Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 10 - 16 maggio 1946
., 158 CRITICA SOCIALE meno lo si nega. F,orse, almeno formalmente, c'è troppo ac– co-rdo. Il che non esclude che dobbiamo lamentare talora una ·non confessata d,iffidenza da parte· di taluni ed anche, purtroppo, una egoistica, ma coperta resistenza di chi vede (o teme) minacciati i propri interessi. Ma eo•prattutto manca uno spir,it,o attivo ,che tolga la rifoFma dal! sonn'acchio•so ·stato di una -elabo,razione burocratica per ridarle vivacità e ·freschezza, p·er riportarla. a contatto col suo, mondo, per renderla, in una parola, attuale e viva nel pensiero· e nel sentimen~o; •d,iogni italiano. Nè si può dire che il pr-oblema 11ecchi di necessità e di· urgenza. La previdenza sociale, già insufficiente ai bioo(lni dev lavo,ratori prinia ~elila disgraziata guerra, è oggi, dopo· la svalutazione monetaria, assolu~amente ,inadeguata. I mo- .desti ritocchi nelle prestazioni,· oon-cessi o promessi, pos– sono es.ser corisid•erati app•ena quali testimonianze di una buona volontà, che, méntre da. un lato non riesce a soddi– sfar.e le- -esi,genze mini~e dei lavoràto-ri, dall'altro- in.vece contribuisce efficacemente ad aggravare la già incerta situa– zione finanziari-a degli Istituti assicuratori. A sua voha, la congerie ,d~lle norme -ésistenti, · prive di bOordinamento, se non pure talora addirittura eontras'tanti, appesantisce il fun– zionamento degli organismi previdenziali: -le disposi•zion'i e i mezzi mnn1fnist,rativi, c-0n i quali si dovrebberio• raggiungere gJ.i.scopi• sono .confusi e, in cer-Ìo senso, anacronistici.- La :vre,v,denza sociale ha ,quindi bisogno di un'oculata o,pera d,i ,riassetto, per non fallire ai suoi scopi. Bisogna mi– gliorare ie' p.-estazioni, ma è necessari,o anche. semplificare ; sistemi, creare l'uniì!i't.della tutela per i lavo-rat,ori,- rive– dere le basi tecµiche e "gli stessi fondamenti morali e so-ciali delle attuali varie forme assieurative ed assistenziali. IJl 1',avoro è vasto e non è facile. Nessun,o .può oggi pen– satre ·che la riforma possa ,esaur.irsi1 in. semplici migliora. me111tieconomici e in qualche ritocco,. Tutto• l'apparat,o pre– v.iden ziale d eve. essere radicalmente trasformato, tutto il si– stema de.ve essere profo11•da.mente innovato. Anzi, per essere più p recisi, è necessari9 creatre un cc ~istema » prev,idenziale ehe òggi non c'è. _ . :Ai!tualmente la' previdenza sociale, nella sua acoezi,one più larga, comprende un insieme di assicurazioni e di assi– stenze, -c.iascuna aut,cinoiha, ci•ascuna info,rmata ad un rischio -(dal quale, di ·so.Ji10, trae anche. la denominazione) ·e tutte scarsamente e raramente coordinate tifa loro-. Questa situa– zione ha origine dal .processo. storico di formazione della · previdenza sodale' nel nostro Paese ed è d,ovuta j.1,1; buQna parte al fatto che le assicurazioni• sociali sono ·derivate dal preesistènte ·ceppo delle assicritrazi,oni .private. Ma l' evolu. zione d,ella società verso forme veramente demo-cratiche e progressive, una concezione più pr-ogredita del valore del!e fone di Iàvo•ro, la ooscietrza della posizione che a cl11~ste .spetta: nei rapporti sociali, l'aspirazione ad un o.