Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1946

CRITICA SOCIALE 121 Seoondo la legge, g,li, istituti ven;gono formalmente clas- ,.,,· sificati m relazione alla ·,specié ,del ràeP'ai'mio da èssi. rac: coJto (cioè risparmio a breve, medio e lungo tennine), senza riferimento alla natu,ra degli, imJ;!ieghi. È però_ da notare ,che là distinzio111e seoòndo questo cr-iterio :risulta dagli sta,tuti · delle _aziende ànteressate' (statuti che, per essere approvati dall'organo di controllo, -oome prescrittQ, non devono ·pre- 6Cindere dallo spirito .della rifoT11ì.a)•edalle disposizioni' ema– nate da1l'lspettorat,Q _in oro'Ìne alla. •proporzione, ,rispetto alla liquidità, delle varie categoil'ie di fi111,3nziamentie al rappor,to fra patrimoni-o socia.Je ed investimenti in immobili e in titoli. azi01D.ari1. • Qùindi il.'ipudio della banca omr,iibus: decisione che· poggia _su un gfosto'crite.-io di prudenza, ma che Msognava aocom– pagnare C0111 altre ·dispo,sizi,oni a,tte a dare una sistemazione valida e definidva al settore del credito medio e lungo. Ad ogni modo, data la natura mista deHa nostra eoonomia e pur . riconoscendo fa -freqµenzà degli .sconfinament_i (sia col tra- vestimento <li operazioni di credito mobilia.-e in operazioni di credito commerciale attraverso lo soonto dà ,carta finan– ziaria o sotto la fomia di riporti, su titoli ·delle impresé finan– ziate, sia ool camuffamento di partecipazioni in apertu.-e di oredito stagionale di ingente ammontare, ec~.), la d,istinzione assoluta fra i due ,crediti ha reso monotono iil .Iavo,ro, delle ma-ggiori han.che (a moti,vo. ·anche che tutte le aziende ·ban, carie operano, comé s'è detto, a breve scadenza), con una conseguente riduzione di, rediditibilità da parrte di queste. Riconfermiamo il nostro punto, di v,ista, secondo cui .ad al– cuni Istitihi, fra i· maggionne.nte .attrezz~ti, ·do'vrebbe- venir ooncesso di ·effetlillare operazioni a medio ,termine, natural; mente selezionate ·con o-cufatezza e con l'osservanza di pa.-– tico-lliri norme cautelative, dettate dagli organi di oontrollo. Norn vedia1110,,ad .esempio; perchè le banche in questione non potrebbèro accorda.-e i crediti di finanziamento dei, cicli., di pro.duzione, quando q.uesti ·crediti· 5ono sostanzialmente della stessa natura di quelLi oommerciali .. (il ,rischio• insito è quello relativo al mutamento .dei prezzi dei prodotti finanziati). D'altra parte non bìsogna dimenticare che i,l nostro è un mercato lnonefurio- e finanziario non troppo evolut o, ed è noto che proprio in tali, mercati .J'azione· della han.ca omnibus ~icolail'mente felice. . . Ma-la divisione concretata fr.a ored-i<tooomn"terciale e cre– dito mobil,iare sug;gerisce oonsiderazioni, che vann~ oltre il semplii,ce significato ·tecnico de.Ila ·questione. Con la speéia– li-zzazione funzionale, la l:ianca non è ,più lo. strumento del ,capita.Je finanziario pe,r mezzò del ,quàl:e questo, -teneva le fila degli organismi indusixi-ali. Ii ,conso,lidarsi dei, grandi oomplessi -monopolistici ha éonvinto· i gruppi Jì!Danziari ad operare direttamente attravel"80 quèlli, lasciando allo Stato· la cura délla gesiion.e delle ibanche, che; a causa dell'oligoe– .mia di· cui è affetto il mercato ·nazionale del danaro, rion è · di per 6è eccessivaménte r~diitizia; Le rp-0sizioni; · in un .4:erto qual modo, si ro;vescian'<l e le grandi, banche sa