Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 15-16 - 1-16 agosto 1946
CRITICA SOCIALE ·255 mentazioni profonde Antonio Lahriola (16), la cui inter– pretazione è quella più consona allo spirito del marxismo. Nel secondo saggio il Labriola (17) afferma che l'ideolo-gia religiosa, etica e filosofica, i'n quanto tale, non può riso I– versi nell'economia. Come fa osservare R. Mondolf.o (18), cc il determinismo economico, che ·certe formule dell'Engels parevano oostituire al materialismo· stori<:0, suppone due oondizi,oni: l'un.a che la genesi e lo sv:iluppo .di tutte le soprastrutture e ideolo•gie 'derivi escDws,ivamt3nte dal 'pro– -cesso dell'economi•a; l'altra che i fattori derivati non rea,– giscano m.a.i sulla causa produttrioo, jl cui sviluppo sa– rebbe invece antagonistico ». Queste due condizio-ni non si ritrovano nella dottrina di Marx e, -si deve anche ag– giungere, in quella dello stesso Engels. Antonio Labriola, Sorel, R. Mandolfo e l'inJterpreta:zione scientifica del marxisnw. A questa interpretazione volgare del materialismo storicò si oppone quella scientifica., sviluppata principalmente da Antonio Labriola nei Saggi accennati. Il concetto informa· tore ' del secondo Saggio è che i movimenti storici hanno come causa determinante il fattore economico, ma che quei fattori eh.e vengono considerati formanti la -soprastrut– tucà non solo intel'feriscono tra di loro, ma alla l<iro volta influiscono sull'economia. Basandosi sul concetto di Vico .che la storia è fatta dal– l'uo•mo, come questo non è solo uomo economico•, cos'ì la vita sociale non ha solo ,per causa determinante il fatto-re èconomico, ma tutto il complesso dell'attività dell'uomo, dall'economia alle ide,ologie. Già nel passo di Marx citato, in precedenza è detto che l'economi.a. è l'anatomia della società; ora la vita è fisiologia e non anatomia. Ma a diffondere la credenza che il materiaHsmo storico• fosse determinismo economico, oltre a Lafar,gue, hanno cooperato vari volgarizzatori del socialismo, come E. Fer-. ri (19) ·sulle orme di, Lorià, e specialmente Carlo Kaut– sky (20), il quale per. mo,lti, anni ·è stato considerato eome il geloso custo.de del pens,iero marxista dopo la moi;te di Engels (1895). Dell'i.nterpretazione degli ep-ig,oni non può essere responsabHe la dottrina. È stato osservato da- vari critici del marxismo, -e soprattutto da Sorel (21), oome Marx ed Engels nei loro scritti storici non abbiano .ecceduto nelle considerazioni economiche. Per Marx valgono• specialmente le oonsidea-azioni sulla Germania del 1848 (22) e il XVIII brumaio di Napoleone '(23). 1Per. Eng.els, So– rel ricorda lo scritto Forza ed economia nella for,:n,w;-iol!..e dell'impero germanico (24) e fa le segue nti osservazio•, ni (25): « Quando Engels vuole · illustr.a.re il patriottismo degli Alsaziani che vogliono restar· foancesi, invoca l'abo– lizione del regime feudale e le lotte sostenute sopra tanti ca~pi .di battaglia nei Tanghi dell'armata francese, ed ag– giunge eh.e durante la Rivoluzione gli• Ailsazian1, appresero a <:>dia re e disp rezzare i Tedeschi. Non è, neppure qui, a ragioni fonda.te sull'eco nomia o sulla divisione delie classi che egl. a ttribui"Sca il desid.ea- io di rivincita che anima i Fran-cesi. Egli. ci dice bensì che la bo-rghesia industriale tedesca era divenuta fanatica dell'unità perchè l'unità era necessaria al progresso industriale e per_ohè il commerciò esterno aveva bisogno• d.i essere pro-tetto da un governo forte. Ci dice che nei paesi del Reno la borghesia avrebbe veduto oo,n piacere l'annessione all'impero francese, per– chè essa aveva molti interessi sulla pi•azza di Parigi. Ma , d'altra ;parte Engels aggiunge che .i. contadini e i piccoli bo.rghesi delle stesse regioni aw-ebhero accolto con gio-ia i Francesi im ricordio d!ei,la 'Rivoluzi.one ». Analoghe conside– razioni sono state fatte da R. Mondolfo (26) a propos-i-to di Po e RoeJ11o0, nel quale jl mutamento della carta. d'Europa per la formazione delle unità nazi,onaH è ricondotto non (16) ·saggi sulla concezione mrrterialista tlezia storia. I. - In me– moria del Manifesto dei comunisti; Il. - Del materialismo storico diltfcidazione preliminare; III. - Discorrendo di socialismo e di fil/ sof1ia. 2a ed., Roma, Loescher, 1902 (la la ed. dei due primi saggi è del 1896; una recente edizione del primo saggio è quella della Utet. 'l'orino, a cura di R. Michels, 1934: i tre saggi sono stati ripubblicati in 2 voll. dall'editore Larter.za, Bari, a cura di B. Croce, 1940-41), (17) Del materialismo storico, p. 94. (18) Op. cit., p. 298. . (!I.O) Socialismo e scienza positiva, (1894). (20) Le marxisme et son critique Bernstein, Parigi, Stock, 1900. (21) Saggi di critica del marxismo, p. 225 e ~egg. (22) Questi scritti furono tradotti in italiano da B. Croce col titolo Rivoluzione e controrivoluzione o tl 1848 in Germania. Roma, Mongini, 1899. (28) Oollezione Clccottl. (24) Collezione Clccottl. • (25) Op. c~t., p. 230. • '- 81 bll<:JG~ ét·<S~11-o Bianco all'economia, ma agli idiomi e alle •simp_atie. Nell'Origi«e della famiglii.a,, della propri)età e cklto Sitaw « tutto il cap. Il, o-ve si tratta della .fami glia, riconduce il suo pro-cesso di sviluppo anche a iostinti natura.li e fattori psicologici: un lstint,o di conservazione e miglioramento, selettivo -della specie opera il pass ag,gio dalla promis·cuità primitiva il con• nubio per gru, p.pi• ; le preferenze d'affetti che sorgono nei connubi di consuetudine generano il passaggio alla fami· glia ~indiasmica; il sentimento di patemità, che questa rende possibile, co~pera al passa.ggio dalla discendenza ma– terna al patriarcato, con tutta la ,relativa trasforiµazione dei concetti giuridici e mo.