Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1946
118 CRITICA SOCIALE su titoli ,a enti pubblici, a banche ed a pdvali, le operazioni d,i prorogati pagameinti presso, le stanze di compeinsazione; b) l'Istituto Nazionale per i cambi con l!est,e,-o, messo a capo di quella· parte del mercato monetario che tratta i cambi esteri: ,al riguar,do esso, che ~gi:sce attraverso gli spòrr– telli della Banca d'Italia e di determinate banche all'uopo designate, fmi-sce del monop-0Jio di tutti i mezzi di, pagamei1- · to o icreditizi co.n l'estero; c) le aziende bancarie, che raccolgono il 1'isparmio a bre-. ve· scaden1Z1a (,secondo la classificaziorne posta dall'ao:t. 5 del D. L. 12 marzo 1936 e delle qua~i'.~i parlerà in appresso), in quanto fornis-cono il merea.t,o monetar-io• di un tipo di ci-rcolazione,' dieiamo co,sì, privata, parti,colarmente conve– niente per la necessit~ d-ella ci,rcolazione stessa. 2. Org(IllJidel m~rcato breve. Org;ini del me.reato bancario a. breve .termine (di qu~l mercato, cioè, ,che ha per oggetto la moneta ,rigua.rda,ta come mezzo d1 1Scambio nel tempo e da,tà a prestito affinchè ontervenga nel pro·cesso di circola– zione delle merci) sono: . .•a.) gii Ist:ituti di CredJito di dinitto pubblico (5); · b) le Banche dri i,,,,teresse na,iionale (3); ,c) le aziende di C1'editoordinario (soicietà anornime ed in aocomandita per azio-ni,: 145; Banche coo,perative popolari e anonime coo•pera_tive: 250; Consorzi a gararnzia limitata: 10; Ditte ,bancarie: 96; totale: 501); d) ,le ,Casse di Rispamiio (81); . e) i Mo'nti d.i dedii,o. su pegno ·di prima e seconda cate– goria (23); f) le Casse rurali ed artigii.une ( 958); g) le Filiali di azli.ende di C1'€dito estero operanti in Ita– lia (5); h) alDre aziende di credito (23). Tipica opeirazio-ne auiva di questi istituti è lo soonto d'el portafoglio ,commerciale. Le ahre operazioni !li concessione del credito breve s,ono le antioi,pazioni, i riporti, i crediti · di co-rrispondenza per. ela,stidtà di, cassa. È .però da no~are_ che l' ero,gazione ,Iel cred·i,to•presenta a·spetti cl,; versi da bian– ca a ,barnca, pur senza giungere a particolari specia,lizzazioni in de,terminati rami d-ell'economia del 'paese. A,I riguardo, è però interessante Jota,re che, mentre al finanziamento degli ernti pubblici provvedono in· modo particolare gli fatituti di diritto pubblico, a quellg, delle j,mprese del settore ·mec– canico, metalilurgico •e deH'undu-stria pesarnte in genere si de– dicano specialmente le Banche di fotere.sse naz.iornale ed al– cune aziende d,j,crediito ordina,rio. In· via· di importanza, m quanto .,a gir-0 d'affaci, verngono prime le Banche di interesse nazionale: Banca Com:mercial:e ltali-ana, Credito I,taliano, Banco di Roma, iche occupano un posto pr-eminentis-simo nell'econol)'lia d'el paese. Il loro- capi– ta-le è, per circa' 1'80%, in mano aU'/.R.I.; le rimanenti azi,oni s,ono possedute dai princi,pali gmppi dei settori chi– mico-minerario, dell'eletLri.-.it~ ed assicurativo·. A ,queste ban;che seguono, gli l.