Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 5 - 1 marzo 1946
CRITICA SOCIALE . 69 municipalizzazione, quella del dazio consumo; e del- Moz1·one derr}f "AmI'c1·· d ' cr· 1·11·ca Soc1·a1e \\·p r l'anno successivo è la costituzione della lega di resi- & " Il stenza fra mezzadri, affittuari e braccianti, che poi ·1 · e u · I d. I ·p s I o p dlivenne Ulll3J potentissima coqperativa per l'acquisto ' . I prossimo ongresso nazmna ~ e . ; . I •. deJle macchine e delle semen•!i; e pur del 1890-è la (F" 12 27 ·z J disfatta: totale dei moderati' nelle el~zioni politiche, . irenze - ·apri e da cui usci trionfante là lista socialista-comp,osfa del Basèfti, di Camillo Prampolini, del dottor Giacomo Miadfeie del conte Alfonso Corbelli... Poi circoli socia– listi, cooperat:ive e leghe di resistenza e municipaliz- ' zazioni si irradiar-ono, aumentarono di numero e di _importanza. Le 1mmicipalizzazioni_ divennero aziende fforiid'issime: tutto il servizio farmaceutico cit:tad'ino, l'officina gias ed ·elettricità, il macello, le celle frig@ri:_ · fiche, le affiss-ionL le pompe funebri, un forno e- un panificio e poi le colonie scolastiche. alpiine, un'uni– versità popolare, è, anche, la· costruzione e l'ese·rCÌ– zio di una .ferrovia ... Il nostrd Luigi Luzzatti e il - fr.ancese Carlo Gide, e alt-ri illustri economisti, ven– ne1;0 e ammirarono. Invano urnru coalizione di tutti· gl'interessi offesi o minacdati - ,passata alla storia con il nome· napoleonico-di << Grande Armata» - t.entò di dlisperld'ere le forze del- lav>9ro: parve riu– scirvi e le r:a1nocchie del pantano clerico-moderato: di tu.tta Italia gracidarono di gioia, ma poi fu travol!a irrepar,abilmente e il proletariato reggiano.- pro·seguì la- sua stra!f,a; costruenid 1o:,giorno per gior,no la nuovà sodetà socialista. Ma, prima ancora -che nelle cose, la riv,oluzione era avvenuta negli spiriti, senza chiassate e senza « gin– nastica b"arricadlierà », dando buoni, onesti e capaci . amministra.tori alle Cooperative e alle Opere Pie, al Comirne e alla Pnovrincia. Im:muni da verbosità rivoluzionarie .ranche nella pur facile propaganda domènicia~e e n-ei loll"nei ora– torii ,dei -congressi, i socialisti che della parola- di Camiilb Prarnpolini feçero: vital nutrimento, furorio essènzia1mente -gradualisti~ la finalità fu socialist,a,, lo « s,pirilo » fu in'transigente, ma il «metodo» fu dlemocratico. Perciò nell'ambito del p•art1to essi mi– Jita.rono sempre in quella c·orrente· di pensiero che faceva capo a Filippo Tur:a;J.i. ì - · La realtà politica italiana ·di oggi non è quella deì' primo quin-dicen.nJo del secolo, nè queUa seguita alla pr.ima guer<ra mondi1a:le. Abbiamo alle nostre s,palle cinque lustri di fascismo•, cinque guerre tra piçcol~ e grosse é una disfatta che ci ha ridlotti come tutti vediamo. I lavoratori reggiani han dovuto riciomin– cfa,re da calJ)o,tutto essendo stato distrutto. Un mondo' · è croll:ruto ,intorno a nc;ii·ed ora .dbbbiamo ricostruire tutto da cimà a fondo·. Ab imis .fundamentis. · A- sessant'anni di ;distanza dal giorno in cui -nelle ~ ,edicole appariva quel moidesbo· rettangolino di carta stampata che la fede ·di Camillo,Prampolini ·doveva render tanto luminoso, r ,discep•oli e gli ep.igoni del - Maestro - e degli altri che ,gli foron' vicini, dallo .Zi- ' boo-di al Vergnanini, dal Ro\'~rsi al Bellelli - e i ·-·giovani che non poteron,o; ;prender parte alle batta– glie del passato, si stringono intorno .al ·giornale, risorto con la libe.razi,one, nella certezza che alla demo·crC11Zia socialista è commesso il co:mp-ito Id.irifare l'Italia, nelle cose e negli spiriti. ~ RENATO MAR_MIROLI Si è costituito ii1Roma - per l'Italia meridli.onnle e per le Isole - un Comitato di " Amici di Critica Sociale'' compoS'~ dai compagni: Bèllucci, Branchi, · BrugllJe'r, Ces<Nti,r:orvo, Giudice, Manzoni, Tarchiani, Tursi, Zavar·oni; segretario. Là sua sede provvisoria è presso l'lng. Brugner - Via Francesco Crispi, n. 82, Ro,:na. - . At Comitato hanno già da/o la'loro arfesiot:ze nll'me– rosi compagni dii-Roma e <kll'ltalia cen-tro-meridio- • nale, consultori, organizzatori sinda1eali, coopera- tori, ecc. . Le adesioni devono essere inviate all'indifrizzo cii ·cui sopra. Sollecitiamo gl-i aderenti a