Critica Sociale - anno XXXVII - n. 4 - 31 ottobre 1945
/ ·CRITICA SOCIAiE 57 Caraibi sono spesso congiunte. Purtroppo, precisa– mente i due casi di collaborazione funziionale sono in via .di disso;Juzione totale e non sopravvivono alla guerra. E inoltre è vero che tra Stati Uniti e lnghil– tert'a si è prod 1 otto 'LJ.l~ cert-0, mix up, una 1nterpene– tr.azione d,i interessi ines!ricabili, una collaborazione di fatto, dunque, molto stretta, senza che la questione del principio di sovranità abbia dovuto essere ris:oHa in anticipo. Ma sono tutt'altra cosa i rapporti tra l'Inghilterra e la Russi,a, poichè per la Russia la so– vra·nità con tì.1tti i suoi attributi è oondizione del si– stema a·utorit_ario interno e Ira sua protez'ione è neces- . saria. La_Russia di· Stalin non la- lascerà disintegrarsi attraverso la ruse del funzionalismo e gli argomenti d'interessi economici e amministrativi .. comuni. Tuttavia' è precisamente la coesistenza dei· ,due •re– g.hni p.olitici differenti, e la impossibilità di fede– rarli e d'i unirli in una effettiva Società delle Na– :doni, che ..ha fatto nascere il funzfainaHsm·o. Urtan– d(?si contro ques,to muro, si· è volut-o .aggirarlo p·er mezzo dei problemi delle amministrazioni comuni, per esempio. in Germania. Funzi:onalismo significa mettere da pade i problemi di ideologia e di colla– boraziorìe • internazionale attualmente insolubili e mettere invece l'accento sulla collaborazione. nelle cose concrete 'della· vita quotidiana. Milrany stesso mi ha detto di essere coipito· dal fatto che le grandi pote1ue di :O'ggi non avrebbero alcun ,d·esidèrio di farsi fa guerra, ma che le differenze di me.todo nella 7,ona intermedia europea insensibilmente fo. potreb~ bero. staccare fino. a render1e avvers-arie. 'Il funzio– nalisp.10 è dunque un ponte d,a gettare f,ra due masse, fra. I.e quali una. conciliazione su un_a base d.i prin– cipio è impossibile, e _che s:d-ltan!o interessi pratici · possqrto r•avvicinare e legare. Noialtri continentali ben ci accorgiamo della de– bole~za del funzionalismo, poichè il suo. funziona-. mento, per avere successo, presuppone proprio un qu_ad-ro politico comune; e, .se questo manca, esso non può servire· da surrogato. Ma nei paesi anglo– sassohi, ;d'ove, tanto all'interno quanto. nei 1'òTorap– porti ·reciproci, questo quad'ro esiste, il fùn'zioirali– smo, con tutto ciò che esso ha· di apparentemente co-ncret0' e pratico, esercita una grande attrazione sugli spiriti. · . . Un, compito dei federalisti non può consistere in una polemica astratta s1:1questo principfo, ma nellor studip compiuto dai differenti comilati. funzionali europei che risiedi0'110 ,a Londra (carboni, alimenta- , zi:one, trasporti, ecc.) in b!!Se alle condiz1011·i poli– tiche nel'le quali il loro lavoro potrebbe essere- frut– tuoso. l blocchi• orientale e occi'denlale. La seconda .grande prosp-eltiva internazi:ou.ale ·che suscita moHi _i._nter-essiè il· bloèco occtdentale·, e l'Economis1 ha da poco chiarito il suo punto di vista intorno à questa quesfi,O'ne, -in un,a serie di articoli molto notevoli (notevoJi anche per là omissione d'el– l'Italia, 8el1a Spagna e della Germania, èhe restereb– bero fuori da:! blocco). Il fatto bruto di cui -gli Inglesi· tengono conto è la creazione di un blocco est europeo /:}Uasi senza scissure, di una ser,ie di Mongolie esterne, ,d~ cui tutti i rapporti con l'Occidente, anche economici, dlovran– no ·passare. per Mo!;ca. La ,p.ossibilità di stabilire ac– cordi -politici con i• p-aesi sotto la dominazi•one so– vietica sembra esclusa: non -r-esta dunque che· orga– nizzare l'Eur-0p-a per fare dell'Ocdd'ente diviso un tutto ,più sano e più a,diatto; raffrontare i .sn:o•i pro" blemi e, in secondo ·luogo, per rap.presentare tma forza che la Russia rispettera. Questo secondo aspetto strategico, nel quadro· di 1:1na politica di plOtenza, esiste imiegabil mentè in tutti -'i progetti del blocco occidentale. È tutta.vi- a uno schieramento essenzial– me'nte difensivo e n on offensivo e, come tale-,. giu~ stificato. Ora, una granrd:e p,arte della sinistra ihglese si ritrae davanti a questa necessità, perchè pensa di non dover lllull_apromuovere che possa es-sere inter– preta-lo, anche a torto,. come uno schieramentp anti~ sovietico: Tuttavia è stato l'atteggiameqo della Fr-an~ eia il principale ostacolo -che lia impedito fossero gettato _le basi ,ciii un patto occidentale. Se questo