Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1946
112 CRI'flCA SOCIALE duttivo di raggiu11gere il benessere nella giustizia e la giustizia nel benessé_r~. . . . . Invocando una politica economica or-gamca, la quale;:. eviti interve•uti 'frammentari presi su pressione di grup- i pi o di categorie interessate e parta dal concetto di eTe– -var..: la de.pressa produttività del Paese e di aumen– tare il -dividendo nazionale, -il Copvegno ha - chiara– mente indicati. gli -strumenti di tale politica, e ha affer-· mato· che i risultati devo1io essere ottenuti non da un vi'ncolismo burocratico, ma dalla collaborazione di tutte le forze produttive espresse -in organi nuovi, democra– ticamente articolati. L'attuazio11e di questa politica eco– nomica dovrà in ogni caso tener conto della struttura estremamente differenziata dell'economia italiana, e quindi utilizzare il contributo che le diverse forze pro– duttive possono offrire, qu{lnclo sia garantito, entro limiti predeterminati, il loro libero incremento. In ma 0 teria di indirizzi commerciali interregionali, affermato che og ni politka protezioll'istica tende a deprimere il teno.re cli vita dei lavoratori e consente iniqui profitti a ·c ategorie e gruppi privilegiati, il Convegno ha postu– lato liberi ti.asferimeuti dei fattori produttivi nel mon– do : in -gl).isada co;ll!sentire la piena e la migliore utiliz– zazione di tuHe le energie, reclamando. un'azione decisa e contem:poranea dei partiti proletari dj!l mondo contro le politiche economiche nazionaliste. Ha però ammesso che, da:t~ le condizioili attuali dell'economia inteinazio_ · n.ale,.il reinserimento di quella italiana non potrà avve– nire-che gradualmente, e che ogni deviazione--dalla so– luzione economica sia contenuta in limiti in cui sia ben chiaro il rapporto tra danni e vantaggi, rapporto valutabile dai parlamenti liberamente eletti e non dalla burocrazia. ·Ha affermato indine che, poichè fattori da noi non modificabili rendopo necessaria uria costrizione nelle sèelte, ·è"'indispensabile formularè graduatorie çli priorità ilegli impieghi delle materie prime importate, ciò che non può avvenfre senza ben definiti orientamenti programmatici. · - • Il Convegno è stato, a mio avviso, _up grande paci– ficatore delle tendenze, perchè sul terreno dell'azione · il Partito deve. urgentemente trovare - e troverà -, in onesti cons~nsi e iu·un clima di tolleranza, una linea ben definita di politica economica immediata (1) ROBERTO ThEMELLONI (1) Mi limito .ad -accennare poi che il Convegno ha anche preso in attento esame i proble'llli -di carattere finanziario, e in parti– colare il tema d'el bihancio dello Stato e dei tributi; gli arg:omenti relativi all'econotnia agraria, .alla rie-ostruzione edilizja 1 alla « sicu– rezza soc\ale :t, ai rar5i>orti tra sindacati operai e vita produtti,va. Anche su ~utto ciò c~iare mozioni spedficario l'opinione de~ Con- , vegno e formeranno oggetto di ulteriore, discussione a Firenze. Mi auguro c·he altri collab9ratori va,.Iino più specificat~mente èli tali terni ai lettori di. Critica Socia,le. , Metodo e azione ,µel -p~rtito _ Pieni di buon semso e saggiam;enlte ispirati ci' sembrano i riwdesti suggerimemllii oo1111J€1nuti in questo ar~olo del no- ti del partito stesso (oongressi), ,oppure· iµ confronto al moi)do esterno (pubblici consessi), ,§e ciò' è vero, corrie demoeraticamen'te è vero, si invoca e 'si impone 1 il metodo ·colll cui realizzare queste forme, in perfetta efficieyizà, per tutte le --manifestazioni 111ellequali. i-l partito deve essere presente per affermare i pl'opri prin- cipi, per raggiungere le proprie finalità. , . Non. sarà inu,tile -tener conto .che organizzazione lllOn è solo asso-dazione di individui riscaldati alla fiamma d-el'la stessa fede, vincolati aagli stèssi interessi i-deali o materiali; bensì è anche a.,zione rivolta a realizzar.e (per intimo esercizio di forze, per fervida elah,orazione di idee, per costante rap– poll'to dei suoi componenti) iJ superamento delle sue .posi– ziollli,. il conynuo suo progrèsso. In una parola, mentre as– wciazione può anch-e essere una Joor:ma statica di vita, orga– nizzazione è, per definiz.ione, dinamismo• ~ostruttivo. '-Ebbene, per _raggiungere gli obbiet'tivi. che, via via, sì pro– spettano per effetto della stessa attività del partito, occorre che gli o•rganizzati in esso, si affiatilllo tra loro e con -coloro 1 che hanno per mandato il compito di indirizzare l'azione oomune; ~tabilendo una effetti;a,_ relazi,one di• propositi e _di intenti, con tendenza alla unificazione del pensi~ro- e del– l'o,pera-, non mai per co_ercizione ·autoritaria, ma per mutuà comprensione -e tolleranza; sicchè siano, i ~principi e le fina'. lità comuni a C()nciliare i diversi, pùnti di vista, a detea:mi: . tiare l"indirizw universalmente accettato. Ai ··questo