••itùti di diritto pubblicl.r> e le A:z,iende di criedito ordlinario. I primi sono .formati dalla Banca- del iLarvoro•, sodetà anonuma con capitale quasi inte– ramente dell,o Stat,o (97%), e ,;la quattro, enti morali, non di,pendenti di,ret,tamente da. gmppi finanzi.ari privati: Banco di Sicilià, Banco dJi Napoli, lstiJtuto S. Paolo di To,,-ino. Mon, t,e dei Paschi di Siena: tutti halilnO pure sezioni _speci~H per l'esercizio del credi,to a lungo termine. Fra le seconde, si distaoca 1~ Banca Popolare Cooi,erativà di Novara, alla quale. sono pa_rt1,colarmerite i,nter!lssati i gruppi cotonieri e r,isiic-0li della regione. In seno agfi Istituti di diritto pubblico da, tem– po si è riscontrata una evoiluzione f:unziònale: m'l'.Ittre i,l , • Banco di Sicilia ed· il Banco d,i Napoli hanno cominciato, ·• dopo la perdita ,del serv.izio ,:li emissione, ad occuparsi jn-ten– s~ment~ d'el cred1to o,rdin&rio,, gli akri, da banche locali, p,1an piarn•o, assecondlan,clo i b1isogni dei ,commerci e delle i,ndustrie delle zime, si sono trasformate in banche re-gionali, m grad,o di operare; in virtù di particolari situazioni· cl,;, van– taggio (minoni spese generÌIIi, i[ fat,to di, non doverr rimlllle~ .rnre un· capitale sociale, la possibilità di effettuare tutte le operazioni), in aper,ta concorrenza co-n le grandi ban·che. . Un po;;to a sè occupan,o·Je Casse dii R1ispanrdo, la cùi atti-·. vìtà attuale è la risultalilte di uno sviluppo caratterislioo: esse, cioè, da istituzioni rrivolte :unkamente a sollecitare, a scopo .sociale, Ile classi miaiorL al Tisparmio, sono divenute . istituti di credito che f.anno ooncorrenza alle banche di depo– si~•o, fmencl,o a1tresì ,dji cond(1Zioni ,di privileg,io .. È, questo, UIIlaltro esempio ,fagli soo,nfinamenti e deHe sovrapp-0sizioni (sui quali dovremo rito,rnao:e) alla sfera di azione delle di– vérse aziende cre-cliti,zie, ·che la riforma. pretendeva di avere r,il!idamente .delimitata. In defini.tiva vi sono 1599 •banche, con· 6847 spor.t'el[i, che eserci,tano i'1 crediw a brnve, Si usa di,re che il numero è. BibliotecaGino Bianco ri,levante in oonfro1Dto alle possibilità dcl mer,cato. In effetti, a tu.tta prJma potrebbe sembrare possibile e 0 oonveniente un 'processo d1 concentrazione; tale argomento però; che non ·può essere inquadrato solamente erntro con,siderazioni d'o~– d·ine puramente economico,. merita un meno fuggevole cenno, che ci riserviamo di riprendere più avatfti. Si può, c-omunque, qui cli-reche la massa dei depositi affluiti aJl.e banche di ere-. dito orwnario -si è..già dimostrata in eccesso ilil 1·appoTto alle poS1Sibi1li1à di impiego a brreve s-cadenza, ,tanto, che, per· ov– viare ,1n. pa,i,te alla cosa, taii -banche vennero•, ne[ novembre 1939, auto-rizzate al.l'esèrcizio ·dell'attività erediti:z,ia, inerente aglì ammassi obbligatoTi (forma, di finanziamenio, d'al,tra parte, grad,i,ta, data la Jimitatezza del nisohio imito nell'ope• °'aziolile e la clevata proficuità di questa). 3. Organi del mercato cr,editiz,io a m,ed'ia scade,vza. Organi– del niereato creditizio a ,medio tel'llline s,ono: -:. a) le è asse di Rispa,nnio ordinarie; . b) gli IstvtJuti è gli enti autoriziam ad .esercitare il cnedito agrario; · c) le Casse rurali ed IITtigiane, con le aperture di. crredito ed ~ mutui chi,rografari ed i.potecari ad estinzione rate<a(i,e, e,n tro . UIIl.pedo,do non superiore aì cinque anni; ,d) il Teso,,.