Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 4 - 16 febbraio 1946

CRITICA SOCIALE S9 ,,da que&lii.oontatti frequenti ( il Comitato si aduna a1meno "ltna voJta al mesi!), 111eloor&o dei quali saranno di\òcussi pro• blemi ooncreù dJ, ocganizzazione del lavoro e che saranno , dominali dalla preoccupazione dell'opera oomune alla quale . direzione e personaJ-e sono almccati, risulteranno metodi e prati,che nuove di cooperazione t~a il capo e i salariati del– l'impresa, tanto più che il Comitato non ha compiti sinda– cali, restando an!'()ra demandato ai delegati operai, conseir· •mli e con funzioni dà fissare da apposito decreto, H mandato . di preseutare w reclami individuali o collettivi· del p·erso111ale. .11 C01nsiglio di impresa si pone su tutt'altro piano e i due . isrituù, egualmente· utili, non devono essere confusi. L'ordinauza prevede l'istituzione di Comitati in tutte lé · imprese indusllriali e commerciali con più dr 10·0 operai; •e con decreti speciJali del Ministero del lavoro o di quello deHa produzione o degli altri ministeri interessati, · potrà •esserne resa obbligatoria l'istituziione, con tutte o pal\te delle . attribuzioni loro assegnate dall'oirdinanza, anche nelle im- . prese che, pur avendo meno di 100 o,perai, hanno·, per il loro carattere e la loro attivittà, .un 'i1uportanza economica · . riconosciuta (1). I membri dei Co-nsi·gli sono eletti su liste ,presentate dalle organiizazi,oni sindacali di o·gni categoo·ia, . che dovranno tener conto dei d:illerenti elementi corncorrenti .nella prod1:1zione e della loro importanza relativa: da una _parte gli operai o impiegati•, dall'altra gli ingegneri, i capi servizio, i cap> operai e gli assimilati. « Il sistema combina i vantaggi dell'elezi~ne, che introduce la democrazia nel- .l'officina, con quello della d~gnazione da parte delle orga– nizzaziol)i sindacali, che è indispensabHe asso-ciare alla gran• <le opera di rinnovazione dell'industria C.-a.ncese-». Una di– . sposizione particolare prevede l'adatmmento dei p'rincipi .annunciati nell'ordinanza alle grandi imprese che compren· . d,o-no stabilimenti distinti. « L'istituzi'One dei Comitati, di impresa, conclude l'! rela• .zione, i, una riforma econÒmi= e sociale importante, la quale segna il nuo,vo orientamento che in,tende seguire il .governo provvisorio del-la Repubblica francese. Essa .deve ,..essere soprattutto iil segno dell'unione feC!Qilldadi Lutti gli .elementi della pl\Oduzione, per rendere alla Francia la sua _ prosperità e la sua grandezza ». Molte cridche sono state mosse all'ordinanza e i-l Comi• .Lato co11federale nazionale della C.G.'r. nel marzo 1945 la• menlava che l'ordinanza non dimostrasse abbastanza fiducia .nella classe operaia; rilevava ch·e H governo no'n aveva te• nuto sufficienll> cont,o· dei pareri unanimi ddl'Assemblea · ,consultiva e scorgeva nell'ordinanza l'esempio di una poli– tica .che non riposa abbasmnza suHe oirganizzazioni rappre– sentative dell'opinione _francese. Ad onta_ delle defici«ize .dell'ordinanza rispetto· al progetto dell'A~emblea oonsnlùva; che sono messe in evidenza in un articolo pella Resistan'Ce ouvri~re del 1° marzo 1945 (2), _il Comitato oonfederale,– mentre chiedeva l'estensione dei Comitati di, impresa a un maggior numero di -stabilimenti, dando anche ai cl-e-legatii mezzi di c,ompieire la loro mi<ssione, esprimeva la fiducia che lo stesso esperimento avrebbe dimostrato essere indi– spensabile, nell'interesse del paese, di a,coresceme le altri; huzioni e 1 mezzi di' azione, Da parte sua, l'Uffici.o confe• .derale, impegnarndosi, a fare il massimo sforzo perchè il testo insufficien1e dell'ordinanza venisse modificato, sollecitava i memb.