Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1946
CRITICA SOCIALE 117 Je stesse ,che hanno soffocato lo sviluppo del mercato: mone- tario nazionale. . -, . Da una parte, mentre la ·deficienza irn ltaMa di vasti mer– cati oommerciali e la scarsità dei oollegamenlri, bal[lcari con l'estero hanno :impedito il costituirsi ·'di un- mercato, delle accettazion w·(merça to ·che,attira i capitahli sllranieri e stimola, al fine cli evita.re l'uscita dello aispoJ1ibilità monetarie ·nazi-0. nali, la ricerca delle più· eflìoienti• vie d•'impi,ego del rispar mio), la manèan~a di una produzione· d'oro e d-i un agile e -co-spieuo commercio d'es}Jorta,;ione stimolante uria nutrita offerta d,, lettere di cambio sull'es.ten1 e, quindi,, l'aumento della riserva aurea, non ha con.sentito che si formassero di– sponib'ilità che fossero 'in grado di appoggiare Ul[I ampio giro di nego2'llazioni mercantili,. Dall'ahra, il fatto che. i1l ris,par· 111ionazionale .si" è sempre ·dimo-strato un ,poco r:estio al •di– retto ,investimento inc-<S-Od-etàcommerciali, non ha, creato - .~nche prima dell'intervento statale nell'orgarnizzazione cre– d'itizi a - le c ondizioni più favorevoli al .sorgere di quegli enti finanz.ia- ri cosid-detti « autonomi », numerosi nei, mer– cati sta.tu! tj_tense, fFancese, inglese, belgi!, ecc., il clii soopÒ· non è il ,c o'.n~ll-0, per mezzo del po-ssesso, di una pa,rte pre– ponderante del pacchetto azionario,· delle imprese l;ìnanzia– te, ma semplicemente un converniente investimento dei pro- , pr_i-capitali µi titoli di diverse società. P11ima--delle note ope- · ra:mo,ni di smohi-lizzo dei portafogli di ti,toli industriali delle maggiori banche, iniziatesi nel 1932, buona ,parte di: detti enti, ch·e eranò d,i,rette filiazioni dèlle banche stesse, aveva . il controllo delle imprese finàniiate. _ Pur non string-endo nel complesso •legan~i estremamente in-· timi con l'industria, ;, nostri istituti o,rdinaci, df çredito, .in pairticolare la- Banca Convmerciale 11Xlllirona èd H Credito ltaN-anc>, esercitarono con larghezza il finamJamènt-0 ·a lun_ga scadenza. Come è noto, tali banche appaìtenn~ro -sino al 1936 a ,que1 tipo ,chiamato_ <e misto >> o <e tedesco », in cui, cioè, si· ha l'eserci2lio promiscuo. del èredito, comme•rciafo · od ordinario e del credito mobiiliate o di finanziamento. Que– •ste si fa~eva,no promotrici di nuove società corr{merciali, assumevano il oontroJlo di mò-lt_ealtre attraverso ,l;acqui.;to di pa.ochetti azionàri; accordavano crediti, à lunga scadenza· àUo sco·p~rto e sotto_ forma di riporti ·'e di aqrièipa,;ioni. in conto co11rente. Tale prat!Ìca, che ebbe .-in vel1Ìtà non pochi– meriti nello sviluppo i111du.striale, 'trovava la ··sua ragion d'es·– sere nelle specifi,che_ condlil2lÌ.onidell'economia del" paese. L_e banche _di cui trattasi, non tro;yando nel . finanziamento· a breve deI co-tnmercio ùn 1argò e -luoroso impiego· delle pro– prie disponibilità' monetarie (1), do-vevano necessariamente .-ivo,lger&i a qu·ello a lunga; per ,contro ,a: ciò erano sollecitate dal fatto che il capitale privato non è da 1110-i in pro:ooriio111i - tali da contrnbufre al funzionamento diretto: dell'industria e dell'agrico~tur·a, · · b) I preèedenti d,ellq •riforma del 1936. .· Il perturbamento p.