Critica Sociale - anno XXXVII - n. 8 - 31 dicembre 1945
116 CRITICA SOC:II\LE il card. Schnster ha così definito, nella su.a pasto– rale natalizia, i ·principi de rio tatò 1ai·co: quelli « ai quali si ispira\'.a E1~o_de nella stiage degli' inno– centi J) (proprio così!). Senza diffonderci a dire i motivi del nostro stupore _per questa strana affer– mazione, noi potremmo contrapporre .alla defini– zione schusteriana ·dello Stato .laico una ben più esatta definizio;1e <lello Stato non laico. A Trento, nella .patria di De Gasp.eri, Ja Democrazia Cri– stiana ha chiesto e ottenuto la ·partecipazione -dei pubblici poteri aJla celehrazione del Concilio Tri– dentino. Il quale fu e.erto un gr.ande segno. di for– za della Chiesa, fn l'atto cnlmj_nante -di quella Con– troriforma cou cui essa 1·ibadì il suò predomjnio nella vita spirituale e sociale. In questo periodo <li rinnovata potenza la Chiesa promosse e inco– ragcriò anche opere benefiche, in cui eccellono :i no~i ,di S. Vincenzo -de' Paoli, di S. Filippo Neri, ~li .S. ·Carlo Borromeo, ma. restaurò anche tutte le forme di intolleranza contro il pensiero dissidente e di persecuzione .contro l'eresia e determinò, per oltre un secolo, un v.ero regresso in ·quasi ogni <,amp9 della vita jntelletruale e civile .. Dovremo dunque ,di-re che lo Stato non laico è. quello che, accettando di -partecipare .alla ceTebrazion.e del Concilio ,di· Trento, si mostri disposto, non ,dicia– mo. a riaccendere il rogo in Campo dei Fiori, nrn a limjtare la libertà di pensiern entro ì confini che alla Chiesa paia oppo~·tuno di se,gnare? Evidente– mente questo sarebbe negazione di democr.azia (che ha -per presupposto la libertà). e· ,di civiltà; e sa– rebbe offesa alla nobiltà spirituale di quegli· ec– clesiastici che vollero, associandosi alla lotta contro il fascismo, rivendicare la .1ibertìi non solo della Chiesa, ma di tutti gli uomini. · LA CRITICA SOCIALE ANNA KULISCIOFF - 29 dicembre 1925 - 29 dicembre 1945 Non era una piccolo-borghese mancata, nè una <li quèlle rivoluzionarie che... hanno p;ura del divorzio. Squisito, .signorile. spirito in una deJi": cilta bellezza corpo.rea. Il tempo ed _ì malanni ave– vano potuto sfiorarne il vigore, non altei·.arne l'ar– moniosa irnpr-onta. Essa era gentilezz:a e foi·za. equilibrio e· ardore contro lo sc~tticismo" di un~ s'ocielà ne:Jla quale il i!'esco 'impuls~ d'elPa~10re è– contraffatto dalla .cupi-da signoria 1 del maschio." Oh! quanto, quanto coraggio, qnai1ta pm·ezz:.1 vi occone, povere <lonne J;ihelli, per passare con fronte .alt.a e con sdegnosa fermezza in mezzo al coiTotto scherno! Nel grande, turbinoso, pittoresco _tumulto delle nostre masse; da quando .un volto di donna .au– dace osò sfidiue la curiosità e lo scandalo, fino a·l giorno ji1 cui il mutar dei 'tempi facilitò jl co- - raggio, fu 'una gran sfilata <li donne miti ed impe– tuose, stri{lule e soavi, infuriate di mia loro mis– s.ione ... Ma su ·tutte 1,ifohe il più alto e carattenst1co ri– Hevq della persona·lità di· Anna Kuljscioff ~ essa fu donna nel piì1 completo e delicato senso della -parola; fece sua la cau~a delle donne,· ma_ la dilatò in larga visione; ignm:ò il fnròre del Iemminismo · suffragista, e· ia sua passione si Wmninò identifi– cando i prohlemi deila donna nella armonica· unità della concez'ione _s~cialist~. In questa larga visione soqo veramente il pre– stigio ed il fascino -della sua oper.a :. il ricco ap– porto che essà diede alla quotidiana grandiosa battaglia ,cli Filippo T11r.ati. Ess~ e1•a la gentilezza femminile, la tenerezza e I '·affettività del pensiero fenuninil'e, la ca11ta.ed un poco-astuta cfrcospezione del stro sesso, fusi in uno spir1.to virile. Nel suo famoso << sa.lotto -J), essa - pari tra pari - dominava, con quel delicato. tatto che solo la diplomazia ~emminile conosce, le laboriose ed animate discussioni traverso le quali passò mezzo secolo d.:ivita politica italiana. Furono in cruel sa– lòtto - colmo di libri e di pensiero - tutti g]i nominj più noti ,della politica, <lella ~oltur.a, del– l'arte. Es·sa era veramente la Signor,l\:, superba di ga1~bo, di gentilezza, di intelligenza; tr,a q{1e1Io sfol– gorio di nomi e _di colturil. Mag.ica donna, nella. C!uale in pitagorica compo– stezza si raccoglievano tutt~ le virtù dell'intelletto: e la accorata malinconia della sua patria av"eva dal. temperamento italiano attinto un vivo singolare ca- lore t . " L1c1 sua coltura non aveva confini conosciuti. Un giorno, inattesamente, con .assol{11a sempliçità, si lasciò andare in una 9iscussi9ne tecnica çhe ci la– sciò ·perplessi ... Ci parve di capire quel giorno che essa possedeva anche una lau,re;t di ingegneria. Aveva esèrcit,ato - come tutti sanno~ mediciNa, dedicandosi alla cura dell.e donne e dei fanciullj. E1,a una predilezione che svelava il suo Cl:lore, così: come l'amore per l'arte - che· era per lei un inno alla, vita - svelava ]; sua armoniosa <lelicatezza. La sua casa ne era il se.gnò: se l'era composta .) ~ . ' con amore, con le sue esili mani, ora per ora. Ac- queforti del Concon.1, ,mobili del Quarti·, pittori ot– tocenteschi. avev.a110·recato il loro ap:porto a quel njdo ~:lella intelligenia. noTI ig,nara della bellezza. Il nostro grande Turati, quand~, la sua delicata donna si appartava dalle. concitate discussioni per_ ammirare un ninnolo d'arte 0 per aprire una pa- 1:entesi estetica nelle_ contese pol_itiche, sorrideva tal– volta con,iro,.,ni.a.. , Ma tutti sa.pévano che il suo .agno. sticism_o icono'clasta era una ostentazione· ed nna civetteri.a -della sua arguzja, e forse una sebe1·:t,0sa malizia, giacchè l'armonica magnificenza del suo .complesso pensiero che co~a era se non una mira– bjle esJJressione di arte? ... _ · La politica non -può sfuggire alle leggi della hel– lezza ! E 1a signorilità, di Anna Kuliscioff stava a dimostrarlo. - ·• Rifaremo·-,-- .<lopo tanto ch,e se n~ è 1:1.è~to - i tratti della sua vita, del suo passato? Sanno tutti che era· venuta dal dolore· della sua fredda terra, con-H cuore di adolescente gonfio di sofferenza. - En bellissima, giovanissim.à, J:iionda, portava ne– gli occhi cÌ1iari, metallici e peneti,anti ima voloi.tà piena e virile, quando nel cenacolo universitario di ·Gjnevra conobbe l'appassionate calore .della ri– voluzione italiana, che balbettava le p1·ime pa,ro]e; e ne fu affasci~ata. .
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=