Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 3 - 31 gennaio 1946
40 CRITiçA SOCL}.LE zie al contegno di Perlini stess? e dei compa?ni c~1.~ in seno al C. C. rappresenfano il _grup~o degli Am1c1 di « Critica Sociale», i quali m1s_ero m ris,al_to.co!1 estrema energia il dissens,o, c~ie l! separa dai hqm– d t · ed esigettero la pubbhcaz10ne dell~ tre mo– zi~~f1 che consacrano ormai l'esistenza d1 tre ten- denz~ nel Partito. . . 'd • · . La prima tendenza, quella de1Lhqmi ator1,. 1I?per- nia la propria politica,_ come avv-erl1mmo un a~t~a vo.Jta (vedli « Critica Socia/~» df;l 15_no~embre 1~w), su un blocco social-comu-n,1st<!- lll vza d1 fonn~zzone, concepito c•ome stn1mento amma;_tor~ della cosi de_t!a « ,democrazia progressiva», e c10e d1 una demo_orazia a tendenze totalHarie, èhe per attuarsi ha bisogno (mediante la « as~oc!azione _-di mas~a », gli svariati « fronti» e-d « un10111» e gh appel~1 alle collaborra– zioni :p-iù larghe possibili) ~i ~ltup.re e .c.onfonder:e nelle m:..sse p.opolari le d1stmz1 0111 po hhche, ha bi– sogno cioè che .le masse rill!-a~ga!l·?· m ass,a ~ m~-rfa.· La secon-da, quella ,di iPerllm, ~11lene c.he Jl P: S. possa rappresentare «nella. dottrrna e nella p r~t1ca, in modo autentico, le esigen~e di tutte _lecategone Ja– _voratrici » e che « l'unificazione orgamca della class~ [,avoi-atric: rimane un ,obbiettivo del P. S. », che s1 realizzerà sul t-eITeno del socialismo e della democra– zia. Quesfa tendenzia, dun,que, e-quivale ad uno schiet– to alto di fede nel,l'aruton'Olnia del Partito e nella_ sua inconfondibile funzione sterri-ca. Purtroppo, qll'as_1os– sessionato dalla taccia di -anticomunista, che i hqui– datori elargisoono generosamente a tutti quanti non– la ·pensano come loiio•, e da ,a~tri mo-l'ivi sentimentali, Perti-ni non spinge alle ,logiche conseguenze le pro– prie p•remesse. . . .. . , A questo rigore logico c1 attemamo mvece noi. Posto come assioma che il p•roletariato - d_iseducato e traviato da vent.i anni -di « credere, obbedire e com– bQl/lere » e d•auna guerra atroce, quasi completamente scisso dalle ricche esperienze -del passaro, ricaduto in gran parte in p•reda a vecchie utopì_e ?iacobine e mistiche - soltanto sul terrreno del s10,ciahsmo demo– cratico potrà addestrarsi alla slla missione storioa _e, quindi, ritrovare la sua unità po-litica_:_; p~sto q~1e– sto assioma, perr noi diventa al!reltanto- asst0:mat10a· [,a necessità dell'indipendenza del nostro Partito, de-I Partilo che è custode della tradizione e della dottri– na -del socialismo democraticò. Oome si vede; quest,a· necessità non è motivata (come taluni credono, anche dei nostri!) dal,la pre-occttpazio,ne princip-ale di non r-espingere i cosi-detti ceti medi nelle braccia del · « qualunquis-mo, »; bensì e principalmente dalla pre– occLipC11Zionedi ricondurre il proletariato alla co– scienza del suo compito storico e dei soli mezzi" con– i quaii p,uò vittoriosamente esercilw·lo-, unifica1I1Jdo in– iomo a sè t'utle le clll'Ssi del lQlvoro. Tale- è la posi– zione nostra, tale· è il nostro obbligo, che no,n rinne– gheremo mai, senza timore •d.eH'incomp-rensione (an– che dei nosfri !) e della solituidi-ne. · · 11 nos_tro programma. Questa posizione s.i svilupp,a logicame_iite sul terre– no politico in una concezione generale della demo– crazia e dell'azione democmtica, che non ha niente da fare oo,n la «·democrazia progressiva» dei « fusio– nisti» e dei comunisti. Noi fntendiamo che non si cerchi di ,a-!tutire e èonfondcre nelle masse la coscien– za delle distinzioni politiche e di classe, sostituendo all'iniziativ-a loro que.Jla di un « app,arato » ·che le ma– mo,vri secondo fini imperscrutabili, mà, al contrafi9, che si faccia di tutto per risvegliare in e.ssè ed acuire il senso di quelle distinzioni, ossia di -toglierle dallo stato fii massa e di elevarle al grado di autrici con– sapevoli -della -loro condotta. Niente quinidi « uni,o,ni »•' e « fronti »apolitici; ma o-rga-nizzazione ,ct.iclassé po– litica, sindacale, cooperativa, ecc~ Quindi: dem~cra– tizzazione radicale del J>artit,o,; !democratizzazione dei sindaèati, resi autonomi rispetto ,a: qualsiasi forza esterna; ricostituzione imme,diata dell'Internazionale Socialista, ecc. Per n~i non si tratta di 'promuovere collaborazioni universali allo scopo di mettere in _piedi una repubblioa purche~sia; bensì, al contrario di riprendere la lotta, spezzando unjoni nazionali sta: .Biblioteca G"ir10 Bianco gnanti e paraÌitiche, che mor.tifi_cano la dein:ocrazia e demoralizzano a tutto beneficio de!l,a. reazl'O!ne, le cfassi