Critica Sociale – anno XXXVIII – n. 6 – 16 marzo 1946
- 92 CRITICA SOCIALE ' stabile alla Nazione, i gruppi politici hann_o il dovere dd,~ non fare del Piarlamento la tri 1buina delle piccole beghe "' partito; m.a.scher,ate, da battaglie di grandi piri,ncipi. IV. - Sistema unicamerale e sis,t,ema bicam.eraiLe. - Abbiamo ·fino ad ·O!ta accennato genericamente al Parla– mento; ma .a questo punto ocoo.rre. ved~ye oome esso deve e~– sere costituito e, ain.zitutt,o•, se sia pm oprp,~r~uno ,che s131 formato òa 'una o da due Camere. La t-radiz1one e, nella maggior part-e degli Stati, per il si1st_e1;1a _hicamer_al-e e trova" la sua ragio1J1ed'essere nell'opportumta d1 u~ reci,pr,oco ~•on– trollo, di guisa che u1J1a Camera all'o.c-oo,rrenza mod-en le eventtiah non ponderate deviazioni dell'alt:iro ramo ~e,l Par•_ 1-ament,o. Ciò presuppone, natuiralmente, una certa differenza fra La composizione d'elle due Camere, -e quind!i anche un diverso .sistema di designazione. _ Negli Stati federali l'esistenza d~ _du? Ca~e-r~ di.stinte si pone, anche a· prescindere da, altre oons1òeraz10:Q1, oome una esigenza natuirale e necessari1a, in 4:11anto al~ u_sualle C_amera dei Deputati eletta a suffragio umversal~ e diretto s:,1 con: trapipone una Camera alta, alla q~,ale eiascuno ·d~gl_i Stati federali invi,a un eguale numer-o ò•1 raip-presentantI, m ma– niera -d_a bilanci1are, a fovore dei meno p,opolosi, il ·predo– minio che gli Stati più popoaosi hanno nella Camera bas.sa, dato ùl maggio-r numero dei foro deputati. _ . Ma una s'i.mile Camera alta non può entrare in questione negli Stati unitari, quale è e rimarrà certamente il nostro ·(3). Posto d'unque che neppure _è il caso di parlare di un Senato a nomina presidenzii·ale ( oon CÌ'Ò in Italia non si farebbe altro che sostituire il Pres_idente del1a Repubhlica al re nellia no– ntinit d-ei senatori), restano da esaminare le, ipotesi di una. Camera a.lta dettiiva e dJ1una Carr,.era còrpo,ratiV'a. Frequentemente si cita Francesco Ruffini, il quale, prima dell'avvento d-el fasd,smo, aveva propo,sto di riformare il Se– nato oon l'i-mmi·ssione di rapp;i-'esentanti delle categoni~; ma, a par,te ìl fatto, giu~t.amen~ messo in luce 'da ~ario Bone– schi, -che allol'la si trattava~ d·i ringiovanire nella maniera . miglio,re un vecchio organi~mo e non d'i· crearne un,o· nuovo, non è d'etto che il piro-getto, ·del Ruffini d-ehba necessairia– mente provare la bontà dell,a_ soluzione corporativa, per il s-olo fatto .•di non essere rospetto di ori,gin-e. fas-cista. Il Partito d' Azion-e, il quafo si è mo-s11rato•,tra _gli altri ·partiti polit,id, il p,iù sollec'ito a stu~far-e questa matei:i,a, si è pronunziaJto. p·er una seeonda. Camera ·oosti_tuita su· una bas-e-che potrebbe definirsi, in larg-0 senso, oor,po-~ativa: ei;t•· trer-ebb 1 ero a far pa:rte di, es.sa i cittad-inii; che occupano deter– miinate cariche amministrative, i rappresentanti delle regio– ni, dell-e. categorie professionali, degli oirganismi culturali, , ecc. Ma la has-e troppo eterog-enea di questa Camera sarebbe lungi dal garantire che la Camera .stessa non ri.sulti un ag– gregaJto. di parti ma1.amente connesse, anzichè un tutto or– ganico. E tale 'inorganica asse1)11ble,aben diiffioilmentè po-– trebbe essere la seir€}namod:eratiri·ce dell'altra Carriera. Più omogenea _sarebbe, semmai, senza dubbio, una Ca– mera più s.pecificatamente ·corporativa, oostituita dai rapipre– se,ntanti delle ,categorie eoonomi 1 00-prof essi,onali, -con in più, al ma,ssimo, i rappire&entanti d'egli o•r·gani,smi culturali. Non. crediamo -òi insistere sulìla oonsid·erazione, da altd · svùÌuppa~a, che . do-ve il cittadino non ,si preset-1:ta più alla vita polit.i'ca come tale, ma esponente .specifico di una data categ,ori1a, vi·en·eJeso il principio ess-enziiale della democrazia. , Infatti è vero che una eamera corpòrativa viene ad essere più un'assemblea dii tecnici che di .politici; -ma quiaido l'alta Camera sia efletta a suffl'lagio- ùiiiv'erisalo e d 1 iretto, non ven– gono in effetto messù1 in pé ,rico.fo i :principi di mili .sostan- ziale democrazia. ' · _, - - È pJutto!)to fondamentale la oonsidera~•one; svolta da Ma~ rio Boneschi, che, se lo- schieramento di questa Camer,a. si · attueirà s-éoondo i oriteri politi·ci, in' quanto essa verrà aò a,ssumere, un'impo,rtanza reale nella prassi, cos_tituzion~le, ·-la gara dei 'partiti per ,a-ccap-ar:rarsi i: posti che diano diritto ad entrare nella Camera: farà gravemente degenerare la vita di ni,olti_enti, che ,dievono svolgere per loro natura man.sio~ te~niche e {io,n politJ:che. Co-sì, ad esempio, nulla di più. facile che i Senati -acoodemicL delle Università d:iveng~no, oon · tale sistema, campo di fotta dei' pa,rtiti, con grave nocu- mento della ,ser.ietà d-eUa s-cienza. _ , . È v"ero -che, nell'eventualità .in eui ma1J1.cassedi; assumere lma reaae impoirtanza n~ll,a vita ;p,oH,tfoa del Paese, la_ Ca- , mera corporativa non ,coirrer-ebbe questo. risehio di• stimolare -fra i p 1 artiti: la lotta sfrenata per l'aceaparramento dei 1 seg·gi. · f3) Lasciamo al nostro collaboratore 1ft responsabilità di questa Bi btrotel!an@rrro <Btafll~os,i. ·· · Ma in tale oàso viene anche a' cessa-re l'oppo,rtunità d·eUa Camera · stessa: in.fatti una Camera senza ri!lievo politico può es.sere utilmente s,o~tituita da ass~mbl~ oon,su~t~-ve,che possano pi,ù speditamente svolgere ,gh stessi oomp14, se:nza la rp,ompa di un a.piparato non irisporidente ad' un 1 a so•stanz1ale irealtà politica. . In ,effetto un Consiglio dell'Economia o del Lavoro a c_a· rattere tecnico, e yerciò meno so,ggetto alle jnfluenze dei parti,ti - [e• quali 1 -sono quasù· sempre nocive in questa sfera nòn specificamente politica ......:., è in grado di svolger-e tutte le funzioni dii una Camer.a corporativa nel campo eoono– mico,• e non è d'etto, che, come H flsdsmo aveva oreato una nu~v; -categoria d;i 111oirmegiuridi,che di competenza delle oorporazioni, l'Italia democratioa _non· debba rj•oonoscere al sudd·etto Con,siglio l'uguale faooLtà di emanare .vere e pro•• prre norme giurid.i.ch ~ 111eli],a sf.era di competenza,_ ad ~so devoluta. Del iresto anche un Consiglio d1elle regJoni potrebbe avere tluna ·vita a~tonoma acoanto a questo p·rÌip.o Consiglio, nel– ' l'ipotetico caso ehe~ contradamente a qùelli .~he mi, sem– brano esser-e gli inse~namenti: del.la sto,r.i•a, .dovessero avere v,it~ le, ~utonomie regfo,naH nel.l~ordinamento poHti_co am• miniistFativ-0 della quarta Italia. • Non rimane ,quindi: ·che ,ricorrere ad un Senato el.ettivo,, se si ritiene ·che il controllo di una Camera alta sulla C~– mera ,d'èi d-eputati: sia. indi,spènsabi,le, per ,garantire una più .serena e più ponderata •pras.si1pia;i-lamentare. A questo pro– posìt.o si dirà -eh.e la Firancia, nella quale sin,o ·a ieri :u,n Be~ naito elettivo s,i è affiancato ,alla - Camera d-ei deputati, pare oggi orJ'eltit:arsi verso una Ciamera unica. Ma hÌ'sogna anche. tenere p,resente che l'educazi,o,ne ,poHtica, d'el popolo fran– cese è superiore alla nostra; onde l'esperimento potrebbe p1res.