Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 9 - 1 maggio 1946
144 CRITICA SOCIALE po di concor.-ènza mondiale dovranno passare momenti bur– rascosi. Essi dovranno orientarsi verso la coltura specia– li.z~ta, verso il frutteto razionaJe, verso l'allevamento zoo– tecnico razionale e &pecializzato,. verso l'in<lustirializzazione delle coltivazioni di prodotti industriali. Non sarà più economicamente oonvaniente produrre in un unico podere tutto quanto necessita alla famiglia colonica. I tempi di lavo.-azione dovranno essere accelerati ed i prodotti do– vranno subire le prime lavorazioni. con metodo industriale. Si dovrà dar largo posto alla macchina, ed il motore, l'e– nergia elettrica dov.ra111no trovai.e· maggi<>re impiego. Le industrie '11,grarie dovrtmno iampJ:iarsi, i<aziona'lizzarsi, le vendite e gli acquis•ti svolgersi oollettivamente. Per tutto ciò do-vrà farsi largo rico~,o alla cooperazione, in quant~ la cooperazione ,permette"rà di supplire i,n tutto e p.er tutto alle manchevolezze della piccola azienda. È un campo imme111- so di lavoco per gli attivisti: cooperative per l'acquisto e l'uso collettiv,o delle .mac- chine; . cooperative pel' l'acquisto. collettivo delle materie prime; cooperative per la raccolta e vendita diretta dei- prodotti; cooperafrie per l'industria delle prime lavorazioni; cooperative per l'esecuzi,o·ne collettiva di lavori di miglio- ramento; cooperativo pe.r impianti. di irrigazioni comuni_ a diverse aziende, ecc. · Proprietà minima e frnnLmentari,a. . Si dovrebbe ricorrere all'esproprio mediante cong.-uo indennizzo in contante, trat– tandosi quasi sempre di .pr~prietari ... proletari, vittime pe,r molti anni, diciamo secoli, dello sfruttamento del gros&o capitale. I piani di esproprio do~ranno essere studiati pre– ventivamente caso per caso e 1-a proprietà, L-OSÌ espro·priata, dovrà essere ricomposta, dotata di stiraòe, o~re di soolo, di fabbri-cali, rimboschita ;per certi casi in montagna,. indi ceduta in conduzione, -con contratti a lun~a scadenza, a cooperative di lavo.ratori, èhe potrebbe,ro essere formate, con· diritto di precedenza, dagli stessi' espropriati. Particolare cura dovrà po.-si affirichè sia evitaio nell'av• . venire il perpet11arsi della piaga delfo smembramento delle aziende a gricole. Il problema è strettamente collegato con il diritto attua.le di eredità, esso pure da riformare. Non è il caso q ui di a ddentrarci anche in tale riforma. · Riforma nel sistema di conduzioni. Esal!irita così la· parte che to,cc:i il diritto c)i proprietà, vediamo brevemente quello che p,otrà tsse.-e fatto per quan– to riguarda più propriamente la conduuone. Prin_cipalc pro,blema dovrà essere quello •di. eliminare la prop.-ietà assenteista. Prima conseguenza: abolizione· del cosiddetto « affitto industriale». In questo ti,po di condu– zione fUccede sempre che il proprietario· .si interessa esclu– sivamente dl ,peroe,pire il canone di affitto e tutt'al più. si preoccupa, s,em;a -,,isuttato pratico, che il podere non venga deprezzato; l'affittuario d'altro lato si interessa unicaniente di far r-endere al massimo il capitale circolante investito, ·non- importa se medi.ante il massimo sfnittamento del ter– re1110, « dimagrand,olo » e non pensando certamente ai, mi, glioramenti. Risultaio; un· podere oondòtto in tal modo sarà sempre in ca.ttive condizioni di produttività nei con– fronti di qu.elJl. condotti direttamente.' Nel caso pertanto di proprietari- che n-Òn intendano o non possano lavorare o condul're a, colonia l'az1enda, dovrà essere ta~sativo l'affitto, con contratto a lunga scadenza, a lavoratori di.-etti od a cooperative· agricole e non mai ad affittuari nort lavoratori. * * * . Altra ;pi-aga che dovrà essere sanata, oome abbiamo g.ià acce11nato, è,. quella dello s_tralcio. La cessione di picc oli appezzamenti ,di ter.-eno a braccianti agricoli, rappresenta l',osso, gPUatv al cQllle. Il terreno ceduto è sempre il peg· giore ael fond,o. Comunque, l'estraniare il bracciante dalla azienda coabitata dalla famiglia colonica non porta ad· una effettiva ooluzione del pro,blema della disoccupazio-ne. Nel cai;o di famiglie ooloniche insufficienti ai bisogni azien– dali si dò-vrebbe far uso della a5sunzione di ope.-ai · fissi, che, oltre all.a. paga o salario, dovrebbero godere una per; centuale sugli utili d.el_la gestione a_ziendale. Meglio ànoora se gli operai assunti potessero beneficiare, proporzionata• mente all'apportò di lavoro, di tutto l'andamento economico dell'azienda, parificati così ai colonL Il problema della, mezzadria. E veniamo 'finalmente alla m~z;adrtia. I prin.cipali punti sui quali si. dovrà fissare. la revi6ione sono: BibliotecaGino Bianco a) la direzione dell'azienda, che peir il patto oo.Jonioo oggi in uso è attribuita dal pro-prielario, deve paritetica– mente essere in comune con il oolono. Se il '« oonduttore >> ha la convenienza di far rendere per il meglio il suo capi– tale, il contadino ha la necessità di tutela.