Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1946
120 CRITICA SOCIALE operazioni di credi,to fondiar.io e dii; ere.dito commerciale è effettuato in ossequio• ad una vecchia norma di gestione che, in Germania ed in F-rancia, t,ro-v,aap,pH,c,azione sin dallo scorsò, secolo. • Ln mel'i,to alla concessione dei prestiti, una unità di, criteri per Io svolgiinentò deHe o,perazioni, è fissatà dalle disposi• 'z.ioni in vigo-re :- in sostanza, l'o,rdinamento del_"'cretlito in questione ruota partioolal'mente' su11a oo·rrefaz1one fra la emissione delle cartelle fondiarie e l'erògazione dei, mutui garaqtiti ,da òp-0teca. Pure le forme di utilizzazio_ne degl! impo,rti mutuati sono ,precis•Me dalla legge, _ma 1,:i effetti gli enti mutuanti, •c,he fruiscono di; garanzie ogge-tti,ve, si .• disinteressano, con esclusione di ·casi :tleit,enninati, della de– stinazione dei presthi,, a men,o che l'andamento del mercato delle ,cartelle non consigli agili istituti ima scelta· ponderata delle richieste. . Da ciò derivano interferenze nell'attiv.ità degli, isti,tuti di · crooi.fo agra,rio e di or-edito fo1ndforio•. Vogliamo ,di-rè che la politica di indifferenza, condotta dai mutuanti cui sopra si - accenna, dà la possibilità, agli agricoltori bi ®ogno.si di mezzi per effettuare lavori di miglio-ramento, di, o•ptare per un isti– tuto di cr-ed'ito agrario, o ,pér uno •di crèdito fondiario-; a se– conda della loro, ,convenienza eoonomioa in rapporto agli '"·_oneri,da_so-pportare. Ciò, naturalme·nte, è .frutto anche di un ordinamento che"'.non opera una netta demarcaz.io.1r:re, poggian-· te·si su ba;i 'concrete, fra le 011erazfoni di credito ·fondiari,o e quelle dj' éredito agrario,. , . , - ·. Il credito. 'edil-izio, che sègue lo ,schema di quello fondià– •rio, viene esercitato• dall'Istituto Nazionale di Credito Edi· lizio•, · dalle Cas~e gi Risparmio, ordi,;,a,,-ie e da. altri enti,. La funzione. di. questi· org,anismi è 'relativamente Iimi(ata e, co– munque, dnsuffici-ente .alla necessità della .-icosfruzione edi-· lizia; il compito -che al riguardo· ci attende è veramente im– ponente, per -cuLsi ,l)'I'escnta neòessari,a fa costituzio11e di· un -ente che sappia ·concent•raie- ed indirizzare gH, ingenti capi– tali ,che sono mdi,spensabf1i"'per rale opera cofossale. -d) Conclusioni c,',itiche. Dal-l'esame delle carattedstiche fondamentali dell'ordina– meni;; bancario italiano si tragg<ino le s•eguenti condus.ioni: · 1) 11 nostro sistema banèario è largamente sottomesso' all'autorità dei -pubbli:ci ,poteri, e ciò in ossequio_al principi,o lapidario ché il e/setto-re credi.ti ,zio--è·di pertinenz_a,_per mille iragioni,-dello Stato ?Y, Esso inoitre ~-in funzione deUa poli– ti.ca adottata d~l P'assato regime .nelle varie branche dell'at-. tivltà pro\!_µHiva.·Vattuazione dei, rpiani ,tutar,chici presuppo- • ' neva l'esistenza di una· struttura bancaria che garantisse ff finanziamento dei piani stessi e l'assistenza delle imprese in · fase d,1'svi,luppo-. La « valodzzazione· » dell'Impero; i nuovi ,orit.eri di racco 1lta,. accentramento, assegnazione e d,,strib'u– zione delle maÌerie _prime ;; .deLpoodotti della terra; l'orien– tamento ,dato' al commercio con. l'esterò ,rfohied.evano" una p·arÌfoolai-e fi,sionomia degli organ'ii prepo&ti alla p.-ovvi~ta . ed all'ero,gazione .delle disponibilità, nonchè deil sistema che di questi organi determinasse e ,coordinasse gH atti. Anche in questo settor.e; quind-i-, ·or.dinamento, .e ind·i,rizz-i furono subordinati alle necessiità derivanti dall'.azione comune lfi. volta a raggiungere il fine estremo: l'autosufficienza e°'!no– mica quale garanzia di un andamento• positivo, della· futùra guerra. 