Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 13 - 1 luglio 1946

CRITICA SOCIALE 207 zi-one del saggio mmnno• di salario. che supera i 125 dollari mensili è soggetta alla riduziollle 'dell'l % per ogni unità •di 60.000 dollari di cui risulta diminuito l'i,nt.roito. Il piano non prevede· automatiche variazioni di paga per i dipen– -denti a paga oraria, se l'introito netto durante il trimestre cade sotto i 600.000 dollari mensili. Se un dipendoote la– vora a premio, il caJcofo ;viene fatto su -tutto il guadagno: cioè sulla paga base aumentata del premio. Una statistica della ;;ocietà presenta percentuali di au– mento sui salari, pagate dal maggio 1936 all'agosto 1938 che variano da una media mensile d-eJ: 14% nell'anlllo 1937 (con un massimo di 16% nell'agosto e un minimo del l0o/o 1Del dicembre) a una media di circa il 2,5% negli otto mesi del 1938 (oon un massimo• del 9 in gennai,o e un minimo dell'l in aprile ed agosto). Non si hanno ,notizie sulla situazione del ,periodo bel- lico e postbe1lico. . _ La mancata estensione del sistema della partecipazio-ne agli utili nelle altre grandi illldustrie americane deriva in ~ran parte dal fatto che esse hanno adottato spesso criteri che in un certo senso possono considerarsi sostitutivi della partecipazione agli ut-ili, oome qu<lllo de1 cottimi delle Of• iicine Ford o· quello dei premi della General Motors. Da quanto a1bbiamo esposto appare che il sistema della partecipazione agli utili ha per ora i,n America una modesta diffusione. Dove è stato applicato pare abbia contribuito a. favorire l'incremento della produzione; il che ")Jo-trebbe determinar.e, i111determinate circostanze, una notevole dif. fusione del sistema. Da tal punto di visfa l'esperienza ame– ricana può offrire a.-gomento di interessanti considerazioni per l'Italia. LEO DUNA La riscoperta di · Marx Abbiamo sostenuto illl più occasioni che, se i Partiti socia– listi e oomunisti vogliono affrontare oon serie~à _i problemi del presente, devono iritornare allo- spirito di Marx. Ma ri. tornare allo 61pirito di Marx non significa per noi avp_iccicare il cartello di partito marxista 611.ipropri statuti O· sui propri giornali, come non basta per tale ritorno darsi la qualifica di partito del .proletariato, acoettante la tattica del~a lotta di classe. C'è un marxismo dei giornalisti orecchianti, un marxismo di Hitler e di MussoHni, un marxismo dei frati ignorantelli dei partiti di sinistm, un marxismo della media cnltu.-a, dei preti, dei vescovi e di tanti altri, ma queste specie di m-arxis1no non interessano l'interprete e lo studioso di Marx. L'-interprete e lo studioso d1 Marx devono, rito,cnare ai 1.esli o·riginali. E qui essi trovano una novità davvero co·spicua, un campo finora quasi inesplorato. Si traila degli scritti giovanili di Marx, di cui una parte era- rimasta inedita fino a pochi anni fa. Fra questi meritano speciale menzione la Id!eol-Ogia ned,esca (Die diew:sche Ideo– logie~ e i manoscritti ec-0111omico,-filosoficidel 1844. La pri– ma di queste opere fu composta fra la tarda estate del 1845 o l'autunno del 1846, nel periodo di Bruxelles, e r)lppresenta un lavor,o collettivo di Marx, Engels e Moses Hess. Il oon– tributo di Marx vi appare tuttavia pr-evalente. J,n uno scritto polemico, pubblicato nella Deutsche Briisseler Zeitung del- 1'8 aprile 1847, Marx stesso avv-ertiva che un suo lavoro su Cado Griin, apparso in seguito nel ~tphiilischl,,; Dmnpf· boot, co-stituiva un'appendice all'opera sull'ideologia .tedesca da lui composta insieme a Federico Engels. E riassumeva . il ,contenuto -dell'opera così: « critica della moderna filosofia tedesca nei suoi rappresentanti Feuerbach, Bruno Bauer e Stirner, e del socialismo tedesco nei suoi diversi pro.feti ». Nel famoso Voru\Ort all'op'era Zwr Kritik d!er polivischen Oekonomiie (1859), Marx precisava ancora: « Federico En– gels, col quale, dopo la pubblicazione -del suo schizzo ge– niale sulla criti.ca delle -cat'egorue economi.ohe (nei Deunsch– franzosische J ahrbiicli.er) io mantenni una corrispondenza attiva, «a arrivato allo stesso risultato, ma per altra via (cfr. Ja •sua Lage der arbeitend,e.n Klassen im, Eneland). E quando, ,nella primavera 1845, anch'egli si stabilì a Bruxelles, noi decidemmo di redigere insieme l'opposizion,e del nostro punt-0 di vista contro quello ideolo-gioo della filosofia, tede– sca, noi volemmo dn effetto (are il bilancio nella nostra ve_c– chia coscienza filosofi-ca (milt mioomi ehemaligen phillow– phischen · Gewìsseni). No,i realizzammo il nostro progetto scrivendo p111acritica deUa filosofia ,posthegeliana. Il mano– scritto, due grossi volumi in ottavo, era da luneo tempo arrivato nel luogo dove doveva pubblicarsi i,n Westfalia, iblioteca Gino Bianco quando fummo informati che un cambiamento di circostanze non ne per-metteva la stampa. Noi abbandonammo• il m811lo· scritto alla critica rod.itrice dei_ topi tanto più di buona vo– glia dacchè avevamo raggiunto il nostro scopo principale: la comprensione di noi stessi >J. (pp. VI•Vll dell'ediz. origi– nale t·edesca, Berlin, 1859). Più tardi Federico Engels, nella prefazione d'e'l 1888 al suo Ludwig Fe;u.erbach (1886), .scriveva: (< p.,ima di affidare alla stampa queste righe, ho cercato e guardato anoo.