pcipol'ari; ~ssetate di rinnovamento, e di prepa– rare la sostituzione di tali unioni - 'già ne.Jla prros– ·sima campagna per le elezioni ,amministrative - con un nru,oivoschieramento pÒlitico, che ridia speranza e alf'dore alle cliassi popolari e rancolga e concentri le forze capaci ad un tempo di frontcggi,are la reazione e·,di imporre una repubb:lica defnocralica, laic_a e so– ciale (altro èhe comp!'1omes/>i con la mtmarclua !). In una simile visione politica l'unità d'azione viene perbanto ricondotta al suo vero e solo scop.o, che è queno di im:p,egnare' le masse. coqmniste. ad un'.ope,ra che non è certamente-difforme dai loro 111tend1ment1 pr'oifondi,. se non -ct,ai .calcoli ,dell'<<apparato», ~ cioè a contribuire alla costruzione: di una democrazia che si,a tale n•on solo nelle manifestazioni esterne ma an– che ne-J·contenuto. Non avend-o più· come scopo una inattuabile «fusione», l'unità d',azione dovrà cessar.e .di assumere quella « figura e consistenza di una ve,ra e propria unità ,m:;ganizz~tfva » •rilev~~a _-d,a•lLon~o,; dov•rà diventare bensì poh-t\icamente pm 1mpegnabva mediante un programma precis.o. e concr~t~, pia orga- · nizzativ:;imente più scio.Jtia·, _con· l'abohz1one delle Giunte d'intesa periferiche e idi altri legami del g_e-· nere fra i due partiti, che, •ciHretutto, porrebbero rn una posizione -diiih•acceUabile inferiorità gli altri par– titf e forze che•1aid-erissero all'intesa repubblicana e dem.ocr,a;tica, ormai -di urgente preparazione. Le tr.e tendenze delineatesi nel Comitato Centrale e che. abbiamo sommariamente ,descritte, si-riducono, come ognun vede, Sloistanzialmènte a due: quella dei liquidatori e· quella dei difensori del Partito_ e della sua ragione di esistere. A,nche se l,a;convocaz10ne del . Congresso_ nazionale, contro ogni interesse, è _stata ri: m·an•d.ata ad aprile, forse n_ella speranza che 1p10-tet1c1. successi elettorali social-comunisti rechino-prestigio aU,a tesi «fusionista», non è lontano il momento in cui la lotta interna si concluderà e la decadenza del Partit10 sarà arrestata. Già una serie innumerevole di Oongressi provinèiali (To-rino - Vercelli - Biella --Ber– "amo - Pavi-a - Venezia - Padova" Bologna - Ferrarr 1a - Ancona - Vi-terbo - Orvieto - Roma - Napoli - Bari, ecc.) han fatto chiaramente intende-re éhe il Partii-o non ha nessuna volontà suicida. Tanbo più riprove– voli appaiono pertanto gli a-titiarbitrari -d-ecisi da dia rigenti ché non godono più la fiducia della maggi'O– ·ranz;i. del Partito, quali il tentJitivo di ~oppres~ione della Lega dei Comuni Socialisti e la S!llasostituzione con un ufficio bu!'1ocratico sedente ,a Roma; l'incit-a– mento alle Fed.erazioni -a trasformare i nuclei azien– dali in « èellule », -pro:prrio mentre è 'g.emand_ato. a) Congresso di decidere su questa -questione di' fonda– menbale imp,ortanza; la negata auton•omia alle Fede-– razioni nella prossima lot-ta-elettorale amministrativa; l'imposizione alla Federazione .gùovanile, sotto minac– c1a di scioglimento, di rient:z:are. nel oomunista « Fron– te. de!J.a gioventù », ossi-a di sottomettersi ad una po– litica sulla quale il Congresso del iPartito non si è 'mai rteppure ·prr,onunciato (f); l'imposizione alla messa Federazione Giovarii,J.e cli una r-egola (ciToa l'età dei giov,ani che :possono app,artenérvi) contraria allo sta– tuto provvis,oirio; il di vietò. falto à:d alcuni compagni di discutere sull'Epoca di Roma l'indirizz•o del no– stro Partito (p-iù esaHamente: dellimDir·ezione), « qua– lunque sia la sostanza e ,J,a forma deUa discussione-» (sic!), me ntre l' Avanti! rifiuta _di ospitare ogni rnostro· -scritto su fa.le argomento, ·comportandosi- come un vero e pr nprio- giornale di frazione; la pretrsa. di decidere .prrima -del Oo1ngresso, e.d in sua vece, sulla_ struttura giuridica e sui fini del_ Fondo MatteoPti, ecc. ecc. GI,' EFFE Ecco il testo della mozione politiica presentata dai com pa– gni on. Emilio Canevari e Alberto Simo-nini nel dibattito apert,osi durante la_ recente sessfon.e· del Co-mitaio Centrale. \ (1) Nkllia numone del. C. C. il rappresentante della gioventù– .socialista- ba dato notizia di ulla ucircolare interna • comunista,, nelfa quale si ,-5uggerisp,e di ag:ire in modo da ottenere lo sciogli– mento della Fede nazione ...~ialista giovanile e la sua sott.oposizione ad una gestione commissariale .. Poco prima (a prova che I. genii: s'inieon.trano) · un membro del C. C. aveva appunto.- proPodto l'im– medilato sciogHmento della F.G.S. e la nomina di un Commi~sario_
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