Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 1-2 - 1-16 gennaio 1946

18 CRITICA SOCIALE sliruttura finanziaria molto solida, esse sornò costituite dal Crédit' Lyo,mais, dalla Société Géneral.e pour favoriser I.e développ~numt du oom!ni,erce et de l'industrie en France, dal Comp1,o,ir 11otùmal d'escompte cle Paris, dalla B,mque nati.o,wle pour le com,merce et l'.industrie, e dal Crédu mdustriel et oomm.ercva:l. Fin~nziariamente molto potenti, .fruisco1110di una estes.issima rete· da" dipendenze. Esse, pri– ma della \H'~senle riforma, trattavano parimenti· sul mer– cato moneta-r-io-·e su quello finanzia.-io, pur non p,otendosi classificare fra le b'anche di tipo « misto ». In sostanza questi Istituti funzionavano•. come ba111checli deposito, ope– ,.-,mdo a brev-e ed a medio termine con i dep,ositi, gli sconti o le neg,oz,iazioni di Buoni ciel Tesoro, e come banche ·_miste, accordando crediti a lu,ngo te,'mine, partecipando all'oemis– sio111e di azioni private e di· o-bh-li·gazioni di enti pubblici, ecc. 3) Le banche d'affari e l'alta banca. • Ancor più potenti delle banche di depos.ito, esse dominano letteralmente il mercato finanziario. Sono banche che pll"aticano il finanzia– m,:,nto industriale ed il credito a media e lunga scadenza, · mediante sotto.scrizioni di azionJ -ed obbligazioni, ·part'eci– pazioni · direlle, aperture di i:reditp. La lo-ro organizzazio– ne, in grad-o di soddisfa11l in o-g,1J momenlo qualsiasi ri– •chiestn me-diànte una rapida concentrazio111e dei oopitali of– ferti. ed una politica di collaborazione con le società di de– posito, ha contribuito a fare del mercat,o finanziario fran• cese un mercato molto attivo. È noto come queste banche .abbiano a più riprese co111cessopll"estiti a Stati stranieri, vicini politicamente alla Francia. La così detta « haute han- . que » è costituita da un piccoJ.o numero di case private pari,gine molto vecchie e finanziariamente solidissime, an– ,che se ad esse sia un. poco nociuta l'espansione d_elle han· che d'affari e di deposito. Le b'anche d'affari e l'alta ban~a, _che si usano distinguere in banche caltoliche, banche ,protestanti· ·'O banche israeli– :tiche, sono rappre.sentate prlneipalme111te dai seguenti isti– tuti: Ì1a,1q11ec/!eParis· et p-es Pays Bas, Bwnque de l'Uni.o,. Parisie:nne, -Crédit Co•n•m,ercia le de Fra,ioe, Cr édit M obilier, RothschUd, Malièt Frères et C.ie, Vemes et C.ie, Lazare Frères (le ultime quallro fanno parte dell'aÌta banca). AHa loro testa v'è un-111ucleo d-i finanzièiri, non numero-si ma ouolto potenti (Rothschild, Schrneider, Laurent, Dreyfus, La- . zare, Ti-rard, eçc.), int.f.odo-tti negli ambiienti industriali (quando non ~1110indnstriali essi stessi, oome llo Schneider), legati fra loro da una strella .solidarietà di gll"Upp-o,o, addi– .rillura, da rappoll"ti di ·pare111tela, alleati con la City "londi– nese, ~n le maggi·or-i banche spagnole, belghe, svizzere, con alcuni trust stranieri (fra i qual\ si anno:vè.ravano an– -che i tedeschi). La forza ·politica di questi uomini è mo:lto .gran<fe. La Francia ancora r-icorda l'attentato commesso. nel _1936 dal capitale finanziario contro il Fronte po,po.Jare, la cui politica ec•Qnomica e soci,aie cominciav:a a· dargli fasti– di,o. · Visto che con la Jloua politica h,gale la sinislira non poteva essere · abballuta, app,r9fittando della riforma della Banca 'di Frarncia, fu fomentato un -panico interno colossale <e venno. sollecitata l'esportazio-ne dell'oro, trasformatasi. poi jn vera e propria fuga. Il franco, che aveva saputo resi: stero durante la grand'e crisi, doveva cadere e le riserve della Banca di Francia ne uscivano diminuite del 50% in c-onfro.nto al massimo del 1933. In questo sellore la riforma non ha pot11to per il mo.• rnento fare molto, nono-stante la commissione delle Finan– :ze avesse previsto la nazi,ornalizzazio-nc della Ba11qu.ede Pa- 1ris et cles P,rys Bas: comu111queanch'esso v-iene sottoposto ,al controllo degli organi superio'l'i, come si dirà. La man– .cala nazi·onalizzazione delle banche d'affari è stata giusti– ficata dal fatto che; data la natun della loro- organizzazione, tdelle foro riso1,;;e 'e dell'impiego• dato a queste ri,sorse, un 1provvedime111.todel. genere avrebbe o-ra, prodotto alcuni in- 0oonvenienti, ·tali da esporre ..1·e banche stesse alla conéor– .rénza degli istituti di credito sliranieri. -CaratDeri_~icheiecniche della legge. Innanzi tutto, es6a sancisce la nazionalizzazione - a par– ·tire dal 1 ° ge111naio 1946 - della :Banca di Francia, me– diante il trasferimento allo Stato, che rie divent_a il prn– prietàrio, delle azioni. Gli azionisti riceveranno obbliga– zio-ni nominative negoziabili•, il cui valore di rimborso verrà ;fissato da ·una ap,posi-ta commi,ssio111e.Tale valore non potrà comunque superare il cor= medio relativo al periodo 1° set– tembre 1944-31 agosto 1945; per le azioni acquistate dopo il 1 ° settembr-e 1944, esso dovrà essere, come massimo, pari BibliotecaGino