costituire nelle loro se– zioni e Federazioni Gruppi di " Amici di Crilira So– . eiale ", a diffondere la rivista, il settimanale "Il la– voro Socialista" e· le altre pubplicazioni della Casa E<Jitrice Critica Sociale. Biblio n Bianco ·Pubblichiamo il testo. della .mozione che il grup'.l)o degli· << Amici .di Critica Sociale» presenterà al pros- - simo Congresso Nazionale del Partito. Compilata da apposita Oommissione, essa è già s.tata rupprovata al– l'unanimità in un convegno tenuto dai compagni di Milano; con larga rapp,resenta nza della pr ovincia. _I nostri amici la diffon,dano, la commenti.no, illustran– dlone i concetti fondamentali, la p resentino nelle as– semblee 'di" tutte· fé Sezioni, r.accolgano sù di essa il voto d.i tutti coloro _che vogliono salvata l'autonomia del nostro Partito e aperta ·ad- esso la possibilità d,i una proficua azi,o-ne per 1a instaurazione di un:a ge– nuina democrazia s·ocialista. ( Il Congresso Nazionale 'del P.S.I.U.P. riaffe1.·nia il finale programma di instaurazione di w:za società in cµi, abolito ogni privilegio di •nascita e di -ricchezza. sia a tutti gli uòmini, in piena parità 'di diritti, assi– curata la vita e data garanz,ia di rispetto della loro libertà·e dignità, con un compenso adregualo al bene– ficio che ciascuno,,con l'opera sua, reca alla sòcietà; che al raggiungimento di tal fine è premessa neces– saria l'abolizione del predominio che il capilalismu -esercita su tutta quanta la vita sociale; · ' che la classe lavoratrice ( o,percri, contadini, impie– gati, tecniéi, artigiani, lavoratori intellettuali), i11·. quanto pili diretfafnente soggefta allo sfruttamento e: asservimento a cui i de·tèntori del capitale s·oltopon– gono, gli alil'i ceN sociali, è la classe aJlla quale più particolarmente è aisseg11atoil compilo di( lioerar se stes,ça e tutta la società e di instarimre l'a_uspicqta giil– stiz-ia, mercè la sostifuzione della proprietà sociale alla proprietà capitalistica dei mezzi di procl'uzion{!, in, quelle forme e con quella gradualità che gli eve·nti suggerira11no._ · A'fferma che -a tali mete il P. S. intende pervenire possibi'lmente per via della legale espressione della vo-lonti1 della maggioran,za, pronto peràltt'o a rintuz– ·zare con la fo1·za ogni violenza con c11i una minoran– za tentasse di opporsi a q.uella legittima volontà po• polare; afferma che nella situàz.ione a-ttuale deve, per il P. S., considerarsi superata quella tendenza' riformi- . stica che rivolgeva la preminente ope1·a s11aal conse– guimento di riforme da attuare entro l'orbil'a. dell'or– dinamento capifalisNeo della proprietà e appare più che mai anaçrònistico e incpnsistente quel massima– lismo che pro spetta va la rivoluzione· come im evento improvviso· e r.at' aistrofìco, mentre oggi si prospetta la possibilità di u n concreto rinnovamento radiicale, e 'percio rivoluzionario; éhe, come è già avvenuto e sta avvenemdo in più paesi, sosfitu-isca un ordinarne[!- . lo socializzalo all'ordinamento capitalistico in_alc1m.i" s'etf.ori diell'economia, come preparazione ad un gene– rale assetto collettivistico ·della prop1,ietà .. Il Congresso, r>ilenuto che· premessa necessaria -al conseguimento delle mete che costituiscono i fini spe– cifici dell'azione del Partito- è un rafforzamento dçl– l'ordi·namento e dello spirito d!i democrazia integr:ale · n-ella vita' d,el Paese e che a /,aie compito nessuna for– za può essere meglio adatta del P.. S., per le sue di– chiarate finalilà e per la sua schietta e· e.ostante tra 0 dizione democratica-;- dichi~a neèes'$ario che il Partito prenda ·al più prestò chiara coscienza di tale decisiva insostitu-ibile funizione che il presente momento storico gli assegna nel giuoco delle forze poliMche della nazione; che• per– tanto risolva-raptdamente la sua crisi in,terna, deter– minata dalla mancanza di un preciso orientamento e dalle inuti/,i e troppo lunghe polemiche in cui si è indugiato sin qui, e che, p-ur senza escludere gU svi– luppi. unìt-ari che so1n,oimpliciti nella sua !1otlrina e sempre vivi nel cuore della classe lavorai'rzce, deb~ ba, nell'attuale momento, considerare la p_ropria-auto. nomia indispensab>ile all'adempimento d!.e1la suaccen-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=