Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 1-2 - 1-16 gennaio 1946
CRITICA SOCIALE 13 i,n condizione di ass.o'1vere lo stesso compito di con– tinuità unitaria nena vita della Nazione. Soluzi6ne ideale sarebbe pertanto l'avvento di' una Repubblica presjdenziale, neJla quale _il Capo dello st:ato a15sume, per ma•n,dlato del popol'o, 11lp,o<tereesecutivo ed ese~– ci ta le sue prerogaifive nei limiti fissati dalla Costi– tuzione. Mà poichè non ignoro le •preoccupazioni as 0 sai diffuse (se pure di discutibile fondamento•) dopo la ultraventennale dittatura, accedo alla soluzione dli regime ,rappresentativo parlamentare, in quanto esso sia in grado di garantire .solidità e continuità aI Go– verno kgale del Paese. Assemb.lea consultiva e Assemblea deliberntiva. 3. - La vita moderna, richieden,d,o 11n sempre ?re– scente· e tempestiv.o interveQte dello Stato ad assicu– rare la soddisfazione di molteplici bisogni, esig.e con– se"uentemente un funzionamento più agile e Pi::O-ntò della macchina ,legislativa, ad impedire che il potere esecutivo sia costretto a sostituirsi quasi perm:ui'en– temente," mediante la einanazi<one di decreti, •a:1-la As- semblea legislativa. · Una sola Camera: a funziqni deliberative risponde. meglio a questa necessità, s1pecie se integrata da UIJ Corpo legiferante- più rist,retto; -che sied·iJ.·quasi "in continuità. Il Senato, che rappresentava ·la remora rallentatrice d,eJ potere monarchi,co nei confronti dell'Assemblea pop.ola.e, deve ·essere trasformato in assemblea tec– nico-consultiva a funzioni prelegislative, nella quale intervenga•no, a ffanco dei comp.onenti nominati dal Governo· per la loro i;;pecifica esperienza, i rappre– sentanti déi Corpi tecnici, _amministrativi, culturali, sociali del Paese. Camera,èonsultiva e Came,i-a legislativa saranno di– vise in Commissioni di competenza, che aflìa,ncheran– no ,nella prima un Consiglio consultivo, nella secon– da' un èonsiglio legislativo. E questi siederanno in permanénza: a) per l'esame e l'approvazione delle leg– gi di non primaria importainza; b) per l'esame e la– relazione alle assemblee plenarie sulle leggi di mag– giore importanza. Tutti i disegni di legge dovranno essere preventivamente sottoposti al parere del Con– siglio o -d:ell'Assemblea della Came:a _consùtt_iva. Ed il - Consiglio o l'Assemblea della Camera leg1sla- _ ·uva (eJ.etba daI popolo a suffragio• universale) di tale ,p•are re lerranno conto per il suo valore intrinseco;' senza peraltro.ri \enersi obbligatoriamente J-egatì-nella ' libert à e sovran ità del1e proprie deliberazioni. Così ordì.nato, il sistema unicamerale assicurerà al– la macchin a legislativa un ritmo celere, ·sempre in fase cot.le necessità correnti' e urgen:ti della popola– zion e. . Sisl1Ùna·elettorale· m@gioritario. 4. - Il regime rappresentativo parlamentare' deve essere in grado di garamtire una esip,ressione maggio– ritaria della volontà popolare, dalla quale tr agga au – torìtà sicura ed appoggio costante il Governo resp.on– sabile del Paese, ponend.ofo in con,dlizione di svolgere con· fermezza e regolarità il suo compito di direzione– amministraziqne della grande azienda nazionale. In regime _di vera ,dlemocrazia (e· cioè di .leale ac– cettazione della· legge del consenso) i Partiti poHtici altra funzione non hanno_ all'infuori di quella di ;issi– .çurare la legalità e la continuità del Governo respon– sabile. Se q_ue§t0- non si verifica, vuol dire che la democrazia.è un p,aravent1o;non un costume ra,dicato. Ed il sistema proporzionàlista faivorisce purtroppo ._(e quasi normalizza, in quanto accentua il partioolari– _smo dei Partiti) il formarsi di situazioni di poten– ziale disfunzione d 1el reg-ime rappresen,tativo. Basterà, per convincersene, ricordare la esperienza prefascista ·italiana e la esperienza prenazista germal).ica. La logica idei regime pairlamentare, quando non si voglia fare il gioco delle tendenze antidemocratiche e favorire la .dittatura di •fatto (an.che a prescindere da1 pericolo di ritrnrno a regime totalitario ..di partito unico) di al!re forze costituzionaJmente kresponsa– bili (Il burocrazia civile, la burocrazia -militare, la Corte, la Chiesa, la Massoneria, la ·plutocrazia, l'a– _grarismo), dovrebbe dunqlie consigliare l'adozionl! del