1 • : • • ' " Ciò è tanto _vero ,ohe la ,riforma deil 1936 palesa apert,a– ,,.,:;enite fa preoccupazion-e· del legislatoire dLo:ccuparsi · soio della ·creazione di uno strumento m9lto efficiente -nell'azione di d 1 renaggio <!,elri&p•armio., Ma !'·assunto, tr,ova anche con-_ ferma '.!}ell'opera svolta. da.gli organi, supèrfor'i: il roHega– mento dell'attivi,tà ,banca.ria con i diversi, .-ami di proj)uzione non è mai stai.o di~ciplinato con riguardo agli ,interessi,· ge, neiiali della collettività, ma solo in funzione :delle. neoossi-tà . di deterinitiati •settori-; gH iintervénti presso' le azi~de di ,eredito, affinchè queste dessero nuovi .sliòcchi a.Ila.lol"(/ azio- .·ne, sono rl,s-t;Ìltatiesigui; nella d'isciplina territoriale ·e funziò– naJe dell'attività tlei molteplici istiltuti s•i,è cercato solamente di àhénuare le rivaÌità aiffioranti, laseiando oo~ì in:,oÌuti, non pochi problemi d:. ,riassetto ~rri\Oriale e ._di innovamento delle caratteristiche dègl-i enti .1ohe~la situa-zio.ne eoonomica •gene;ale sollecitava.~Dar tutto ciò ·è derJvato che la fumnoi;ie '··deU'ero,gazione del ored,ito ha per.so molto delle sue· caratte• ristiche fondamentalii: l~ banche, ·legate al centro da vincoli antieconomici: han~o· cessato di fare i ban<lh_ieri,per trasfor– Ìnar.s.i in org.àni ·burocratici, pO'OOagili ~d anoo-i: menò sen• sibili- alle necessità del. mercato. · lissima parte- dipese - dalle d:i&posizioni coerdtive dei di– . ri'genti la ,condotta eoonomica della nazione. 3) La B(I!J1ca d' ltaliq, pur non a:v-endo in seno• al. _nostro sistema bancario la posizione preminente a,s,sunta dall'isti– tuto centrale di ali,ri ·paesi,, è però in condiz_i<>nidi funzio– nare da « Banche delle Bariche ». Esclusi dalla sua_ clientela __ i privati~ le operazio•ni su cambiali al riscocn,to,son~ state , · dalla riforma del 1936 limitate a quelfo •sottopostele dalle àziende d1 credito·, sotto i.J oontr<n>J,o d,ell'Jspettomto. La sua· azione, quindi, è sempre stata rivolta l}niciunente a fronteg– giare le necessità delle bam,he aittrav;erso le anti\ipazioni su titoli ,ed il già menzionato risconto. Tale àìuto è stato P'atti• colarn~ente sensibile durante le criisi politiche del 1938 (Mo-. naco ), del. 1939 (-scoppio delfa, guerra) e del 1940 ( entrata dell 'ltalià nel oonfl.itto). 1 4) Nonostante ,che u 1 no d,egli soopi p;o,clamati della ri,.., forma 1936 fosse ·quello di, •attuare una ri:gi<llt d,elimita~one .dell'attività dei vad gruppi ,di o•rganismi· in relazione alla ..Jofo SJ>e'cificanatura, nel nòstro sistema ban,cario sus~stono tuttorà&confinamenti, sovra.pp- osizioni, e confusioni nel campo d'azfone- dei vari istituti,, e ciò· in ,quanto•. si è volutamente ovviato ad Ùna spedficazi,one •de.lle.funzioni di pl!rtinenza ·daJie diver 9 e SP.!)Ciedi -~z.iende bancarie. · · E· così, le Banche di interesse rtazioµale, gli Istituti di diritto pubblico·, 11, aziende diQ,cx,edito ordinar.io , I-e Casse di. Risparmio; ecc., anzichè cer<!'a,redi giungere a differen– :iiazion.i ·di· funzioni - le. quaH, ,per tafoni di, detti enti, ..,.. avrebbero riscontro nei p,reced,enti storici di questi -, chii troverebbero ri>spondcnza nelle ne·cessi(à d·el mer,cato è sa– •rebb1ero moti,vo di. proficuo equilibrio di gestione e di no.