-i dei Comitati e i sindacati a lavorare all'alla:rgamento .dei poteri e dei mezzi di investigazione di qùesti organismi_, invitando i soci a servirsi- del testo per andare molto più oltre. Consigli di produzione e Consigli di gestione. Nei m~tivi dell';,rdinanza, come si è visw, rono richia– m'ati gli esp~rimenti favorevoli fatti drurante la guerra nel campo della collaborazione tra impresa e perso_nale in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e nel Canadà e il più V'Oltecimto fascicol-0 dei Documents riasswtÌe in pro,posito uno studio di O. Sergly, nei Càhiers poUtiques del febbraio 194_5, sugij organismi analo,ghi ai Comitati di impr-esa nei paesi alleati (Inghilterra, Stati Uniti, Russia). In realtà però ;, Comitati misti cli prod'll.Ziorne - ]oint production committoos - pro• mossi dal Ministro del lavoro Bevin alla fine del 1940 e isti• tuiti poi fargamente secondo un modello-tipo concordalo oca le associazioni< padronaiLi e, le l'rade Unions, avevano com· piti più limitati dei Comitati d'impres;i francèsi, la _lo,ro ' (1 I N<:i D1>C'l<me11ts d<l 5 luglio 1945 è puublicruto il lesto del decreto 4 maggio elle regola an,che l'istituzione dei Comitati d'im– Dresa nelle miniere di, carbone uazi6nalizzate. · 12) L'articolo è riassunte nei citati Docunients del 20 aprile 1945, nef qllale è pure ri.prodotto l'ordi'µe del giorno· dd Comitato della C.G.T. liotécaGjno Bianco funzione essendo oostanzialmente quella di- dare il loro pare,re e far-e racoomundazioni snlle questioni concernenti la produzione e l'aumento del rendimento: massima utiliz– zazione degli, impianti e d-elh, materie prime, perfeziona• mernto dei metodi di produzione, eliminazione degli sper• peri, ecc. Analoghe nlle funzio-ni' cli questi Comitali sorn,o quelle delle ·commissioni paritetiche di impresa istituite per a<ccòrdi di-rc,t-titra i-ndustriali e si,nòacati operai irt' divèrsc imprese degli Stati Uniti durante la guerra; ma alcune di queste oom111issioni sono poi state chiamate a studiare anche i prob1emi concernenti la mano d'opera, le condizioni d,i lavoro, l'organizzazione dei trasporti e il miglioramento mo· ,raleldel personale operaio. . Del resto, anche per i Consigli di g-estione - che wn-o attualmente oggi,tt,o di larga discussi-0ne tra di noi e sui quali, tra i molti, ol,tre gli articoli del dott. Dagnino e .del Rigol;I in questa ·stessa rivista, va rilevato quello di, G. Pi~cq_elnello ·« Stato moderno » (Anno Il, fase. 20 e .21) - l'accento è messo soprattutto sulla loro funzione come organi compe– tenti su tutte le questioni che riguardano il piro·gramma tec– nico di produzione e l'adozione delle soluziorni- produttive più effi,cienti. È ciò che si rifova dal progello d~ legge sui Consigli' di gestione predisposti dal C.L.N.A.I., già discuss-0 dal Centro economico per la ricostruzione, che se ne è occu– palo Jargamente, come si vede dal suo bollettino-; progetto nel quale il Cons.i.glio di gestio01e, paritetico,, dovirebbe deli- . berare su tutti' i1 pro-vveilimenti che inll!ressano gli orien– tamenti e I;; sviluppo delle ~capacità produttive· dell'azienda,' mentre i Consigli di azienda per H Partit,o d'azione e i çon-.,. si~i d-1 gestione o