Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 1-2 - 1-16 gennaio 1946
20 ~ CRITICA SOCIALE d.iato tornaoonto e rivoÌgere la. loro attività al conse- guimento di rriete sempre più alte. . La cooperativa risponde. a queste èsigenze che -le sono proprie soltanto se è vi_vificat,a qa _u~ 1 idea. Non si abbia quindi timore di chiamare sociah_ste le coo- · perative coshtuite da s_ocialisti e d:e,~o-cristiane q1;1e!l,e che fanno capo ,al partilo ,diemo--cnshano. Dallo spirito diverso, scaturiranno logicamente impostazioni di– verse dei compiti, dei mezzi e dei fini, e fecon.de gare di emulazione e di superamento, attraverso, le. quali la coscienza cooperativa si verrà maturando e deter– minando, sino a porre, nel gradua!~ sviluppo dei nuovi istituti, sul terreno delle risoluzioni concrete i più ardui problemi della gestione collettiva delle maggiori entità produttive iridustriali e agrarie ... Nell'improvvisazione, entmiias:l'a e generosa, ma un po' caotica, dij questi mesi d.i rinasci1a alla libertà, molte coo,perative si s-ono costitui:be nelle fabbriche, nei comuni rurali, nei rioni de'lla città, in seno a determinate categorie di impiegati e di operai, s.enza preoccuparsi eccessivame,nte ,dÌelle qualità dei soci, delle possibilità economiche e tecniche, dei. quadri dirigenti, degli obiettivi immediati e mediiati da rag– giunge're. Le .stesse esigenze ,dii funzionamento deter- . minera:anio una selezione. - Sarà ttJUavia opportuno ·procedere d'ora °innanzi con la maggio~e po'nderazi-0- .ne, ad eviltare che insuccessi .e delusioni possano es– sere presentati, dagli avversari- èome dimostrazioni . dell'immaturità e deU'inattuabilità degli ordiìnamenti · socialisti. ' - Forme della cooperazione. ' - Le c,a,operative che sòrgono ora, sotto l'assillo dei gravi problemi della distribuzione, sono prevalente– mente quelle di consumo. Ad e-sse s'affiancano coope– rative di lavo•ro (braccianti, muratori, manovali, ècc.),. le quali posson.o avere un'importante funzione da compiere nel quadro della ricos!ruzione edilitia, dei lavori pubblici di immediata utilità, del trasferimento della mano d'opera dall'uno -all'1alfro settore indu– striale. o dall'industria all'agricoltura. Stanno· pµre ricostituendosi, nelle zone rurali ove l'industrializ~ zazione delle colture ha c_reato le prospettivi') più favorevoli per la condµzione di grandi aziende ·in , . fqrmè coUetfive, quell'e cooperative agricole (od af– fittanze collettive), che in Olindo Gorni, i-ri 'Nullo ··Baldini, in Massimo' Samoggia, -in Giovanni Faraboli, ebbero, nel ··primo .ventennio del seooJo, gli ap·ostoli ·e gli animatori. La forma coop,erativia appare anchè . indic~ta in ·guelle zone di latifon.do, ove lo spezzet– .tarp.ento in piccole un_ità ·aziendali. si presenterebbe economicamente meno redditizio della creazione di tmità grandi e medie (ad esempio,. n·elle pianµre· ciai:h- ,pane, pugliesi e· siciliane, particolarmente adatte· alle colture cer.ealicole ed erbacee): 'Ed. è auspfoabile che •sorgano cooper.ative tra piccoli propriet,ari rurali e. tra gli stessi mezzadri, se non altre per assolvere còl– lettivamente alle esigenz.é commerciali della foro at: tivilà di produttori, sull'esempio dei Cons0rzi Agrari. Mentr.e Io-· sviluppo su vasta scala delle coopel'iative agricol~ necessariamente è collegato alla réalizzazi,on:r d~lla r1for:maagraria o, q1;11antò meno, alla possi-bil~tà d! confer~re alle cooperative o affittanze, in gestione d~re.tta o m_a~ìtto, ~erreni di enti pubblici e di opere pie, t~rrem_ mcolh o i_nal_c?ltivati, o fondi' di. ge– rarchi e d1 cio.Jlaborazion.1sh avoca:tti allo Stato vi so_no sin_ d'.o:ra.i presupp..9sti Pt;r una rapida· rigo– gl_1osa d1ffus1.0ne . della c_9op,eraz1one di· consumo e d1_lavoro. La prima pu,o essere chiamata a racèo– glit;re, ih un certo senso, l'fredità degli spacci azien– d,ah; .affidandone l'esercizio agli stessi lav:oratori e :in un senso pi~ _l~to ~d eliminare anelli parassit~rl ~_eUa catena d1sfnbuhva delle derrate dalla' produ– z10ne al consumo. La, seconda, opportuniamente an– corata ad istituti di credito· idonei o addirittura fi- - nanziata da organis~i stàt_ali e pa;ast,ata1i, può con– :durre __ alla soppressione <l1 alcuni aspetti della spe– culaz1~ne _pr1_vat:1~ulle. op_ei:e pu_bbli~he e sui più u_rgen_hliavor_1d1 ricostruzione ·.