Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1946

116 CRITICA. SOCIALE / d·i cui si haamo già studi accurati -svolti da tecni'ci spe– cialisti. I più importanti· di questi problemi sono :. - istr,uzione professionale agraria, propaganda e condotta agronomica, organismi commerciali nell'agricoltura,_ q,uestioni igieniche e s1mitarie, tutela è difesa d~lle produzioni; - bonifica agra'f1a, ecc. . GIOVANNI SAMPIETRO Il problèma bancario SoMMll.RIO: 1. I Ìermini ,del problema. • 2. PecuHar,ità del. l'attuale o.-dinament,o creditizio: a) Il merca10 monetario• ita– liano; b) I precedeyiti della rifocma 1936; cO L'attuale siste– •ma bàncario italiano; d) Co.nclusion~· critiche. • 3. Rioostru· zione eoon~mica e politica ba,ncaria. • 4. Il cont,roillo dell'at– tività bancaria: a) Organi preposti al controllo banca,rio; .b) Funzfonw e struttura ·dell'lsiituto di emissione; e) Democra– tizzazioille delle aziende di credito. • 5. Ricost.-uzione econo• mica ed ordinamento ba,nca.-io: a) Il problema della concen• trazi,one; b) Il cartello banca-rio; ·e) Il finanziamento d~le pi,coole im'prese; d) Il- finanziamento dell'industria; e) Il fi– nanziamt;nio dell'agricoltura; /) il fin3111ziamentodella ricò.– s.truzione edilizia: 1. I terminidèl problema. È di comune cognizfone che· la ripresa della v,ita econoniièa del nostro paese. è strettamente légata all'esistenza di un ordinamento bancario strutturalmente adeguato, alle esigenze imposte dalla ri,piresa stessa. Così, se si pensa che per l'Italia i< ,,:,1pres.a economica » significa edificazione ex novo ,di quasi tutto l'apparat9 economico della 111azione,risulterà partioo: larmeinte evidente quanto i,mporti che al ·prohlenia in esamè venga data una oonsapevole soluzione. . , Se il orpdito ·ha di',divenire strumento di, so~idarietà eco– nomica, unà modificazione della struttura del suo esercizio · indubbiamente si deve attuare. Per ,contro, se noi pi,eten~– ·mo che il eredito afflll!i,scalà ove l'impiego, bancario trova - una tale superfide di rischio da lasciare il bancbiere incerto • nella sua decisione; se vogliamo che la banca intervenga non solamente in favore ·di imprese od. iiniziative che offrano i classici elementi. di· garanzia; .se auspi-chiamo che il finan– ziere si faccia una ·còscienza antispeculativa, nel· senso• che ·arr1v,i a comprendere ,che l'inteiresse suo e del suo, g,ruppo . non deve metteirsi contro finteresse della collettività; se pen- siamo insomma di intaccare la ,prerogativa del banchiere di essere insindacabile « autor.e d,i scelte o>,dobbiamo però•cirea– .re un sistema creditizio che consenta tecnicamente tutto ciò. · Comunque, a prescindere daHe considerazioni d'ordline ge– nerale sin qui esposte e dal fatto che, in regime di poHtica eco1:mmica.« di i,ntervento ~>,qual è quello veirso cui 111eces· sadamente ci avv.iamo, non si ,puo pensare di lasciare alla - libera iruiziativa il più. delicato' settore dell'economia, c'è _ un argomento, per noi. determinante, dal quale sgorga la ne– cessità' che la 111ostrào-rganizzazi,one bancaria deb'ba ,essere info.cmata· al principio del cont.-oUo: la situazione contin– gente. · La rip-resa impone la ~ob[ili.tazion~ deJ. ri,sparmio· ed una politica creditizia ·che sia rivolta unicamente ad otteniere la maggiòre utifftà possibile da.Ile risorse naziona1i. ·M.