Critica Sociale - anno XXXVII - n. 6 - 30 novembre 1945

• 88 CRITICA SOCIALE t'upaci di •purlare ed in Lola!~ lllC!IO _ o,re dispo.ni ~ili: La se;ione compensa questa 111fer10r1_la , p_erche , 1 s1 µuò comunicare con .tutta la n~assa ?e1 s-0c1; la cellul_a serve, ad impedire questa umca Yla aperta alle mi- noranze. . . · d li Quando i gerarchi cacoiano I compag111 a a se,- zione e vogliono relegarli i_ncelle,. scelgono. com~ cell_e i gruppi aziendali, ,perch_e, c~s~r111-ge~~o 1, so,c1 a ri– durre in essi tutta la loro attività_ poht1_ca, ottengono 'allri effetti utili per rafforzare ·11duc1smo. Eccone alcuni:· l'azienda resiringe !'.orizzonte e toglie la v~dut_a d'insieme delle questioni ,sociali;. così_il so~io s1_ab1~ tua a delegare .a qualcun altro 1111~ar1co d1 capire e decidere sui problemi che_ non· riguardano diretla– menle la sua azienda; . . . il lavoratore vede ·sempre gfii stessi compagn.1 d1 lavoro e non può ascoltarvi elementi estranei che po– trebbero criticare i duci; . il sentimento tdi disciplina, dii inferiorjl~, di s-ogge– zione propri-o dei. rapporti aziendali _si trasferis_ce ai1che all'attività politica, diventa abito mentale e crea il consenso all'ascesa dei duci; · gra.dualmente prevale ht mentalità' sindacale sul}a mentalità politica e l'operaio resta politicamente in– differenziato, massa grigia, c-ome avviene nel ciimpo si-ndacale. Si evira il lavorai-ore socialista, facendolo · -d1ivenirc identico al lavoratore cattolico -ed al lavo– ratore sfalinista. È· uno ·dei tanti mezzi per portar-e nel éampo politico quella grigia uniformità che può appena tollerarsi nel campo sindacale;· - nel-l'officina non -si -è· che lavoratore: è fuori del- 1'.officina,· insieme agli altri uomini, che si diviene ç.ittad-ini, ·e si· diviene socialisti. Ed è proprio quest,o che si vuole evitare: occorre confinarci fra le ma.c– chine per-ridurci a macchine. che- accettino di .esser guidale da duéi. . Questo metodo Bass-o non è una novità, fu impie– gato dal 1923 al' 1926 nel partilo comunista in tutta Euro.pa. -Se fosse introdotto nel partito socialista, en– trerebbe anche fra noi una forma di ducisrt'lo,; men-· tre nelle ,sezioni gli as,p,iranti duci iroverebbero sem– pre chi saprebbe opporsi alle loro mire, le cellule sarehbero invece la base del loro predominio. In difesa della democrazia nel partilo. Oggi si tenta varare la grantde riforma del partii-o socialista: la •direzione è assunta da un ufficio poJi– Lico !ll éentro, i compagni vengono chiusi in cellule; come: guardiano l'uffici•o politico tiene nelle regioni ùn s1,1òrappresentante; ·così come nel -partito comu– nista vennero allora inviati -gli interr-egionali, fun– zionari della direzione, ,per controllare i compagni delle cellule. Il piano è perfetto: bi-sogna vedere se noi. socialisti ci lascer-emb ... imprigionare. _ . Arbitrariamente, nella sua ultima riùnione, 'il Co– mitato Centrale, usurpan1do poterii che non ha, intr-o– dusse nel partito l'Ufficio politico, gli interregionali, ]e cellu le; anzi ha disip;0sto che in ogni cellula il co– mita.to deve inviare un suo rappresentante, OOIIl fun– zi-oni n on mollo diverse da. quelle che il vesèovo af– fida ai parroci n·ene singole parrocchie, per realizzare il· nuovo ideale organizzativo. · . ... Tocca ora a noi, elementi tdi base, semplici· soci, µifenµere ]',organizzazione genuinamente socialista, tradizione gloriosa del nostro partito. Noi chiamiamp i c9mpagni a raccolta, perchè si Pendano conio, del ,pericolo di veider spaturato lo spirito del nostro par– tito e iris9rgano coritr,o, il tentativo di sostituire alla sqa. organizzazione ·democratica una forma larvata di rassismo e di ducismo. Critica Sociale non verrà me– no al compito che ha sempre avuto nel Pl!