Critica Sociale - anno XXXVII - n. 5 - 15 novembre 1945
• .~CR!TI,CA · SOCIALE 77 grande. espedmento dei Consigli avrà una influenza de.termmante, e affinchè tale atteggiamento sia favo- - revole è neces~ari.o che i rappresentanti degli operai, senz.a 1;1ulla .abbandonare sostanzialmente cti ciçf che cosl1tms'c~ il loro mp.ridato; diano 1 prova di molto taUo e ?l molta ponderatezza. Risulta da ciò indi– spe~sa.blle che, nella scelta dei .candLdati oltre alle d,oh d1 morahlà e capacità si abbia arrch~ un giusm . ngu~rdo per quelle doti di equilibrio che devono servire a •sormont~re gli ostacoli· psicologici. che po- tessero, presentarsi .. ' 1 I . ,6° - Il pericolo corporativistico. La nformà agrari~ , I Comunità agrarie e piccole aziende Fini_ e mezzi della riforma . Il Comitato Centrale del Partito Socialista ,nelle sue recenti riunioni di Roma, ha esaminata 1; rifor– ma ::igraria pro.s_pettata dai. relatori, e· da sottoporre - con le altre riforme di ordine economico e sociale --:- al p~ossimo .Congresso Nazionale, come prepara- z10ne _ai lav0ri della Costituente. • . . I! concett:o informatore della riforma agraria è in– teso a raggmngere i seguenti obbiettivi:· . ,a) la rn~ggior~ _I!,I'od'uz~one agricola. nel quadro dell economia naz10nale e rnternazionale con la tra– ' sfor:,mazi!Jrle dell_e C?lture. quale ·fin d'oggi si appalésa · necessaria per 1 b1sogm del consumo nazionale e . Da. P:lrt.e di ~·aluno si è esprèssò il tim~re ~he i .(;ons1gl_1d1 Gestione possanò p.ortare atperiéolo della formaz10ne tra--~lòro membri di una mentalità tropp'o streHamente ~z•ie~dale, nel senso cioè che gli stessi r~ppres~ntanh. ~e1 lavoratòri, invece di r-ag'ioriare su <l1un P!ano, ~i rntere:sse ~eneraJe nazi.anale, possano e,ssEl:re 1ndoth a sohdanzza~e coi proprietati. del~ l azienda, anche a danno dei consumatod o di altri / lavor~tori, per assicurarsi la possibilità di un miglior degli sdnibi C0!1 _l'e~~ero; ) _ _ , b)· la. necessita d rnternssare all'.agricoltura diret- tamente .Je _masse dei lavoratori della terra e dei t~cnic~ agrari (per ragioni d?,o,rdine sociale), e ·par– hcoJarmenle. la numer-o,sa categoria dei braccianti periodicamente disoccupati; · · ' . c) l_a 1:11essaa coltura iftensiva,. e possibllmente mdustria1Izzata; ·delle terre incolte o estensivamente coUiv:ate, che gerieralmentè vanno -sotto il nome di trattamento. · . 'f: vero, ln ,.ef!etti, che l'attuale tendenza generale· scll!bra contrana alla partecipazione,.-agli .utili az-ien– d.~h, e favorev<;>le invece alla destinazione degli utili d1 eventuale spettanza dei lavoratori a un fondo, na– ~i0_nale-di. assistenza ed educ·aziòne. Ciò non ostante, e rndubb10 che se, attraverso una p0litica di alti prezz"i, di protezione doganale, di ordinazioni statali t!i ~otterfugi finanzia. i ~ fiscali, le co,ndizioni del~ I.azienda saranno ar.hficiosamente, buone i lavora– tori ,diipendenti ne avranno ·vantaggio per quanto conc~rne ~a piena. o•.c<:u~azione, il livello,d-elle paghe e .dei cottimi, le rn1ziative. assii:;tenziali, ecc. Non vedremo aHo·ra gli amministratori servirsi dei Consigli di Ge_stione per esèrcifare pressioni politi.– .,.che,. per acqmst~re complicità: 'per c;hiedere inter– venti?_ I ?Qn. J i di tali Co,nsi'gli, specialmente nelle grandi aziende, non tenderanno a spostarsi· dal piano · produttivo al piano,dì difesa politica di• privilegi aziendali? . · • . · . Eertò qùest-a ·possibilità non· va trascurala ma è tf'altra parte evid,ente che evenh1ali deviazi~ni del ' genere dovranno. trovare il lorn eleme11to equilibra-_ t-~re nell'~nterv~I?to della stanwa, ~ella pubblica opi- 1uone, dei partiti, delle orgamzzaz1oni economiche e sindac-aU, della superiore direttiva statale. , . D'altro lato l'esistenza di un. Ente di consulenza e di guid'a dei Consigli < li Gest ion,è, di cui si è fatto ce!?