-ali; e, nei tempi moderni, -lo svi– luppo dell'amore sessuale e la proclamazione dei princi-pi di libertà e d'uguaglianza, ge .rierano l'aspiraziJOne ad una forma superiore, in •cui, p.er la tendenza esclusivista del vero amo·re, rinascerà la vera unione mono,gamica. E il rioonoscimei;ito di tutti• quest, momenti ,psicologici, che nel– l'Engels non poteva restare inconsapevole, determina qui una nuova formula ... il movente essenzi_ale e decisivo della storia sta nella· produzione e nella 11iproduzion,e della vita, eioè ila una parte nella -produzione delle sussistenze, dal– l'altra nella procrieazicme degli uomini; le istituzioni so– ciali sono determinate da una .parte dal grado di sviluppo del lavoro•, per l'altra dal grado dii svilup,po d!ella famig'/Jia... In ·.realtà quindi; qui, come in altre• numerose occasioni, si tratta del riconoscimento dell'azione di momenti non economici ... >>. Il e-0ntributo di B. Croce all'interpretaa:ione del marxismo. Fra .i cvitici del mairxismo che hanno portato• un contri– buto originale e, bisogna anche dido, utile per l'adatta– mento dei principi del so-cia.lismo alla vita ,p,olitica, si deve rico-rdare Benedetto Croce (27). Allievo e ami·co di, Antonio Labriola, poco dopo la pubblicazione dei primi due Saggi del' professore dell'Ateneo romano ini.ziò, con diverse me– morie l~tte a.U'Accademia Pontaniana cli, Napoli-, una\ cri– tica serrata dei principi del materiaJismo storico e dell'eco– nomia marxista, che solo a un lettore _disattento e superfi– ciale possono parere demolitivi.. Forse lio, stesso Lahrfo1a, rispondendo •polemicamente nel suo terzo Saggio - che, come è noto, vienè sviluppato in forma di lettere dirette nella quasi totalità al Sorel, suo, 'traduttore fraoncese dei primi due Saggi -, subì l'influenza di una lettura affret– tata· degli soritti di:, Croce e certamente fu deviato, da una· giusta valutazione dell'impo·rtanza della critica crociana dalla posizione del maestro vets0 il di,scepolo; .in ogni caso la polemica •del Labriola oontribuì non po-co a far passare B. Croce presso gli stessi, marxisti come un anti-ma.rxista .. Ora, la conclusione a- ·cui, ~ispett o al materialismo. sto•ri-co, pervenne il filosofo napoletano, c.he cioè esso• e< non deve essere nè una nuova costruzione, a priori, della filosofia della sto-ria, nè un nuovo metodo del pensiero storioo, ma dev'essere semplicemente un canone d'intel'pretazione sto– rica, canone che consiglia ,di rivolgere l'attenzione al co•sid– ·detto substrato economico, della so·cietà per intendere me· glio la sua configurazione e le sue vicende?>, ,rende vitale il prirn:ipio marxista in quanto lo libera dal peso morto dell'interpiretazione volgare. Dopo l'elaborazione .del suo sistema di Filos'O,fia dJei/J;o spiriJro, B. Croce non ha' mancato di giudicare definitivamente liquidato, come principio scien– t.i.fico, il materialismo storico; ma ehi esamini, con atten– zione il suo volume sulla. Pratico e quelli sulla St:oria e sto– r-iografia, oltre a vari saggi più recenti (28), vi ,ritrova molt-0 dell'insegnamento marxista (29). Su Croce· storico si può. fare l'osservazione di. Sorel a proposito di Marx e di Engels e ci,oè eh.e in' particolairi• tratta-zioni non si basò sul fattore economico. Nei due volumi sulla storia d'Italia e dell'Eu– Topa (30) Croce non tiene in do-vuto conto il materiaÙsmo storico; ma ciò deve essere attrib-uit o a:ll'a bioto -culturale dell'autore, il cui ,pensier,o, dinanzi ai gran.di fenomeni sto– rici, difficilmente può essere limi1ato d a determinate ,for– mule. Questi due volumi appartengono infatti ad un ·periodo dell'opera crociana di esaltazione del fattore morale; di fronte alla decadenza della cultura europea prodotta, in modo forse in-eparabile, daio due fenomeni :d'i reazione. po– litica fascista e nazista. Non si possono giudicare dovuta· mente le due opere storiche ,crociane, senza avere compreso appieno la sua cc religione della libertà ». E a non far velo (27) èfr. Materialismo storico ed economia. marxista (lll ~d., San– dron, 1900; 6a ed., La terza, 1944). (28) La storia come· pensiero e come azione, Bari, La.terza, 19R,8. (29) Un problema importante per la storia delle dottrine sarebbe que11o di ricercare l'influsso di Marx sul pensiero ci:ociano. (30) Storia d'Italia, Bari, Laterza. Sto,ia d'Europa, Bari, Laterza.
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