-rtito: la difesa tdel socialismo. Che gli amici •di Critica Sociale s,tringano i ranghi e svolgano la massima attività in qùeslo momento decisivo: è in gioco lo spirito so– cialista del partito socialista; oggi si decide se in esso di socialista non res_terà che il nome oppure -se, eli– minate le scorie, esso resterà quel che finora è sempre stato: il baluardo idella libertà dell'uomo lavoratore, , In tutte le sezioni i compagni socialisti coscienti ~l.ebbono esigere: · 1 ' a) la con·vocazi.one del congresso nazionale pri- ma delle elezioni per la Costituente; · ' · b) una libera discussione precon.gressuale, nelle sezioni e sulla stampa, secondo le Jl'adizioni dei par- tilo e lo statuto provvisori.o. · Ed al congresso debbono inviare delegali ·per so– stenere: la democrazia- interna ed esterna del pa1·tito, la libertà di pensiero, lu libertà di parola, l'assemblea sezionale dei soci come base del partito. NESTORE TuHsr Compilo edlucalivo dei _partili. L'Italia esce da una grave crisi di diseducazione democratica, e il oompi;lo p-rincipale dei partiti po– litici dovrebbe·pertanto·esserè oggi quello 'Clieducare i cittadini a quella IJ}rassi '<lemoc1:atica, grazie alla quale le nazioni .politicamente p-iù mature hanno sa– puto superare le più gravi crisi. Viceversa oggi in Italia molti, troppi ciHadini nutrono assai scarsa fi– ducia nella voJontà sinceramente democratica dei partiti, ni quali si rimprovera 1 di essere gli slrumenli ' di nuovi ristretti grù,ppi dirigenti, più eh.~ l'espres– sione reale di vaste correnti popolari. Il ,fascismo hi) tanto battuto sul carattere non ,rappresentativo dei partiti democratici dell'Italia prefascista, che coù– siderava esp.ressione soi.o idi cricche parlamentari, che ha impreg1iato -di tale convinzione i milioni ~i cittadini apolitici che ad1 esso passivamente ade1,1- rono, e - ciò che più conta - -le giovani genera– zioni da esso e'ducate (?) attraverso una continua fal– sificazione della storia. Nulla di strano perciò che persista molta •diffidenza di fronte ai rinati pnrtili democratici. · Sarebbe stolto e, nello stesso tempo, ingenuo non valutare ,oggi questa realtà e lasciarsi' invece illuldere ctal fatto che già t-re o quattro milioni di cittadini hanno precipitosamente - troppo precipitosamente, - aderito, nel giro· di pochi me si, ai nu ovi partiti de– mocratici, per .deldurne che i parti.ti sléssi . incar– nano già agli occhi delle mass e l'esse nza della de- lI}Ocrazia. · · Ora, se negassimo che i partiti ,politici fannQ__mol!i . sforzi per alimentare nella Nazione la fiducia nella democrazia, diremmo intdubbiamente una cosa fals"II. Ma, d'altra pa1•te, non si può negare che essi com– .piano ancor ,oiggi, in questo campo, certi errori, che potrebbero evitarsi con una, mag,:(iore comprensione delle necessità della educazione -democratica. VeJdasi, ad esempio. il recentissimo caso del progetto di legge elett,ornle · elaborato ,dalla Commissione dei 18 .esperti designa.ti dalle Direzioni dei vari partiti: proaetto che viene praticamente a ·conferire alle stesse Dire– zioni· dei partiti la scelta dei deputati alla Costi!uen- . te. se1iza che gli eleUori abbiano in concreto la pos– sibilità tdi ap,pgrtare J,ensibili mod iflche alle liste. rlato il criterio restritliv,o, adottato circa i voti pre– ferenziali (1). Di fronte a casi come q.u_esto,ecco sor– aere le cri-tiche' di coloro i quali non hanno fede nella funzione democratica dei partiti, e tale fede·vogli0j10 ·togliere anche a-gli altri. Si accusa in 11ialafede. si dirà; ma non basta di– fendersi da11li attacchi, affermando la pur palese ma– lafede altrui; bisogna· anche sforzarsi 1 di agire con– cretamente in senso democratico, in maniera òa lo-· gJiere i dubbi dagli animi dei cittadini Idi buona fede, che p,ossrino essere rimasti non in.sensibili dì fronte alla propaganda ldissolvi,trice. Di qui s1 rileva quindi l'impo;-fanza di dare un "ontenuto schiettamente •cfemocrat~co ai nuovi statufi dei _partiti; e questa esigenza è tanto pit\ forte, quando si traiti idi pattiti, che, come il P. S., son,o .stati fino ~d o){gi a·ll'avanguardia nella lotta per la democrazia, f' snlla cui sincera volontà-democratica tutta la Na– zione ripone la prooria fiduéia e le proprie speranze. Si dirà che una forte tdemocrazia di partito, quan– do l'educazione ,politica sia ancora scarsa, non dà sufficienti garanzie per quanfo copcerne la rapidità il.elle decisioni e l'efficacia 1dell'azione; e ciò, senza dubbio. è in parte vero. Ma è.. difficile d'altro canto, specie quando si abbia a che fare con nazioni sprov- (r} Abbiamo già ~Pi~gato, in un. articolo del ·11ostro diret~ore pub– blicato n,e;l 11. ·4, perchè, pur riconoscendo l'esattezza del rilievo intorµo al predominio 'dtc.. il progetto minl!'steri.aJe di legge elet– lorale dà ali partiti (e alle_ loro <lirezionht si:uno tut'ta~j,a fcworevoli ~1 quel prouctto. (N.cl ,Rl. ·

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