·(nmoz1ohe di. mace– n~, t1costr_uzione di strade,._di vi~,d0tti e ponti, ecc./, evitando 110 ·sfruttamento della mano d'opera esèréi– fato da appaltatori capitalistici. Biblioteca-G~ooBianco Sofi, tecnici é dlirigenii. Intesa la- cooperativa c0in:e scuola alla gestione col– lettiva e come ,es,ercizio- ed avviamento - sia pure limitato dall'ambiente sociale attuale - a fori:ne so- - lidaristiche di distribuzione e -di pro,d~~i;one, appare subito di. cap.itale im:p,o•rtanza il ,pr6b1'ema dei soci, dei dìrigenti, dei tecnìci. Molte cooperative falliscono, o v:egetano senza· lode, per lo scarso spirito èoope- ra tivisti_co degli aderenti o per l'egoismo e; diciamolo pure, anche, talvolta, per h scarsa onestà dei diri– genti. ~ii coqperativa è un,a· società sui generis, che _non può vivere e p,rosperare se viene mepo lo spi– rito di sacrificio e di ·mutuo appoggio dei suoi com– ponenti· e sè alla direzi0ne amministrativa e tecnica non sono pr~p,oste pei;sone adamantine, pronte a ri– nunciare ,a(l ogni personale lucro e privilegiò a be– neficio della causa comune. Sp•ècialrriente oculata devè essere la scelta dei ·tecnici. Sarebbe infaQtile presumei,e di poter astrarre dalla collaborazione. di persone esperte neUa direzione e nelle operazioni connesse (acquisti, vendite, controllo, del personale, disciplìna interna, bilanci, formazfoni di s·cClrte, ecc.). La cq,o,perativa è un'azienda come le, altre, per quanto s'attiene ,a} suo funzionamento; più del_icata e diffièile d·a condurre delle altre, p,::rchè solitamente dispqne dimezzi finanziari più scarsi di queUi onde dispongono le aziend·e ed imprese private e ·capitalistiéhè con. cui essa deve entrare in con– co-rr.enz,a.'Questo impone una rigorosa selezion~ del materiale· umano che deve costituirne .]'ossatura. Gli ·· incapaci ad ogni lavoro costruttivo, i verbosi incon~= eludenti, ·gli egoisti inveterati e, peggio ancora i cri– tici da strapazzo, i rissosi, gli amanti dei pr,opri: ·comodi, gli insofferenti dLcorntrollo è di disciplina,. non possono trov;i.r posto tra le file dei cooperatori,, senza esporre l'organismo cooperativo alla pal.'alisi eol.1 alla inevit!abiJe decadenza. A differenzaa delle aziende private, le quali si.fondano suHa c•entralizzazione delle· fa~oltà di d'ecisione' e di, ,ddrezfone, la cooperativa– e;s1geun co~tl'oUo ed una collaborazi,one continui tra i sqci .ed i dirigenti da, essi s-tessi designati e che essi h:inpo Ia f~col~~_::-yiog~i momento ,dii revoeare o soshtmre. Se i soci sono impari all'esercizio delle -e lor? ~unzioJ?,i, la ooop~ra(\va perd1e le proprie cara!- · t~r3-~J1che,s1 converte m un'imprésa speeulabiva-(;[ua'l- .s1as11 nelle mani di maneggioni p-iù o meno abiìi e disinteréssati. · · · . - Soltanto _at~raver~o" una rigi,d;i."seÌezio~e dei suoi c?mP<;>nenh, d movimen.J:o ~ooperativo italiano potrà div:emre un· elemento fathyo della ricostruzione e della)rasformazione so_ci:lle. del Paese, e coUoca.rsi a fi,anco della c00p,eraz1one mglese, bélga, olaadese - quale_ strume_nto di 'eleyazione; anchè morale ed in~ tellettuale, ,delle .classi. lavoratrioi ·' · Solt?ntçi riprendé!1d,o,, con più. ami;ifo respiro, le esper1en;;e pr~-fasc1ste?I quando. la Lçg~ Nazionale de~le ~?OP·erahv•e, J)Tes1eduta da Antomi.o Vergna:aini .e m_dm.. zzata verso le finantà e i metodi- socialisti ~veva ,raggivnt.o una forza non indiffe:rènte nella vit~ italiana, potre~,o _avviare migliai1a e ,migliàra di la– vorat~r-i alla dirèzio:ae ed1ammini!>l 1 razione della cos,a p-qb?h~a, con ·senso acuto della realtà e delle di,ffi– .coltl;I d 1~ supérai:e., e con· spirito sùperioL'e agli inte– res~i d! categona 9 di casta e ai piccoli e grandi · eg,01sm1.partico~aristici. . . Punti di vista socialisti·sulla coopèrazione., , ' · La .rifo'rma sociale che il Paese 'i~;oca d,alla C0sti– !uente - p~trà ,deter1;Ilinare, Stl un terreno già prepa-. rato, l,o sviluppo di un'.al!ra ..forma di cooperazfone :. que_l~adi pro·duzione, la pià vfcina ai principi socia- . 1s~1 e, ,appunto per· questo, la rri,eno su'.scettibilè di sv!lup~i ,1;1ell_a so.cietà borghesè, in quanto non solo esige cap1!ah e rriezzi ingeriti per· afi'i;ontare la con~ cor_ren~a delle· attività iridusti.:iali capitaÌist-iéhe ma pre~uppo~e una-neutralità dello Stato .che non è 'c0n– cepi?1~e ~mo a che e~so è l'em,anazione· delle, c'lasst posstdenh. , . "La c0operati-va d.i -l!lfOduzfone 1 er·a gjà. vagheggj~,ta d~ l.\far:i-) _nel IH vO'lu,me,;le,l Capitale, come ~ la 'J)rima
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