-o;,oc.ato nei vari rami ~produttivi. del paese dalla crisi mondiale iniziatasi alla fine del 1929· si i:l– perco,sse immediatan1ente ed inevitabilmente nel set-tor~ bà111·– cario, fra quelli economi,ci i,l più sensiblile. L'economia ita– liana. si vièle- taggiunta dalla grande cri&i quiuido in essa non erario -mcora state eliminate le con.seguen~e p,odo-tte dalla sta,bilizzazione monetaria. La scossa fu quiridi ancor più• forte, sicch~ nella struttura economica della nazionè si . verifi,carono .spo-sta'll}enti tali da- modifi carne I.a fisionomia. L'o·rdi,namento corporativo trova'- la sua rag.on d'essere pro·– pr-i<,inelle sifuazjòni _patoilogiche ,che si vengono formando negli. anni della congiuntura. Il capitale finanziario- itaJiano _.: malato, nonostante _tutto, di debolezza ~ngernita. -, che nel 1919 non si era p\mÌ,tato d,i far cadere H gabinetto Orlan– d-0-Sonni1m per ·mettere·al govemo un uomo di sua fiducia, F.-ancesc o .Saver io Ni.ui, il· quale assi~rass ~ 1',oi;ser va111za del ipetodo libera.le, attraverso' ~ui .' gruppì finanzfor.ii, vedevano allora garantita la loir-0 libertà d'azione; e_ •che nel fa,s_Eismo, e. nella politica ·economica formalmente liberista del mini– stro D'e Stef!!ni, avevano trovato IÌll regime e J'indfriz7lO pliù favorev,o.Ji alla formàzioné di orgmìsm~ m-0-nopolistici; .•riu-. .scito a permearsi con l!) .Stato, ·l'_lesollecita gli :iinterveJ]ti in ognfdove al fine di superare la cri-si (tut_ti i pr-ovvedimenti presi graveranno sul popolo)· e si trasfonna nel principale (perchè il più interessato) fautorn di quella dottrina dello · Stato quale massimo 'l"~goJatore dell'atti-vità ecol[lon:i;ica, clie contim,1erà ~i a s.ost_e,_nere -comè condi'llio,ne del ,;uo svìluppo e d,ella sua- floridezza. (rl In merito a 'queste è opp,o.rtuno. tener oreserite, 1 ai fini di -_un~ valutazio ne delle caratteristichè .del mercato -del danar.o, che detti istituti ti.on sono mf\i~riu~citi ad effettuare Jl_ drenaggio della _iµ.ag-– . ~ gior parte del risparm iO, tr.ovando al riguardo nelle Banche ceope– rative Po1)0larl, ,neBe Ca&se di ~ispar-nµo 1 nelle Ca~sc postali ed in ·• quelle rµrali,, forti conço~renti, , . . ' ~ Il richiamo dei· crediti a breve scadenza gia concessi, aHe , nostre banche da istituti s!Jranieri (non meno di 4 miliardi,), , susseguente al crollo della sterlina (21 settembre 1931), ed il 'l:'i,ti~o dei depositi aU'J,nt&no .provocano, il[I alcune di qu.este- banche una pericolo-s/-ssimà .situazione· di pes;mtezza. , Ci riferiamo particolall"mente alla Comit, -la quale, a queU,'e- .poca, contro un complessò di I.300 milio-ni tra -capitali e riserve, si trovava imm-0bi1iizzata da 4 miliardi all'incirca di " _partecipazioni: ,situ;zione èstremamente delicata, tanto da fa_r prendere iÌn esame Ja possibilità di UIQa svalutazione della lira. Il C~dvto Italiano, ,invece, più oculatamente, secondo- i dettami di una politica di gestione i;;pira1a alla prudenza che sempre. ha seguita ~ che ·riuscì a suo, tempo a far osservare anche dalle imprese già da esso ,col[ltroUate (contrariamente · alla Comiit ed à1 Banco diJ·Roma, il Grelffet. non do-veue ·mai far ricorso a salvataggi),' aveva già da· un anno iniziato la . eliminazi,one dei ;;uoi investimenti di, ca 0 ratter•e· industriale .. Si -dovette qÌiind'i far luogo a queÌla colossale operazione di salvàtaggio che sgravò Ia-Bron.oo Commeroiale Italiaina ·del_ peso sensibiJissimo delle sue immobilizzazio-ni, cedute, attra– verso le sue due lwldings. la Sociètà Finanziaria Industrialé Italiron,a ( cc So-fìmdit ») e il Conso.,zio Mobibforè Italiano (<< Co– no fin»),· all'Istituto di Liquidazioni. iL'f..M.I,, costituito ap– PO;sitamente per evitare che lo 6mobi'lizzo, del po•rtafoglio d,ek la Comit gravass-e sulla drc-0,lazione, 1na111èò ai suoi oompiti 1wnostante la convinzione d,i,tutti cl;ie l'op_erazione non fosse stata· ·fatta pesare· sulle spalle d-ello Stato-. È da· notar~ che il salvataggio, della .Comi.t avveniva dopo un'accanita azion,e deli~ banche, durata due anncr·,voota a so·stènere i vafo-ri mo'; _ biliari in fase' di declino, non potendo _esse gettare ·sul mer– cato qneJli posseduti, ,per non pròvo-care un'ulterio.