Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 5 - 1 marzo 1946
CRITICA SOCIALE 75 Problemi· costituzionali - di '\loniani I. Il socialismo è contro il parlamentarismo'. Il socia1i6mo ~ oggi per la demo.crazi:a ed ·è per un Par• lamento che sia la libera esprc.ssione de11a volontà def , popolo. Esw vuole up Parhl)lento so,vl'ano, che non sia l'umile servo cli un onnipossente esecutivo, ma che svolga con cligniÙ e con autorità il suo tradizionale compito,, Nè si pens_i che solo. per ragioni <lontinge,nti, in vista 'dell'im– possàbilità di attuaire una riforma v.eramente wcialista del– lo Stato, il sociali-smo, pensi di conservarli un: Parlamento a carattere politioo costituiito· sul-la base di un suffragio uni– versale s'jgreto e dir~tto. ~'idea di ~n Parlam~nto te~ ni.co, rappre&entante esclu&1vo di . -categ,one prodUillllve, puo es – sere stata a,coarezzata. in altri momenti in ambienti -socia• listi, c1uandio l'entusiasmo per là scoperta del ruol_o fo~_ da-mentale esercitato dal fattore economico offuscava agli occM di molti, la completa visione st.orica della società, di maniera che n~ .si scorgeva che il · sociaJ,ismo si sarebbe edificato in cJ:uanto s-viluppo- e. superamento, ma ·non mai come- negazione dei val-od della democraZIÌ·\Iliberale. . D'alllro cantQ., l'entrata nel mondo p,ol,i,tico delle ma_sse pop-olari, a seguito, del suffragio· universale e del diff.ondersi– d:ell'istruzionè, ha reso evidente che le funzioni ciel· Par-. lamento devono necessariamente precisarsi e ricondursi en· tro un più dèelimitato a:lveo-, se -si vuo.Je evitare che l' ese– cutivo· si .trovi· nell'impo,ssiibiHtà di , reggere ..lo Stato. e di condm,re la società oon energia e rapidi.tà .sulle vie del– l'attuazione di _una pr,ofonda trasforma_zione_ sociale. I règim1- parlamentari europei di imàtazione inglese han– no, più o meno bene, po-tuto asso:lvere il loro compito nel– la seconda metà dell'800 ,e fino alla prima guerra mondiale. In .regime d,i' Hberismo ecop,omico, con la p!F'evalente ten– denza nel campo pol'i,tJico, a considerare limi,tati i1 comp·iti · dello Stato (siamo anmra sull~ ·scìa della concezio111edel!;> Stato gendarme) riusciva. meno gravosa a un governo l'i~,- . stabiliti! e la correlativa impossihi>li1tà di elabo•rare piani a llllilga scaden2'a. Là ,weietà doveV'a -reggersi da se stessa, con l'appOIIto della privam iniziativa; e ·Sè il governo si tro– vava in d:iffi.coltà, nell'-esercizio dei ·,suoi compitù, per- causa del g~oco parlamentare, non ra riteneva che_i danni con ciò 'fo,s,ero gravi; e gravi in effetto non ri,mltavano·, .per mio Slitto wlo formalmente democrati-c,o·. D'altro,nde, fino a quand,o Io Stato fu praticamente pa• trimonio. 111iservato: all'alta e m~d:iia ~lasse bo11g·hese, e cioè a una p-er,ccntuale numeri-camènte modesta della· ciltadirnm• za, mm poteva p,orsi la questione di Ùna este~sione dei suoi compiti: non vi erano· enormi masse che recilamasserò, la sua àzi~ne ,per di.o-lvere i loro essen.zia,li prohièmi dtiJ vjt,a, altri-menti ·insolubili, e che lo cost,ringesser.o quindi a n-re– di~porre piani per venire i~ tal mo,do· incontro alle irulero· gabili elementari esigenze della giustizia sodaie. Da qu:m· do, per la n~cess.ità di andare incontro alle nuove masse cntranlli sulla· scena po-Htica, o-gni go,verino·, quahmque fos,e la ma etichett~ c qualunque· f~s,e il suo- rea-le fodirizzo ideologico, d:ovette fai:e ~In effetto del socialismo di Stato,_ lo Stato si trovò nella necessità dii as,sumero funziollli pd 0 ma ad esso igno-te e di prendere in•mano· tutte Je rildini della .wcietà, la quale -non potev,a più esser lascia-la in balia delle pr~unto legg,il naturali dei tempi- d'oro della dottr;_ìna liberale: ' Cont{\mpora,neamonte all'entrata· nella vita politica delle masse piccolo-borghesi e ope1Iaiè (si pensi, per rendersi contio oome tardi il popolo sia ontraito, nella villa p.olitica, ,che in Italia,' ancor sulla fine del secolo scorso, vi furono deputati eletti con meno di 100 voti), i pm·ogressi_ dèlla tecnica e ,della sci,enza rendevano- possibile quello sviluppo industriale che 1Jrasfo11mavai· rapp<>rti dli· produzione in maniera tale da rendèr1il non più ,oontenibili enllro la sfera del capita• lismo privato. Quèsto, incapace di far fronte ai problemi ,del nuovo o-rdiriamento proqutllivo, doveva cedere in, parte· le sue funzdoni a,Jlo Stato e· soprattutto_ doveva cedergli -la di– rezione della vita eoonomica nazionale. Anche wtto quooto as~blo pertanto _era ,id.