Critica Sociale - anno XXXVII - n. 4 - 31 ottobre 1945

/ CRITICA SOCIALE 55 produzi10ne, complemen t,are dél conta-d'O, e al capo– luo•go si affluisce diaH-a:periferia per ogrii ·e qualsiasi esigenza, da quella drel mercato -a•.quella della séuo1a~ Se quèsto punto ,di convergenza no,n c'i fosse, biso– gnereb-be crearlo; e 'ciò è tanto ver·o che, salvo raris- . s'ime eccezioni, esiste· una vera e, propria coscienz,a pro-vint:iale, alla luce della quale· il capoluogo è con– siuhlrato il benefié'o complement0 e non ·il tiranno del contado. ' · · La vita _provinciale non tende affatto a: dissolversi, ma a p'olenziarsi naturalmente .. E chi ,ama pensare ai canj_oni svizzeri sa,ppfa che essi corrisp-on-d,ono, dal punto di· vista geo-economico (estensione, popola– zione, complementarità 'del' capoluogo e ·del contad•o, ecc.), alle nostre ·provincie e non già alle -regioni, le quali in certi casi (es. Lombardia) _rappreseqtereb– bero addirittum dei complessi superiori a quello •drelJa· intera Sviz:i;er~. -~ ... mq non federazione. Se la prm,incia ha dunque diritto di restare la ce!- . lula base del ·nuovo" Stato, non è però sostenihile che essa debba cos'tituirsj-a ca-ntone 'fed:eriato, ,di maniera che l'Italia di ,d'Oirtani venga •ad essere la fe d·erazione delle a.ttuali provincie. Una federazione di novan.ta o cento ·cantoni costituirebbe già ,di per sè un orga- , nisÌno ,troppo complesso; ed è certo ·che il sud'divi– , •Q'èr,e· per cento determinafi se'rvizi porteiJèbbe a non · pochi inconvenienti, . "· · Quella esigenza di unità, cui abbiamo- accennato a . .propiosito della· questione merid:lonale,. minaccerebbe troppo facilmente di vl)nire meno•, ìl particolarismo avrebbe modo .per troppe vie d'i esplicarsi funesta– mente, e le provincie meno.-evolute· non sempre sa– prebbero comprendere e sv-olgere le loro nuove fun- - zio·m. Lo Stato così minimizzato non sarebbe più pari al su-o compito. ' -~·· .4utono,mia e funzioni nuove della ·provincia. A tutti gli inconvenienti :prodotti d•al regime cen– _ tralizzato. fa_scistru e prefascista-- si pu«'>ottimamente , riµiediare restando sul piano della autonomia provin– ciale, senzajntaccare il principio unitario dello, Stato e _scivolare nel fed·eralismo. Si -tr,aJt ta sop rattutto di dar.e vita ad, un ente che fino ad ,o ,ggi.si è lasciato vegeta're, e cioè afl'ente «provincia». .Atl'arrtministràzione provinciale fino ad oggi sono state • ·invero assegna;te dallo. Stato italiano funzioni assai limita.te .. fo particolare' le sue fondamentali bra_nc he d'i at tività sono 1a manutenzione delle strade provinciali, l'ospedalizzazione ~dei malati· di -mente attraverso i m;micomi, )a direzione dei s'ervizi rela– fivi .all'opera maternità e infanzia: rami di attività questì c)le p-resenrtano tra di loro' ,assai scarsa omo• gene~tà. Si è tratti facilmente a pensare che alle pro– vincie siano stati add'ossati, qqei compiti che' nop si sapeva a chi aUribuire, tanto, per lasci-ar vegetare un ente cui non si voleva dare una concreta vitalità. La Prefett ura e, in ass•ai minore misura; -il Comune hanno •:i :rroga.to a sè molte ,dri-quelle funzioni che sa– rebbero rr.atural' mente sp-ettafe alla provincia. " Governo e gli enti ed organi locali può rendere in certi casi più agile la'·pnbblica >amministrazione. In ogni modo un'amministrazion·è provinciale, che · aves~e alle sue dipendenze la -questura ed esercitasse in genere il servizio di ordine pubblico, che esp~icas– se funzioni di controllo neì confronti dei Comuni, che èsercitasse nei confronti ctelle Oamere di Com– merèio ·(Consigli provinciali dell'economia) le fun– iioni dii direzione oggi d'evolute ,al Prefetto, che aves– se _un c@ntrollo sull',o•rdinamento scolastico magari anch,e per mezzo di un P-rovveditore agli studi di propria emanazione, che· avesse introiti finanziari 'sufficienti per .poJer dispo,rre l'esecuz):one di opere pubbliche •d'i una· certa portata, che avesse a.p,positi o:rganj d•esignati a ~ntervenire nelle controv('rsie tra capitale· e lavoro, non mancher;ebbe di garantire quelle ~esigenze di autonomia che oggi -tutte le per– sone più illumin,a,te e più.preoccupate cìel bene pub– blico sentono èosì profond .amente. La provincia in fo1i.do , sotto m'olti aspetti, div'er– rebbe -ere-d'e delle fun:lioni ' oggi' esplicate. dai C.L.N, provinciali, i quali. pur senza una specifica delega– zione, sovente si a.ffiancano e addirìttu!'la: si sostitui– scono ai P-refetti, impotenti da soli ad affròntare certè situazioni, che nella•« routine» burocratica dèl vec: chio Stato pòtevano per via ,dii imperio risolvere. Il. problema· pqtrebbe èsse.r.