Critica Sociale – anno XXXVIII – n. 6 – 16 marzo 1946

CRITICA SOCIALE 85 n.udeo capace d!i raccogliere àttorno a. sè tutte le :f ~rze intente -ad operare pér l'avvento di una iutègrale demo– cr~ia repubblicana. Il nos_tro·p-unto di 'V~sta., Veuendò .~ra a indicar.é ]e.-direttive su ~ui ,noi· vor– remmo a:v\Liata la. vita e. l'~zionie del Partito, ric_onfer– miamo sulla quest_ione òr ora dibattuta il nostro. punto di vista. Premettiamo, coilltro le, jnteresisa:te e non sin- . cere a:fre-rmaz.ioni di alcuni, che n<>inon siamo in !1.l-1 cun ·modo anticomitnisti è riconosciam,o• .anzi che il P_.. C.. ha,. a:n_chene! mom,e_nto·,pr_efe'!-te d_ella ~a -na~ 21011.ale e .internazionale, un'ut1bis~1ma fimzjone da campière, e dich.iari.a11iodi sentire t_utta I' affinità' che ci ~ beg'a ad esso; per la comunanza dèlle mete :fìnàli e del car~ttere di partito del proletariato. Soggiu-ngiamo di ritenere ta-ssativ0 dovere del nostro. iPartito di oppors_i in ogni modo al tentativ-o ,di isolare il· P. C. nella vìta del Pa.ese .er a.Ile ma11.ovte. ché _gruppi reazionari. potessero tentar.e per indurré il, P. C ... ad uscire dalla · legalità,, con la spèranza di susc_itaire .un. movimento di -r,eazione èhe ne· disperda le forze ie ne s.tr.onchi possi- . bilmenite la _ v 1 itia..-• .Per la stè~sa ragione coniideriarno · dovere de/; .P. S. d,i .resfringer.e ogni_alleanza ,od accordo· con altri Partili,. 4a cui si ~tendés~e esclude-re il P. C. Diversità di dottrina e di nietodò tra P. C. e .P:) S. . . . '. - ~ ~.,_ : ., . -Oiò rìon toglie ---peraltro ehe ~oi s_.e'litiamo fra il -P. C .. e. il· n<;>stro Partito div-ersità di· dotirina, ,di me-todo, di. atteggian;.e.ntj, le quali, finc:P.è pevsri.stono, non consen- · tono la fasione. · -- . _- , , · . Accenniiamo somn1Jariamente a qùeste differenze. Mén– trie· il P·.· C. int~rpreta la dottrina marxista n.eil senso c~e sempre glt interessi di cui il proletariato si fa pala., · di-uo hanno ·un valo.re e una portata 4n~vérsal€, il P: S,. riNene che_ questa universalità in tanto sussiste in qu.anto il proletariato ac,quis~ coscienza della sua fun– zione di d;ifo:Qdere tutti gli i_nteressi legittimi .e iiven– d1~re _h~tti _i·diritt1 contro gli interessi pat=ti~,olaristi:ci e 1 pnv1leg1 della classe cà-piWii.stica, superando còsì _i limiti cle[la classe 1per tradursi in umianità .. E méntre ; il· P. C. considera ~be la fun?Jione rivoluzionaria sia affidata ad ,esso_, come a partito ._déll'avànguardia déÌ ' pro~eitar:iiato, i1 P. S._; pur· s-è"'nzae~clittdere_la funzione eh~ ·in certf m@menti possono ave,;e le ·6lites, - ritiene suo compito di s_usdtare •in tutto. il proletariato uµa · - autonoma conscrpevol~zza per porlo in condizioni·· di essere ·ieisscr stesso l'effettivo autoce della propria em.an – èipazioné Appena poi oocorre 'inc;licare qual,e è la di– versa _-concèzdone della· disciplina e della. democraZÌ'a ,,inter-na del Partito a cui si. ispira la prassi comunista e quella ·che contrassegna la gennin~ tradizione del P. S. : ah-che if Nenni ga di recente avuto· Òçcasione . -di notarlo, con -parole a ou.'i possiamo senz'altrn as- _soc:ia.rci. - _ · ' Sen.za indugiarci a i.c;viluppare queste evide"nti diffe– renze di d<:>ttrin:a ·e. di metodo e a -rilevare come l'at– teggiamento del P. e·. OSG-i11i oggi fra ~ri -rigiqo. ope- · raismo e Li affermazione di una indiscr-itniuata soHda– rietà n,azionale, aigg;nngiamo che è- essenzi:a.Lein questo 1no.1;t1Jent-0 la di'Versa posizione nostra e- de I f?., C. dii f'tonte albai situazione inter11azionaie. Ndi aspiriamo a congiungerci in un vincolo jri:t;erl'.!