ibliotecaGine-Bia'nco sistema rapl!)resentaHvo maggioritario. E conseguen– temente la elezi<:i-nedei deputaiti dovrebbe essere ba- . sata sul conferimehto di due terzi (o tre quinti) dei mandati alla lista nazionale- che abbia .ra·ccolto alme– no il 30·od il 35 per cento dei voti, attribuendo i nian~ · dati residui in conferimento prropo-rzionale ai can- didati delle· altre liste. Il sistema piroporzionale sa· rebbe invece app-licato af totale dei mandati, qualora nessuna lista ra·ggiungesse il minimo di voti l!)refis– s•a,to ·per l'aggiudicazione del premio. Ora, giacche le elez'ioni per la Costituente dovranno -essere fatte sulla base-'ael sisÌema proporzionale, e lutti i partiti av,ranno modo di piazzarsi secondo la rispettiva quota di co•nsenso elettorade, non dovrebbe_ essere difficile al raggnipl!)ameno ·di Partiti che farà blocco per i.I varo ,d.ella nuova Costituzione, di fare blocco anche· (con equa ripaflizione delle candida– ture) pe•r Ia elezione ·ai sistema maggiori41-r1o ·della Camera legislativa nonnale, destinata a succed'erf alla temporanea Assemblea Gostituente. Pw·lamenlo e Governo. 5. -.Ma: se, pe·r dannat•a ipotesi, il sistema elettorale maggioritario, non riuscisse accettabile ai Parhti, oc– correrà quanto meno attµare in s_ede p•arlamentare que1 b1o;cco ma,ggiorilario che a.5sicuri continuità è re·golarità al Governo responsabile. La coagulazione , 1 deila maggioranza :p•arlamentare neJ voto di fiducia .al Governo già dconosèiuto dail' Capo• deHo Stato de– terminerà il formarsi del « !Partito governativo» e della « Opp,osizÌone-controllo »; ed il meccanismo do– vrà funzionare regolarmente: nessun vot0 di sfiducia po.tendo costringere il Goverrm a dimettersi, se éss-0 non sia stato tempestivamente presentato, apertamen– te discusso e chiaramente motivato. É in tal caso: o siforma, atto<rno ad un nuovo Go• verno, un'altra maggioranza solidale fa « Partito go– vernativo», oppure il Govern.o. assume. la figura (co- . stituziona1mente p,revisfa) di Gabinetto, presidenziale, e cioè ·d 1 i Governo del Capo dello Stato. - E' la Camera, in_.questa seconda ipotesi, fino allo scadere della legislatura-'pob;:à resp-ingere progetti di legge e P,rop,oste del Governo in carica, rna non potr.à determinare crisi di paraittere politico., • Questa re:qwra (che taluno- riterrà pericolosa, ma che antidemooratica non è, peTcib.è il Capo.dello Sta=– to è purè èletto '.dal pop,olo) è assolutamente neces– saria per legare i Partiti alla considerazione del su– periore interesse del Paese, quando ·si voglia adottare il sistema della rappresentanza p·arlamentare propÒr- zionali,sl•a.. - La· figura diel Capo dello Stato, che si vorrebbe ri– durr.e quasi ad una finzio·Iie evanescente, dovrà" per-_,",, tanto essere chiaramente definita e qualificata quale espressione giuridico-po-litica della Nazione, perchè • in essa,. e non nelle ~nstabili formazioni maggioritarie parlamentari, si concentra la unità e continuità di vita del Paese. - Per una vera democrazia, .6. - La •~>e~ocrazia !}On c~nsiste soltanto nel diritfo•· d1 partec1pa1re elettoralmente alla formazione delle– rappresentanze pubbliche nei corpi amministrativi e n_e l~e.~ss ~lee J?Olitiche. Vera democrazia è la ·pos•. s1I :id-1.ta d1 partec.1p-are costantemente alla vita pubbli– ca :de~ P a_ese. attraveieso le. organizzazioni civiche f. so~iah un!ta~ie, <;h~racc<?lgon,o la parte migliore, .,più' a~hva, dei c1ttadm1 e dei prodtuttori. Nella funzione di rappresentanza consultiva nei -corpi pubbliai e di fianch_eg,giamento-ip,:r,opulsione permanente verso il pulibhco ,pOltere si realizza quel C()ncetfo. di democra– zia_ organica alla cui illustrazi one sarebb e necessario un_più arrìp,io discorso. Basta accenna.re, per intanto. ai C.L.N., la cui esperienza non potrà ritenersi con– clus,~ coll'avvento ,diel!a Assemblea Costituente ed al mòvi:mento. sindacale e sociale, 111cui funzio~e· non– PO!•rà certo es·alllrfrsi in s.ede idli~diritto associativo pnvato. •.. , · - Riassumendo, i capisaldi della riforma politica do– vrebbero concretarsi nella RépubbI~ca l(iemocratica: _CO'~ un _Capo dello Stafo -eletto d-al popo1'o, un,a Camer:i leg1sl!lhva affiancai.a da una Caanera consultiva (inte-
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