Critica Sociale - anno XXXVII - n. 7 - 15 dicembre 1945

l04 CRITICA SOCIALE Dallamezzadria ...al socialismo In/orno al pro.blema della riforma ..agraria abb~amo ricevuto a/tl'i scritti, che verremo '!la ~1'a,pu~blican– do. Cominciamo oggi coll la pu~bl1cazi~lle _dt 9u,esto, scritfo del compagno Giulio_ Pierai1ge_li . di_ Gitta di Castello. Nella parie co,stn1/ftva esso .si limita <: pro– porre modifìca.zioni nel col'IJtrallo_di' mezzadria_ per 1111 sen,dbile migliommenfo materzale e morale 1~~/[e condiziolli dei me'Zzadl'i e sotto _questo. asp:etto rziol': na nel solco del vecchio ri/ormisn10,. i cm postzzlati non ·bastano a soddlisfare tutte !e esigenze e ad_ a_t– 'tuare tzzlle le possibilità che paiono presentarsi m qzzesl'ora. Purtroppo però, se l'azio~!e _dffl 1~osfro p_a1·: tifo e dei partiti affini non . ri'uscira_,, nei p-ross1mi mesi a-d essere più costrzzttwa e piu effìcaice che llegzi olio mesi tra scorsi dal 25 aprile, le propost'e fatté llell'' artico.ZO, che seg_ue Ì?otreb_bero rappre~en– lare i'l limite massimo a cm puo per 11momento gzu_n– gel'e la nostra azione in Iiwteria d'i l'ifor1ha- ag_rarza,_ e non solo nelle regioi'l,i come l' Altp Tevere, lll cm fol'se 110/l è possibile pel' Ol'a far di più, ma neppul'e in altre regioni dove coJidizioni divel'se permellon·o più l'adica/i mutamenti. · Ad ogni modio, l'al'licolo che qui pubb_lichfamo è pieno di inte!'esse per. le rnotiz_ie che ofl re rnt~•rno• alle condizioni de-Il'agr1coltu!'a rn iina plaga ~ell fta,: li-a.Celll'rale e pzzò off'rire opportuni_ clementi a chi voglia conoscere i' val'i. aspetti che 11 problema del– ' /a terra h a nel nostro paese, come presupposto n~~ cessar.io, cosi per .le più modeste co11!e per· le pm aud aci prospettive d 1 ella riformll agral'W. AgricoJtura e classi rnrali n~l' Allo Tevere. Svolgo la mia attiviti\ nell'~lta Valle ?el Tevere, a continuo contatto con le aziende a_grane condott_e a mezzadria, e ritengo per questo d1 pçit~r part~ci– pare utilmente_ alla discus~ione r:he C!'itica Soczl!le ha aperto 'pubblicando l'articolo d1 Alessandro Sdua– vi che dalla. mezzadria v-o-r•rebhe·giungere all'a-ffit– ta;iza colle_ttiva, mentre la democrazi:t cristiana d:tll~ . J11ezzadria v,o,rrebbe giungere alla p1cc;ola propr1eta e altri vorrebbero abòli,re Uel tutto la mezzadna pe_r. <<proletarizzare» i oonta,d.ini e fa~ne una classe r_1-_ voluzionaria. Nell' Allo TeYere esiste la mezzadria classica, quella toscana e marchigiana, e. nel!'Alto Tevere fin dal principio di questo secolo fi.o-rirono battagliere leghe di contadini, travolte nel 1921 dalla re.azione fascista ,e risorte gloriose nel 1944. Posso così ·portare un contribui.o di fatti nella. disçussione aperta d.a questa rivista. - Nell'Alto Tevere la forma generale di conduzione tiella terr a è la mezzadria: esiste qualche grande pro . . prietar.io ·che giunge ad avere fino a cento poderi, divi si in più fà:ttorie, ma è fènomeno molto raro: è molto più numerosa la éategoria dei propri_etari medi con una diecina di poderi; abbastanza fre,quen– te è il caso -di proprietari che hanno un solo podere o due. In ogni podere si fa la cultura promiscua: grano uva, prodotti di rinnovo, ,primo fra i quali il tab~cco, considerato fra i più redditizi; in ogni podere si alleva del bestiame, rimanendo però al disotto di un cap,o grosso (vaccina) ad ernaro; malgra– do le neces·sità della cultura· del :tabacco non esiste un. sis.tema razionale di irrigazione, e a questa si prov– vede· con turbine che estrag~no l'acqua. da ·pozzi, . da torrenti e -dal Tevere e la c@nducono nei campi r,on tubature poste in opera volta a volta: questo .tende enormemente costosa la irrigazione, e fa sì che essa viene im.piegata s,olo per il tabacco; avversità atmosferiche rendono molto difficile la .fruUicultura, · soprattutto pe-r la scarsa fiducia e il nessun interes– samento dei contadini. Il bestiame era conferito dal pa,drone, ma, per la svaluta-zione monetaria• che ha aumentato di quindici o venti volte i prezzi del mer– cato di fatto il colono è divenuto comproprietario per '1a metà. Iq nessun podere dis·creto mancaUD il trinciaforaggi, l'aratro a carretto,, la falciatrice,_ la seminatrice· di _regola la falciatrice è di proprietà del colono ~ome il carro agricolo, perchè l'esperien– za ha dim'ostràt-0 eh~ il colon.o poco si cura della manutenzione, se quçsto atb:ezzo è -di proprietà pa- dronale. _ , Il pr.oprietario - o personalmente o a mezzo. del faU.ore - partecipa aUivamente al proces_so produ!