-azionalecoi Partiti' socialisti dti, tutti\' Paesi, in molti dei q-Q.al ,ifFrancia, Belgio, Svezia, Norvegia,. Danimarca,, Cecoslovaic~hia) essi 'partecipano. ~.,1 gov,erno· _o (Inghilterra) l'hanno tutto in loro mani, ma ci sentia1:110interamente Hbefi :llel giu.4,ica~ dell'opera loro e asis~there cli fronte· ad, essi quell'atteggiam,ento che riteniam,o ,più. consono al'– Ia ·nosfoa dottrina ·o alte es~genzie de:I.nostro movimento o dèlhi. -nostra_ vita n~zionale; tanto è . v,ero- che non . abbiamo esitato a dien·undare la :r>olitica .estera &,i la– buristi,. hoppo legata ancor~ ~Ji interessi imperiali · dell'Ing'hìltefra. ,J caniunisti, invece, jxltr -d9po ,che lo scioglim.e1ll,to del Komintern e clell'a ·III Tnteril-azìonàle ha rotto ogni l.01:0 vincolo di diPendenza dalla. R~sia, si sentono ancora spiritualmente così legati a q-u?s.tada_ •non .a_vvertire,. anzi ostinaiframente negarre, e he anche · /,a .s~a politica estera è tutta presa in un contrasto di imperliJalismi 1 di frollte al quale va riservata, qa un Earti~o in_tenmziona-listà, piena Hbeiità di _critica.~ di at!t~iam€!mto. . _ t:::StQl:IQi&G.aoGih;fa-eB~6(aJ' ~~nf.e-rm.,iamoche ap.- . . punto p~r queste coustatat~ differenze il Patto d,i ·unità d'afiqne ·coi comunisti, qél · qualé noi auguriamo un rafjorza.menjo e la massima p.0ssibilità di estensione, de~e però essere meglio ·precisalo _e .definito. . GU organi di collegamento dovranri.e> funzionare, con . preciso -rrw,nd~to.dei" risp_ettivi pa..rt.it.i, tutte le, volte _che ~i debba decidere qualsiasi forma d'azione comun@J. in,a non do·vranno esservi cornmissio,11i n:ii~te ,perma– nenti e tanto ineno circoli misti è _giornali comuni,· i- r quali non. possono far .altro che confondere le idee ed . ·impedir~ quell'orientamento della cosdenz:a. soçiaLista a. cui deve mirare la nostra opèr.a _di propaganda .. La stessa co1ùu11anz,a di azione ·e gli. accordi clie a, volta a volta _dovranno prendersi deb):>ono escludei-e s>gni interter-enza di cias-cuno dei due part'iti nella, v'ita i,n- , terna dell'altro ,ed. ognj. tentativo di. ledere· la sua .. libertà di decisione in tutte le questioni eh.e possono ,p,n;~sentarsi; , . La democrazia , interna del Partito Às;gicurata èosì l'autonomia del Partito, ~oi d~bbiamo · cercare di accrescerne l'-e:ftìcieuza·con una· larga e sin– cera .democrazia nella sua vita ·i_nterna: Il cozzo delle idee -è vita < ;l.el . Partito, che per :esso sii mantieue· sempre aderente e 5ens'ibile alla réaltà ·in mezzo .a- cui viv.e e deve· svoÌgere tà sua ·azione. Il P. S., se vuole, come si è detto, ésser .guidà ed al tempo stesso interprete della coscienza del proletariato, nou può. terier c.niusi tntro 1e ,mura delle proprie sezioni i dissensi di id-ee che s'i manifestano nelle srue :fil~. Il proletariato deve ~ssere consapevole ~ trarre 1 ume dalla conoscenza dei termini del .dibattit.9, e, al tempo stesso, gi;udic?re e · porta:re il contributo del proprio pems.i_ero,.della .pro– pria volontà.