~~• ~ov~ebbe ..servire anc.he ad impedire a- questi ul~1.1!1i d1 _diventare un doppi?ne dei Consigli d1 Am– mrnist_raz10ne !J, dePe Co_m,missi.oni Interne, pèr r,e– •Stare ·rnvece· c10 che essi devono essere e cioè un o:gano di iniziativ:t· e di contrÒllo tecni~o per l'av– vi-amento delle· classi lavoratrici. aJ _govern,o, della produzione nell'interesse dell'inter-a collettività· o· anche, .una scuola pratica per .la selezione dei ~i– gliori elementi della classe operaia e la loro eleva– zione, a fini di utilità sociale, ad incarichi di n-atura superi-04"e. · · VIRGILIO DA~NINO « DISCUTIAMO TRA AMip ,, Con queste parole Pcnliniro · Togliatti,' nel suo di– s~orso al II Congresso pro,uinciale torinese del Par– tr(o. Co_munista, J?Ubbli_cato ift l'Unità del 4 novembre, c1 mvzta. a precisare z punti -della politica del P.C.I. e-Jie mii respingiamo. ' 1 Ma - egli ha aggiunto - noi . poniamo questa dorn.anda e dall'altra parte ·non ci si rsiponde "; - -il Che non è uero. · ' - La C. S. non ·ha mai taciuto le ragionj che la spfa– gono a sostenere l'azitònomia del P.S.l.U . .P. e a .con– sz"derare ,la fusione nè logica hè vantaggiosa ad alcuno dei due partiti. · \ · . Anche in questo mzmero, l'articolo· di Gi. effe.' e la mozione degli Amici della C. S. esprimono il no– stro pensiero molto çhiarame,nte. Non ci mancherà del resto occasione di tornare sulla, questione ma aspetteremo a farlo dopo che la Direzione' del P.S.I.U.P. aurà eventualmente· espresso il suo parere sulle parole !li Togliatti. L;v C. S. « latifondo "· ~ ' La questione della pr-oprietà della terra· diventa in" tal modo secoQdaria; in primo piano invece si pon quella· della conduzione; e. l'intervento dello Stato s1 appalesa quindi giustificato• e necessario quando la conduzi0ne non risponda ai concetti cli cui sopra. Così pensiamo. possa raggiungersi il consenso di tutte le correnti politiche che· abbiano a. cuore l'in– teresse sup·eriore d-el Paese, éhe deve poter risorgere •· dalle sue attuali· rais.eri e il -più presto possibile per– chè le miserie materiali sono ancne causa del per– manere. delle .spaventose attuali miserie morali. . D:ato uno ~guar~o alle condizioni dell'agricoltura italiana degh anm 1930.-38, e considerate le nuovll" condizioni che probabilmente si matureranno nel prossimo domani, in regime di libera concorrenza si · può facilmente presumere che in "Italia si affer~èc ranno le importazioni di cere.ali dagli Stati Uniti · d'America, dal Sud America e dalle regioni danu– bi-ane; dei legumi dalle regioni danubiane· delle carnì congelate dal Sud America; degli olif di semi e di semi oleosi dai paesi asiatici"; delle lane dal– l'Australia e ,dal Sud America, ecc., onde sarà ne– cessario un nuovo •orientamento ·culturale dell'econo- mia agraria nazionale. , · La colturii cerealicola - per i bisogni del mer: calò - tenderà a limitarsi alle zone più adatte a tale produzione, con l'abbandono delle zone à bassa proc duzione;, nuovi sviluppi assumeranno le colture orto– fniUicole e le foraggere; nuove derivazioni di-acqua · a seop-o irriguo dovranno essere effettuale in ogni .. luogo possibile, in relazione alle più estese còltur'e a carattere intensivo: Per incrementare notevolmente la produzione agra– ria, occorre attuare coraggiose iniziative d'ordin·e tecnico, quali la valorizzazione del' terreno coff l'uti– lizzazione delle ~eque fluviali, l'incremento. del pa– trimonio zootecnico, l'integrale utilizzazione dei re– sidui solidi cittadini, il rirbJrnschimento, il discipli– namento delle colture per la migliore utifizzazi-one del terreno; e occorre attuare poi radicali rifor·me d'.crdine sociale, richiamando allo scopo l'interessa– mento dei Lavo-ratori diretti e suscitando· in ogni lno-. go· la cooperazione ag-ricola, assistita e guidata da ·organi tecnici, amminiJ;trativi e fiJianziari. " Le Comunità agrarie pt~ZJincia,li. ·· A tali)ìnf si pensa c1ie possai10 servire organi lo– cali, coordinati dal potere centrale; piuttosto che organi centralizza.tori. · Perdò, .in ogni provincia, verrebbe costituita la • Comunità •agraria, retta da una µssemblea di rappre– sentanti dei lavoratori della-terra e dei consumatori · dalla Deputazione Agraria e dal Comitato tecnic~ - .agrario, .e formata dalla proprietà Jerriern ·- esclusa la piccofa .proprietà a conduzione familiare - prove-
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