Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 15-16 - 1-16 agosto 1946
CRITICA SOCIALE 241 ragione delle ore ,straçirclinarie, effettuate in misura maggiore e per le quali vengono aorrisposti supplemen– ti. Supplementi sono stati pure concessi in determinate industrie, spesso in relazione con un aumento della pro– duttività individuale e, in certi casi, i minimi stessi han ,mbìto nuovi aumenti. Talvolta poi, specie nell'in– dustria edilizia, la mancanza di mano d'opera provetta ha generato il fenomeno dei salari « neri ». Le statistiche ufficiali non citano i salari « neri •, ma ,esse ignorano anche i prezzi di mercato nero, cosic– chè, se i numeri indici salariali corrispondono in via di massima- alle variazioni effettive delle retribuzioni, quelli dei prezzi ,son lungi dal corri,spoudere alla real– tà. Secondo i calcoli approssimativi effettuati dall'Isti– tuto della Congiuntura, si ritiene che circa il terzo delle merci passino al mercato nero e che, i prezzi di questo ultimo -essendo tre o quattro volte superiori a quelli del mereato controllato, l'indice reale sarebbe doppio di quello ufficiale, e ,cioè di circa 1250 per il maggio 194 ~- · h . d. . "b t· . S1 deve aggtungere c e 1 1vers1 contn u 1, assicu- rativi e fiscali, restano a carico del lavoratore. Che, inoltre, se mense aziendali funzionano in vari centri della Fra;ncia, l'indu,stria pari~ina ha fat;to pochi pro– o-ressi in questo campo. Che, mfine, se, tenendo conto dei prezzi di mercato nero, il ~osto della vita ~ più ele– vato uella capitale che nel resto del paese, gh adegua– menti salariali .sono stati meno importanti a Parigi che negli altri centri. Infatti, la ,percentuale di adeguamen– to è !.'tata di 144% per i salari degli OJ!erai provetti della provincia e di solo 94% per quelli di Pangi ; per i manovali essa è stata di 133% in provincia e di 100% a Parigi. · Questa, nella sua nuda crudità, la situazione degli operai dell'industria. Inutile aggiungere che peggiore è quella ,dei ceti impiegatizi ed i°n particolare degl'i un– piegati statali. Contro'Versie sinda.cali. Il fatto nessuno lo contesta, nè negli ambienti poli– tici di destra, nè negli ambienti industriali, dove ;non (SÌ fanno difficoltà per ammettere, in linea di prin– cipio, la necessità di provvedim:enti immediat~. ._ Nel campo sindacale la questione venne agitata g1a da tempo ma la Confederazione Generale del Lavoro s'era aste'nuta fin qui dal pronunciarsi troppo espli– citamente. Il Congresso dell'aprile aveva bensì votato diverse risoluzioni nelle quali esso chiedeva, da un lato, .la costituzione di una commissione ufficiale inca– ricata .di studiare diJsposizioni adatte a mantenere il potere di acquisto delle masse operaie e, d'altra parte, enunciava i principi di una 'folitica di riattivamento 'industriale, precisando che , i problema dei salari do– vrà e,ssere esaminato e risolto a misura che, col pro– ·prio sforzo, la classe operaia migliorerà la situazione economica e finanziaria del paese » ed invitando, inol– tre i lavoratori a consentire i sacrifici necessari allo sviiuppo di una produzione massima .. Q~esta _posizion~ coincideva, del resto; con quella de.1 d1vers1 g<?vern~ succedutisi dalla Liberazione in poi, coll'appogg10 dei partiti di sinistra e delle ·stesse org-anizzazionj sinda– cali. Ed è noto che il ministro del. Lavoro, Cro1zat, se– .,.retario della Federazione degli operai metallurgici della C.G.T. e membro del Partito •Comunista, si era -0ppos~o ad ogni aumen~o di salari e ch_e, a_n~i, nel -o-enna10 scorso un confhtto era sorto tra 11munstro e ~Ji operai delle'-tipografìe cli stampa, i quiJ.li, avendo di– ~hiarato lo sciopero, ,furono accusati di voler sabotare la ricostruzione ecoi10mica. Nella seconda quindici;na di aprile scoppiarono scio– peri, in particolare qu,ello del personale delle Compa– ~nie di navigazione e degli Istituti privati di credito della reo-ione lionese. Manifestazioni furono fatte più tardi an~he dagli agenti. della polizia parigina. E fu la Confederazioile Francese dei Lavoratori Cri-stiani /r) -che, per prima, decise di i,:itraprendere un'« azfone (1) Come si sa, la situazione del movimento sindacale francese dif-' ferisce sensibilmente da qttella italiana. La Francia, olt~e alla C.G.T., ,che ~a<:cogle ufficialmente 5.500.000 aderenti' e che è diretta da nna · maggiora.