<l'bilita– zione total.e '. del risparmio atta a limitare lo squilibrio fra questo ed investimenti, sqU!iilibrio che,. se di una certa rile– vanza, potrebbe ,provocare una &ituàzione ·simile a quenla derivante dall'inflazio•ne (1); politi-ca bancaria. che orienti il credito nella dir~zione più ·conforme all'interesse geni- rale. · . ·· 'L'esperien11a di- ieri e di og,gi ci insegna-.ch~ .soltanto da una int~Higente ·e consapevole disciplina sa.-à possihile otte– nere i .risulta~ auspi,cati. Questo è l'unico- piano di lavoro e. di diretti,ve possinile, affinchè il fin cui tendiamo, la Pi– .nascita economica del paese, venga tag~U111to•, Su questo pia– no, pensiamo, sarànno d'accordo e· tecn"oi ·e politici, sempire -c!1eabbiano l'animo rivolto al benesser-e pµbl;>lico_. · 2. Pecu'faritàdell'attualeordinamentocreditizio. I· principi fondanaentàli che devo,no informare il processo di .-evision~ dell'attuale ordinamento bancario, sono, queUi' del controllo democrotico sull'attiv,ità creditizia e della denw- cratizzaziorne· del orèdiliO. Si ltat,ta, cioè, di, a,gire al centro, a) {l mercatq mtmetario iuùùurvo. crean.d'o organi che, .att,mver-so,.una compo-swzione demoCll'a-. Il meroato mònetario e finanziiu;wo, nel suo complesso, · tica. dei propiri qq,idri, in c ui dovranno p ertanto èssere rap- un ~istema risultante dal coordinato svolgeir:Sidi negoziazioni presentate tutte le categorie conoorren.ti al ·processo produt- aventi per oggetto i prestiti in danaro a breve, media e lunga tivo, del quale ·il· creòillO è: l'ausiliario indispensabifo, iap- scadenza. Mercato alquanto rigùd~,, agendo in esso, in modo pjano indirizzare e contenere l'azione delle baillche afnnchè assai. sensibile, pur nel mutare assiduo delile cì,rcostanze e sempre sia sadvaguardato l'inteiresse. generale; ·ed aHa ,base, nell'atteggiarsi sempre nuovo· della vita. economici, iÌ pnin- facendo sì che i Consigl,i, di amministrazione delle maggiori eipio monopolistico del funzionamento ·degl,i, scambi, dato banche vengano .compost1 in modo da comprendere rappre• che Ie· banche, ll"endendosi -solidali fra loro mediante una sentanti di tutte le forze attive del paese e dei. dipendenti rete di' convenzioni taci tè C/ scritte·, sono in ,grado di dmpor- delle banche stesse, in modo ,che la gestione di questi istit;u~i · re uniteir.ilmente le loro condizioni allà clientela, che s· ,·,sia ,sottratta ad influenze ,pa.-ticolaristiche. · ' trova, qui,ndi, ,p1,ivata di ampie. po'ssibilità di- scelta fra i Evidentemente non·· si può .co111sentireun~ rinascita del- ·.tassi' offerti. . · ' · ' l'autocrazia bancaria; la quale, libera da ogni controllo poc Evti,dentemente la formazi9ne e· la 'struttura dèl merca,to po-lare, signoreggi·co·me meg,lio ,creda, p~_rsèguendo assai spes- monetario e finanzial'iÒ sono condizionate dal grado di svi- so scopi· che pos·sono--dsùltare pregiudizievoli all'interesse · luppo delle singole economie. Quanllo·pi,ù gli chèql.Ujs ,tf.Òvario della oolleuività. Non bisogna dimenticare ..che le banche O!Pe-· campo· d'impiego nella ,ciroolazione; qu3J11topiù ij corso dei rano con un capitale che in grandissima mag,giora.Q~a deriva· camhi stimola l'afflusso di capitali esteri 111el paese; quanto dal risparmio del popolo. Migliaia e milioni sono coloro m·agg,iOll"i sonò, r fond!i <Li,sponibili da parte dellè ·banche; ~he affidano ia lor,o diimaro agli ist,ituti di·.