Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 15-16 - 1-16 agosto 1946
250 CRITICA SOCIALE La riforma sanitaria inglese Dopo ampia discussione, il 2 maggio scorso la Ca– mera dei Comuni ha approvato i.n seconda lettura un progetto di legge per l'assistenza medica' generale gratuita. • L'argomento ha appassionato vivameute il pubblico, ed i commei1ti sono 'Stati nella gran maggioranza fa– vorevoli alla riforma, che, per quanfo ci è dato cono– scere, bene corrisponde alle aspettative della popola– zione ino-lese. La ba~e del progetto consiste in questo: che ogni cittadino (uon;iini, . donne, bambiui) usufruirà gratui– tamente dei servizi sanitari medico-chirurgici, odon– toiatrici ed oftalmologici, e che il medico troverà, conisponde11temente, la pri•uci pale fonte dei suoi gua– dagni in uno stipendio; viene tuttavia consentito l'e– sercizio professionale libero, mediante onorario, che costituirà soltanto un ·reddito supplementare del pro– fessionista, divenuto in rea\tà un vero· e proprio fun– zionario dello Stato. Le altre linee fondamentali della riforma concernono la divisione del servizio sanitario in tre categorie: l'assistenza ospedaliera per i malati gravi e i feriti (gli ospedali saranno tutti nazionalizzati) ; i serv1z1 normali cli assistei1za medica; i servizi cli maternità ed infanzia. E' previsto anche un completo riordina- 1 mento della professione delle infermiere. Si assicura che la riforma non sarà appesantita da alcun inc-eppo burocratico; tuttavia dovranno esserè costituiti, al centro, un ufficio nazionale <ilisanità e, localmente; una serie di Consigli esecutivi. Un comitato speciale stabilirà le quote cli retribu– zione spettanti ai medici che aderiranno alla presta– zione del •servizio sanitario socializzato. Per la spesa si dispone che per 32 milioni di ster– line annue il costo finanziario di tutto il servizio sia sostenuto dal Fouclo dell'Assicurazione Nazionale, mentre per il rimanente (si prevede che il costo com– plessivo ascenda a 152 milioni di sterline) provvede– ranno in parte gli enti e in parte le finailze statali. · Il progetto dÒvrebbe e'Ssere realizzato entro il 1941:!, 1-imitatamente all'Inghilterra e al Galles; per la Sco/,ia si provvederebbe invece i!l un secondo momento. Queste· le grandi linee della riforma : ~el dettaglio vengono poi contemperate coil opportune norme· lt opposte esigenze della classe medica e ,dei malati, come, ad esempio,, per quanto riflette la scelta del medico di fiducia, l'imp,edimehto. clell'accaparrament,) della clientela, la prevista corresponsione cli compensi ~traorcliuari · per le prestazioni iJ1 località disagiate o cli difficile accesso,· e 'Simili. Il progetto, chiamato Bevan dal nome del Ministro inglese di sanità pubblica, ha, incoi1trato la fiera op– posizione dell'Associazione Medica Britannica, ·la quale ha cercato cli combatterlo con bitti i mezzi. Essa aveva soprattutto richiesto, e tuttora richiede, che si'a posto un limite di reddito al diritto di usufruire dell'assistenza sanitaria gratuita, cioè, pur ampliandosi la categoria dei pazienti meno agiati ai quali cfovrà essere concessa l'assistenza, per tutti gli ,litri, aventi· un reddito superiore al limite fissato, dovrebbe essere mantenuto il sistema del libero onorario•. Naturalmente il Ministro Bevan ha trovato infon– data l'eccezione, considerando che la coesistenza di due servizi medici, uno pagato dallo 'stato e' 1~altro fetri– buito con onorari ad personam, avrebbe determinato una mi11ore efficienza quantitativa e qualitativa del primo rispetto al secondo. Comunque, se la riforma verrà attuata, è certo che l'Inghilterra compirà un grande passo verso la com– plefa socializzazione. di tutti i servizi sanitari, e il problema potrà essere utilmente posto allo studio ii, ogni paese retto a regime democratico. · Nel ·dicembre 1944 mi resi io stesso promotore, sia pure in forma e con contenuto diversi, di una analoga proposta, e pr_esentai al Capo del Goverrio cli allora un dettai;liato progetto per la costituzione cli un Mi– nistero della « Difesa Sociale», al quale sarebbe 'Stato devoluto il non facile ma necessario compito cli rior– g-anizzare e discipli!lare, con concetto cli superiore so– lid arietà sociale, tutti 'i servizi inerenti alla sanità, all ,igie.ne, alla pubblica assistenza ed alla p:i;-evidenza. Ciò a somiglianza di quanto è già avvenuto da tempo in