Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 7-8 - 1-16 aprile 1946
CRitICA SOCIALE Il Convegno Economico socialista · contributoalla formazionedi un progràmmaecono– mico del Partito. • ~ .m:3-i.mon~eu~o ~i fu, nel nostro pa rtito e in tutti ~1~ altri, lll cui_-g10v1portare la politi.ca sul piano della scienza e la scienza sul piano della pol itica, è proprio questo_. !' 1 fa.i come ora i problemi che si pongoilo alle coll~t~1v1tà prese,ntarono soluzioni obbligate, se esam.i– nati 111base all urgenza .della loro condlisione e alla P:io:i~à 1i premes_se sociali, confortate dalla qu<!si una– mm,ta d.1 consensi; ma,j come ora, tra i contorni nebu– losi _dei progra=i loi.Jtani, si ammette una coincidenc za d1 gran parte dei programmi vicini. Ciò .non si,o-nifica rinunciare a difendere· e programmare le ideoloo-ie· care , a~ ·ognun~; significa inv~~e porre queste ideol;gie sul piauo razionale, consentirne l'affermazione minimiz– z~nd~ gl~ error! e i costi degli errori, evitando'Ié improv– v1saz1om, che mvano si maschererebbero come tattiche· significa infine fondare ogni realizzazione di caratter~ sociale su una pfattaforma, solida e 11011effimera. In · questa vigilia di conclamata ricostruzione •-- che deve essere per noi resurrezione - incomincia a notarsi la stanchezza per i programmi verbosi e vao-hi e il vivo· de~iderio di programmi immediati, che ;011 dimenti- chmo la coucreta realtà attuale. ·. Tutto ciò ha beu compreso il Conveghò economico Alta Italia dell'Istituto· di Studi Socialisti, convegno che si è- radunato a Milano il 16-18 marzo e che ha sa– puto ..t~ovare; ,per. la qu,t1si totalità dei problemi sotto- • P?St:gh 1 ,sol_uz1oru c'!n unanimità di consensi : prova d1 v1tahta d1 un parttto, che altri vorrebbero vedere ·di– laniato nel1_'azione pratica da dissensi insanabili, ·è ot- ~m.i premessa al Congresso di Firenze. . Compiti urgenti ;ei can~po economico Dopo quasi mezzo .secolo di prodigal>ità allegra, il Paese. dovrà. coraggiosamente adottare una politica eco– nomica, che con brutto nòme si chiama produttivistica .. Dovrà anzitutto rendersi ben conto dell'importanza del proprio regresso economico, che rii1crud,isce una povertà· spesso riaffermata come tipica della Penisola: renderse– ne c•nto vuol dire studiarla., con sapienti cure anatomiz-, zarne le cause e le e.anse delle cause, evitando uu esame limitato alla superficie; vuol dire spogliarsi della ri– stretta mentalità di gruppo. Questo cons.entirà di porre con esattezza i termini dei problemi da risòlyere, giac– chè è la buona diagnostica che costituisce il fondamento per una favorevole terapia. · · Compito ·primordfale di un ,governo che nou si accon– tenti della pnlitica di improvvisazioni, la quale caratte– rizza tutta la storia economica italiana del passato, è ~ello di conoscere e far conoscere a tutti, con tempe– stività ed obiettività, iL panorama produttivo del\,f aese. La politica del pa·ssato regime, impostata stilla segre- · tezza, timorosa della pubblicità, preoccupata di non turbare il sistema ·nervoso dei cittaclip.i, deve cessare. L'arma più efficiente del progresso della soé:ietà umana è stata la pubbNcità, cioè la diffusione della notizia, la facoltà di discussione, la. presentazione al pubblico ·del massimo di informazioni sulla vita economica, J.:al– largamento· costante del campo della· conoscenza tron riservata ai soli ,gruppi priv.He,giati, 1na estesa a' tutti i -cittadini. Il .Paese si educherà ad ui.Ja esistenza eco– nomica sapendo, ;non ·~gnoràndo.· Illùminare tutti sul processo produttivo è il primo dovere d'un gòverno po– polare. Dovr~ essere anzitutto una politica che sve1i e .: colpiscfl: l_e tn~ffi~ienze, cioè una politica· saggiame,µte • produtt1v1stica, la quale parta dalle p r•e1I1essesoc iali del dirittp del lavoratore a un'esistenza dignitosa.ed uma- vna, e sia_ p~onta 1;el _colpir~ l'imm eritato priv ilegio. Dovrà qu111d1favonre·1l· corltmuo formarsi di combina– zioni, senza consentire che tali combmazioni si trasfor– min_o_in J?<?Siztouim?1;opolistiche di clas~e o di gFuppo o d1 111d1v1dU1. Il d1ntto al' lavoro, aspiraziono! fonda– mentale dell'umanit~ odierna, deve essere soddisfatto .··attraverso la pien~ occupazione delle forze 'lavoratrici adatt_e, ma deve- ~ssergli ,parallelo il d overe del lavoro. Nè S[ può con.