~reòito•, per rica- quanto più' il ritmo !Ie11'espansione ·=mmerciale· ed -indu- varne un .frutto•, e per lo più 001110., economi.camente· e banca- striale ~Uecita, in .pro,pòrzione alle risorse d!isponibili; H riamente incompetenti,: tutti, comunque, nell'impossibilità credito.; quanto più le operazioni di borsa, nella loro dina- di auto-proteggersi. È quindi uri dovere sociale impedire-che mica, attivano i finanziamenti a,breve per i' riporti: tanto il· dana.-o, dato alle banche dal· .popolo, venga dalle banche più il meircato si itrol:mstisce: . utili,zzato ·per iniziative i .cui,risultati nOill siano dii benefièfo- 'L'Italia, modesto -centro di -contrattazioni internazionali!, per il pop-0.Jo. , cori' scarse o; ,comunque, 1110nabbondantii disponibiHtà ni- Non l;>isognanepp11re dimenticare che« per i quattro q"Q>in- quide proprie, industrialmente mella fase di~ sviluppo. (il cbe ti; il mercat:0 mo111etario,non è, nell'epoca attuale,. un mer- implica sensibili immohiaizza,nwni finanziarie,), ~ndebolita, cato vei,o e proprio, ma è il d,e~taliQ unilaterale, monopoli- 'da una ,politica.. economica di « autosuffieienz,i », aveva, an- stico, delle ,oondizioilllii_ loro, da parte delle banche, alla ~l:ien- ·che. prima della, guel'ira, un mer-cato monetario alquanto ri· · tela» (Alberti). E biwgna ben meditare sulla ogmplessità strettò. Lndubb111mente questo non ha frutl,to dell'appog.gio d,i e delicatezza deJ. mecC!!uismo d•el credito, per cui qualsiasi un sistema bancario molto sviluppato; ma, ,se è pacifico .che irregolari,tà JJ.eJ.suo funzionamento si ripercuote, con ·gravi la banca, in forza dèlla sùa potenza econòinica e della sua conseguenze, sui mercati monetario e finanziario e, quindi, possibilità ·di aziòne nello spazio, può influenzare l'ambiente è motivo di di,so,rd'Ìill.e di instabwtà nella: viW. econom,ìca,. in cui opera, è altrettanto· vero che Ja banca· stessa, quale Non sono foll"se d'acco,-do gli eoonomisti nel rilevare che azienda lucrativa, per non crearsi condizioni di v,ita sfavo- aHa !base delle icause delle depressionì .e delle crisi st a :sem priì · revoli, nel determinare le fo;i:me di: gest!Ìone deve •tenere nel - · un'esagerata ·espiµisione crediti:mà, di modo che pro ,pr.iò nel- dovuto conto le cii:eostanze d'ambiente sulle quali non-può l'« elasticità » del credito bancario è da riconoscer si- l 'ele- · 'èffjcacemeìi.te operare; circostanze che; nel nest.-o caso, 'sono . mento perturbatoni d'ell'equilibll"io economioo? (Bresci@i ' Turroni). Il ruolo a.ssUillto'dal crèoito nella vdta eoonomiça imp.one che venga stàbilita una forma ÒÌI controlilo sul oo.-iplesso · bancario, al fine di rendere questo ·sensibile a,gli- interessi , enerali. - · · BibiotecaGino Bianco (;,) Non ci si 'lasci ingannare. dall'apparente contraddizione fra il principio economico basilare, seeondo cui <e ogni. operaz.ione di inve– ~ti:inento pliesuppone un atto di rii9parmio )) ~d H noto programma di 'Vorrfi,nanzterung - finauiiamento antici'.l)8to - f\e.ilicemente at– tuato nel 1933 dal ,govéf-no tedescò per dare inizio ·a• .lavori P?b– blici. ,. - _ •· ! ,· ✓ I e- .,.../ ~-

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