~, mediante l'emissione di: Buoni del Tesoro ,or,dinari,; e) gli Istvtuti ra:ccogllitori di risJJICl!rtnio a breve scade11-za, per fo operazioni· da essi effettuate ,sul mercato deJ eredito medio. Le ,principali, operazioni a-ttraverso le quali si estrinseca il credito a media scadenza .sono i COIIltiC-O·rrernti allo ·sco– perto, le aperture di credito in cornto corrente e le cambi,al'i agrarie pe,r il credito di, esercizio o di 'miglioramento, con scadenza sino, a cinque anni,. . Se per il settore agricolo l'organizzaziioné creditizia a me– dio termine· può, ne,l complesso,, ritenersi, ,abbastanza sf ddi– sfaicente, arnche se una, più netta distinzione !11 compiti e di funzio·ni degli organismi esi,sienti ,sarebbe preferiJbHe, non alt,rettanto può di-l'si per :i settori industl'i,ale e commerciale, al riguardo poco serrviti per la insufficienza delle banéhe che a tale credito ,si ·-dedicano.' Infatti, le banche di interesse naz·ionale e lè. aziende di, ,credito ordina,rio1 non possono es– sere, in via di massima, aut-or-izzate dagli organi di c!ontrollo ad effettuare y·eire e proprie operazioni a media scadenza, in quanto s.i tenie che eiò -potrebbe asseoonda;ce una rip-resa della formazi10ne ·di immobilizzazioni, e l'l.M.l., che s€m– brava dovesse operare anche a· medio termine, funziona in– vece come un tipico o-rgano del -mercato finanziario. Va da sè che le banche dJi credi,to oo·dinario ,concedono• il oredito a ·media scadenza, mascherand-010 oon gli strumenti di qudl-0 a breve, rinnovato di, volta in volta per tadta. intesa, Il pro– blema poir'ebbe ,tro,;are una ,soluzione autorizzando, al,cùne dellè maggiori banche di dep,osito a concede,re i,l credito in questi;one. Se canone fondamentalè ,deH'o,r,ganizzazione ere- . diti,zia deve essere i,l sincronismo tr'a il termin_ e dellè opie1ra– zioni passive ed il- termine delle operazioni aui.ve (o spe– cializzazione tempo,raJe), non crediamo che esso venga eluso qualora la gestione d'i, ta.Ii banche, i.n cui una parte rUevante . deHe mas·se dei dep'o.siti rimane ~iacente per un periodo ·superi-ore ai" classici quattr,o mesi, sii orienti an•che verso i credi ti a media scadenza·. · 4. Organri d,el meroato finanziario. Infine, organ.i.' del n,er– cato finanziario (o mercato dei capitali;· di quel mer-cat-o, cioè, che ha ,per o-ggetto la moneta riguardata pure oome mezzo di sca.rnbi,ò nel tempo e data a prestito affinchè po1SSa oonsentire gli investi.menti .a .lunga scadenza) sono, o1tre alla Balllca d 'Italia, con le antieipazion1 temporanee al Tesoro ( limita.te ad un m_iliardo di lire); al T'esoro, •ÒonIe emissioni di Buoni, del l'Desoro -n-0vennali; alle Cas1s>e di Rispwrmk,. co·n le operàzioni d,i, credito fondÌjlrio '(quando- ne siano a.utJoriz- . zate) e c oi mutui assistiti da garanzia ipotecaria di primo grado su · immobi.li; alle Casre di Risp,anrvio ·postali, con le em'issi,ooi di b'u-0ni fruttiferi; ai s.i11dacati finanziari di emis– siorne di, titoli azionari ed obbl-i,gazionar:i; anche: l'I.M.I., l' l.R.t, il Co,nsorzio per sovvenzioni su valori iaidustTiàli (C.S.V.1.), il Consorzio di credito per le opere pubblkhe (C.C.0 . .P.), l'Istituto di cre,J;;,tò per le imprese di pubblica utilvtà (I.C.LP.U.), le spceiaJi sezioni di credito indust,riale pressò il Hanco di Sicilia e la Banca Nazionale, d,el Lavoro gli i.stitufi di credito fon<liari,o, agra,;.i,o ed edilizio. ' L'oTga~izzazione ·del .cred,i,to ~mobilia-re p,uò così. essere riepiloga fa: a) per il finanziamooto degli impi.llnh ~\ ~.11g~~e~mi~atoQ oomplesso di q,!nprç§e: I.R.I.; .
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