Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 9 - 1 maggio 1946

I. 136 CRITICA SOCIALE per favorire il lento slitfameute del Partito. Yerso posi_– zioui fusioniste. La conclusione logica d1 quanto e scritto in questo docùmento ·sarebbe che la _fusione_è imminente. Mà il relatore non ignora che 11 Partito 11011 lo seguirebbe per questa strada i ed allora egli lo mantiene in quello stato di ambiguità che salva le po– sizioni personali, ma liquida progressivamente_.· il Partito. La 1elaz.ione, che svaluta la ·tradizione più seria del socialismo moderno e ne fa' argomellto cli d_erisione, uon contiene una sola parola che mauifesti nel suo estensore la cosciem,a di quef che è il pensiero e il me– todo socialista. Sara·gat accusa Nenni cli aver rinne– gato quella sintesi di riformismo e massimalismo nelb quale ,iJ Partito esule ricompose la propria unità nel 1930, e di avervi sostituito ui1 grossolano intruglio massimai-comunista. Ma solo m1 ritorno vigoroso alla tradizione costante del nostro movimento potrà resti– tuire il Partito alla sua funzfone di centro animàtore della democrazia itaÌia11a e di scuola di educazione ci– vile per tqtto il popolo. li problema dt1ll'unità proletaria non è ni1 problema di ordinaria amministrazione,_ un semplice fatto orga– ~1izzativo e tanto meno un problema di persone, quando in rèalt~ è il dramma dell'Europa contemporanea. E poìchè la storia lo pone, non possiamo eluderlo e dob– biamo definire i due protagonisti. Questa defìnizìone ,del socialismo e del comunismo _è necessaria per 1endére indistruttibile nelle coscienze · socialiste il senso dell'autonomia del tPartito. Sin qui, infatti, questa autonomia è s·tata giustificata con àrgo– meuti pratici e sentimentali più o meno validi : neces– sità di non respingere i ceti medi nelle braccia della reazione; n~cessità dj guadagnarci l'appoggio delle po– tellze occidentali nella .cui sfera d'influenza l'Italia è caduta; necessità di proteggere il Partito comunista dall'isolamento; necessità elettorali, ecc. Ora Sarag-at giustifica l'aut011omia adducendo profonde ragioni ideo– logiche attinenti al nostro stesso essere di. socialisti e ponendola ·su un piano di storia mondiale. Chi siamo uoi socialisti? Pei:..uoi la parola « libertà umana » è la sostanza vivente "della dottrina marxista · e della pratica rivoluzionaria che n.e consegue. Ciò può suonare ostico a eh\ immagina che il socialismo sia un fatto rivoluzionario a .fondo unicamente econorriico, ignorando che, appunto perchè rivoluzionario è un. fatto integrale, che iuveste-tutte le" forme dell'~ttività umana, e quindi anche quelle morali. Ma se c;'è un punto del marxismo su cui non pùò aver luogo diver– genza di interpretazioni, è questo: che la libertà è il fine supremo della storia e che la lotta delle classi. non ha seuso che nella misura iil ·cui l'uomo, distrutta al– fine la deformàzione classista che lo mutila, aoquisterà !a pienezza della sua uman1tà. Questo è il socialismo che da quasi _un secolo impronta di· sè i partiti prole: tari dell 'Emopa occidentale. In opposizione al socialismo democratico, il comuni– smo è sorto e si è svil uppato nei paesi ,arretrati· del– l'Europa orientale do.ve la situazione stessa lo ha spin– to a porre l'accen to sul l'elemento violenza ·e sulla no– zione di dittatura. Il suo carattere :tnilloritario e l'ipo– _teca costante, che ha gravato sulla Russia, di un.'inva– sione militare straniera, hanno influito in modo decisivo sull'irrigidimento· dittatorio e burocratico dell'espe– rienza bolscevica, la quale, contro le nostre aspettative, e audata i11volvendosi, sicchè, invece cli mettere capo a quell'eliminazione della burocrazia come corpo se– parato dalla massa 'dèl popolo, che è. una delle dottriner più costanti del marxismo, l'ha enormemente svilup– pata, facendone un corpo ouuipoteute che si separa sem– pre più dalla ·massa del. popolo,. Tutti i fenomeni ..che abbiamo constatato 11el totalitarismo borghese si veri– •ficano, su un ben diverso piano umano, ma con una simmetricità singolare, nel totalitarismo comu11ista 0 · Il comunismo è una teologia di burocrati: Il ~usio– nismo così come è concepito oggi, non è animato. da un ve~o desiderio di unità della classe lavoratrice, ma dalla y olorità di prendern~ il con~rollo ~otale_per o;_ien– tarla conformemente ad mteress1 ,parhcolan, nell illu– sione ·che uua simile politica crei una cint.ura di pro- tezione a salvaguardia della Russia. . · . L'antitesi fra socialismo democratico e comumsmo totalitario è dunque re~isa ed ir:e~utti~ile. I1!1possibìl~ com porla se non mediante l 'ehmmaz-i~ne. d1 unC! del due termini, ossia ·_ come Saragat