-nza comunista fiancheggiata da elementi riformisti prove– nlerttl dalle file del slnd-acalismo tradl7,lonale fra;noese, esistono pure: una Confede~azione del sindacati cattolici (C.F.T.O.J, che raggruppa poco più di mezzo milione di membri; uina Confederazione dei Tec– nici, con circa 100.000 soci; una Confede~azlone Na'zlonale del La– voro lo11data nel ma11:glo scorso •da elementi che Intendono dtfen– -dere' la tndlzlone rivoluzionarla; e alcuni altri gruppi minori. e energica ,, in favore cli un « salario vitale ,, e dell'au– mento degli assegni familiari e delle pensioni cli vec– chiaia. Dal canto suo, la ·Confederazion·e Nazionale del Lavoro, accusando la C.G.T. di aver perduta l?- sua indipendenza ed abbandonato « l'azione dirett? ed in particolare l'arma dello sciopero», riveuclicò. la scala mobile dei salari e condannò « i'l lavoro a cottimo che un venteimio di azione sindacale aveva permesso di eliminare "·· Le richieste della C.G. T. Fu soltanto il 30 maggio 1946, e cioè due giorni pri– ma delle elezioni, che fu annunciata la decisione della C.G.T. di chiedere -un aumento dei salari e delle pen– sioni. In realtà, [lessu;na decision:e era ancora stata presa. La vigilia, riunitosi il comitato direttivo, questo ebbe a pronunciarsi ,su di un'inopinata proposta in tal senso da sottomettersi all'esame del Con,siglio della C.G.T. Che cosa era dunque successo? C'è chi dice - e questa è la tesi cli Force Ou'Vrière, organo edito, coll'appo~gio dello stesso Léon Jouhaux,. dalla minoranza riformista che al congresso dell'aprile aveva sostenuto la neç·essità di un'azione rivendicatrice - che la brusca decisiohe sia stata 'dettata da preoccu– pazioni esclusivamente elettoralistiche: Force Ouvrière parla infatti di Bomba. elettorale. Un'altra .tesi vuole che simile atteggiamento sia stato dettato alla maggioranza della C.G. T. soprattutto dalle previsioni che, alla vigilia del ~ giugno, indicavano già un esito favorevole .al partitq càttolico (M.R.P.) e che le rivendicazioni lanciate in extremis dovevano ser– vire dapprima a 'Pesare ,nella bila;ncia elettorale ed a controbattere l'iniziativa dei sindacati cattolici e, d'al– tra parte, come mezzo di pressione sul vincitore· J?ro– babile per conservare al Partito Comunista posizioni vantaggiose e, possibilmente, fargliene ottener altre in seno al futuro governo. Si deve pur dire che il modo come furono condotte e si svolsero le trattative che precedettero la formazione del gover;no Bidault e l'abile sfruttame,nto, pròpr'io al momento_ decisivo delle trat– tative, degli ,incidenti che opportunamente si eran pro– dotti il 18 ,giugnçi, isembrano confermare quest'ipotesi. Ma si dice anche che la brusca decisione confederale tenda nientemeno che ad ostacolare l'attuazione degli accordf fra.n<:o-americani. Anche qui l 'argome:ntazione non è priva di ,peso .. Essa si basa dapprima sul fatto che la decisione della direzione confederale fu presa inopinatamente ventiquattro, ore dopo la conclusione dell'accordo di Washington - acco,;do che l'ufficio po– litico .del Pattib Comunista ha poi criticato, sia pur con discrezione -. In secondo luogo è lecito prevedere che un aume;nto d1evante e generale déi salari provo– cherebbe indubbiamellte un incontrollabile aumento dei prezzi e accelererebbe; pertanto, il processo di infla– zione, compromettendo il valore di acquisto del franco• \sul mercato estero. Comun<iJ.U~, il problema -essendo stato posto, occorreva esaminarlo. Basandosi su dì un aumento della produ– zione comp1essiva, che ·essa valuta del 100% dall'aprile 1945, la C.G.T. propose ,un aumento generale del 25% da applicarsi a tutti i salariati, funzionari e pensionati, e misure ,energiche tendenti ad uno sblocco e ad una revisione dei prezzi, .alla lotta contro i profitti illeciti ed alla moralizzazione de11e tranJSazi(!ni commerc.iali. Dal ca11to suo, la Confederazione Francese dei La– voratori Cristiani (C.F.T.iC.), mette;ndo fa rilievo eh~ essa non aveva atteso la vigilia delle. elezioni per recra~ mare l'ad•eguamento dei· salari, propose che un'inden– nità uniforme foss·e .immediatamente corrisposta ,a tutti i lavoratori e che venissero messe allo studio misure di ordine generale. Essa insistette perchè fossero rad– doppiati gli assegui familiari, l'insieme delle misnre .dovendo poi collegarsi ad un piano economico· d'in- sieme. · La Confederazione Generale dei Tecnici si mostrò preoccupata d,ell'.eventualità che un aumento, « sii.apure inoperante », venga. a sopprimere la gerarchia dei sa– lari e rinnovò una sua rivendicazione emessa !lià da' tr:mpo. ed il cui-1ìCOpOè un· aumento del 20% ,delle ri– mµneraziobi dei tecnici « per tef\er conto ·dell'aumento fittiz..io dei· salari di, base dei ma.novali ». , Infine, il ,Consiglio Nazionale dei Padronato. Fran– cese, costituitosi definitivamente soltanto nella prima
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