molti Stati europei, tra Ì qua)i l'Inghilterra BibriotérèaiaG1n8 t!i~tnc~ Sanità Pubblica, ,, . la Svezia, attribuite, funzioni. a,l cui Ministero degli Affari Sociali sono oltre a quelle sanitarie, altre amplissime Ili effetti, la pratica esperienza ha dimostrato che solta•nto creando un apposito Dicastero potranno es– sere raggiunte, con unicità di indirizzo, con una mi– gliore utilizzazioue cli tutti i mezzi disponibili e con un bene inteso criterio di obiettività - al di fuori e al di sopra dei particolari interessi - le altissime fina– lità della tutela igienico-sanitaria e dell'assistenza so- • ciale di tutto il popolo italiano. Ritengo quindi che a'uche \la noi .- ove con la re– cente istituzione clell'Alto Commissario dell'Igiene e Sanità Pubblica si è dato inizio alla· soluzione del pro– blema - sia oggi profondamente sentito il bisogno della costituzione di uno speciale Ministero, che dovrà disciplinare tutta la materia dell'assistenza igienico– sanitaria, della pubblica benefice'uza e della previdenza sociale, eliminando inutili duplicati ed armonizzando l'opera frammentaria che o?"gi è male distribuita tra Enti assai diversi e non col1e~ati fra loro. La riforma Bevan in Inghilterra verrà affidata so– prattutto al senso cli correttezza professionale e al rispetto che la classe sanitaria dovrà e saprà: certo di– mostrare nei riguardi delle disposizioni di legge, che frsseran'uo i doveri dei medici aderenti alla attuazione del servizio nazionale di sanità, e la riuscita dell'e– sperimento sarà anche do vuta alla coscienza di civismo 1 degli assistiti, i quali dpvran.no richiedere soltanto ciò che è indispensabile per la tutela della loro sa– lute, al fine cli non aggravare eccessivamente il costo del pubblico servizio. · 'In Italia sono assai diverse le condizioni ambiehtali e, soprattutto, Te possibilità economiche; tuttavia, a mio avviso, è ne0essario addivenire al più presto açl un esame approfondito della questione, per vedere se possa essere affrontata e risolta, tenendo presente che la istituzione di un 'assistenza sanitaria gratuita da– rebbe il vantaggio di un'orgai1ica e completa tutela fisica della nostra popolazione, iri ispecie di quella infantile, la quale, dopo il tragico periodo della guen:a, ha urgenza assoluta di essere assistita e protetta, an– che per la difesa delle generazioni future. Tale bisogno, d'altro canto, non deve intendersi ri– stretto nei confini di ui10 Stato, ma assurge a più ampia portata. Ne è prova la conferenza· sanitaria mon– diale, che il 19 giugno •scorso ~i è inaugurata. a New York, in occasione della quale il Segretario dottor Biraud ha giustamente dichiarato che « nessuna na– zione del mondo può da sola salvaguardare la salute dei suoi cittadini », intendebdo con ciò affermare la opportunità cli un 'azione uniforme e coordinata per l'igieue e la sanità pubblica in tutti i continenti, tra i quali, attraverso le vie aeree, ·non esistono più nè barriere, nè distanze. GIOVANNI I PERSICO. Imperialismo, socialismo, capitalismo ,:l.bbiamo orma,i ·dichiarato più 1,olte per quali motivi ci ~~sociamo"anche noi, con tutto l' aniirrw, alla protesta conbro l'iniquo trattamento fatto dalle pote.nwa vittor-iose all'lrolui, anche·per quan,ta <riguarda le cotlo11Jie. Ciò non •toglie peraltro che -noi ci manteniamo sempre contrari a quel coloniaili.smo che costi_tuisoo u:na dell:e carot;teristiche delw storia deU'ul.– timo secolo e che rappresenta u,n,o dei modi con cui i eeti capitalistici dei singoli paesi economicame.nne •più progrediti dell'Europa e dell' America1 cercano di costituire un loro monopolio, o una condizione almeno di preferen,za, sulle ric– chezze e sui vantaggi di qualsiasi genere che può offrire un paese an1DOra barba<roo semibarbaro, in ogni modo poUtica– ·mente e miliitarm:en~e inropace di difeµi/.er$i da un'aggres– sion!J. Il Mondaini, che su questo punto non è d'accordo con noi, contesta che ,il co-ionialismo sia unu filiazione del capi– talismo, e cita esempi di un col011Jialismoche fu, attuato in tempi e paesi in cui'il capita,lismo. non, ~sisteva,; e, attribuefl.-. do il 'fenomeno colonial:e a /orze che permarrcuuio anche i1i ordinamento so,cia,lista, evi.dentamente conclude che anche iTV regime socialista esso potrà ·continuare. " Saremo li.etti se qualche nostro studioso del problema co-
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