di· produzi01ne, o, meglio, « Consigli di efficienza », per la, democraz~ cristiruia avrebbero poteri consultivi o-bbligatori per le operazioni volte alla elabora– zione e alla esecuz.ione del-piano produttivo (1). Preminente . è il fine produuivistioo di questi. orgànismi pèr i.dirigenti di azienda, le cui idee S<moriassunte in u01 intere&&ante arti• __ oolo in « Costume » del .15 ouobre. Essi « riconoscono senza discussione la necessità della parteci,pazione dei lavoratoi,i al governo dell'azienda, e ciò non soltanto per soddisfare le aspet1ative delle masse alle quali qua1che còsa bisogna con– cedere per portare la ser·enità e lo spi.-ito di collaborazione nell:officina, ma ancor più per ragronf d'i èffiéienza produt• tiva I)), la partecipazione dei lavoratori al governo dell'a• · zi•mda, qnali membri, di oonsigdi o oomitati, venendo « a . coincide.-o colla necessità ,di diffondere nella nostra industria H sistema di esercitare l'autorità d:iretti,va, previa delibera• zione e consultazione di entr collegiali ». Un partecipazio– nismo bene inteso dei la,vorat,ori - cioè che salvaguardi, i poteri e la libertà d''aziorn-e dei dirigenti - in Consigli 'di gestione (o meglio <, Consu1Le di fabbrica»), attrnverso. ai quali sÌ' deve e,sercitare la furnzione direlt.iva di tutti gli sai- • bilime11ti e di Lutti i servizi, può dare g,-andi benefici, « con· . triliuendo ad· eliminare equivoci e· malintesi, che o-ggi aumen– tano gli auriti e dimi-nuiscono- ~ rendimenti. Capàdtà e va• I-ori umani, oggi nascosti nella massa, affio,reranno fatalmen,• -te; nuovi capi' e nuovi di.-i<genti p<,-tranno emergere». • In tutti questi progetti è prevista però anche la partecipa• zione dei rappresentanti del personale nei ConS:igli di ammi– . ni,strazione delle aziende. èiò che caralterizza i Comitati misti della Gran Bremgna e li d·LstJinguedai Comitati d'impresa francesi, come da queUi della Russia, oltre al non aver funzio01i nel campo della ge• stione eoonomica, è ·il fatto che, conformemente a-Ile tradi– zioni arnglosassorii, la loro istituzione non è relletto di mi• su.-e legislative o regolamentari, ·ma il risultato, o di. ac· cordi diretti tra or,ganizzazioni prQ•fessionali di ilatori di lavorò e .di operai, o •d•i,convenzioni passate tra governo e una o più organizzazioni professionaH. « In realtà, ha dichia– rato ·Stafford Cri-pps, è il 111ostromodo di viìa dem<Jcratico che ci ha condolto ai comiita,Limisti di produzione; essi co• stituiscono l'foizio della demoornzia nell'officina » (2). Anche The Jfoonom.ist, già in .un notevole articolo del fobbraio 1945 sulle relazioni indusociali, esaltava questa esperienza fatta ,durante la guerra, .la quale ha dimostrato q~li- « mira•coli » si possano fare colla efficiente collaborazione libera e spon• tanea dei datori di lavoro e degli operai, preconizzando una sempre- pi·ù lairga applicazione del sistema, che •si è concre– tata poi infatti in· un piano rnazionalè di collaborazione indu- (I) I Cons,.cli di gestione e il C.L.N.A.I., la De-moarazia cri– st·latta e ·iL Partito à 1 azio11,e, jn Previdenza~ sooUJLe. ainilJO 1 1 n .. 4 (o''.rtobre-di-eembre 1945;. Si veda in Globo-· del 29 dicembre, Je pror,oste del C.l,.N'.A.I. e le discussioni dei partiti. · (2) Vedi in Città Libera del 7 maggio 1945 un articolo su « La s-ilenziosa· -rtvoluz-iot1e 11,el/.'ittci1,stria fo,gLese attJraverso i « Co·n.i·ì~ tati mi~bi ,.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=