Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 10 - 16 maggio 1946

CRl,TICA SOCIALE .153" Stato di diritto, usur-perebbe le iuflzioni di altri· enti, c0me la famiglia e le Chiese, se pretendesse di perse– guire. i.tu fin·e cosi squisitamente etico,. cpm'è il, fin·e religioso. Ed. ogni s'incero -credente, il quale intencla la religione ·come il più, puro fiore dello spirito, no,h potrà, io crnclo, tton augurarsi che lo Stato si astenga dal'l'interferire con le sue .norme nel dominio dell'e co– scieuze, ciò che COil),porta,sempre 'il pericolo cb,e la. religione possa di_v-euireun instrut11-entu,1n regni. Quan" do ·10 Stato abbia assicmatp la libertà di cos_cienza, e la libertà di qùei imlti che uon .contrastiuo con -l'ordine pubblie0, la.sua f1mzione giuridica in tale campo....:. che è,, appunt_o, il camp:o giuridico· .-.,. è· esaurita. . · 1-nizio e s-tik della futura Costit,uzi'om. ~ ---. . , ' Delle costituzioni del--primo.dopoguerr~''non c'erà, s~ :qou sbaglio, se non, quella della' Repubblica ,Ellenica, ·d1e_ incominciasse col q,icb,iarare ~<J,;lalefosse la reli– gione dominante nello St,,ito. Tutte, ò per -lo. meno la maggior parte tlelle altre, pur ,consacrando esplicita .. mente, fra i diritti dei eittad,ini/le .libertà di coscienza e odi culto, si'_souo guardate dall'invadere il geloso campo ·spitituale. Altri, infatti, s0110 i còm_piti dello Stato. · , Quello, anzitutto, di determizj_are il pi:oprio àssèttc, co 9 tituzionale. Ed -eccò che, se noi guardiamo le nJi" g_liori·costituzioni· degli, Stati democratici, quali si for– marono b si trasformaron-0 dòpo -la prima guerra ·mon– diale - quelle, _ad ,es., della Germai1ia d_i Weimar, della Repubblica Austriaca, della Cecoslovacchia,- IJ,oi· vediamo che, affermato, (il che è fors'anche superflùo) il principio d'èlla $6vranità popolare, si curano, prima ,di tutto, di stabilire la forma di Governo e la nat'ura dello Stato. . · ~nche l'a nostFa futura Costituzione potrà_.avere un: inizio an.aìogo. 'Ma non è-'è poi· ne:ssirn b-isogno ·che la stessa segua pedissequ:ameti.te mòdelli stranieri. A -me serqbr!3,, p: · es.,· che, nella misura e nella _forrria. deJle singo'l,e disposizioni, sia da augurarsi eh~ ·1a. Co– stituzi9ne de11a_nuova Ital1a •sappia essere molto· più concisa e ~recisa di tante a1tre. Tutti samw c4é lo scri– vere breve_ e lip1pido.è: nìolto p_iù difficile:che non l'ap– bandonarsi ad una forma prolissa. · .. -_ , . Ma appunto perchè la stes.urà ·della_,Carta Costituzio– nale è làvoro · di grande impegno; occorre ·che, deter– minati dall'Assemblea i ériteri informatori dei singoli capitoli, la rèdazioi1e degli articoli sia affidata à giu– risf} che abbiano ,sicura competenza ed uno stile chiaro. S~ -noi vogliamo c_h_~, ffe~la__ futu:a. dep10c_razia~l- ni_ag: g10r numero· possibil~ di cittadmi: si ·.renda capac.e d1 c@mprendere · qu.ale sm la struttura del n<UovoStato,, quali ,sieno _-iloro· propri- ol;>blighi·fondari:ierita)i, en&rò quali limiti debba esser@ çonte11uto l'esercizio -dei loro pri~cipali :dfritti, bisogna cne incominèiàmo·c0n 10 seri- ' vere. upa Co.stitu,.