~~pire UJl!l.a politica ipr.od ,uttivistica se non quando essa sia capace di,elevàte il liv ello di esistenza 81bl1oteca Gino .s·anco · . della_ classe 18:vora_tri~e,cioè di assicurarle la mao-gior poss1b1le sodd1sf~z1one de( bisogui ill' misura cresc~nte; se non q_uan_do _es~a è capace .di aprire costanternente la s~rad'.1 ~1~m,gh~n 1 da. qualunque classe provengano, e d1 _ehm1111;1r:e gh metti, comunque pervenuti al .privi-· leg1~. Pohti~a prod_uthvistica vuol dire assicurare .,tar– momco_ e pieno sviluppo delle capacità deo-li uomiui ~_guaghanza 1elle rposizioui di partenza, ~ organizza: z10ne delle differenze umane sulla base dell'identità umana·». Limiti e natura dei compiti ,deUo Stato. - ~a p_oli_ticaeconomi~ca del Paese dovrà.essere sottratta· ali arb1tno del potere esecutivo e affidata alle delibe– razioni degli organi rapP,resentativ,i,. affiancando cou– t~mporaneall?-ente organi tecnici consultivi adatti (Con~ s1gl:o Supenore dell'Economia). Senz·a cadere dal cen– tralismo corpora_tivo alle soluzio;ni anarchiche, occorrerà -che -la burocrazia degli enti pubblici sia' commisurata 11el suo costo al servizio che rende, e sfugga al peri– colo dell',elefantiasi, attraverso il controllQ di ben con– gegnate democratiche tappreseùtanze. Democrazia nel!e del-iberazioui non deve significare lentezza <li de.cis-ioni. o debolezza nell'applicarle: nella ,condotta economica d_elPaese si esige snellezza di organi, prontezza di fun-. z10~ament?, lotta :1- fondo contro ogni sperpero di tempo o d1 sforzi, onesta profonda negli uomini. È nel cou– çiliare questo bisogno di ordiname;nti democratici con il_ bi~ogno d_i organi efficienti, e non tardi ed, impac- . e1_ai1ti,che s_1parranno le capacità dél uuovo .Stato. La vita economica del iPaese deve essere facilitata non in– .tralciata, dal· congegno di direzioue demo~rat 1 ica dello Stato. Gioveranno all'uopo l'ampliamento delle auto– nomie, l'incora~giamento all'iniziativa, il costante pa,– r1;1gonetra_ serv12:i ~esi e costo di questi .servizi, la, sele– z10n~ degli uom1il1, la cura posta nell'educazione eco– nomica. Lo Stato non deve essere l'idolatr~to arbitro, ma l'e.f– ficace strumento della vita economica del Paese. Deve co_stituire, su -ba~i democrnti~he, .il congegno non agno– shc~, ma . coordinatore e stimolatore delle forze pro– duttive del Paese, nell'interesse della collettività e non di una sola· c,1:f!SSe della [>Opolazione. Devé costare quel che rendt';, e m tal seuso soltanto ed in tali limiti è il più prézioso dei beni posseduti dall'uomo. Ten~to conto dellf: condizinni di tempo e di luoo-o l'ampiezza dei servizi resi dallo Stato deve essere tu~entata ma deve _essere ponderaita,l~ decisione_ di affidarg_li co~piti nuovi fino a _cpe 110~1 e 11:,grado d1 a~solvere compiuta– me1:te quelli premmenti. ed .essenzrali alla vita col- lettiva. · · Irrisolto ·finora il prnblema di .evitare I 'assalto aÌ danaro pu~bli_co.da pa~te di uomini. astuti o di gruppi avv:enturo~1;. irn~olto 11 p-roblenfa d1 mettere al riparo da 1mm":111 nsch1 ~a classe. lavoratrice; irrisolto il pro– blema d1. r~nd~re l?,eno ~isuguali la· posizioni ini·ziali sei:i,za pnv1l':g10 ~! i1'.1scita; irrisolto il problema di evitar~ la cnstall:zzaz10ue di monopoli: a danno delle -magg10r~nze e dei ~onsumatori_; _irrisolto lò stesso pro– blem a d una ma ggiore econot111c1tàattraverso una mi– nore. inefficien.za del _con.gegno produttivo: irrisolti tutti quest i interrogati vi posti alla civiltà moderna di fronte ai q,~ali, mercè l'ag~~ticismo dello Stato, si' è rimasti muti; mette conto d1 mvocare a;ncora- e sempre che· si· aprano le porte, tutte le porte, alle energie nuove ed escluse o malamente utilizzate. · Le delib,erazion,i_ del co.nvegno: Le rispost~ a -questi e ad altri interrogativi, a queste· e a~ altre esigenze_, ~ono vem1te in gran parte dal Con– vegno. _Il qual~ ?1. e posto sul piano di una politka economica :poss1b1~1sta,.senza preoccuparsi delle parole, senza preoccuparsi d1 111?-postazion~ dogmatiche; cou la pre~es~a che nessuna nforma sociale è attuabile suHe sabbie mfide. d'un.a economia dissestaµ. Così i! Con- , vegno -ha :~hiaramen_t~ affermato_ l'obbligato punto di parte_n~a d1 una politica economica oro-anica che im– p~gl!-1rl P~ese ad uscire al più presto dal ma~asma col m11111110 d1 s_offerenze per. le masse lavoratrici e che ~on,~a .pre1:11111ente, lo sforzo concorde per ric~struire 1 ed1~c10· drstrutt?. La sosta~za di tutti .i lavori· del Cornegno sta qui:_ nel commisurare ògni atto politico v alla realtà economica, ma nel trovare la 'iil1ea ottima che consenta a tutte le f<i,z~ operanti, nel campo pro-
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