ausplCf! -, medlf!nte lla conversione storica del secoudo bel pruno, grazie al Biblioteca Gino Bi~nco prevalere del. socia\ismo de~ocrati_co, la cu! autonoll}ia nazionale ed 111ternaz10nale e cosl 1rrevoeab1lmente gm- stificata. . Nel1'urto ideologico del Congresso di F1r~nz~ - che ha conferito a questa assisa il suo vero s1gn1ficat_o e che per la sua c·:udezz~ ci ric_hiama al~a mente 11pnm~ e più dramma~1co de~ duelli fra sociahsmo e bolsce vismo avvenuti nell'altro dopoguerra, quel~o fra Mar– toff, capo dei meusceyichi, e Zinovieff,. presidente del]~ terza Internazionale, nel Co:ngresso d1 Halle ~el _Pa1- tito socialista ii1dipendente· tedesco (~) - _11 tus10111smo ha rivelato la !'ua intima natura cli socialismo auto- cratico e totalitario. · • * * * Se tale è il significato reale del Cougresso d~ F!ren- · ze, ia famosa mozione • di base·• deve e_ssere g:1_ud~cata ben diversame11te che come u:n atto d1 conc1haz10ne. Presentata da _un gru,ppo cli Federazioni I?ro':'incial'i che nei loro congressi avevano votato moz10~1 • autono– me», e spacciata da Nenni c·o~e 1;1-u tentativo « anom– mo » e « spoutaneo » d1 « mediazione.» e come • _ele– mento di distensione», essa -appar•e invece ob1etfava: mente come un tentativo, cntamente 11011 leale, merce il quale il « verde~ », ·ossia i capi fusionisti, - na– scondendo le propne persone e mascheraudo le · loro vere opinioni - hauno sperato cli sorpreuclere la buona fede del Cougresso. Che razza di « autonomisti • e • democratici • fos– sero invero cotesti • basisti • è stato rivelato da più di un fatto: dao-li applau,si cladorosi onde essi hauno accolto l'inno di marna leninista sciolto dalla Pizzorno alla dittatura del proletariato; dai fischi con cui in– vece ha1i salutato il messaggio antitotalitario di Luigi Antonini, Presidente dii Consiglio Italo-Americano del Lavoro; dall'adesione compatta dei fusionisti dichiarati (Lizzadri e compagni) alla mozione « di base • ; ma soprattutto dal tentativo finale - in parte riuscito.– di coartare il pensiero e la. volontà del Cougresso. Il quale avèva dato una maggiora1Jza assoluta di voti alle mozioni sinceramente autonomiste ( « Critica So– ciale » e mozione « unificata ») ; maggioranza che - applicandosi il •criterio proporzionalista e clemo~ratico suggeri~o. dt1 Saragat - avre~be _dovuto tradu~s1 nella compos1z10ne della nuova D1rez10ne _del Partito. Pe_r impedire che tale criterio foss~ apphca~o · e per_ ass~– curare a se stessi minoranza, una magg16ranza m Di– rezione, con « pr~mio » per giunta (110ve po~ti contro sei !), i « basisti • .non hanno s_degnato n_ietod1alquanto diversi dal « metodo democratico » µrechcato nella loro inozione: minaccia- di disertare la nuova Direzio11e qualora fosse _stata_co~pos~. se~o1;1do p _criterio pro– porzionale· m1t1acc1a d1 .èns1 n11111stenali che avreb– bero maud~to per aria la Costitu~nt~; mina:ccia. di scill: dere il Partito, e di creare ag1taz101,11 _fra gli operai contro le. tendepze borghesi dei « de.c;b:i », eec. La sopr.affazione ...:..... che conferma l'ironico rilievo di Sarag-at sttl significato polivalente della parola • demo– crazia » ,- è riuscita.rrerò solo in parte_. Se !]IOU la mag– o-ioranza, i « basisti » (che nelle trattative avevano com– pletal;_Il.eute dimenticato la_ povera « ~as_e• ed anzi Ìl~ avevano brutalm.ente respinto la legittima pretes~ · ?I intromettervisi) hannò ottenuto la metà dei posti m Direzione: sette contro sette. Il quindicesimo, come abbiamo visto, è un_ segretario « al di sopra delle ten– denze•· Resta ora da domandarsi come si è 'potuto giungere ad u11 simile risultato· oontrario al pensiero espresso dal· Coi1gresso e· com~ l'urto ideolog-ico il~1;1st~atopiù sopra non è sfociato 111 una co11clus1011::pm smcera e più precisa. La causa immediata. e apµariscente di ciò consiste certamente nel çontegno dei generali delle truppe. (1) « Oggi qui in Halle ha avuto inizio, ix:r la prima volta 'sul nerreno doli 'Europa tccidentale, L1 lo_tta politica fra queste due tendenze mondiali, la prima ·della serie di_ lotte che avv':'rrai:no ent~o il movimento operaio dell'Europa occidentale. - Zmov1eff ha I agione: qu~ta lotta deve essere combattuta. Questa lotta non può essere evitata, ed io sono ~rofo!1d~mente ix:rsuaso_che,la- solu– zione di questa lotta sarà la vat'ona d':'l marxismo n_voluz10n~ntt> e, per con~eguenza, anche la v1gor?sa ripresa del n:,ovilr!en10 rivo– luzionario, ora. spezzati) e indebolito, del i:roletan;ito mterna2l!o: nale ». (Dai! discorso eh G. Martoff al Congresso d,. I::Ialle. Vedi • « Cri•tica Socia!"• dell'r-15 gennaio 1_921).

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