-d_inamento eh~ dia una v·alida tutela -contro la povertà, ci rendono persuasi che gli. attuali ·strumenti non risp,ondono a.i vasti bisogni della ,po,p,olazione lavo-ratrice e che, superata questa fase. di u·ansizione, bis,ogna •ormai1 creare una nuova previdenza so~~ : . • .. Già l'incertezza sulla natura d-elle più recenti ·forme, nellè quali si è affermato; sempre più l'elemento cc sodale >J a sc~-– pito di. quello assicurativo puro, · ci di 1 ce oome qnes~:o di– stacco non sia avventato ed inn~turale, ma risp•onda mvece ad una necessità, affermatasi anco•r pirima nei fatti che nella teoria. E quindi non sembra .fuor di luogo, per esempio, considerare la possibilità di sostituire al rischi,o tutt'alfro concetto. I.I rischio, come po,ssibilità di un evento f~turÒ· ed incerto, ind.ipenden te dal fa uo, dell'uomo e cap~ce· di :i:rr~– car.e un danno, all 'assicura.lo , è ·concezione ristretta e lmu. tata. Noi abbiamò già, fra le attuali assicurazion_i ed assisten– ze, la· protezi·one accorda-la per evenienze _già v~ri~catesi ~ - tutt'.aJ.tro che indipendenti dal fatto del henefic,ano: anzi, mentre è buona no.-ma generale' ,ddl'assiéurazione prevenir-e _..il so•rger~ del .rischi,o, b~sognii rioonòs·cere che in· talune noostre forme delle più recenti l'esistenza del benefici,o per un certo evento· può.- anche determinare o-, ah1ieono, inco– ,raggiare il verificarsi dell'evento stes-so. Inoltre, non è og– getto costante della previdenza sociale il risarcimento· di un danno. Qual'è dunque la. so,s1anza r,eale di_ ·questa tutela? A noi, sembra, ,e-be essa· d-ebba ri·cercarsi neUa protezione -di certe dete~minate categone. di citiadi-ni dal bisogno•, nell'in– teresse cosi dei singol.i, come della so-cietà. Tutta· la previd·enza d,evè ·quindi o,perare su questo· p,ano; -dare a· chi la.vora ola possibilità di far fronte, col suo ·gua– dagno e con le prestazioni garantitegli, almeno alle più_ gra~i · ·· ed esseinziali necessità di so-stentamento sue e della propna. ,. · famiglia.· E,' a n,os·tro parere, il f.ondament•o dj>lla,p~evidenz'.it sociale è p.-oprio, in questa loua f!Ontro. l~ poverta, )TI· questo ·idea.le di garantire ad og,nuno un m1mmo sufficiente _per attenua re (anzi, '?O•Ssibilmenote,per e~iminare ì le conseguen- BibliotecaGino Bianco ze sull'economia del singolo di certi avvenimenti o di certe situazioni. Con questo, orientamento -più generale e comprensivo, si afferma un~ nuo-va concezione so,ciale ed etica della previ– denza so,ciale, del suo fondamento, e della sua funzione.· Occor.-e poi realizzare nel campo pratico questa ooncezio-ne: Si d,eve, cioè, tracciare un si6tema di prestazioni che dia la certezza di una vera ed efficiente ·protezione 'in tulbi i casi di bisogno, presi, in considerazione. Fino-ra la previdenza soci-alti del nostro Paese ha. dovu,to limitarsi a dar&, ·sa.Ivo irare eccezioni, un a,iuto assolutamente sproporzionato aHe necessità. Questa -insufficienza delle prestazioni è -stata ed è forse la causa prima della scarsa .popolarità di taluqp fra le più essenziali forme previdenziali. Vorremmo dire di più: la sproporz·one fra il 1/eneficio ed .il bisogno ·non solo otri-· gina quasi, un- risentimento co_ntr,o·l'~stituto,, 1na in .c•erto · mo-do aggrava la situazione,. perchè la pochezza dell'aiuto esaspera il senso d-el bisogno <> vi aggiunge la: persuasione di un'ingiustizia. All'elemento puramente economicq s.i uni– sce così un· fatto-re mòrale, assoJiutaniente negativo. · Purtroppo, la mi"S1Ìra~delle prestazio-n:i, e talora anche la stessa lo-ro po-ssibihtà, non formano~ una questione' a sè stante, che può esser deciM -secondo libera volontà, in c,on– formità ed sn corrispondenza solamente delle necessiià da ~ro:nteg~ia~e •. Se _da,ulll c_a~to_v! dev~ esse~e ris~ondenza fr~: J smgoh amti e , b1so,gm md1v1duahl, (laU altro 11 complessi d-ei bene-fioi è influenzato e limitato -dalle possibilità finan– ziàtrie del sistema, ci,oè da quella quota di rèddito- nazio11a1ii che può essere p-relevata, per essere. destinata :agli scopi pr • .videnzi-aii. L'ideale per-il soci,ologo e per l'attuario sarebbe d,i po,ter costruire il piano· finanziario solo, IÌ-n funzione e · secondo l'estensio,ne delle necessità. In• realtà, invece,, si deve tene,r presen:te che ,con. la spesa non si potrtnno supe– rare determinati · limiti', e ciò impone dolorosi sacrifici. Nello §tudio della, riforma della previdenza sooiale uno dei punti più ardui sarà rappresentato .certo dal!a_individuazione di questi limiti e dal raggiungimento di questo eqUJÌlib.