tro-vano-. ora a ·ruotare, anche se indiretìamente, ·nell'orbita dei com- plessi monopolistici: . · I vad gruppi finanziad, auraverso rJvalj,tà, alleanze, oon– centil'azionhuostituzioni (come avvenne.per il g-rruppoVo,lpi che, ·.grazie all'applicazione ,delle leggi, razziali, scalzò il gmppo Morpurgo dal controllo della nostra maggiore holding privata: le Assicwraziowi Generali), nel mutevole gi,ooo dei· rappo,rti di forze fra ~ di;versi sebtori dell'i;ndustril), tesso-no una grande tela intorno al ,co•rpo della nazione e si prepa– rano a raggiungoce quelle posizioni di dominio per conse- ., guire le qnaH hanno a diisposj-zione tutte le ri-6orse del paese. Favoritissimi i gruppi che godono dell'il.Jimitato ap•poggio dello Stato (1) e die si attrezzano per ripr"end6il'e all'I.R.I. le -impresè di cui questi detiene tuÌJt o o· parte dei p_acchetti azio– nar-i; ma non .meno forti quelli l?. asanti.si sui complessi finan- . -zia riamente indipendenti. Le banche stanno ora al margine, pur ope.ra· ndo - necessariamente ~ nell'inforesse di deter– rn.inati gruppi fodust-riali, ver~ cui, _per_cir.costanz~ •,diverse, ancora gravitano. - (Contiroua) (r).Lo Statp, oltre ali'I.M.I., all'I.R,I,, al G.C.0.P., al I,C.I:P.U., può contare, nelle emissioni di :finilnziam~nto da lui ,promesse, an– che· sulla parfecipaziO!Ue dèll'lstituto · N..azion.ale c1,eua ... Previden-za Sociale -. 6 mLLiaord,ì e mezzo al 1941 in mutui - e dell'I.rliit~to Nazi.ottale rAs.sistenza Infortuni suL La-voro - 2 miliardi a1 1941 .. fra nf'utui e inv-estimenti i.J.J.. titoli· pul:>blici -,' le cui risorse sono co– stituite da,i contributi raq::olti ,pe,· essere erogàti al fine di l!ttuàre U • mig1i0r soddisfactmenlo de;lk difficoltà" del!<• categorie lavora. trie.L,, f! pe:r, realizz.are « La tutela delJ1,!categorie stesse ne'i ..riguardi - dei rischi connessi col lavoro e con la produzione» B'bl10 ecà .Gi 'o s·a CO. Per un'equà ripartizione dei tributi Le esigenze di bilimcio dello Stato, dell~ P,·ovincie e dei Comuni si fanno se ntire- c on tale uPgenza da obbligare questi Enti a provvedere subi.lo ai necessari mezzi finanziari. E poichè la riforma del nost~o sistema tdbutario- -: tra le più importanti da· po·rtare in discuss_iorie alla. Co,stituente, per il suo v;ilore economico e sociale - richiederà una pi·o– .fonda, ·lunga ela-borazione,. in quatnto tale sistema_, tutto sov.-astruttnre e rnbberciamenti apportati sotto l'assillo del bisogno, senza µn serio ·ed organico criterio informatore, ed improntato, per di puù, a principi in gra,n parte superati, .va ricveduto dalle basi -, . è nec·ess.ario agire indipendente– mente dal suo ,riassetto. . Premesso che le necessità -di deHi Enti sono anche assai''· forti, per cui i contribuenti do-vra111no sottostare a sacrifici non lievi, o-ccorre, an:mitutto', preoccuparsi. che. tali sacrifÌ,ci vengan_o r~partiti in equa mi-sura. Duirante la-guerra moilte for-tnne si, soriò costiiuite dal nulla, o quasi, o si _sono accresch1te oltre misura, ,e non sempre' onestamente: deve, essere pertanto particofare -0ura del Fisco individuare i poss-essor~ qi tali fortune, e sottoporli a tributi adeguati, così da ouenere, !!DSiemecon -ilmezzi finanziad oc– correnti~ quella giusta ridistribuzione della ricchezza, che rappr_esenta una delle più sentite aspirazioni dei partiti pro- gressisti. · , '. · · Senza un comi>l.eto, dili-gente