-sodaHsmo .di _Stato che si -faceva_ ~llra<m, e chè rendeva quindi, necessario un tipo, d1 regime . , h«j _go4esse delle ,a4eguate ·do~i di autorità e. di stabilità per 81a'.filli . . o· .. ga ·1emiti1. ' . . . I compiti che a·ssume, n,on diremo add!iriUura uno Stato so-cialista, ma appena uno, Stato· chè si proponga, anche per ✓ fini reaziona,ri, e con illltentiJ dema,gogici (ieri i fascist>i;in - Europa, oggi Peron in Airgentina) di venire incontro -alle P'iù urgentr esigem:e che pone la soci:età presente, riehiede, da parte del potere èsecutiv,o, lll'auMr-ità e una stabilità che sono assolutamente igno,te al parlamentarismo, vecchio stile dell'Europa continentale, che, a •differe:nzq da quello in~lese, no,n ha ~puto adeguarsi alle .nuove esigenze della so,cietà. ·_La sto-rila recente ha dimo-stràto che do-ve ·questa esigenza ·dell'auto-rità, dell':esècutivo non è· stata a -sufficienza avver· dta dalle foxz~ ·sanamente democratiche e socialiste, - per l'edilìca2;ione di una democra·zi~ soci,ale capace di svolgere :Senza tentennamenti i suoi compiti>, le forze illiberali hanno fatto p,ro,pria questa esigenza, per attua-rla in un clima anti- dl!mocràtùoo, a detrimento deHa libertà. · Per questo il socialismo avverte o,ggi la nece.ssità che _nello Stato ,j,], potere esecutivo non .sia alla mercè del potere legi– slativo, oomè nel parlamenta:rismo borghese, ma a,bbia l'as– ~o-luta garanzia di· poter pers~guire con screriità e con de~i– si,one i suoi piani, senza che il gioco dei partitil possa venire a pregiudicare la sua opera, oostringimd,olo nel più bello_ del fervore costruttivo a rinunciax.e al proprio compito. L'esi.," . g-enza parti.oolare dei partiti ha· campo d,i _rivelarsi atm-averso le per1odiche eliziioni e attraverso la libe,ra ·critica dell' o-pera del goveri;io, ma lllOn deve o.Jtrepas.sare certi limiti, se non si vuole imp~e all'esecutivo di. goVllrnare efficacemente la nazione. Con ciò i•l socialismo non si professa per una forma poli– ti-ca piuttosto che per un'altra, ·per il regilJie presidenziale . di tipo americano più che per quello di tipo europeo, per iI sistema Mcamerale più che - per quello uni,camerale. &i liratta sempre di forme polit iehe contingenti, che non sono, necessariamèlnte legatp • a.un' ideologia, ma che rispondono alle diverse bradizioni sto6che dei popoli o ai -diversi mo- .menti della sto-ria di µno stesso popoJo. . · -In compfoss,o, il so,cialismo a1br,o-·non afferma ,se non che -'., l'msta.òiHtà di: go~erno-, caratteristica dèl rncente regime par– "laìneri-ta1Ie, è incompatibile con gli scopi -che lo Stato si deve o,ggi proporre, -proprio ill1 quanto· deve· indirizzarsi verso le esigenze oocfa1i-ste. '· I<l Parlameqt,o deve conservare la -sovranJ,tà · legislativa e come tale rappresent are nella sociietà l'esigimza ddla de– mocrazia; l'esecUJtivo, ponendo.si ,diJfronte ad esoo come or– gano ugualmenlle sovranò, d-eve ,garantire che l'esigooza della .d'emocrazia non vada a· detrimento dell'autori>tà dello Stato e: di qu.ell'opera di giustizia sociale che esso persegue. - II. Il Capodello Stato repubblicano. Jl_primo ,problema costituzio~le che si pone per uno Stato ·repubblicano-, e ,che si dovrà perciò porre ben presto per l'lta!lia ,democratica no,n appena la Costituente abbia dichia– rato la ,deçadenza- dehla _monarchia, è il problema del· Capo deUo Stato-. · · Regime presidenziale. In merito a ·quest-o pr,oblema istituz.ionale v1 e una cor: rente che si dimo~tra favorevole al regime presidenziale, al regime cioè esperimentato con successo nella l,otroormai· no"' breve storia dagh Stati Uniti ,d'America: riunione ìn una sola perwna delle cariche di Ca,po dello Stato e di Capo del Governo, con ai.sunzione, da parte d-el Presidente, deilla r-e· sponsahidi.tà po•litica direttamente di fronte alla" nazione che lo h a eletto. Con ciò il Parlamento ha bensì il cliiritto di respinger~ I~ pro, poi.te di legge del Presidente, 111.a non il po– tere ili fanlo dil!'letler_e, dato ohe egli non è responsabile di fronte- al l~arlament,o. srésso. · Istintive sorgono ·1e obbieziòlllÌ di fronte a questa prospet· tata soluzione del problema istituziolllale. Si 'tratta soprat· tutto ~d-el peiri,cofo eh d•ittatura insito in tale regime, ·dati i farghissimi ·poteri di -cui dispone il Presi d'ente; tanto più quando si tratti, oome è il caso dell'ltali.a, di nazioni, poJ.r. ticamente ineducate, uscite ora da esperimenti totaHtari. NegH Stati Unhì d'America iJ regime presidenziale poggia anzitutto sul presupposto feder,ùe: per cui," essendo costi> tuita quella nazione da una ·federazione di Stati, il potere del Ptresidente federale viene necessariamente ad essere con- 1:enut-o cn11,o b_en dete>rm~ati lÌmiti. I go-vemi dello Stato di New -Yo,rk, della Virgima, del Massachusse~s, eoc., di– fendono, _di fronte· al Presidente federaie, le rispettive sfere di poteri; loro garallltite da una più· che secolare tradizione:
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