-io./. Molti fattori, disparati elementi potr11nno, influire sulle_ de· cisioni da prendere e sulle solu1.Jioni da ,;uggerire. Ma fi,fi da og,gi noi possiamo• e dobhi'amo affe_rmare che una po-litica soci~le e previdenziale seria -e realistàc:a esig·è · p.-estazioni suifficienti e che H dimentieare questa modesta verità. può porre nel nilll;i. tuttih i più lodevoli sforzi per ci:_eare u~ armoni-00 e perfetto sistema. Sotto l'aspetto finam;,iario, dò'l:Ì– biarrto p,o-i •·l!,CCOmandare, ànchc per f;icilitare il raggiungi– mento di questi soop,i, che non si distraggano da!l'ecoµomia del· Paese o-gni ann& capitali superiori a quelij che son~ sti-ettamènte necessari per i:l pagament0 ·delle prestazioni e pèr le spese generali. Più precisamente, semb'ra ,opp,o•rtunq .evita~e quegli ·accantonamenti che, tra• l'alt.-o, specialmente in questi tempi, p,orterebb-ero a falsare la nlltura degli lsti– ·tuti assicuratori. [,asciamo quindi che questi adempiano ai loro scopi ,isfituzionali e al più acconte ntiamoci,. nel oampo finanziario- di una "loro mod·esta azione, attravet.so , l'in{piego delle no.-~ali riserve. Questo o-rientamento !i<1ràanche più ,çonso-no, alla ·vera concezione· ·della previden)',a wciale, che· non deve essere un ruspai-mio ob-bligatorio, ma una espr;es· &ione ·di ~,olidari-età umana a, favore di -chi ha bisogno. , , Questo -oo-ncetto giìi diJ per sè -definisce il campo di appl.i– cazione del n'uovo· sistema previdenziale. Giova tuttavia av– vertire (e non ·sol() a questo rigua.-do) ·-che ioL nuovo o~dina– mento dovrà evitare di .stabilire d,ifferenziazi,oni• e_he, ·pul: ispirate· ad un'astratta aspirazio-ne di giustizia, non hann~ 'in p.raiica altro risultato· che quello, di ·app'èsanti.-e il~ ful)– ~ionamento degli ,orga,n,i previdenziali e di rendere ,jncerta .J'applicazione delle leggi, causando ritardi e, spe~so,' anch~ ingi'usti2.i-e. Non ·si creino dunque iro•p·pe categone, ,non s1 distinguaiw troppi cas,i, non si ptretenda di raggmngere l'optimum -con. la minuzia delle _disposizioni. Meglio, molto ·meglio delle rio,rme 'generalii é' ,S,!>prattutto ,:iferite ad ele. menbi ~ss,ohitament-e .ob-iettivii e facilmente rilevabili. Il fl· sultato· non sarà forse del tutto prec.iso, ma in compenw avremo:. moito maggio•re speditezza e molto maggiore, seme J!'Licita di· appJ,i,cazione, a tutto vanta ~g.io. di c~i att~n~e ~d ha necessità che l'inte.-vento deg1i lst itulJ previdenZJah sia, , a-nzitutto, so.Jlecito e t-empestivo. , Problema estremamente oomplesso è dur,ique quello dellà riforma delÌa, previdenza sociale'. I- lavori1 de:I4a.Coi;nmiss(one, di studio, appo-si,tamente oreata, potranno dare ~l leg1sla– tor-e un materiale prezioso per l'atteso nu,ovo- ordmament,;,, M;a è bene che ftrattanto aspirazioni e tendenze si ma-nife• stino e· si precisino, in modo c~e le istituzioni che ~rge, ranno dalla riforma ~ssarìo -corrLSpondere veramente ,a, sen– timenti ed ai desideri dei layorato1'i e siano· p~r il Paese un sufficiente strumento, di pace e di giustizia. GÌUSEPPE OlllilN~
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