Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 13 - 1 luglio 1946

CRITICA SOCIALE 205 reo-ime potrel:ìbe utilmente accompagnar.si ·con quello dei « contributi volontari » ver sati dall'assicurato. Inoltre io penso. che l'onere assicurativo, se ben cal– colato e rivedibile auche di sei mesi in sei mesi, do– vrebbe essere posto in futuro solo in parte a carico delle imprese private, mentre per un'altra (e cioè per l'assicurazione dei loro dipendeuti, anche se pens,ionati, e per quanto attiei.Je alle malattie sociali) dovrebbe gra– vare sullo Stato, e. per Uf!a terza ancora, sebbene mi– iJore sulle Ammiuistrazioni locali, in ragioue del minor ao-o-r'av(ioche queste incontrerebbero, non dovendo più p;gvv-edere àll'assistenza sanitaria di numerose catego– rie di foro amministrati semi-indigeuti. Come ho o-ià detto tali contributi dovrebbero garan– tire a tutte le categ;rie degli assicurati eguali presta– zioni, sia economiche che. sanitarie, bastevoli ad appa– gare gli elementa_ri bisogni di ess':!. <ZontemporaiJea– mente però dovrebbe essere _con?entito. ed anche _solle; citato il versamento volontario di contributi individua/i i_ntesi, sempre nell'ambit~· del si~tema ~ssicur~tivo a base mutualistica, a garantire, a chi lo abbia corrisposto, una più alta pensione in caso di invalidità e_vecchiaia, ui.J maggior sussidio in caso di disoccupaz10ne, mag– giori assegni per malattia, nuzialità, nat~lità, ecc. . A questo punto non sarà su_perfl~o agg'.uugere che 11 contributo dèllo Stato e degli Enti locali, come sopra previsto, oltrechè regolato da rigorose disposizioni, do– vrebbe esser-e condizionato dall'effettivo e controllato impiego, da, parte d~ll'Istituto i:;-estore, nel!'impia;nt~ e nell'esemplare fur1zionameuto di ambulatori; sanat_ori e cliniche specializzate del lavoro (veramente mente– YOli di tale nome), di gabinett~ di analisi o di osped_ali, nei quali - come è stato auspicato. dal ~ott. Perrotti .– tutti dovrebbero _poter fare eseguire' ricerche gratmte o semigratuite di laboratorio, indagini radiografiche, cure ed assistenze di eccezione. Tale controllo spette– rebbe, oltrechè all'auspicato Ministero della Sanità Pub- blica, a quello del Lavoro. , A questi alti scopi di bonifica umana potrebbero es– sere devolute anche lievissime sopratasse locali e na– zionali straordinarie (benchè di esse abbia fatto per così lungo teml?o iudegno abuso il fascismo), alle quali nessuno certo si sottrarrebbe allorchè, in ogni provincia o reo-ione d'Italia., la ,stessa: massa dei beneficiari ve– dess~ bene impiegati i miliardi che affluirebbero nelle casse di un simile Istituto, in pochi anni. Tuttociò presuppone naturalmente un-accentramei1to delle funzioni normative di esso corrette però da un clecent_ramento regional_e ~i quelle esecutive, inte~o. ~ '- coùfenre alle Sedi penfenche anche la responsabihta cli certe prerogative ed iniziative, compresa quella cli impiegare le uecessarie rise_rve in ben] reali, _così da sa}~ vao-uardare come s.i conviene, mediante mclerogab1h le;'gi dello Stato e delibere degli Enti locali, un efficace p~sidio del benessere e della sanità pubblica. · ANTONIO LORENZlNI. La partecipazione operaia agli utili nelle industrie americane L 'argom einro trattato da Leo Die,,a n,ell'artJk,ofo che ~egue è senza dubbio i.nteressan~e, in un momento i n cui si s eni~ il .bisogno di ~udforr.e tu&i i mezZii per dare > ncremen.to alla produzione. Credfoimo tu.nta'I/M di dover ripetere quelfo che è già stll'J!o detw più vo'fr.e dagli, 151tudiosideB nJO,stro p(NI/MJO, tn twtte Te o coo.slioni i.,, cui l'a,rgome.tlllio della parPectpazio,re agli ubi.ti è venuto sul tqppeto della discusoone. La parte. cipazione operaia ogl.:i utili dell'impresa a cui essi lavaran-0 può certamenlie rappresemm-e in molti casi ·w• nort,evolc m-i– gliJolòtrmenro nella remzmerazion,e dei T.avorratoni,implica il riconJOs,,;;me,,.to del boro dimto a partJeci~ ,pi benefici 'che :il loro lavoro· produce, può senza dubbio co,vtribuire a un 1,v,n,roggi,o social!e in quanl/o favorisce l'incremen,to quan– titativo e, s~w, il migUorame111to quaN,tat,ivo della produ– zwn,e; 11114 presenila anche, di fronte a quest!i aspetti van~ag; gwsti, peric-01.i che 110n possono essere trascurati da noi. ()11,efJ,o stJesso fenome,w che è a,vvenut-0 per il proletariato american-0 nel suo oompl,esso (e, per un cento periodo di tempo, anche per il proletaiiat-0 inglese) che la floridezztI dellie industrie n.elle qwaDilavora e la c-0n.segu,e,n,:,po-ssibwità di allli livelli di salario iat.tiutisocm-0 in esso, o addirittura im- neo pediscono, il senso della soUdarietà coi Davora.tori degli altri paesi, facilmente si verifica, w.tto /onne anaJoghe, quando . la parteci pazvorne 'agli utilii vieroe a creare· un