di Marx e di Engels. purtroppo, è giustificabile con tutta la ,politica dell'Impero La tendenza a considerare la nuova concezione cri- germanico-, da Bismarek a Hitler. Cattiva scelta,, quindi, tico-;pratica come una Weltanschl/Juwn,g si è m;mifestata in quella dell'Engels, del bersagliò polemico che. lo ha con- Federi-oo Engels, tanto che non, è stato inutile mettere in dotto a varie àrgomentazioni, le· quali non giovano all'espo- rilievo la sua concezione materialistica della sto,ria (31). sizione precisa e sistematica d'el suo pensiero. A condurlo a questo errore hanno contribuito princip,il- Le I_Jai'tivci-a~ente organiche de!l'AnG:diih~g sono <n,1elle mente due cause: la sua estesa ,preparazione all'economia pubblicate col titolo Del passaggfi,o drel sociia.nismtoi daU U4!a· poli.tica, che lo ha .spinto verso il paneconomismo, e la sua - - pi.a _'Olla~za (36)' poche, in realt_à, per quanto impo~r insuffièiente preparazione scientifica che lo, ha ,condotto tanti esse siano, per comprendere 11 valore della teoria verso quello scientici~ alla cui elabo.-azione contribui- marxista rispetto a quella degli utopisti. Molte so.no -invece rono tanto il materialismo fisiologico sv.iluppatosi intorno le parti ~ad~ch?, particolarme,nte quelle c_he si .-iferiscono alla metà del sec. XIX, quanto• i seguaci ritardatari del al suo sc1en!1~~1smo,.1:anto clic a, causa d1 ~sse..~geJ.s ap- romanticismo filosofico tedesco. Meno evidenti sono le in- pare un pos1llv1sta assai meno conseguente d1 Duhrmg (37). fluenze del positivismo comtiano della fondazione della Valga come esempio l'applicazione della dialettica a~la sto- termodinami-ca per opera di Sadi Camot e di J. R. Mayer, ma esse non sono d,a escludere del tutto (32). L'opera pa.s- (31) L'opera citata di :Mandolfo «) quanto ma.i documentata al ri– guardo; quella. del Cornu prende in esame specialmente l'elaborazione fatta.Ile da Marx. ' • (32) PU~KH.AN01'~F (A.narchisme et socialisme, p. 4) ha messo in evidenza il determinismo economico di Saint-Simon, il fondatore del posltivisrrio. C.omte accettò le vedute di Sant-Smon. Secondo Mandolfo (Op. cit., p. 260 in nota} è forso l'eredità spirituale del Comte che può spiegare come molti positivisti (Loria, Ferri, A1·dlgò in Italia) abbiano interpretato il materialis·mo storico come determinismo eco– nomico. Sul materialismo storico e Roberto Ardigò vedi Groppali in JUvista, ita.lia,11u di sociologia., 1898. Quando Marx ed Engels elabora.• rono il materialismo storico il principio della conservnziono dall'ener– gia era già noto. La memoria di Mn.yer Uebe-r die K'rii.fte d1Jr unbe- Bibliotéca Gino Bianco lebten Natur è: del 1842, lo sviluppo dato a. quesio principio d:\. Helmholtz è del 1~47. L'A.ntiduhrin11 ~ del 1878. E. Dtihrillg, critic:,to da Engels, accusò Helrnholtz drplagio e fu os'teggiato da questi, allora para manna dell'Università di Berlino. · (33) Oltre alla traduzione italiana. esiste quella ,francese ad onern. di Lasktne; essa fu pubblicata presso l'editore Giard o Brière nel 1911 col titolo Philosophic, Econotnie· politique, Socialisme. (34) Collezione Ciccotti. (35) Collezione Clccotti. (36) Una buona traduzione apparve in italiano per cur:1.· di ~fa1·ll– gnetti, pubblicata· nella Riblìoteca della. Critica sociale. Trovn:Ji puTe nella collezione Cicèott,i (lf.102). , 1 (37) Sull'opel'a filosofica del Dtihring vedi H. HoFFDING, Storia della filosofia mod,rna, t.rad. P. Martinettl, voi. II, p. 533. Torin.o, Bocca, 1906. ·
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