-a una volta il manoscritto del 1845-46. La parte ,che concerne F'euerbach 111Onè completa. La parte {·ompleta oonsta di un'esposizione dell'interpretazione materialistica della sto.-ia, la quale prova soltanto com'erano ancora incomplete, allora, le nostre cognizioni della storia economica. Vi manca, an– che la critica della dottrina feuerbachiallla; per lo scopo o•dieroo, dunque, essa era iruservibile. Invece ho trovato in un vecchio quaderno di Marx le undici tesi su Feuerbach, stampale nell'appendice. Sono notizie per una elabor-azione da farsi -posteriormente, scritte in fretta, non destinate asso– lutamente alla stampa, ma inestimabili come il primo docu– mento ove è posto il germe geniale della nuo,va concezione mondiale il. Alla richiesi.a indi,rizzatagli da Antonio Labriola (che aveva subodorato l'importanza del lavoro giovanile marxengelsia– no) per averlo, in visione, Engels si trincerava nel diniego•, ripetendo che il manoscritto era -stato roso dai to,pi. Solo nel 1903-'4 E. B.çrnstein pubblicò nei Docum,en,,Jedies sozialismus urna p'ar-te del manoscl'itto•. Più tardi (1921) G. Meyer, il blio.gnafo dell'Engels, ne fece conosoere un'al~a ed il R!iaza– no,v ·pure. M:a solo d:a-1 932 (1) data 1a pubblictizione del te- . sto originale e integrale. Da un lato S. Landshwt e J. P. Mayer pubblicarono a Leipzig, presso l'editore Kroner, una serie di scritti ,gio-v>anil!i di Marx, compries,i frla gli anni 1837 e 1847; dall'altra l'Istituto Miarx-Engels.JLenin di Mosca mise fuori, nello ,;tesso ranno, il poderoso wlume della Marx Enge/,s Ge.samtau.sgabe (Erste Ab'teilung, Band V), curato da V. A:do,rirutskij. E111.tran1bele pubbli-caziorui conte111gono la Dentsche ldeoJog,ie, ma 1a più completa e scien.tificamoote preparata è quella dell'Istituto Miarx-Engels-Lenrln (Bertin, 1932). A pante la tNldu:mone in russo, d.i cui non abbiamo an– cora po-tuto prender vis.iollle, ma che non dubitiamo sia già dia tempo comparsa, C0111osciamouna traduzione kancese e sappiamo che si ·annunci:a m,a tradumon,e titaliana (2). Anche i mallloscritti economi,co-filosofici del 1844 sono con– teìm.tli nelle due edizioni tedesche e nella versione francese, ma noi c001,sigliamo sempre, fra ques\te, l'edizione dell'lstii– tuto Marx-Eingels-Len.in di Mlosca. *** \ F•edel'lioo Eingels non aveva voluto rendere-di pubblica ra– g!Ì.one-lo scl'litto giovanile wmposto, insieme al M:a.-x. Credo che ij] molliv>0<Slia implicito nelle ;parole sopra riportate. Egli scorgeva infatti in quel lavoro un momen,to dottrinale su– perato dall'evoluzione posteriore del loro .pensiero. Ma la ma,nca!Ja cono.scoo:,;a di ~arte delle opere gfovanm di Marx e' di J<:ngels contribuì certo ad avvalorare le interpre– tazioni positivistica e materialistico-naturalistica delle loro idee intorno· alla storia. Solo Am-tonfo lJabrliola, cui io mi collegai fin da giovinettO:, per un verso, e Rodo1fo Mollldolfo, dall'altro, avevano intuito che rin Marx si ·111asoondev,a. qualche cosa di molto più pro– fondo e conslistenJte, dia! punto dii Vlis~afilosofico, di quanto gene,:,almente si pensasse e credesse. Io ricordo ancora l'im– pressione vivissima che fece tin me, iàppeina diciasse~tenne, il commelllto del MiondoHo alle glosse di Marx al Feu:erbach e come ·io abhiJa poi potuto vùa viia ve~ificare, in linea di massima, la con,ettez:m delle rintui:zlioni fabr:io-lane. Ma poichè abbiamo dina,nza l'edizione completa delle ope– re g/io•vaniihl·,prooederemo ap una analisà più intima e ap. r>rofondii 1 ta, la quale dovrà portare veramente· alla riscope~ta di Marx. Una prin1la volta, v>erso la fine del secolo sco.-so, la scienza ufficiale s~prì che quel terribile rivoluzionario, che aveva tormentato i quieti sonni dei. benpensanti a,i tempi dell'Io- , (1) Eppure in Itali a e '~ ancora chi, avendo la velleità di scriYere di marxismo, i~nora ta.le pubblicazt:c,ne. Giuliano Locatem, ad esem– nio, dice« perduta» ] 1 ld eologia tedesca! Cfr. LocAT1';LLI, Il m<ir:ri!lmO, Milano, Allegranza, 1945, p. 11. (2) L'edi;tone d~Il'opera giovanile di Marx fu quasi sconosciuta in Italia fino a pochi anni fa. Io fui tra i primi_ a leggerla, mentre preparavo la biografia di Antonio Labriola e ne tenni conto. Negli stessi anni R. Mandolfo ne pubblicò una recensione in cui notò che l'Ideologia tedesca confermava la sua interpretazione del i1arx .. G. Gentile rilevò di sfuggita, nella ristampa del 1937 dei suoi studi su Marx, l'il!lportanza de.Ile opere_ giovanili del nostro autore. I

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=