Critica Sociale - anno XXXVII - n. 8 - 31 dicembre 1945
CRt'l'ICA SOCIALE 121 'quista legale del pote.re P?Iitie? da pa,r~e ?-el proJe- 1'ariato organizzato in partito ,di classe, hm1tandos1 a raccomandare la ,dlistruziiOne ,dei governi borghesi, fos– sero anche i :p~ù mdicali, e la lor-0 sostituzione con là ditta1t:trra impersonale del proletariato. Da ciò si d·eve dedurre che· Marx ed Engels, · nel 1847, ·non vedlevano ,aJtro mod-o di raggiungere lo SCQP·O· se non mediante l'azione illegale-e vioJenta della cliasse ope– raia,'L'evoluzione dello Stato in sens,o democratico ha{determinaibo la rettifica del metodo. La meta ri– mane la stess•a: conquistare il pptere politico e pro– cedeFe alla socializzazione idlei mezzi ·dt produzione e di scambio. Con .questa modifica la democrazia so– ciale tedesca non usciva dal marxism,0 1 ; ,pe,rò essa ponev,a in atto un metodo finò allo,ra llrascurato di utilizzazione d/el suffragio nniversale, il meto·cfo del- l'organizzazione di classe. · _ Prima del 1870 il suffragio liniversale aveva già prolcura,tò amare delusioni ai proletari dei paesi in cui eJ1ais.tato sperimenltato. Bella cosa, in teoria/l'u– gwaglianza politica di tutti i cittadini, ricchi e po– veri; colti ed incollt•i, ma, in pratica, a che cosa si riduce questa ùg_uaglianza? Essa fa. il paio con l'u– gwaglianza giuri,dlica nei rapporti eco,nomict, con Ja tanfo decan,tata libertà diel Javoro, per la quale nes– sun op!'raio è obbligato a p,r~-t il lavoro a chi non lo retribuisce conveniei.·._ _.,.ente, Se si pensa come si .facevano le ·elezi,oni al tempo in -cui le dassi .operaie non eran,o, organizzate nè economicamente, nè politicamente; se si pensa 1 al reclu:t-amento del << bestiame elettorale» da p,arte dei gr,andi elettori, aHe corruzioni, ai brogli, aI1e esibizioni• dei .dema– goghi senza scni'poli ·ché si JJ·resentavano al corpo elett10,rale sciorinanid!o d•ei mrr•abolanti programmi ~ sàlv,o a rinnegarli e voLta•re casacca non ap,p,ena 'Q_tte– nuto l'ambito scanno -; se si pensa, infine; alle pres– sioni, alle viò.Jenze morali e materiali esercitate di– rei1jamente dai padr;oni sui loro dipendenti e dai go– verni sugli -elettori che pretendevano disporre del voto come meglio .Joro piaceva, non fa meraviglia se glt anarchici definirono il stiffragio· hniversale « l'ul– .tima mistifioazione del secolo». 1Maanche se si co,n– sidera il diritto in se stesso•, ie supponendo nell'elel– tore la cap•a,cità di valersene rettamente, non si può fare a :rli:enodi •riconosce-re che l'elet:t-ore is-o,lato diif– -ficilmente è in con,drjz.ione dli· raècapezza:rsi e di vò- · . tair'e secondo la prop-ria oo1scie.nza i,n mezzo al fra- gore assordante dei grandi giorn,ali, degli oratori e diei_,galop,pipi che cercano •di adescarlo con Je loro · arti. · .. • · A quèsta inferiorità c'erq tu:t1aviia un rimedio-: l'dr 0 ganizzazione dei lavo,mtori--in partito politico. Marxi– sticamente •gli operai sarebber,o, .anda:ti alle urne per conquis.tare il potere politico. E"alloT•a, la scheda elet– torale s 1 0\Stifui:l1aal fucile? Neanche· questo. La de– mocrazia socialista· non pregiudicava l'avvenire, non . escludeva nessun mezzo di J.otta che non fosse quello dteHa conquista dlel 'potere a mezzo delle urne; essa diceva soltanto af l,a:v-o'ratoc·e:- Siccome hal il dirit– to al voto, tu devi valertene ,per affrettare la tua emancipazione, tu quindi voterai disciplinat•amente per il tuo partito, per la tua cl,aissè-e non più p·er chi . è fuori. di essa. Integrato con l'9rganizzazione, il suf– fragi,o universale dìventa un'.arma pot.en1 1 e e temibile ndle mani d!el proletariato. Sì, se. la borghesia fascerà .fare. Ma se tin bel gio-r– no le prend 1 esse vaghezza di sopprimere-quelle libertà politiche .che fanto le nuocciono-, che cosa fareste? L'obbiezione fu p,revista e sc-ontata. . Unq. previsione di Engels e lo, sviluppo delle forze soc'ialifle nei paesi europei. L'Almanq.ch du Parti Ouvrier Françai's del 1892 puhblicaV1a u,no scr;itt0 di Fed:erico ENgeis in cui l'autoi;e, basandosi sui pr.ogressi fatti sino a q!'lel · · momento d 1alla clemocmzia socialista, proNosticava - ohe di quel passo, se noH h1terveniva la guerra., il proletariato tedesco avrebbe conquisfa,to ii potere nel 1910. E riv0JgeHdosi a quei borghesi che invitavano• ,i socialisti a rinunziare per s:empre ai mezzi rivol-u– z,onari e a rimanere !llell,a,legaliÌ,tà, dato che le leggi · eecezionali erano cadute, così rispoHdèva: << Disgra- zi•alamen:t:e noi 11011ci troviamo ìn grÙdo di poter fare. questo pia.cere ai signoiri borghesi; il che non toglie che, per il momento, non è ce-rto la legalità che ci possa ucc'i-diere; anzi, essa lavora tanto pene per noi che, sirìchè ciò dura, saremmo pazzi a~ uscirn.e. Rimane a s;apere se non saranno i borghesi ed il lòro governo che ne usciranno i primi per schiacciarci con la vi,oilenza. È quello c,he attende- . remo. Tirate dunque voi peT i primi, signori bor– ghesi·! E, non c'è dubbio, essi tireranno p·er i primi. Un bel maW& i borghesi tedeschi ed il loro gover– no, teidliati di assistere, con le braccia incr,odaJe, al sempre' crescente strm'ipare del socialismo, rico.rre– ranno all'illegalità ed aJla violenza. Con qual frutto? La forz,a, può bensì schiacciare una pie-cola setta so– pra· un terreno limitato; ma no.n c'è fio,tz,a,che yalga ad estirpare ·un partito di due milioni di uomini dif– fuso su tuna la superficie di un gran,dle impero .. La violenza controrivoluzionaria potrii ,rita,rdtare di al– .cuni anni il trìonfo del socialismo; ma non farà che ,renderlo tanto piì't completo». · La guerra non se-oppiò prima del.191 O e, ciò mal– grado; le previsioni dell'Engels non si avver•arono in ptièno; esse però nori -.furono' smen:tite, giacchè, se il proletariato tèdiesco nel 1910 non aveva ancora con– quistato la maggioranza, era tuttavia già -a•ssai vicino al potere. La capibale del Reich era già chi,amata per antonomasia << Berlino la russa», per'chè eleggeva in ·grande maggio!'•anza cand1da!i .soci,a,listi, mentre dalla . reh!zione del partito presentata al Congresso di Jena del 19q, risul:t.ava che quattro milioni ,d[ Tedeschi - votavano, per i .socialisti, ~ il partit10 aveva un milione di iscritti suddivisi in 397 circosérizioni elettorali. Esso era anche finanziariame.nte il ··p-iù for'!.é partito deHa Germanin.. -Le entwte dell'organizzazione cen– trale aminonba,vano a 1.469.000 marchi e le spese a 1.075.0_00marchi. Novanta gi,o•rnali -erano sotto il con-· trollo d,e,Jparti:to, il cui organo ufficiale, il V.orwaierts·, contava 157.000 abbon-ati. La Centrale di e,dluoazione spendeva per i suo-i corsi e le sue conferenze -ben 700.000 marchi all'anno. Inoltre, questa oTganizzazio- . ne di classe .era potente, perchè aveva attratto nella sua orbita le grandi còope,rative di consumo aflìliate al Magazzin-o ·all'ingrosso ,dii Amburgo ed i sindàèati lib_eri, con i lor,o 2.500.000. a,dlerenti, per non p,arlare dei gruppi dell'assicut•azione obbligatoria, che rap- presenfavano .una cospicua forza economica. ' Quello che diciamo per la Germania vale anche · natu:al~ente, l?er tut~i gli ~Itri paesi d'Europa nei quali esisteva 11 partito soc1 1 aide:rp.!()cra:tico aderente all'.Ufficio Intern,a 1 zìonale di Brux'e-lles, çompresa l'l- . talla. ~e propor~ioni potevano cambiare, n1a dapper– tutto il- p,role:tanatq era, •alla vigilia ,dlella guerra del 1914, saldamente ,o,rganizzato politicamente ed econo– ~nicame!)te. Ciò che vuol dire (se per potere non si mtende la semplice con,q;uis:ta di una maggioranza parl,amentare) che deteneva dappertutto una parte del potere. · La prim(JJgufITa mendliale e l'ic/leologia nazionalista. Venne la guerra e con l,a .guerra, e in consecruenza dii .essa, nuove idee sorsero. La prima- guerr; mon– diale sviluppò al massimo, grado i germi malefici del militarismo ,e del nazion 1 a:lismo, che circolavano nel sangue de]],a, so_cie!l'àcapitalista. L'ideolocria naziona– l!sta r~pprese1~tò la negazione più aperti!. del soci~– hsmo mterrnaz1onale. Le classi capitalistiche non rì– ~olser:o le libertir- politiche e sind•acali al pro,le:tari,a,to· m n~me c!J~ll=;t conservazione e nemmeno çol p.retesto che li socmhsmo era nemico della proprietà della· famiglia, della religione, ~ come fors.e credev; l'En. gels, - _s_ib~~neperc1?,è prof~sava urna dottrin•a paci– fis_ta, ant1m1htansta, ·rnternaz1onalista. La nuova dot– trma rappresentava l'antitesi pe,r,feUai del materiali– smo e ·d,el pacifismo proJ.etariò; essa parlava -iii° nome ~li p~el,esi v~lori sp,iritu~li,_ e 3 altava J,a, forz•a, la guer– ra, l aggressione e sost1tu1va alla lotta- di èlasse la lotta delle nazi-01J,1i.. Co_sì_ stan~lo le cose, è più che rnalumie che, nei ~aes1 ,rn cm que~ta -do:ttrina ~bbe il sopravvento, le hbe:t~ demo,crahche dovessero saltare. La politica belhc1sta IlOl'l può ammetter,e la libertà. Chi insegue
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