– livo nelle aziende b110ne; porta un e,ffetllvo contri– buto alla -produzione con la direzione tecnic~, che è assòlutamente necessaria; è riuscito -- o megf10 era riuscito - a generalizzare l'us,o, dei concimi chimici e degli anticrittogamici, ora desiderati anche dai co- · Ioni che sino a. qualche anno fa opponevano una resi~tenza passiva al loro, impiego, fanto da chiamar_e queste·« le niale spese·». Naturalmente questo c:ontn– buto di ·buona direzione manca in molte aziende, medie e grandi; vi· sono fattori ex contadini, privi di cultnra, di tatto e d'i cognizioni tecniche, al. mas: simo furbi mercaùti di bestiame; vi sono pr~pnetar1 asswiteìsti, che lasciano far tutJb ,al con_taq-qi_çi;ma questo non toglie che la propnela fondiana m g.~– nere · oltre mettere nell'aziedda agraria la terra e 11 -capitale scorte, contribuis~a _alla ·pr,o~uzione ._con l'apporlo efficace di una direzione ~ecmca_. Qu:inqo Lizzadri o Schiavi parlano, di un'azienda a~rar!a !Il cui una delle parti mette la terra e una mette 11 la– voro guardano più a un lontano passato che alla presente realtà e alle attuali n~c~ssità. . . . . Lo stato elci fabbricati colomc1, delle piantag10m, dei terreni richiede 'un notevole investimento di ca• pilali; non può cerio dir~i. che l_agen~ralità, dei pro- . prietari provveda a questi mveshmenb s_ula,rga scala,. ma vi è una minoranza ·non trascurabile che lo fa, destinando alla terra non solo le rendite della terra stessa ma anche i pr,oventi di altre attività (indu– striai( commerciali, p·rofessionali). In ogni m_odo, chinqque voglia ra,gionare concretamente della nf<?r– ma agraria; non può prescin,clere dalla inçlerogab1l~ necessità di investire capitali ingenti nelle opere d1 « piccola bonifica», che, s,ono le più feconde. Quanto alla 111assa.dei contadini, è dà constatare · che mnnca loro lo spirito cli «sociali-là». I primi a co.nfermarlo' potrebbero essere i segretari delle l~gh_e contadini: la ],oro fatica maggidre è quella di ri– scuotere contributi anche .modcstj: i contadini, in– vitati a pagare cento lire all'anno per ogni famiglia r.olo-riica, chiedono che cosa abbia· dato. lor.o la lega:_ vorrebbero prima i benefici dell'organizzazione _epoi dare all'or,ganizzaziòne i mezzi per vivere. I conta– dini sono in genere ostili alle mutue di aziençla per il reparto dei danni derivanti da morti accidentali del bestiaùic: temono che queste mutue giovino ai più negligenti. Se i contadini cli una {attoria hanno una vertenza comune con il padrone, non delegano uno cli Loro o uria commissione a. discutere, a par– lare con il segretario della lega,, a conferire con il legale; vanno tutti insieme, perchè, per lo s~arso spirito associat1vo, non si fidano di· un rappresen– tante. • Varie proposlè di l'ifol'ma agz-aria. Di questa. sùuazione va tenuto conto ·nel discutere della riforma agraria. La piccola proprietà, indicata come meta dai democrisfiani; è J,a peggiore delle so– luzioni: i contad-ini, divenendo proprietari a ·furia di economie sin,o· all'osso, non avrebbero riè la capa– cità _cliprovvedere alle opere· di piccola bonifica nè la volontà e le attitudini necessarie a ima buona direzione tecnica:· ciò anche· a prescindere dall'in– conveniente che la piccola proprietà legherebbe. la famiglia: colonica a qu_el.determinato podere con vin– coli quasi s'imili alla servitù della ,gleba e port~– rebbe fatalmente a uno sminuzzamento ,dell11 p,ro– p-rletà per il suddivi dersi di q uesta fp le varie fa– miglie legali che si congloba .no nella patriarcale fà– miglia colonica, inconvenienti questi verificatisi .eon l'esperimento Franchetti. Fino a. che. si è in regime di mezzladria, la .famiglia colonica,. che aumenta la sua efficienza lavorativa per vicende demografiche o la -diminuisée per :morti od emigrazione' intesa in largo senso risolve il ·problema, di adeguarsi al po– dere cambiandolo volontariamente o per iniziativa del -proprietario: se si passasse a un regime di pic– cola proprietà per 1:ma riforma Jegislativa che rega– iasse ar contadino la proprietà o per !Jn miracoloso diffondersi dello spirito di economia, l'adeguamento della famigl'ia al p.odere diverrebbe enormemente più

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