~iòne. semplice, da potersi faci~mente– commentare al p0polo, e che ciascuna delle sue dispo– sizionì abbia -un contenuto agevolmente comprensibile. Per conto.-m'io,- _se guardo i:pocp men 'che duecento• articoli della Costituzione di Weimar alcuni assai aif~ fusi ~d aventi un Cq_rattèl'eptogramm'atic-01 di leggi fu– ture anzichè c9ntenere precise guarentigie e sa11zioni, o' .se guardo gli stt!ssi' ceptocin' q.ua -nta articoli della Costi– tuzione -:-democratica· a1,1.striaca;!mi sentirei'. rfluttantè dall'augurare clie la Costituzione Italiana do.ve, sse ispi- ·- rarsi, quatito allo stile,. a tali esempi. Mi posso ingan- i larghi confini d'una ben i11tesa autonomiaJ provvedere' _ai.loro bisogni locali, vorrei che-)o Stato, rispettasse,, quanto più fosse p9ssibile, i desideri delle regiòni circa i raggruppamenti Òelle attualj provincie. ·Per questo; soprattutto, auzichè. imporre dal'l'alto; njentemeuo che co_nla sqlenuità d'una Costituzione, ·i ·limiti territoriali delle_ varie regioni, vort!òi che q1:1;este,magari -a mezzo delle attuali· rappresentanze comunali e provinciali, espnmess5ro J:e loro aspirazio.ni . E poichè l'esperienza potrebbe auche_ ~imostrare l'opportunità di addjvenir~, Jn un tempo pm o meno breve, ·a mutare le circoscn– zioui dapprima fissate, vuòi con lo scinderle, ·vuoi col raggrupparle, vuoi -col modificarle in altro modo vor– r~i-che ~ut!o q1resto forn:i,asse oggetto di leggi o;dina– ne, '.1-nzi_chessere st~tmto, ·come lo era, p. es.; nel,la ~ostltuz1one della pnma ·Repubblica Auslriaca, addi- .nttura nella legge- costituzionale. -. . ·, ~ So che anche nel nostro Partito' v'è chi com 0 batte ,J.'idea -_d''una repubblica fèderale e èontiuua a credere .opportu_no, sia il' mant~nimento ·d'.un regime più accen- ; t~at~, sia la cons,er_vaz_10ne delle ';vecchie•provincie., .an- . ziche fare -delle reg10ui altrettanti nuclei relativameute autonomi, della vita statuale. Non -mi' sono' mai na– scosto le difficoltà- insite uella tras'fonnazione da 'nie– caldeggiata. Ma continuo a ritenete malo-tado tali dif– ficoltà, che u1;1regime)ede~àle sià'il sol~ risporideute , ad .una compmta de1;11ocrazia,;iella quale ognuno sia . padr~ne a ca:5a propn~re, a ~ravers? l'amministrazione degl 1nte!essi lo~ali, si f?rm~. SE: -lettiv:1.menteun corpu"s di $a~aci, non i~p!ovvis_ati, gesto!i degli affari più propnam~nt~ pol~tici dell'i11-tera·_nazione. Nè mi so per- , suade_re; m ispec1e _dopo la creazione ~rtifrciale di pa-– recch1e. p.uove pro'vmcie f;,tta da:1 fasc'l.smo èhe l'ente provincia sia, .come altr.i- ritiene sentito'. dàl ,iiostro .popo~o. In _primo luogo que'sto.s~nte - ciò è fuor di dubb10 -,- la· propria. appartenenza al sùo -Comune Ìna ho i miei dubbi' che il cittadino di Lodi o di P~ato __ di •C;hiogg_iao di ·Chivasso sj senta JJ0i legato,. auch~ sentimentalmente, alla iP'rovincia di-,,Milano o di Fi- ·~, renze, di Venezia o di Torino, più di qu~nto non si sentaJomba!d<? o toscano, veneto o p_iemoliltes-e.Anche per ·questo 10 caldeggio una- strùttura statuale che si fondi s_u miclef region~li anzichè P:ovincia1( osser~ vand,o moltre, ~e. pur. di passat'.1, che· una regione di una_ e.erta vastita potrebb1 assicurate, per la stessa . v:3-neta della sua co;mpagme. geografica, il soddisfa– cimento. dei ·bìsogui l<icali· assai meglio ,di· una più o meno piccola provi11ci<1,e che urta divisione in reo-ioni dotate d''up.a relativa autonom_ia -rappresenterebbe'°' una eco'.1-omiafunzional.