scopo· sérvono le ·assemblee delle sezioni; 1-e quali saralllno attive ed efficaci; quando- si propongano, per la trattazione, argomenti.ben definiti, che vertano• su proble– mi colllca-eti; rivolti alla r,ealizzazione del prog~amma del partito, Intorno a tali oggetti si accenderanno- utili dis_amine, effi– caci disciissi.oni, destin·ate a dar rilievo all'irntimo senso del pro-blema posto. I partecipanti che abbiano qualche cosa da djr.e in proposito non declameranno nel vuoto·, ma troveran– no i:ispondenza nel pèlllsiero di altri, suscitando nuove ideè . aderenti o contrapposte, che, ,espresse, perfezioneranno il COlllCCtto; per arrivare .alla· deliberazÌone- migliore, •. . La quale, essendo .il risuJ.tato di una disamina collettiva, ' che può essere derivata 'da precedenti stu.sii,' discussiorni, espe- . riooze realizzate nel. tempo e nello spa~i.o, rapp_r.esenterà va– lido strumento alla ·maturìtà del· pensiero, socialista. Ove ciò ni>n si attui; o si attui male, no~ potremo mai ,avere u111a ccolta di ader.enti aìl'idea·attivi e oonsapevoii, ·in che si sostarnzi.a_una orgafii7<zazione politica. Avremo bens.ì,. ( salvo ecce~io,ni, dei gregari senz'anim_a, senza convinzio-ni profonde, facile pr.eda delle suggesti<mi ili quei, v,o-lontaristi ,. che non s_empre agisoono nell'interesse del partit,o·. Si agg:iplllga, -per altro, che, senza assemblee e conseguenti discussioro, 1110n s.i dispone di uno dèi mezzi più efficaci .del– la educazione politica positiva:· quella, che ,si forma a,5sistendç.., .al dibattito degli opposti, pensjeri, OQn che o•gnuno- esercita il proprio· giudizio,- mal:Utra le pro-prie convinzioni, i11umina le proprie decisioni. . . OccOTTecorwscersi, r- Ma 'olt~e che tvovarsi, dire il .pro-pri.o pensiero•, :discut~re,r biso-gna ai.che conoscersi,· _ a ·poichè il Patrtito (quand,ò non si tratti di un piccolo, cen– tro, in· cui i pochi' a,derenti vivono l'uno accanto, all'altro e .po,ssono agevolmèillte'ciascuho-- co-noscere la personalità degli . stro· compagno Bèdetti, che so-ttoponiarmo abl'attenzvone di twtJti coloro che h1IT1J1110 · funzio,rui '. direttive neUe sezio-nì del Pwrtito, Sc,n,o proposte. che ci sembrano degne· di essere pronl!amente accol'te, La C. S. - altri}, il Partito. deve tr,ovare gli accorgimenti tecnici d.el- · l'o~ganizzazione; che rendano possibile la recipll'oca valuta•. z_ione di tutti- gli inscrittL 1 • •. · • · Per wn, sano ordi,urrrhe:,;,todel Pwnt.iito . . U~ partito è sanamente ordina;o· quando i su,oi rapp.,e– sentanti nòn solo ripetono il mandato dal. 001.'po · collettivo, rria, avendo manifestato il loro·'.pensiero·, hanno trovato tale consenso, per cui hanno la coscienza di i:appresentare -l'e. idee; le concezioni 0 prevalenti nel 'Partito med-esimo. Ossia il ~artito· non è ·negli -uomini -che lo ràppresentan~, se questo non interpretano gli intendimenti dei. mandani.i. Da qui la necessità di appr,estare' i mezzi che ,permettano la- libera circolazi-one e la ..nitida espressione del pensiero ~ di ·tutti.. nelle sezioni, nelle federazioni provinciali·, regio– nali, nazionali, in 'modo da assieurare che venga émpre espressa la voJ.ontà oollettiva. Mezzi che saranno le assem- blee, '.la discussione,' le votazioni: il tutto rivolto allo, scopo di discérnere, ·tra gli ad•erentf, clii sia più idoneo, per pa– .. trimonio di idee, pei· aderenza alle convinzioni delll. màg- . gioranza, per facoltà di so-stenere determinat.e ra.gioni, ·a raypresootare il partito _in,,confronto ad altri r,appresehta111- 8 iblic){eCa Gino Bianco ·· · ¾ tal· fin_o,1'es.ecutivo della ;Sezione dovrebbe tenei-e, e tener bene aggio,riiato•, uno schedario degli aderenri, con pre– cisi qati ariagrafici: cogno.fue• e nome dell'inscritto, pater– nità, luogo e. data· di nascita, domicilio· e recapito ahh_ua~e, studi- compiuti, officina od uffi-cio in -cui presta l'opera sua; genére· del lavoro oompiuto; data di inscri'zione al Partito _esoo precedwte attività politica, cariche ~ccupate i111 vr.ece– denza e quelle. occupate attualmente; giornali, riviste a -cui è abbonato; finalmoote indièaziono Je1le .particolari attitu– dini dello inscritto, che possono eessere distinte 0 ·-11elle se- • ~uenti categ,ori,;:: amministrazioni- pubbliche, gio-rnalismo:, propaganda orale, lavoro nelle organizzazioni (sindacali', cooperativistiche, cultu!rali•, .assi,sténzi.ali, sportive, ricreati- ve, artistiche, musicali,• ecc.), _ · È intuitivo. che, se -0-gni s-ezione approntasse, sullo sèhe– dario generale, tanti gruppi di sche de qua nte·so1110 le·atti-– tnélÌlll'i, sarà fatta aiu~gr.,afiéamente· la' su.dd'ivisione dei socia– listi aderenti- al Partho in grunpi di competenza, che si po– tranno oonsulta,-e collegialmente ogni qual volta torni op- · portuno di esaminare un argomento specifico, o ai fini del•
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