Critica Sociale - anno XXXVII - n. 8 - 31 dicembre 1945
CRITICA SOCIALE 119 sotto molti aspetti, il contrapposto; Roberto, ragi0- natore .fred,dio e, al tempo stess'o, pien-0 di fede, :vi– vace, sempre prqnto all'azione; Ottaviano irruento e scettico, fatalista :per sua natura e non portato al- I'azi,one. . • Quante volte, viven,d·o giorno per gi,o·rno l'uno ac-· canto aH'alti,o, 0.1.taiViano, pur ammirando entr-o di sè l'impeto generoso di Roberto, ·aveva sentilo l'irre– sistibile bis-ogno di mei-tere in canz,ona:tura l'ottimi– smo di Lui, che sapeva stendere un colore roseo so– pra ogni situazione ~igia o -n_era.Ma ora che Egli era morto, bisognava'farl-o vivere ancora nella- continua– zione d 1ell',opera sua; e lo scettico si sentì animalo dalla fed·e che l'Am ico aveva lasciato come retaggio; e l'inerte fat-alis.ta si· .gettò nell'impeto deJ.l'azi-one e vi profuse i t esori di una bontà, cqe suscitava imme- _ diata e calda simpatia in quanti L'accostavano, e .di una intelligenza larga ed arguta, che s:empr•e av-eva ,d1esta_totra gli '.Amici unanime ammirazione. Dagli ultimi giorni ,di dicembre del 1943 aI 10 marz,o· del ·194.4, in cui fu al"l"esta:t'o, Egli lavorò senza requie, di giorno e di notte, e fu uno di -quelli che p,iù atti– vamente prepararono lo sciopero che scoppi,.ò pochi giorrii prima del su,o arresto, e parv-e e .fu una <l1èllé più coraggiose sfide lanciate aila bestiaUtà nazi-fasci– sta e uno dei p,iù efficaci colpi diretti a infirmarne il p,restigio e •a prepararne il crollo. Tradito da una spia, Egli fu arres_talo con altri amici, fra: cui il De Gior.gi, Luì pure sceso nel combattimento per oonti– nuare l'op·era di 'Roberto, e insieme con essi passò per.le stazi9ni del calvario (San Vi-tt'ore, Fossoli, Bol– za no, Mathausen) ,al cui termine giacquer10 tante eroi– che temp-r:e ,dlipatr;iotli. Spirò -di sfinimen,to, dopo, un anno di prigionia, il 28 ma-rz.o di quest'anno: la sorte gli negava il conforto di,.,-salutare l'alba ,di libera– zione ·che ,d1oveva sorgere dopo poche settimane e che Egli aveva eroicamente contribuito ad affrettare. La– sciava, come Roberto, la-moglie e una figliola, che erano la gioia drella sua; vita. Oggi, nella rievocazione che ne sarà fatta, Rohedo e Ottaviano saranno ancor vivi -e continueranno. l'o– pera loro, perchè col loro -esempio diranno ai gio– vani che degna ,di· essere vissuta è s,olo la vi:ta spesa per un id.eale e insegnerairn·o il pQsto che essi devono ,o.ggi p,rendere nella lotta p:er l'avvento della giustizia fra _gli uomini. UGO GUIDO MONDOLFO PER EMILIO CALDA R E PEROLGA. TREVES . L'S dicembre·, MilallJO socialista aveva solennemente parl'ecipato ad a1ltreon0ra.nze, assistendo alla riev'oca– zione che al Cimitero Monume'ntale e al Teatro Lirico fu fatta della figura e dell'opera, veramente grandiosa, di" Emilio Caldara. ])elle du·e magnifiche omzioni funebri <;lettedall'o– norevole Gonzales al Cimitero,- dal sincflaco Greppi al Teatro Lirico,. pubbliche-remo in op,uscolo il test<rin– tegmle, anche per corrispondere al desicflerfo · di mal.– ti, che di quella celebrazione desiilemron•o fosse ser– bato il ricordo alla schiera numerosa di amici ed estimatori che Emilio Caidam meritò, per la nobilta della sua vita e per le grandi benemerenze'dell'opera sua. Un'altra cara figu-ra vogliamo ricordare, di persona che ha chiusa in qrnes,t"anl'l!o la sua esistenza, la si- . gnora OLGA TREVES, morta sulla fine dello scorso set– tembre a Lomdm, dove aveva seguito i suoi.figli_zzoli. Moglie, madre, sorella di compa.gnz' nostri' carissil!).i, Ess•a 11Jon fu mai iscritta al nostro partito, ma alle nostre lotl'e parlecipb con fervida passione, per la luce dJi civilta, di elev<JJZione morale, di giÌlstizia che vedeva promanare dalla dottrina e da:[l'azione sociq-· lista, quale il suo Clmudio prof,èssava e praticava, con fervore di· fede e spirito di sacrificio. Nessun/ombra di vanità· offu.