at~ . leggi-amento cambiasse, anche sotto un governo labu- rista l'idea occidentale farebbe altrn stra.da. Questo , « blocco » si costituirebbe infornO' a una serie di compit i pratici , che potrebbe di fatto promuovere organi politi.ci comuni, senza che sia sempre chiara– mente definito in teori•a se si -tratti ai un'alleanza, di una fed·erazione o di una formazione intermed:ia. Ma l'Europa occidentale (soprattutto nel suo nucleo industrializzato) e l'Europa .orientale agraria sono strettamente complementari. La Germa·nia per il do– minio politico e l'Europa orientale per l'economia avrebbero -d:Ovutorappresentare le mete :di una fede– razi6he europea. Ma l'economia dovrà, come ha fatto così _spesso, colarsi nello stampo che la politica ·pre– para. Alcuni inglesi, che hanno una visuale 'da eco– nomisti', pensano ancora· che le necessità che assil– lano i Balcani spingeranno 'la Russia a lascia-rii èn– tr,a:re in contatto con l'Occidente. Ma è altr_eHanto pos– sibile che la Russia .p,referisca fasciar·e abbassarsi il livello di vita degli Stati periferici, •puréhè' essi restino chiusi agli influssi orientali. Ora, nella misura in cui è necessaria una grande meta comune aH'Occi– dente e una zona economica complementare, questa meta.-.e questa zona ci son:o già. -L'Qcci,dente consiste prima' ,d:i tutto nelle Nazioni coloniali: poss~ede l'Africa che sarà per l'Occidente quello che fu la Siberia per la Russia: i•l suo hiàter- · land economico. Poichè, se tutta l'Asia ha -ormai su– per-atq lo. stato della dominazione· coloniale, questo non -è ancora il caso deII' Africa; e tra le dùe nozioni èontr'.a,didittorie del prog!"esso: quella dell'indipendfn-· za e quella, dell'interdipendenza, con relativo scam– bio di s~rv~zi, è la seconda formula che qui con- ' serva un: signifìca~o. · La politica coloniale dell'Inghilterra, progressiva in al_cuni campi, (con l'incoraggiamento alla creazio– ,ne -di sindacati operai in,d,ipendènti e il finanzia– mento di opere di iute.resse pubblico da parie del · Colonia/ Welfare Fund) potrà essere il mod·ello <J:Ì una politica comùne delle Potenze coloniali in Afri,. ca,· tendenti alla elev•azione ,del livello di vita e di ctùtura di quei popoli. Senza l'Africa l'Occidente,. anche unito, resta una sottile frangia ,d1 terra. Con ]'·integrazione dell'Africa diviene unà forza tra le :altre· f.one mondiali. Oggi giorno ques'ta prospettiva euro-africana è più vicina ~ noi che non la Speranza di integrare la parte del– l"Europa occup:ata dall'Annata Rossa. È strano che essa n'on sia riguardata aperrtamente da nessuna delle correnti occi-dlentalistiche. Tuttavia la vera linea di demar'Cazi~µe. 1mn ·passa tra il colonialismo degli imperialisti '.vecchio stile e il socialis'mo anticolo– nialista dogmaticp, alleato ai nazionalismi coloniali, · ma tra due concezioni dell'integrazione del Inondo coloniale. Con-è/Ìlsione. Per concludere: Una tesi di federazione europea non interessa nes– suno in Inghilterra., se non in quant,o si defi,nisca in rappor_to ai compiti .e aJ.le p,ossipili4à · attuali. Chi . guarda soprattutto a questi compiti è attirato dal funzionalismo .. Chi sSi•!Preoccupa sop.raUutto delle! possibilità reali sono invece gli ~}ccidentaJisti. L'In– ghiltérra ufficiale, an°che laburista, t~rrà conio- della opinione pubblica, quasi unanime a sostenere che l'Europa non è una ,responsabilità dell'Inghilterra e che la democrazia è il non intervento negli affari degli altri popoli. Un interventismo democratico sembr,a agli Inglesi un to!ale nonsen_so .. tPiacerebbe cht l'Europa o, almeno, I'Occid~nte guardasse· a.J– l'lnghilterra., -0 che fossero insieme- legati ,da un si-. sterna di alHlmze, e forse anche da una unione ope– raia·. Nello stesso tempo non si vorrebbe rinunciare alla pFOpria indipendenza, nè agli stretti legami con i Dominions-, nè alle gr di alleanze. Ora ùn'Eùropa occidentale « inglese -,, significa un'Inghilterra euro- • pea. Un Occid,ente -che si unisce soitto l'egida e l'impulso deU'lnghilterra non può nello stesso tempo avere uno 'statuto di neutralità. E un'Europa occi– dentale impernfota sull'Inghilterra porta ~ inserire · nel giuoco della politica ,d.j potenza tra il blocco americano -e il blocco sovietico un. terzo ·blocco: • ,l'Occidente europeo p,iù le Colonie. Questo non è il superamento della politica di potenza che il federa-
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