i.n1,eresseesclu– . sivo o troppo prevalentt,e dei lav:omnori, al[la pr()sperità del- l' aa:ieuula nella quak essi lavora11JQ,induoendo,li eventual– Ì1lelli/Je ad assoofursi wi pmprietari dell'azienda isiessa per chiedere protezione do·gana·le, -preferenza per le commissio– ni di Stato, o al;t;ra fonTUl di privikgio. Occorre qwindli essere ben vigili prima di' conse11,cire in. condiizion:a,tament;; e 1intulJJJi i casi a si:s~emi che wlgono a im– porlXDnti m,clei di pr-0letari qwel privilegro morale che ail proletariato a.ntribuiva Cado Marx: che cvoè, combauendo per la propria' liberazixmie, esso oomballte per I.a liberar.rio111e di tutJti; e nello stesso tempo vi>enc a spezzfare qwel:la uniJlà deUa massa proletaria siew.za ,'Clii qwestal 1wn puù adempiere a u,te sua funzione 'ti.beratrice. LA CRl'flCA" SOCIALE I daÌi e 1e not1z1e che seguono vennero ricavali da varie fonti: la principale è l' Annu31l'io statistico del Ministero del lavoro degli Stati Uniti. Sono .stati pure consultati Ullla relazione del Senato americano, ed una relazione di un Co– mitato d'inchiesta, a,pposit,amente ,istituito, dal Ministero dell'Industria. · La relazione sull'inchiesta condotta dal Senato americano subito IJ"'ima della ,guerra non raccomandava i'adozione di · una legislazione speciale, ma traeva alcune conclusioni gene– rali sui vantaggi della pa,rtecipazio-ne agli utili. Di massima, il comitato osservò che « ,la vita ·economica in America è ,assediata da una serie di :problemi estremamente complessi, im cui ·quello di una giusta distribuzione dei profitl,i indu– striali >l; nello stes,so tempo concludeva che « sarebbe i,rra– gionevole estenderé uniformemente il sistema -della parteci– pazione agli ut,ili o pensare di poter risolvere in tal modo rutti i problemi delle industrie americane ». Il comitato in– sisteva ehe il sistema presenta vantaggi e svantaggi, e -sta all'industriale scegliere tenendo conto degli uni e degli ;iltri. L'inchies·ta ag,giungeva: « La ,partecipazione agli utili non avrebbe n.essun senso, se innanzi tutto non ci fo-ssero giusti salal:'i; tecnicamente p;idando, la partecipazione dovrebbe avvenire, o mediante una percentuale, o mediante una som– ma fissata preceden'lemente. La ,partecipazione agli utili non avrà ,;lc,m successo se ,;arà interpretata d'all'i,mprenditore come &ostituto di una pa,rte del salario·. Essa deve costituire un'aggiunta al salario normale, proprio nel senso di asse· gnare all'operaio una parte degli utili realizzati, dopo che sono state fatte tutte le spese, comprese quelle dei salari.». Il sistema deve essere accettato in buona fede sia dai da– tori di lavoro sia dai p,restato-ri' d'opera, per reciproco ac– cordo. In tal modo si può assicurare più facilmente la pace industriale e l'introduzione della democrazia nelle aziende, senza giungere ,peraltro - dice l'a relazione - alla d·istru– zione della libera :iniziativa. Il comitato aveva anche studiato l'op,portunità di allegge– rire le tasse per incoraggiare l'-applicazfone del sistema di partecipazione agli utili, ma finì per eoncludere in senso negativo, per l'a considerazione dei danni ehe causa gooe– ralmente . qualsiasi esenzione di imposta fatta per scopi extrafiina;.ziairi. L'inchiesta fu .condo'lta su 728 società, che ap:plicavano 948 diversi sistemi. La varietà di q11esti sistemi è grandis– sima. Dei 948 sistemi considerati, 415 consistevano in pen• si,oni, 178 in percentuali sui profitti•, 18 in percentuali sui salari, 295 in buoni di aequisto e 42 erano sistemi di. tipo diverso. IL'inchiesta fatta nella stessa epoca dal Ministero· dell'In– dustria è fondata sullo studio di 191 sistemi, di cui 50 tut– t-Ora in co.-so in industrie elettriche, alimentari, meccani– che, metallurgiche, ecc., che contavano in complesso 200.000 dipendenti; 15 non più ap.plicati e 96 con aµplicazione di– scontinua. A questi tipi sono da aggiU111gerne altri 32 che, pur basandosi su eompensi a camttere extrasalariale, non possono tuttavia essere cl;issificati come vere e proprie par– tecipazioni ,a,gli utili. È possibile classifìca.-e i metodi di divisione degli utili in tre specie principali: la prima prevede che la distribu– zione degli utili ai dipendimti avvenga prima che al capi– tale; la seconda invece parte dal principio opposto; la ter– zà fa dipendere la distribuzione degli utili ai dipendenti dall'entità dei dividendi distribuiti. Il primo tipo com. prende 14 aziende, nelle quali la percentuale degli utili distribuiti ai dipendenti varia tra il 5 e il 33 %. Nel secondo tipo sono da classificare 19 aziende, tra cui alcune di,stribuirono ai dipendenti dal 12 al 75 % dell'in– tiero utile,· mentre altre dividevano l'intiero ammontare

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=