ed onesto accertaù"ierito di tutti i redditii, si. finireblbe col g,ravare eccessivamente ed ingiustamnfo quelli che· non ,possono sfu1rnire ai ·tributi, in .quanto noti al Fisco fino· all'ultimo• ceigesimo, quali i, salari degli operai· e gli ·stipènd[ deg.Ji impiegati, mentre rimarreb– bero esenti," iin buòna ,parte, -i·reddit-il di tutti ooloro - indu– striali, ag,ricoltori, esercenti. e pro,fessio_ni-sti - che, con la contingenza, si sono ail'ri•cchiti smi~uratamentè e, in qneyti tempi assai duri, conducono un tenore di vita che è' un vero insulto alla,miseria della maggior parte -dei loro concittadini._ · Occorre quindà, curare il pedeziÒnamento tecnico degli o·rgan1 e deL metodi d,( accertamento,· iÌ qua-lè deve essere effettuato da agenti, attivi, intelligenti, e soprattutto ben rJmunerati. lnconvenièirwi dell' ammi111istr(J!t;i-Oroe finanziaria. Invece tali -impfogati h(lnno · stipendi trnppo limitati in rapporto a.J costo attua.Je d-ella· vin.a, per cui, se appena ·un po' intelligenti ed mtraprendenti, essi, ,quando ,.i sono creati una s,pecifica competenza ed -una certa ·rete di oono-scenze fra_ i oont,ribuenti danarosi, Jasciano l'amminj,straz,i.one e aprono studv di consulenza ·trJbutaria o passano al servjzio di grandi aziend-e per dedicare la loro attività aU'unicò, sco– po, o quasi, ·di, sott.-arre all'accertamento fiscale quanto più .··possihlile dei reddi-ti della loro, chlenteJa, ricoITendo a cavil– lose, defatigatorie ecceziloni, opposizioni e reticenze· e, tal- volta, alla oor-ruzione dei loro ex oolleghi. . È vero _che parecchi fra gli agenti fiscal.i, pur trovandosi iin condizioni finanziade disagevoli,, sono riusciti·, con grandi stenti ed a furia d1 sacrifici; a mantenersi onesti, respin- ' gen_do ogn~ tentativo d!i ·corruzione, e dando così prova di vero civismo,; ma .alcuni di essi, si SO!DO fasciati adescare dalle offerte di doni o dii-denaro loiro rivolte. · 'Quando ci-si mette su··una, tale china, è molto dòfficile arre– starsi, anche perchè una.eventuale résipiscenza è spesso fru– strata d-alilo spettro de.t rieatto da· parte del con.tr.i-bu_en.te o dell'inte.-medi-ario ~ià favoirito iln precedenza_. . Per quanto, nelle oondizioni attualii, nori sia possibile al– l'Erario una revisione deg1i stipendii che permetta a( suo.i fuqzionMj, tp-reposti all'.àccertamento, dei tributi dii vivere sen. za ,.sacrifici, si rit·ilene di poter ugualmente ovvi3il'e, almeno ìn buona pa1te, agli meonvenient:i lamentàti, nell'attesa· di - poter riformare, oomè detto dianzi, tutto l'ordinamento trÌs, bntario. ' · · La burocrazia, indi{)en.denteme~te dàl P3il'lamento, ed an– che· dallo ·stesso po tea-e esecutivo, ha, di .fatto•, ·la vera e pro– pll'Ìa dfre:mone della Nazione: è essa che elabora le leggi in base alle direttive ·politid:ie dei Governi al potere, ed è essa che mantiene i oontatti diiretti con i cittadini e può quindi, nel maggior numero dei casi, interprètare: e stabilirè, a suo ta'lento, la. po,rtata è l'efficacia di talii direttive. · Al' Governo possono camhiare i partit:i, .ma la buroc~azia·· rimane sempre la stessa, e, per la sua tendenzà conserva– trice, vfone a po-rrè una remora. alla diffusione di ogui idea ·innovattice da pairte deil·govern~nti: quando po i viene Jnvè– stita di partiooJa:ri problemi, essa, imprepara.ta e inoompe- )

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