Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 9 - 1 maggio 1946
CRITICA SOCIALE. 135 almeno, nella soluzione dei problemi co,ncret1, i cosi detti destri sono spesso più audad. che i cosi d etti sinistri,.. sono - diciamo pure - piµ rivoluziona.ri , se questa parola si usi a ,indicare chi v oglia-attuare più· profonde ttasformazioni, non chi le preannunci con più rumorose. parole o· esprima_ propositi atti a turbare le tranquille d'igestioni e i tranquilli sonni dei capi):.a– listi; ma insieme anche -a spronar cost<:>.ro· a più efficaci preparativi di resistenza e d·i offesa. * * * Se i risultati del Congresso non hanno in tutto cor– risposto ai nostri desideri, sono tuttavia andati di là dalle nostre speranze, le quali· erano ben scarse, non solo quando n~ll'ultima giornata .del CoiJgresso sem– brava fossimo arrivati ad un punto morto, da cui non si potesse uscire senza una frattura -del Partito, ma• anche prima che il Congresso si aprisse._ Sapevamo in– fatti che da parte di alcu11i fra coloro che ',avevano assunto a insegna l'« unità del -Partito » e se ne mo– strava,no ·in realtà i meno solleciti tutori e non rifug– giva110 ·anzi da· atteg"giamenti che pote.vano porla in serio pericolo, s'era ricorso a tali me:r,zi polemici (anche èontravvenèndo a l.lorme di correttezza e di lealtà) per screditare la nos·tra tendenza e· le tendenze affini e per accaparrar voti alla propria mozione, che temevamo di veder più gravemente avvelenato il pensiero di tutti coloro che, professando con animo sincero i nostri prin- · cipt, non avevano immaginato c).i dq.ver ·dif ~_ndere l a sincerità del proprio giudizfo da tentativi di sorpr.en – deré la loro buona fede. ·, La votazione del. Congresso ha dato _una maggioran– za di circa 50.000· vòti alle :i:noziol.liche affermavano in, forma risoluta e netta il proposito d~ mantenere l'auto– nomia del Partito, di dare alla sua struttùra interna e alla sua azioiie un indirìzzo e un contenuto schiettac mente e ·intransigenteniei:Jte democratici, di assegnargli come compito, .in collaborazione coi P. S. degli altri paesi turopei, la sollecita ricostituzione e l'efficace fun– zionamento dell'Internazionale socialista.· Certo la 11,1aggiòranza non è grai:Ìde in confronto al numero complessivo. dei votanti, sicchè il Partito è in una• po– sizione di bilico, che potrà rendere meno _spe.dita e meno sicura e_chiara la,, sua azione. Ma se si pensa a quella che fu la votazione del Consig\io :Nazionale dello scorso luglio; se si pensa che coloro i quali allora pro– pugnarono la fusioue o il partifo unico,:. questa volta; .pur mantenendo questo loro programma come risultato a cui dovrà condurre la ,storià di, domani (e sotto questo profilo, ma ·con animo ben risoluto a non 'far violenza al-lo spoutaneo svolgimento del processo storico, po– ·tremmo al).che noi esser d'accordo), halmo sentito il ,bisogno di riaffermare ·ancl;re loro l'autonomia del !Par– tito; possiamo legittimament~ constatare che qualche passo si è fatto nel senso desiderato da noi e compia– cerci del_!)ipporto che a questo risultato ha dato l'opera nostra. . , . . •Siai:no convinti che i pross_imi avvenimenti rafforze– ranno nella coscienza_ del Partito la convinzione della bontà e- opportunità dei principi che noi abbiamo co– stantemente affermati e che sìamo riusdti a far acco– glierè da una maggior-anza, tenue· per· ora, ma suflì, ciente a testimoniare- di fronte al paèse il nuovo orien– tamento del Partito socfaHsta. L'opinione pubblica, pur · attraverso i resoconti e i commenti non sempre sinceri della stampa, si è resa infatti be~ conto che il nostro. Partito ha, in questo -suo XXJV Congresso, ritrovato se 1otesso nell'atto in cui ha riaffermato. la sua vofontà di esistenza autonoma, per' adempier.e alla propria spe- . ci.fj_cainsos_tituibile funzione col metodo e per· il pro– g·ramma di quella integrale democrazia, in cui soltanto giustizia e libertà costituiscono un inscindibile. binomio e il fondamento saldo della civiltà socialista. Le prossime elezioni per la Costituente testimonie-"' ranno in qual misura sia cresciuta nella coscienza del Paese la fiducia nell'opera ·nestrà. U.G.M .. Dopo il Congresso di Firenze: Socialismo e Bolscevismo . ' ) Un