&o di nòi riuscire ,più pericoloso. - . , Se si· deve però po-rre, oome la Cecoslovacchi.a. ante-1939, una ,Camera a~ta accanto ·a unia Camer:.a- bassa, stabi1endl() pirati.camente per le duè Camere lo ,stesso sistema d_idesign.a– zione ( in Ceco,sloyacchia per essere elettori d'ella prima o-c-– :eorrevano 25 ,anni compiuti e 21 ·rpei e.sseire elet:t:o-ri della seconda), tanto -vale adouare. i,I sistema uni.camerale. Non su pic-ool,e sfumature, -come i -qmJttro anni dJ1di,ff.erenza per gli elettOTi, può essere fond·ato un distinto carattere ddlle due Camere, dal punto, di vista della intrin.seca oostitu:liione. È certo che .i[ Senato•, _per avere un.a sua ragione. di essere di fr.ont-e alla Camera dei deputati eletta naturalmente a suff.ragio universale, e per costituire un elemento di' stabi– lizz;azioll1e e di chiari,ficazione, non può èssere eletto, che a suffra,g.i:O ristretto, come accadeva nella. Terza, RepubMica Francef'e. Mia ,in questQ ca·so o-coorte che i!ll corpo ristretto degli ele~tori ·111on rappresenti umi. classe piuttosto che un 'alt_ra e non costitui,sca in ,pai~tioolare la ro·ccaf.ort~ d:ell~ bo.rghe,si~-– Tale corpo non lo si può pertanto trovare che nei consiglieri comunali' e ,prov,inci.affi. · Questo corpo elettQ.•rale di diverse diecine di nii,g:lia:i'a di _ cittàdillli avrebbe un g.rado ,t;li preparazioone po1itfoa tale da garantire u~a cosciente. scelta dei suoi rappresentanti, e 1Dell-0 ~tesso t,em,po avrebbe la .più d-emocratica delle origini, ,in quanto tutti .i suo~ componenti •sono d·esignati; attraverso 'il suffrai.io universiafo, dal popo~,o, i~ quale ;jn tale modo, ele~gendoli aUe car,iche amministrative, affiderebbe lorro an:che l'ulterioire ·mandato d'i scegliere i deputati :per la Camera alta. A questo• oorp,o e1ettor.àle ip~trebbe,ro· eventual– mente aggiungersi1 il rap;presentanti• ·dei s.i:nd1acatidi categoria, n'.at11ralmente c,on prevale1J1za delle masse lavoratrici rispetto ai datoiri di lavoro. Afftro oorno eletto·rale, al d'i fuori di questo, non· riusciamo a· vedère. P-ertanto, s,e si ritiene che esso non si:a adeguato .aUo -scopo, afftro: forse hon resta che ripiegare ,su' una Ca– mera unica, affiancata da Consigli aventi funzioni prevalen– temente t_ecnioo'.-oonsùltive. LUIGI PRETI Nei giorni 16-19 mm-:ro si IJeri-anno a Milano, nelle sale àiel 'Palazzo Reale, le sedute àel convegno 'OOO'Tlcmioo Aùa ltalw, · imdetto dall'« Istituto di studi sooia!isti >). Vi si àVscur,erà deUa ri/o-rm:a imdUSbriale e dei co~g'/Ji. di gestione, della rifmnia finanziari.a, della rrifom,p, agrarr,a,, àlelfa rwo,stru• zlione edilizia, del sindacato e · del'la' vita pt'oduttJiva, della!. formulazwne di run programma dJl politica eC<mJ<>:miea del P.S.l.U.P. Il conveffn<>, che prec.e<le di due ~settimane il Congresso dJel Partito, promeDte di essere delipiù ailto interess.e; perciò imviti.amo tutJl)i i ,wstrj, ami.ci che si, occupan,o- dei prob'lemi che Vii s._{Jr'{l'IUW discussi a intJeroonire al Convegno- ed a por• tarvi •il loro co-n1Jributo di esperien\Za e di studi-.
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