Critica Sociale – anno XXXVIII – n. 6 – 16 marzo 1946
CRITICA SOCIALE , 95 zione ~resceva idi an.no.in anno, anche pèrchè fi9riva in Italia l'industria dlell'ingaiggiatore, la quale. si COil:1- binava sapientemente Clon quella dei trasporti mari!– timi. Uno Stato, una società, un'imp·resa avevano b1- soano di ma.teriale umano a scop•o di popolam~nto o di sfruttamento ecJ01nomiéo? Non c'era che da ve– nire a p,rènderlo in que.s.to nostro ~olo~'sale serb_a– toio. Abili agenti mandati sul posto riuscivano facll– m·ente, con le loro mirabolanti ,prom~s~e, .a prender~ nelle reti i bisognosi. Viaggio gratmtio, trasporto. d1 intere famiglie. Affari <1:'qroper gli_a~matori ed i. vet- , t,ori che esercitavano mcon.trolliait.1 11 11011'0 mestiere. Fin;lmente, dopo che il parassiHsmo esercitato a danno degli emigranti ebbe assunto prop:o,rzioni scan– dalose, il Goiverno si d·ecise- adl inite-rvenire. Il Parla– mento p,romulgò la Iegige del 31,- genn_ai•o 1901, Ja quale disciplina il regime dei p,as_saporh, accorda ~l ministro degli Esteri la .facoltà d1 sospendere l'em1- c • gràzione per motiv~ ,d'otdine :pubblieo, e q_uand~ sia~ -nio in pericolo la hberta, la sicurezza, e gli '.a.veri d~1 cittadini italiani· istituis,ce la p1a,tente pe,r 1 vettori; s.an.cisce Iè norm~__;per la tutela sanitaria dei partenti e cr,ea iLCommissai;-iato Generale, nel quale si accen– trano tutti. i servizi .dlell'erµigrazione. Non passerà poi molto tempo che si farà in Italia una politica dell'emig.razione cori un'attrezzatura ade– guata 1aUa necessità di indiirizzar.e. ed assistere gli emigranti in patria ed all' esterto 1, ma oramai hanno fatto le ossa Je Federazioni nazionali e p,rovvederan.– 'ho esse .darettamente ,a,d·istruire i· lavora!ori che· ~mi– grano tem,poraneamente, mediante· la pr 1 opaganda in– vernale, e a stiipulare convenzioni coi cioirdspondentL sindaèati esteri, intese a p1acl'ificarei diritti e i do•veri reciproci trai ,gli operai nazionaH e. gli immigrati. : Il problema· dell'emi_g.razione è nuovamente all'oc– din'e .diel giorno ,del C6ngress10 -irl.terniazionale socia– lista tenuto a Stoccarda nel 1'907. Il. Congresso, dop•o· aver dichiarato che non ,può_considerare come mezzi p,er evitare i pericoli eventuali di _cui emigria:zi10 1 ne , ed immigrazione minaccian_o la classe operaia, la re– strizi,one alla libera circolazione, nè l'esclusione ·di indlividui appartenenti· a na1zionalità o a ,razze· stra– niere, raccomanda l'_ammissio11,e,senza restrizioni,' de-. gli operai emigrati nei sindacati d.i tutti i paesi, l,a facilità di ammissi10 1 ne con una quota ragionevole, il passaggio gratuito da un'o.r.g~nizz.azi,one nazionale in un'altra, sotto condizione dell'adlèmpimento completo degli obblighi verso l '10irganizz.azio.ne nazi 1 ornale. Nello stesso. anno la Conf e,renza sindacale riunitasi · a Cris,ti3i11iastabilisce che-i sindacati affiliatj, iai Cen– 'tri Nazionali sono, tenuti ad .ammetter~ -tutti i m.em– bri dei sindacati corrisp,o;ndlenti degH altri p,aesi, purchè qu.esti comp,ag11i si\aino muniti .di certìfìcàti rilasciati dall'organizzazi1oue -del paese di loro P•ro– venienza. Se ,.non esistono convenzio~i ti:a le ·orga– nizzazioni di meshe·re prescriventi un altro m:odo- di regolare il passaggio, verranno ad,orttafo le noi-me se– guenH: 1 °) la quota d'entrata pagat·a all'organizza– _zion~ in cui il membro era isè.riUo sarà me~s ,a.in con- .· to; se questa quota era minore ,cli quella dell'organiz– z,azione in cui si enlra, questa può pr•elevare la dif- . ierenza; i 0 ) quantio ai dir1t,ti al soccorso edl agli aHri v~ntaggi, saranno acquis~ti in .proporzione all.e quote pagate .e9, alla durata de•Hia.qua:Ii,tà di membro; in nessun caso si metterà in cont,o un _tempo più lungo. Speciale invito è rivolto alle 1oirganizzazioni inglesi e nord-americane acciocchè modifichino i lo·rci statuti in m_od•odia renderé possibile l'ingresso· degH stra~ nièri nelle Iorio or,g1a1nizzazioni,sop,rattuLto abbassan- ·do le guote. Su 1p•ropo'sta cl.ella Confeder·azionè Gene– rale del Lavoro .italiana è ·rigettata· l'idea· di fare il collocamento della mano cll'opera .da un;o St 1 aito all'al– tro, ,perchè, allo. stato a,ttuale d.eH'organizzazione, talf collto•oamenti conducono sempre. ad aUi di crumi- ra,gggio. . La djseiplinl8l ,delle correnti emigratorie fu r·egolata . definitivarnenie medliante convenzfoni stipulate tra le due .federazioni Ualiane maggiormente interessate (Edilizia e Bederterra) e le oorr-isipondenti òrganizza– zioni straniere. Quale prog.ress•o nel volgere dI pochi Bit1ffeit'eca Gino Bianco • Alcune cifre statistiche. PrograJmma per il pross.imo ·avvenire. I ptù antichi dati ~tati~tici che .p.ossedliamo sul fe-' nomeno migratorio rrna,lgonio•al 1861 ,e attestano che in quell'anno gli emigrati da tutto il R_egno;~ccett1;1a– ta la Venezia· furono 141.290: Nulliai s-1sa d1 preciso sul fenomeno' mig,ratorio prima ,dell'unitìcazione del H.egn.o, ma si può ritenere .fio,ndat~l'opinio~e che una _ vera e propria emigrazione •0!J)•eraia non es1s,~esse.D_o– po il 1~61, invece, !'emigrazione aume:r_ita.di_ an~o 1n anno con saggi progressivi quasi umform1, srno a raggi~ngere nel 191a la oospicua .cifra di 872.598 unll.à. Scoppia 'la guerra ,d1el1914, la qua.Je, non solo interrompe bruscamente il deflusso, ma ci restituisce . anche tutti i nostri lavoratori sparsi nei paesi d'Eu– -ropa. Il rimpatrio tmprovviso·di questi layoratJoiri tut– tavia non cagiona una disoccupazione durevole, per– chè essi vengono assorbi.ti interamente dalle neces– .silà_belliche. Do,p,O' la guerra le cose sono molto cam– biate; gli Sta.ti Uniti d'America, verso i quali si diri" gevano i nostri. conitadlini, decretano il contin.genta– . mento deil'immigrazione europea, riservando all'Ita- lia una quota assai bassa.- Cionorno•st:Ja,nl.e l' migrazione ·rip,rende, sia pure su scala ridotta, s.enza mai esti.n– gue·rs.i. Sotto la dittatura fascista: è fatto esp•resso divieto tanto .ai sindacati operai quanto ai s.indacati padlro- . nali di cioUega.rsi coi sindàciati dei paesi esteri, di partecipare ai congressi e idi mantenere comunque relazioni d.i carattere internazionaLe. Non per ciò l'e– migrazione finisce, ma dii essa si incarica soltanto lo Stato, il quale la padroneggia e -la dirige in con– formità drei suoi pfa.q.i pioiliticL . Ora se noi, allo· stato, p,resente delle cose, possiamo preved~re una forte ripresia delle correnti emigrato-, rie, l1'lllla possiamo dire invece su come s.i pr'esenterù ·la situaiiohe per ciò che con-cerne gU shocchi, quan– d•o le vie- saranno aperte e gli uomini torneranno a circolar.e liberamente. Ciò .diipenderà dal· bisogno e dalla .politica che •adotteranno gli Stati di immigra-· zione. In tanta incertezzà, però, prudenza vuole che si prendai:1-0 in -tempio le misure necessarie per assi– stere gli emigranti, indipendentemente dall'azione che potrà svolgèr-e lo Stat•o. Urge ristabilire le relàzioni si-ndtaciaii .internazio– nali. Ma pe-r far questo occorre ric_ostituire le Federa– zioni naz10nali, p1ossibilmente p,er rami di inùustrje, e collegarle internazionalmente a mezzo dei SegrcLa- · rlati internazionali, come si faceva ,una volta-. Biso– gna insomma -riportare il movimento 'sindac2le sulle basi logiche, :r:cslituend10-ad ogni organismo le sue specitic11e attribuzioni. Questo è il desid'cno degli or– ganizzatori socialisti, i quali hanno votato nel l_or·O recente convegno una,-1nio,zione· pro.grammatica in cui prop,ugnano « sollecita ciòstituzione delle Federazio111 Nazionali delle varie categorje e adeguato sviluppo delle lorò attività». Le sedf centrali delle Fed·crazi,o:ni ·dovranno esse•re tras,ferile in quelle località dovc,-per l'esp·erien~a del pass·ato e per obbiettive consider.a– zioni, verrà riconosciuto che si potranno ritrarre ;i-· sultati p,iù favorevoli. _« Nel prende·re atto con vivo compiacim.ento del– l'ammissione dell'Italia nell'Internazionale Sindacale 1\1lo-ndialee nell'Ufficio Internazionale· del Lavoro· -– agg~unge la mozione -. il Convegno segnala alla Con~ federazione la necessità ,di intensificare i suoi rap– porti con le Organizz,azioni Sindacali ,d,egli•aJtri paesi, tendenti a ristabilire relazioni di favorevole intesa per un'azione ciomune di difesa dei .diritti del lavoro e la èreazione dli una nuova viba: di pace, di u·gua– glianza e.-di giustizia fra i :p,opoli ». E noi concluderemo auspica.n:do la sollecita ricom– posizione dell'Internazionale SÒ'Cialista, la quale - come abbiam,o djmost-rato -- ha teso in passato se– gnalati servizi al proletariato internazi,oITTàle e più potrà renderne per l'a~venire. · RINALDO RIGOLA
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