osservatore superficiale o spinto· da una male intesa carità .di partito potrebbe riassumere nelle s~– guenti proposizioni il significato del Congresso di Fi– renze:. • ' 1) liquidazione generale_ del «fusionismo» e vitto-. ria assoluta e definitiva dell'« autonomismo »; 2) ricon– ciliazione delle due tendenze contrapposte, che si equi~ librano nella nu·ova Direzione del Partito sotto le al! di un segr~tario « al di sopra della mischia·». (La no– vità del • Preside11te » ha un s·ignificato strettainente personale). Infatti il carattere antifusionista ed auto– nomis_ta della mozione • u·nificata » e della ·mozione di , Critica· Sociale » non può essere re.vocato in dubbio. E quanto alla mozfone cosi detta « di base», dietro la quale. si sono schierati gli ex fusionisti aperti e ma– scherati, essa dichiara limpidamente che •. non esiste una questione .di· fusione fra i due partiti (socialista e comunisfa), m<1 soltanto una questio1ie di unità della classe lavoratrice »,; ed afferma non, meno limpida– mente ~·la 1;1ecessità _dell'autonomia ~ _del~'i?,dipenden- 7.,a del Partito, considerandole cond1z·10ni 111d1spensa– bili per fare del patto di unità ~:azfonc fra il P.E3.I.U.P. ed ·il P.,C.I. uno strumento d1 az10ne proletana onde garantire l'esplicazio11e del metodo democratico». Sono idee che noi abbiamo sostenuto su • Critica Sociale•,. fra i. vituperi degli ex fusionisti, da quando la rivista è risorta. E specialmente nostra è l'idea (alla quale, coll'aria di s<:oprire l'America, ha dato particolare ri– lievo anche il brancolaute ex segretario Morandi, iu un ·articolo apparso su • Socialismo » alla vigilia del Congresso) l'idea d·i un patto d'unità d'azione non più concepito e prati<:ato conie veicolo della· fusione, ma:, appunto, come strumento per impegnare i comunisti al • metodo democratico •. Che si .vuole di più? Senonchè il yero signinca:to de-I .Congresso è ben altro. È probabilissimo che il dissidio fusionismo-anti– fusionismo no)l si riproduca più in questi precisi ter– mini e che l'autonomia ed indipendenza del Partito non vengano più a_pertamente poste in questione. Ma il Congresso 'ha posto il medesimò dissidio in termini più profondi, più reali, rendendolo quindi più g.raYe - e destinato ad accentuarsi nel futuro. Come si presenta ora questo dissidio? _ -In un articolo apparso su queste colonne alla vi,gilia. del Congresso (1),· ritorcendo una scioçoa accusa conte✓ nuta nella relazione ùell'ex « segretari.o generale•, seri✓ vevàmo : « Il vero dissidio non è dunque fra rifor-m1- smo e socialismo; come vorrebbeto dare ad intendere i nostri detrattori, ma - anche se latente ed inconscio ~ fra socialismo democratico e bolscévismo, fra mar: xismo e len·inismo »... « Nel dissidio fra autonomisti e fusionisti è implicito il dissidio fra socialisti e comu– nisti». Il Congresso ha giustappunto teso· esplicito e posto in risalto questo antagonismo, che ne è stato la nota dominante, anche se ha' messo capo, non già ad una rottura, ma ad una conciliazione apparente e prov-· .visoi:ia. Col trionfale discorso di Saragat contro ,la relazione · scritta e còntro il discorso di Nenni, e con la. replica finale di costui, il Congresso è stato posto di fronte a due concezioni id_eologiche fondamentalmente <;ontra– stanti ed inconciliabili : socialismo !ibero e socialismo totalitario. · ' Criticando la relazione dell'ex « segretario generale », ·.saragat ha mostrato che essa non costituisce un sem– plice oma~gio formale a q_uellò che _PU? di~si il .P:oto– collo obbligato delle clàss1ch~ relaz1om de1 partiti co– munisti di quindici anni or sono, bensi un'adesione più profonda alla sostanza stessa del pensiero totalitari_<>. comunista. Il documento presenta .bensi alcune espli– cite dichiarazioni democratiche, che paiono però un codin:o cinese appiccicato, per· rag-ioni di opportunità tattica, ad un Ìnostricciattolo ·massimalcomunista. Esso non -contiene neppure l'ombra di un tentativo di ana– lisi seria delle cause della sdssione ;proletaria, mentre vi è evidente la volontà di minimizzarne la p.ortata, di farla apparire come un avvenimento ormai superato, ·(1) Vedi « Critica Sociale» dcli' 1-16 aprjle 1046.
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