-e di-scesa delle quotazioni, che avrebbe ancor più dep·res~ il loro' ·po,tafoglio. ' · Peggiòra.tasi la s,i,tuazione nel, 1932, si :res; necessari.a la ·,reazione di un orgal[lismo finanzia'l"Ìo, .che noi, ,solo Jib'erasse de-finitivamente le' ban,che dai loro fove-~timenti a lungo ter– mine, ma che si .sostitu·isse .a queste Ifel finanziamento del- . _ l'industna. So-rge così I'I.R.1 . .con le sue due sezioru iniziali: Ffoanziamenti e Smobilizzi ( quest'ultima. assorbì il citato Istituto di liguidàziornJi), ridottesi, nel 1936, a1la so,la prima·. Le. perdite relativ,e al'le--operazio·ni dii,sil'lobilizzo (che dura· ' rono. poco -pi.ù di due anni) .fu-ron-0-anche questa volta s-op– portate dàllo Stato. ·(L'allo-ra Mirtistro delle Finanu; P. Thaon Di Revel, ebbe ·a dichiarare .nella ..elazio-tÌe al Sepalo del 23 maggio 1936 che lo, Stato <e dal 1919, in succes:siw, interventi 'e ;;alvataggi ba:ncari, aveva ..coperto con i pro-pri mezilii peri dite ~appresentanti un onere -di un ordme di grandezza. su· perio ..e alla spesa straordinari-a affrontata per l'impresa afri- cana»).- - · , · '· - ·· iLa crisi , risoJ.tàsi d ,o,po quattro arnrii dal suo inizio-, avèva in.segnato qualcosa.ag; li ambi-enti finanziari, del paese: e-cioè che l'intervento d ello Stato nell'economia, promosso per ne- . cessità contingenti durante i.I quadriennio 1929-193-3, -poteva ossere anèhe per il futuro sostenuto, ed anza perfe-zionato, al fine di attuare (flJella torali1ta,ia -disciplina produttiva. neces– saria per fronteggi-are, senza tema per gJ;,!interessi dei grup– pi, i gravi avvenimenti che· il ·destino riservava al nostr.o– domani è che facilmente potevano essere prevosti. La legge deL 5 febbrai-o- 1934 n. 163; istituente le 'C-0,rpo-razioni,_è. lo st-rumento, giuridico, di .tale disegno. · 'La politica ·economica instaura-la in Italia imponeva la si· -curezza di poter attirigere nel risparmio nazionale cjuanlo più po•ssibile .. Ed ecco che Io Stato corporativo si elegge a supre mo tutore del rispa,rmio•, la crt!Ì• raccolta viene cons:iid,e– ra.ta (unzione di interesse pubblico•. Nella 1SUaprima 5es~ione d el 13 giugno 1935 fa Corpo-razione della Previdenza. e ·del Credito segnala la necessit~ di un riassetto, •/legli organismi hal[lcai-i ,che tenga coq,j:o di tale pri-ncipi-o, e chiede la costi– tuzione d-i un Cornitato Tecnico Cor,porativo def Credito, che elabori un complesso organico di disposizioni ,rivolte alla difesa del risparmio ed alfa disciplina della funzi,oné credi– tizia. Il 7 febbraio 1936 il Comitato viene ufficialmente isti– .tuito; j,l_ 12 marzo ~ucce.ssivo· la. riforma è un fatllo· compiuto ..· c) Vattuak, sÌSIJem.àJ bancario itµBiano-. Il sistema bancario italiano presenta ora, il seguente quad,ro. I. Organi òX merc~o nwnetario. Organi di tale mercato (di quel mercato-, cioè,. che ha per oggetto ·.Ja moneta, r.i.guar· -data &ia come mezzo d.i-scambio, istantaneo contro b'erii at– tuali ·ò· con!Jro altri mezzi· monetari pure attua,li ·od à breve diffecim!ID,to ,temp-0,::àle, sia come_ iistrumento- di pagamento) sono: . ·a) la Banca d'ltal,ia,, preposta al governo della ·moneta, che essa -eserci-Ìa mèdiiante-il mon,o,polio della circolazione, ·i.I ri~cont,& del portafogilio ad istituti ban1cari, le ~ant:icipa?Jioni
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