--· malità di lavoro, si dedieano -tutti:, in prevaienza, ·alle o•pe· razioni di ,credito ordina.do . La differ,enziazfone non esiste neppure neila enti,tà ,d,el fido, chè mentre le medie e picoofo ~anche t~11dono à di1atar.e quanÌo più è ~sH1ile r;,ammon– tare -del credito accor.dato; le grandi si adattano anche a<l una politica dii mutui di!Jno,desto ammonta-re. Da quanto• pre- 1oeqe deriva -unà-conco:rrenza necessa ~iame.nt ~ portata ·su un· piano meschino di, ades,camenti' e mascherature, che non fa che rrto11tifica,re1'1!!'~oned,elle banèhe. · _ r Fra i più -pa.Jesi, è i.I caso ·,delle Casse di Risparmio, ·che : hanno abbandonato H tipico compito• d1 raccoglitrici del ri- - sparmìo minuto,' pe·r trasfo.rm3l'si in vere e-,pro,prie aziende di crè'dito. Ml& non oono esse le Casse sorte ·negl_i ultimi 'lustri d,el secolo XVIII ,per difl;o,frde,re_ in mezzo al profota– riato (,che riella .sua~co-sc~nza di cfasse, cominci.ava allora a . trovare i fermenti della sua azi,one d·~ classe) lo. &piritò del . risparmio, non ultima arma per oonqudstare l'agog,rtaità eman– cipazione? Ora, .. inveée, attra.veNO l'assunzione di sconti commeroiali e .finanziari, la CeQncessione dei ·fidi, le opera– zio,ii sull'estero, esse hanno ooatu,rato, fa loro alti~ima f.un – ztòne sociale, p.er scend-ere in· campo, ..avvantaggiaite. da. posj, zioni di pll'ivi.Jegfo; in conwrrenza ,con' le banche di credito ordinario. Rii.eni'amo quin:d,;. clie una limitazione delle fun– ,;_ioniloro sj .-enda opportuna. Si consideri al ·r.igua_rdol'or– ganizzazione .di queste istituzioni irn Francia. Le. Casse di Ris,parmio· francesi non fanno o-perazi,oni d'i credito; lfsse si limitano· a ra.coogliere il risparmi.o in formazio,ne, ciie· p~i riv'er.sano _ad :un organiSI)lO éen,tirale: la. C'a:isse. dés dépots et ,.. èo,nsig,naDions, il quale a ,sua volta J.o investe pre-valentemente in .titòli di Stato -0 garaµtiiti dallo, 'Stato;. In tal mo.do , queste risorse, che altrimenti ?ertebb'ero tesaurizzate a scapito della • ,ooJlettivi-t'à; trovano invece impiego, sul mercato finanziario. In lnghi"ltema ,la ·situazi,one non è' moJto• differente. . ;.' Alnché" nel' campo del cFedi,to ,mo-biHare non si ha· mag- · g,ior chiai-ez~a: le interferenze fra l,,M.I., C:S.V.J., I.C.I.P.U., C.C:O.P.,_ già ricordate, sono troppo ,noite J),er n.thied'ere .qui 'dettagliate -documenta,zfoni.. 5) Nel, nostro sistema •<lreditizio è attuaitò, il pdnc1p10 della sepa,razione del credito oo-mmercfale '<4i quello mo: .·bilia-re, a.11chese la figura della. banca iIJdift:erenzi;ata non -è .stata. del tu~to elì,ìninata.' iL'esperienza,ha dimostrato che la ~-banca mista, d-a~ra 1a· lunghezza del ciclo del prestito ban– cario·,. può trovars.i f~ci1mente, -in caso;-di run, in situazioni difficili. In tutti i paési,, pertanto, •SÒ· nosta.ti presi provve- - dimenti atti a sa.Jva,guaràare i _d<eposi-ranti. <ll!gli errori oom– Jlle\SSi dalle ·banche n~lla .J.o,r.o attività -di assuntdci di.-etite di Ùk>li privati -e ad ewta·Fe la oaduta delle ba,nche stesse, provvedimenti- che. Vlll{ln()dal div.ie1'0 di, e~ettuare determi– nate operazion~ attive, àMar fissazione di un· rappo,rto fra pa• trimoni.o· ed operazioni -~ive. In Italia la materia çominciò ·ad esséore i:egola:ta ne'.I. 1926 ed ha trovato più OTgani,casiste• mazione 00111 .la riforma_·del marzo 1936. 2) Lo ~volgimeIJJto del1e. operazioni bancarie può deter– -~ina:rsi al di fuori del libero gio,oo..deile ~leggi d-el mll.!"cato, potendo esso dipendere - ed :in -effetti esse sono• in• potevo-, BibliotecaGino Bianco -~ -r
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