-e il suo lavoro. L'incontro dei due punti di vista potrà avere benefiche ri– percussioni sul fattore produttivo. In -ca.so di disaccordo, le vertenze dovranno essere irisolte, in v ia de finitiva, da ap·– posita commissione locale, composta di elementi competen– ti e rappres·entanti gli interessi in causa: un conta-dino, un consumatore, un proprietario, un -tecnico agrico,lo, un ma- gistrato od una delle autorità locali. , · b) La ripartizione· dei prodo:tti e ·delle spese deve es'. sere oggetto di studio approfondito, zona per zona, coltura per c oltura. Suddiviso il territorio dei vari Comuni nelle var.ie' zone di. dive~a produttività, ogni" tipo di coltiva– zi,one dovrà essere analizzato nelle spese • medie e nelle rendi,te medie. Dai dati risùltanti si potrà ragionevolmente dedurre l'equo riparto della rendita netta,~suddivisione che. sarà evidentemente in p.-op,qrzione diretta dell'appol"to delle due parti. L'attribuzione del reddito al ca.pitale dovrà es– sere fatta, tenuto conto delle quote di rischio, in base ,id un tasso moderato, ,e la eventuale ulteri,ore eccedenza ri– pa.-tita equamente. Si dov,rà però tener oonto che nella mezzadria anche il lavoro è assoggettato ai r.i~chi d:ell'im– presa, specie a quelli climaterici. . e) Sarà" indis,pensabile inserire nel capitolato. precise disposizion_i per .l'esecuzione di- miglioramenti, le cui spese potrebbero- esse.-e già previste ed accantonate prima del ri• part,o degli utili, ,e per l'adozione di tutte quelle norme di moderna tecnica agraria necessarie per l'incremento della produzione. Raggiunti i sudd-etti risultati si sarà elimilllato lo stato di soggezione morale del lavoratore al proprietario-, si sarà ottenuto un equo riparto delle rendite e si avriì una sicura garanzia per l'incremento della produzione agricola a vantaggio di _tutfa · la wllettività. Conclusione. .Senza dil11ngarmi ulteriormente, termin,o iracconìandando qncora la istituziqne di- un Centro .Studi provinciale •in seno alla nostra Federazione, co_n jl oompito, fra l'altro,. di studìare. più dettagliatamente l'indi.-izzo della riforma e le esigeinze par-ticola·ri della nostra zona. Altri partÌOOlari punti su cµi lo studio dovrà essere approfondito, oltre agli argomenti già trattati, sono: 1°) istituzionè di un Ente di ca.-attere nazionale per il_ potenziamento _della produzione agricola. Scopo precipuo dell'Ente d1vrebbe ess~re quello di emettere cartelle per finanuare i lavori di bonifica e di miglioramento in_genere; 2°) la istituzione in o,gni provincia di Comunità Ag.-a– rie, formate dai beni demaniali,, dai beni rusffi:i d,erivanti dalla avocazione dei profitti di regime, d,agli espropri più so-pra ind.ioati e da tutti quei ,terreni che vero-ebbero e.§pr,o- priati agli agricoltori assei;iteisti; 1 3°) la revisione generale di ·tutte le vecchi.e consuetu– dini a.gricole, che perpetuano n,ei secoli forme da tempo sorpassate. ed intiralcianti . il pro-gresso agricolo. RODOLFO CAVAZZUTI Il prohlema ·bancario italiano 3. - Ricos,truz:ione economica e polÌJJ.icabancaria. Il riassetto deil' eoonomia · del paese, che deve ab.bando– nare ogni tracèia di a.rtifi-ciosità é~ mettersi su un ·piano' confacente_ alle nuove esigenze nazionàli ed· internazionali, è il compito· fondamentale che siamo chiamati ad assolvere. II muta.mento- so-stanziale verificat~si nel.Ja nostra situazi-one e·co– nomic11-obbliga alla formulazione di nu-ovi temi, all'impiego d.i nm:>vi procedimenti. La produzione avvenire deve .essere riguardata non solamtnte sotto l'aspetto tecniéo delle possi– bilità di effettuazione, ma anche, e forse so·prattulto, nei i,i– guardi della oonvenienza economica. Relatjvamente pochi sono .j beni che possi~mo utilizzare per la ricostrnzione, dato che il soddisf.acimento-'dei bisogni individuali e collettivi preminenti assorbe una massa consi– derevole dei mezzi a disposizione. ,D'altra parte, 1ma pro• ficua utiJ.izz,azione dei beni destinati alla ricostruzione pre– suppone che determinate questioni già abbiano avùto una soluzione: ritorno a condizioni .monetariè no.-rnali· e, quindi, determinazio-l)-e del rapporto fta _prezzi esteri e pl'ezzi in– temi; fissazione di un _corrispondente tasso di stabilizzazione della moneta e scelta del sistema monetario p~ù confacente; inizio del .-isanamento del hilan-cio dello· StaLO; definizione •
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