~cò mai l'ade.~ione sua all'opera' ·del SllU compag1to di vita; e il desiderio di vita tranquilla no•n l'indusse mai a ostacolare l'azioné che Claudio continui) a comp1~ere, in• prima fila, con imprntata fermezza,. anche quando piu. aggressiva divenne la violenza avver saria, d opo averci tallo i mezzi d'i di– fesa. E anch_e qua.nd' o Claudio fu morto, Ella non trat– ten,rze, per amor di quieto vivere, i figli' dal seguire l'ese•mpio e conti11Juare l'opera dèl Padre; e accettò , serena e forte tutti i pericoli, le ansie, i disagi, che furono coniseguenza d~ questo suo e., loro atteggia- mento. · Sia ono,re alla Sua memoria! U. G. M. DOPO LEELEZIONI AUSTRJACHE Nel pubblicare quesfarticolò di Piero Trev.~s ab– biamo come la sensazione che· "torn·ipiù vivo ad aleg– giare fra noi lo- spirito del padre suo, che dalle co– l01me della Critica diffuse tanta luce di pensiero e tanto fervore di fetde nella mente e n 1 ella cosci'enza di lutti noi. Gli esuli austriaci a Lo111dra;Pollak. Se dall'angolo· visuale degli scrutini• elettorali del 25 no-vembre mi volgo a rammemorare, se torno col_ peIJ,siero alle discussioni fr!:!quenti e fecondt: che ci appass-i-onavano, tutti ugualmente èsuli, a Londra in guerra, una con.ferma inaspettata mi sembra che ne derivi ai principi costantemente professati; ai me– todi c-ostantemente seguiti dalla stretta cerèhia fe– dele, che oggi, dopo tanto v,o.Jger,d!jeventi, si ritrova, e si slarga fino ad essere il nerbo delle organizzazioni socialiste. saldamente riancoratesi al governo di Vienna. . Guidava le discussioni, ed il suo gruppo ubbidiente di amici, un giornalista d'alto valore, di molta espe– rienza, dal vasto afflato europeo, Oscar Pollak, oggi direttore dèll'Arbeiter Zeitun'ir,, epperò mediatamente moderatòre dell'azione politica tutta quanta deUa re– pubblica austriaca. Mia in Londra bombardata, il éapo d'un manipolo di èsuli, d'.una frazione di · « enemy Socialists », come tali sovente osteggiati e costantemen t·e esclusi -dai piii. segreti concili dell'In– ternazionale· labur"ista, d-oveva contentarsi di fare assai meno. Senz·a perdersi d'animo dinanzi all'in– giusto, e comune, oslràcismo, Pollak lanciò un fo- , gli etto quiridicinale, stampat,o, alterrnamentè in tede– sco e in inglese: il « Notiziario dei socialisti aµ-· striaci in Gran Bretagna». Oggi che in patria gli son nuovamente da presso i migliori e più-attivi fra i suo-i collabtora1ori d'esilio, e soprattutto• la optima coiiiunx, eletta· deputato al Nationalrat, il quindicinale di Pollak non è più se non un rias·sunto in inglese ,di quanto egli stamp_a sull' Arb'eiter Zdtzmg: unta rassegna, ragionata e uti– lissima, della tragica situazione austriaca. Ma negli. anni bui, quando troppo più arduo che indulgere a illusioni e speranze era col-o,rire un quadro non· pur icastic;amente efficace, ma in verità simigli-ante, dello stato di cose prevalente nelle patrie asservite, Pol– lak attese, alfresì, e con anche maggior merito, a disimpegnare il ,dovere n,ecessario, se non confor– mista, di tutelare .il passato contro l'urgere_ dei _no- . vissimi critici: dunqllse, l•a ~difesa di po,sizioni che parevano (e i .fatti mostrarono che non erano) su-.· perate; la rivendicazione della continuata esistenza -dei partiti politici prefascisti e p,renazisti; la con– dann1a, pertanto; d'ogni nuovo amalgama super-par– titico e super-politico, d'ogni pr.opO'sta collaborazione tra ex-fascisti ed· anti-fascisti, fra monarchici e re- -· pubblicani, fra seguaci dell'autoritarismo di destra •e socialisti o con.fedlèrali, massacrati nel febbraio del '.34 dalle ·Heimwehren al soldo di Mussolini e, a marzo del 1938, dalla Gestapo di Hitler. Pullulavano, a ·_Londra, le organizzazioni culturali,
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