- Non si può quindi lùn.il.are all'interno d.el Partito la libertà, ma - si deve cons-.entirne a11.che le esterne· -manifestazioni, che trovano limite solo nèll'ob– bligo della disciplina· quando sopravvie),ie il. niomento dell'cvzione. QutiSfa ·conçezi_o~e den:iocratìca implica un'organizza-· . ziop.e die 1 l Partito per, cui, tutti i compagni poss.ano C.0-1'.1-– tdbuire a segnare' le· diretti'Vè dell'azio1re com.une.· Quindi convocazione di tutti in periodiche assemblee, nelle quali si :Prendano le d-eliberazioni la cui attua- . zion-e dòyrà poi- ~ise.re affidaµ allà fedele interpreta- , -~!one degli org.ani esecutivi. · · 1 • · .· · ,Pur •riconoscendò _ la possibilità di modifiche in alcun.i , pa1,ti~olari, noi accogliamo per lo statuto çllel Partito le direttive· èui· ,si -ispira .il" progetto ·Fara-~elli. In me- . rito all'organizzazione del l'arttfo vogliam - dire qua,1- c_os.aanche ~sulla. questione, largamente dibattuta, dei nuclei o cellule azie.ndali. Noi non d•i,se-onosciamo· la proficua -funzion1e. che -essi compiqno e, q~indi, l'op– portunità della foro costituz,ione. È· ce:otamerrte utile che gli operai di uno stesso stabil'imento, uniti daJ vincolo dj .una _fede comune, si raduuin-0 frequente- 111-ente per tr~ttare problemi· sindacali,. problemi della gestio_n.e aziendaJ.eì. into-rno a .cui esprimano parer'i e formulino ,proposte; intlkano, ritrovi e conferenze per– la propaganda delle loro id~aJità ·ed abbiano s-èambi di idee sui problemi della vita del Partito; ma ritenianw antis_oèiaiista · e ~ntid,{}_niocratico · chiudere l'attività po– litica- dell'operaio _o del tecnico entro l'ambito dei pro- · pr.i compagni di lavoro, frazionando gli •iscritti al Pat- ' tifo in categorf'e e nuclei separati, fac~li a chiudersi nella ristretta visioue di interessi particolaristici e spez-· zando · in questo· ~odo l'unità de11a daisse lavoratriçie. Le ragioni addotte in --~ontr~rio sono inesistenti o fal– lad. L'operaio de'èJe çsser.e messo in condizione ·di ·ap- ·_ prendere quel èhe· non SCD • da.· compagni di fede che . hanno avuto m-odo di acq-uistare maggior_ cJtUUYa e deve ' abituarsi. a contrapp61:re un pensiero proprio a qweUo \ che essi gli -espongon.o o a sc€gliere fra due çontra;.. st~nti pensieri -che gli vengono prospettati. Così si for1na (é tèalmente si è ìn .11101.ti ca si formata) la _sua · educazione 'nientale e 'politi_ca, non _c_erto ·nel chi,uso_di una celtul'a aziendale, dove_, per·_giuntaJ c'è per lo. più . u:ria" persont1 (talora 'Vienuta di fuori)· o· un pkcol_o gr.u:ppò ·C:heparlà e fa e disfà e· indke ·votazioni affret– tate, spess'o fatte senza' akuna~_preparazione e consa· pevòlezza, · e ._sifa~ interprete. d('un pe.nsiero_ ·:gabellato d'qltri,, 1na 'in realtà soHan1.o-s-uo. In:fìnitam.ente più libero e genuino è il pensi.ero che si esprime nel'le se:– zioni ~dtotia1i, dove gli is.critti vanno ,in veste di

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