Bianco al prezzo di acquisto. Le obbligazio111i veuanno ammortiz– zate entro 50 anni e f.ruiramio di un tasso d'interesse del 2%. Gli statuti e la oom·posizio111e del Comiglio generale dovranno essere riveduti e .stabiliti per legge non oltre il 28 febbraio 1946: la banca continua ad essere l'unico isti– tuto di emissione. La posirione della Banr· di F..rancia si ·è dunque ulterio,rmenl•e raffo,rzata: essa ora è veramente la, « Barnca della Francia ». Po-i, la legge stabilisce che tutte le panche si inquadrino, entro tre mesi, in _u111a. delle tre· seguenti categorie: 1) ban– ch1é.di deposito; 2) banche di credito a medio e lungo rer– mine; 3) banche_ d'affari. Ap-partengono al primo gruppo quelle che ricevono depositi a vista o a. due a111ni ·al mas– simo-. Esse 1110npossono possedere quote del capitale azio– nao-i,o di società p'er u111'ammontare superiore al 10% del capitale stesso, nè ,assumere partecipazioni od effettuare in– vestimenti immobiliari coI risparmio racco-ho, salvo auto– rizzazione del « Comitato dei- depositi », · uno dei quallro comitati costituiti - c,ome poi si vedrà - in seno al Con– siglio Nazionale del Credito. Sono comprese nd secondo gruppo quelle che operano a media e lunga scadenza: son& poste sollo il· 00111trollo deUo Staro ed esplicano la lqro attivitÌ! nell'ambito di uno statuto sancit'.I) da una legge. (Il loro presidente, cli·retto•re generai., o govematore è di nomina ·statale). Le banche, che effettuano ,finanzi-amenti a medio e lungo termine, non rispondenti a tulle le caraLLeristiche precisate in questa definizione, appartengono alla terza ca– tegoll"ia, che raggruppa le aziende di credito la cui attivi.tà principale è l'assunzione e la gestione di partecipazioni e che non ricevono dal pubblico depositi a vista o di scadenza ~ inferi ore ali' anno. · Vengono quindi ,precisare le norme relative alla nazio! nalizzazione delle grandi ba111chedi deposito, al controllo delle ba111ched'affari ed agli organi preposti allà direzione del credito .. Con deCOll"renza 1 ° genhaio 1946, il Crédit Lyonnais, la Société Gé11érale pour f'1111JO'Tiser .le developpeme1't du com- . merce et de l'industri,e en· France, il Comptoir nati.onal d' esromptè de Paris, Ja Banqu.e natimua:le poi.a' ie · commer– ce et l'iluh,strie passano ,in proprietà dello· Stato; dei c_in– que grandi istituti di eredito, solo il Crédit lndustr,iel et ço_mmiercial è sfuggito, quindi·, alla n:iizionalizzàzione, dato c_he non ha una l:'ete di dip-e111denzemolto estesa .(H C.I.C. ha una strullura finanziaria •particolare, possedendo una quantità considerevole di azioni di banche regionali; i suoi depositi sono.- soprattutto à scadenza fissa). Soinmand,o i depositi delle quallro grandi banche nazi,onalizzate e-on quelli ,della Banca di· Francia, si rag.giung~no i 260 milia,rdi circa, quasi un terzo del co•mplessivo naziona-le. Se si tiene poi ·conto che, già p-rima" dèIJa presehre riforma, lo Stato · francese contro.Jl!lva ~ come detto in .p·recedenza - in maniera più o meno diréua il gruppo delle Casse di- Cre– _dito Agoricolo, delle Banche. Po.polari e delle Casse di Ri– sparmio ordinarie e po•stali', gruppo che assorbe qrca 330 mil(ardi ài· d·~ositi, si vedrà ~me al ~ettore privAto· non resll ora che 11 21 % del totale ,ilei depositi. Agli ex azionisti delle soci-età bancarie « che r.ito'rnano alla nazione » v:eng,ono consegnate cc carature·», d'i cui è previsto un riscallo annuo, da parte dello Stato, a far tempo dal 1° gennaio 1947, di àlmeno un cinquantesimo di quelle in circolazione.; esse danno dirit~o ad un divide'ndo an– nuale da stabili.-si dai consigli di amministrazione e, co• munqu-e, no.n inferiore al dividendo dell'esercizio 1944 (è ,però da notare che tale dividendlo non potrà, per legge, es,– sere fissato in misura superiore al 20% del dividendo d'an- teguerra). · . . I' c,omigli di amministrazion·e di nuova costituz'ione (i vecchi si sono sciolti il 31 dicembre; durante il mese di dicemb're in ciascuna delle• quattro banche venne immesso . un çommissario governativo, con dkitto di veto• assoluto su ogni decision·e presa dal Consigli,o di Amministrazione) saranno composti d'i- 12 membri, di cui 4 nominati dal Mi– nisti:o dell'economia nazionale fra esercenti le professio111i· industriali, commerciali e dell'agricoltura; 4 designati dal– le maggiori Oll"ganìzzazioni sindacali (dne di essi devono appartenere ai quadri ed alla ·categoria impiegatizia della · banca); 2. designati dal Milllistro delle Finanze quali rap– presentanti della Banc,i. di Francia; 2 d·esignati pure. dal. Minis_tro delle Finanze e s_celti fra le persone con vasta · esper~e~za bancaria. I poteri deJ.le ass·emblée generali degli az1ornstr verra111no eserci-tati dalla Commissione di ·con· tro.Jlo delle bançhe, integrata da 3 membri del Consiglio Nazionale di Credito. · Per quanto con~erne il contr!)llo de1le banche d'affari, è·

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