Critica Sociale - anno XXXVII - n. 8 - 31 dicembre 1945

. \ CRITICA SOCIALE 121: ' entusiasmi ne·o-ginevrini dell'internaziona:lismo uni– tari,o o fede1:alis,lko, alimentati dal Pollak medesimo, Be' suoi li-bri inglesi, anche l'Austri-i.1 famelica, a cui, dopo_ l'a!ara guerra, l'indipe11denza nazionale, in fmi– zfo-ne a11(i-Anschluss,. fu cqsì sterile dono, si aggrappa al feticcio ,diella sovramtà, e rivendiica, in era di bombe atomiche, linee,str-afogiche o froùtiere nakurali .oonllro ia- min:;lCCia di u,n'Italia antifascista, faticosa– mente risorgente a democrazia. Ep•pure non in· tal modo· (e la recente storia dei nostri p.a,esi n'è prova) si riam1oda11Ò fraterne le re– ~l)zioni fra. Italia ed Aùstria. Poll'ak medesin)o ram– mentava più ,,olf'e che, aH'indoma·ni di Vittorio Ve– neto e della .conqttis.ta d~l Brennero, le municipailifù socialiste di Milano e di Bologna died,ero a.silo, ri– cetto ·e pane ,a.i bimbi di Vienna vinta. E all'indomani del 25 luglio 1943, il suo foglio londinese, oggi eco ubbidiente •di rivendicazioni nazionalistiche, s~am– !P•ava:l_a tes.fat.a esultante: « t'italia di Mussolini è morta. Vìva· l'Illalia di iM'atteotff! ». I socialisH-austriaci, che,. per ~animosa sfida all'IÌa– Ji,a di Mussolini, diedero il nome di Matteotti a qt~el palagio operai,o• di cui nel febbraio ,1934 i lavoratori di Vienna fecero l'uiltima trincea della libertà con– culc.ata, dimentichi :della .génerosi,tà socialista e ita– Ìia,11-adi venticinque anni •Qr: sono, vogliono dunque, nell'Italia di Matteoltti mutilafa nel suo territori,o e nel suo •diritto, coltivare i germi, universalmente esi– ziali, 1 d~una ·seconda ·J.talia di Mussolini? . . , Plfil.\~=-TREVES- .. I SEI GRANO.I ELETTORI. tl · carallcre anlidenwcraUco clf:l progetto· r1over11a– tivo.·.. A Guido Bersellini, che sul 11. 4 di questa Rivista, in un chiaro articolo sui --sistemi" elettorali, ha posto · in favorevole risaUo, il mio prog.elto di sistema pro– p:orzionaJ.e a scrutiù.io . uninori1inale, esprimo la mia grata so-dldistt'azione p·er avere egli sì bene inteso lo– ;pidto ·conciliativo e rigi•d·amen:t-e d.emocràtic,o, a cui ~oltan.tiQ.mi sono ispirato nella: compilazi,one di que,J · .sempHce sh,1dio. Egli confutava JJer vero l'uHima parte tecnica del progetto e controp!'oponèva una genia.I~ modifica, so– miglian:t:e,. nel suo asp·etto earafteris,tico, ad un ormai ;11HioQprogetto delI'austriaco Gheyerahn, pure basa-to s•t1Welasticità ,d:el numero. dei seggi; che nòn. credo abbia ma,i avuta applicazfone pratica, ma che, rispon– dend,o favorev9lmenle aHe più basi.J.àri .esigenze del– l'eiezione poli,tica, se.nz 'a •aff:citto ·ìnortificare la demo-. craticilà -del suffragio, è sempre degno d'ella più vivii considerazione. Alla parziale' critica .qlel Bersellini ed aHa: sua contr,oproposta avevo tuttavi•a intenzione di rep.Jicare per oonfutare là sua obbiezi.one ed anche muovere apptinto alla suggerita modifica. Ma poi tal r.epl~ca m'apparve inane, c:tiè sarebbe ·stata ·polemica cli clettag'lio, mentre oggi è uopo, a niio avvis'o, per ool'oro ohe sono. osseqt\ienH alla vo,lontà_ popolare, · convergere la 101,0· opposizione contro l'attuale anti– democràtico progetto. governativo. ;Poco monta l'acco– gUmeJilto ,dltin p-rogetto piuttosto che d'un altro, d'un, aocorgimenlo oomp-Jesso aJ luogo-. d'uno: p-iù semplice, ptirchè sia rispettato il. fine di ,tender:e al sistema che sia massimamente 1'isponden:te alla volontà degli elet– rori. Ora a tal fine il pr'Ci·gelto' governativo è ben lungi dal oorrispondere. • Dallo sdhema di, provvedtimento cone.èrnente la, - legg.e -eJeUorale politica per l' Assembl~a Costituente, distl"ibuito testè alla ConsuMa Nazional-e, si aìJ'Prende · cfae i. principi fondamentali ,d'ell'ordinamento• so110 riassunti nei primi fre artiooli del ,proge-t-to: .«Suf- 'fragio ètfettivamentti universale; rapp,resenf,anza pro– . porziona'Je, costitni,ta èon voto d'iretto, 1ilbero e segre– t'O, medli-ante scrutinio d·i Liste di candidati liberamen– te concorrenti, d,a chiuaque presentati, con ordiÌne di vrecedenza prestwbilito, rnodificabile <ilagli clet- loi·i per effetto dei voti cli preferenza che sianu csp1·essio11e di vo/011/'à nmnericame11te· efficienti. Sulla· sc.o,i·t.a,d'elle_sctll"se notizi.e precedentemente diffuse dalla stampa sul detto progetto l'oscura chia– rif!