è molto Jna,ggiore che non il mau– temmento delle decit\e e decine -di attuali provi11cie. . , Ce.rto, -uno dei· prcbleini; più ✓ardui da risolvere in ; ùn_@ .Stato, quale dalla grandissima· maggiore!nza~si au– , sprca, deceiltrato, o addirittura federale come auo-uro io, sa,rà quello di, delimitare k fuuziqni dél potere "'cen– , ._trale_ da q.uelle degli enti territoriali più o meno auto– uomi, ed i mezzi coj qua:li questi ,ultimi pos·sarìo prov, vedere ad assolvere le funzioni medesime. Alla deter– ,. minaziòne. rigorosa· di tali funzioni dovrebbe seconde, ·,me, .ess~re dedicato proprio 11 11rin10 capitolo della· Cosht_uz1011e.Qu~nto all'unità dello Stato, io non ho · propno: nessun timore che possa essere compromessa ?a un as_setto .federale;- riteil;to, tutt'al contrario -ché quest'ultimo sarebbe dell'unità la più dt1ratui:a. ;alva- •g_uardia. Dell'in~issolubi,le vincplo_federativo, del resto, si potrebbe, e si dovrebbe, far menzione nello stesso . irnre: ]Ila io ctedo che in ·cento artic0li, al massimo - ' (lo Statuto ancora, "più o-.mel'l'o, vigente ne ha, com'è·- , n_oto·,soltanto 84), si posse.:dite tutto. quanto è essen– zia_le P<';r .u_na Cos_ti!uzion\'!. E la ':'.orrei di~finta in po-..._ c!ii c~p1t0h., _r~lahyi_a)la s!ru~tura_ d_ellçi .c;~~to,ai prin– ~ipah do-:en e ~mtt! dei -c1ttaclll'l.1, agh' 'organ1" più importanti (Presiclenza, Governo, Parlamento Potere· giucliziano), ,alle guarenti,iie ed eventuali ~odifica– zioni eostituzionaJi. Tutto il resto lo lasèé.ei alla· leo-i- ~ art. r del futuro .Statuto. · · · · Il quale potn;bbe ·essere formu-lato press'a poc~ nei• sJ:azione ordinaria. 0 Struttuni· dello Stato. l.. • I11comincerei, i,tiitanto, col lasciare .a leo-o-i ordiharié il determinarn le circoséiizioni. regionalt"Fedele -alle mie idee,. già più volte ma:nifestal:è, io_vorrei che il - m~ovo S~to Italiano aves•se la s~ruttura d'u:na repub– blica ~ederale._ Ma,.per .. ,tù~elalie il J?iù. possibile gl'in-, teressi delle. smgole reg10111,~e quali dòvrebbero, entro a Gino Bianco r O seguenti tre commi : , ' '· Lo Stà~o !taliano_ è una repubblica f,edera1e. Le re:1, 1 ioni, la cui unione indissolubile costituisce la R_,epubQlicaItaliana., godcmo dei ,diritti .ad .esse,garan-. tztz dalla presente Costituzione. ·. · Le loro circoscrizioni territoriali' sara,nno stabilite da l1{ggi ordinarie. , f-\.LESSAN1>1<0 LEVI Abbiamo pubblicato : • GIUSEPPE SARAGAT . SOCIALl~MO DE CRATICO· ESO IALISMO TOTALITARIO -' discorso pronunziato ih3 aprile· 1946 al Cong~esso · . Nazio11ale Socialista di Firenze . · Prezzo ,L. "29 ;- per IO copie ç> più scont; deÌ- 20% ""'-

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