~azione Lii cui . so·pra racchiude il seguente si– gnlfrcato: s.e l'Assemblea CosHtuente sarà' in effetti eJetta col sistema presentato• dal Governo all'esame della Consulta, senza mo.difìcazioni che. potrebbero apparire di dettaglio, pur ,essendo sostanziali l' As– semblea· rispécchie1,ù ,fe,tlelmente I.a forza dei partiti nel paese, ma i 537 rapipresen:tanti del popo1o saran– no per la quasi totalità scelti, designati. im,estiti,, nominali - non eletti! - dalle direzioni dei par: -~iiti. In pratica, per la 1llassima parte, dai ._segretarì d!ci sei principali partiti. · .,, illustr-al'o con un esempio .., I": oppor.ti.mo. illustrare tale grave afferm~ziorie con un esempio. · La prima edizione del progeHo della Commissione governativa - sulla eomp.eterÌza di alcuni membri della quale corrono voci scoraggianti... - stabiliva· delle ciic,òscdzioni regionali, ma· poi la direzione ciel nostro ;partito si è pr,onunciata• per circoscrizio- · ni pluriprovinciali, a1ml,o-ghea quelle poste in essere d1al T. U. 1919, ed ora ncin si può dire quale suddi– visione, prevarrà; ma facciamo l'ipotesi più benigna \IHa tesi J}vve1;snria, che prevalga èioè la pluripro- vincial,e. '· È noto che il progetto, contrariamente a quanto disponeva la legge cld 1.919, non contempla voti ag– giunti e prevede u11 solo voto di preferenza anzichè tré; dduzLonc _saggia al fine di evita·re altro gr·ave in con veni.ente: ]'.elezione di 'quasi tutti i candidiati de!J.e città grandi a .scapito di quelli della' provincia. _Vediamo allora cosa potrebbe succedere nella cir– coscrizione milanese, che ,aveva nel '19 dia(provve– _clere all'elezione ,d•i 20 rappresentanti e dove riùsci– ròno, nelle elezioni di quell'anno, 11 socialisti., 5 po– polari, 3 liberali ed 1 radic·ale .. Supponi.amo che sia– no stati espressi 6.30 mila voti validi, di cui 22,0.500 siano sta-ti' d1a!i alla lista s·ocialista, alla quale, con la proporzionale, spebl:erebbero 7 seggi. II voto pre– ferenziale . on è -obbligat-orio, ma quasi tutti gli elet- _ tori se ne varranno. Supponiamo che ne abbiano fai.lo us,~ 200.000; CIÒ compor,(erebbe in meclia 10.000 - pre.ferenze• per ogni candidato. Ma è noto che nel p1s6getto governativo J.e preferenze· sono determinan:_ ti, nella scelta dei candidati -presentati, soltanto se - raggiungon,o il 25% dei voli <l1atialla lista; nel no– stn:i caso dovrebbero raggiungere la cifra di 55:125 (= 25% ,di 220.500), cioè più di cinque v,olte e mezza la cifra med~a: ip,o,tesi, ad1unque, piuttosto remota. Ma considerfamo pure il caso limite; che cioè le preferenze si siano. riversate soltanto sn quattro can– didati,, e precisamente sull'VIII, il IX, il X e l'XI (nell'ordine in cui la direzione del partito li ha pre· scntati agli .elettori), nella misura cli 55.125 per ognu– no dei primi tre e di 34.625 per il. quart,o. Solo in queSJto caso assùrclo il corp,o elettorale potrà i,mp,orre l'elezione di 1tre candid 1 ati, che la -diirezione del par– ti.to aveva ritenuti meno meritevoli •c!ei primi sette. Gli eletti s.aranno dunque !'VIII, H. IX, il X e poi il I, il II, il III ed il IV, anche se no~ hanno aYuto. neppure una preferenza, a danno dell'XI che ùè ha a'vute 34.625 ! Ma quest.o è il caso più favorevole alla volontà del corpo elettorale; .in tutti gli altri casi' uno o due soltanto, sui sette candlidati da'pr·o– clamarsi eletti, potranno essere scelti dagli elettori; in mo\tissimi casi n~ppure uno degli eletti j:J.Otrà van.tare "di av-er avul'o una 1paggiore preferenza· da parte degli elettori. I candidati saranno dunque eletti quasi sempre peil'• avere ottenuta la preced,enza nella lista d-a'1la cllirezLcne deL-!oro partito e nella maggior parte dei casi i preferih del corpo elett-0rale si .vedranno sof– fìa,re il seggio dai preferiti delfa direzione, il che spesso vorrà dire del... segretario. Soltanto nel caso eccezio.nale in cui un candi,dlato, n,on p-resen,t:ato-fra· · i p,rimi della sua lista, riesca a mettere insieme l'è– norme nuu'!el"o di preferenze· rappresen.taio dal 25%

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