·e quello di immettere nelle vecchie.e a,smatiche Deputazioni provinciali fo spirito dinamico -- dinamico a dispett o di q uella palla al. piede che è la-convivenza dei sei parti.ti - ·dei C.L.N. prnvinciali, sorti nel momento d i maggi or crisi dell Stato, e d'i devolvere ad ess,è quelle nuove funzioni alfo quali con questo spirito potrebbero' essere pari. ,\ Entro -il. quadro· provinciale verrebbero così atito– malicamente 51(),dldisfatteanche le legittime rivendica-· zio~i di ai,tonorriia_ relative alle provil;!CiE: di. Ao-st~ e d1 Bolzano ed eventualmente a1 ,territori onent_ah (la quest'io-ne. del 'separra,tismo siciliario _ha origini assai meno legittime e in essa gioca prevalentemente il .capitalismo agrario· di latifondisti senta· patria; òndè va consi-derat,ai su un altro· piano). , Se la :provincia di d'omani così ootenzi:lta sarà :ve– ramente un'espressione d'emocratica ,del popolo, se _ saranno date tutte J.e assicurazioni -- non escluso in certi casi il ricorso ,a, quelle fqrme di democrazia •Mretta che so-no oggi in uso in Svizzera e altrove - affirichè il contatto immediato tra le masse e le auto- , rità prov'incial.i non venga mai meno-. essa potrà ga– rantire il cittad'ino d,ane minaccie dell'attività spie– tatamente q;nt-ralizzatrice e burocratica dello- S.tato. e nello stesdò tempo''servire di banco di prova e di a-ddes{ramento per l'opera di autoeducazione d'emo– cra,tioa, di cui la no,stra 'naziqne "sente tanto il bi- sog1:rn.• ' LUIGI PRETI FEDERALlSMO . E FUNZIONALISMO. IN ING~TERRA Un nostro amico ha ricevuto da .Zurigo la lettera, che, qui pubblichiamo trctd-Otta, del noto giornalista svizzero François-Bondi. François Bo'11Jdi è uuo spirito ac1cfo, osservatore attento dei.movimenti' umani. stu– tfiioso dei fenomeni' polftz'ci, soc-i(Ili ed economfci. e, insieme. un•'fervido e avveduto asserto-re <fiellàsqlll– zione federalista del problema internazionale e_d Si trattèrebbe ora di fare' della amministrazione provinciale un organismo vivente e pulsante, dì ·sot– trarre perc'iò .,a.gli·organi provindali dello Stato (iPre– Jettur'e) funzioni amministrative, economiche, di' po– l_izia, di cui oggi sono inv_esfiti, e di trasferirle a. quel– l'ente 1 autarchico che, -è la pl'lovincia, La deputazi.one p,rovinciale ,dl()v_rebbèdiventa,re, in luogo del Prefet– to, il centro motore dell'attiv,ifà P,oliticò-economica periferica. · ' ' · · . euro p·eo. <1', . Bandi, do,po tre mesi di soggiorno· 1'n Francia, è stato in lnghiltc•rra p>erun periocfo di egual çlurata. Già d,a; .,troppe parti, si è condotta una accanita bat– taglia contro il Prefetto e non sarebbe perciò il caso di sfondare delle pòrte aperte, ripeterido i già noti argomenti con i quali si attacca quel ·di-ttatore in sedfoesimo che è nella vita locale il Prefe.tto s·tesso. Anche la questione circa_ l'op,portunità· di ,a:bolire ad– dirittura questo ergano o di limitarne invece 'le fun– zioni restringendole a un camp,o• as1,ai ristretto e de– finito non ha in fondo, -quell'importanza che all'ar- _gomento ,si vorrebbe dai:e. eomunque, l'abolizioné ipso facto drena. Prefettura presenterebbe in.d'Ubb-iamente . nòn po'clie difficoltà, sia perchè il mutamento sarebbe tr0ppo brusco, si!J.perchè, ipdipendentemente da ciò, u:n ot'ga.n~ peliforico .che -mantenga i contatti tra il .. Ora è in lta[ia e da qui proseguirà per la Grecia. Di passaggio a Milano, nei giorni scorsi, ha simpafica– mente mztorz'zzato Critica Sociale alla pubb,licazione dello scritto, -il c11i interesse il letto,re vedrà d'a sè. - Questa letf!e•radel Bandi, con la quale iwtendÌ'a!mo iniziare la pubblicazione di scritfl' .rnllCJ' fe·derazione, pone innanzi mia serie di_problemi di molta impor– too,za ed eH>rime i,mpressioni e giudizi, Sll cuf ·non possiiuno dirci interame·lllle concordi- con l'A. Ma ai' lettori riuscirà ce'rrolmenfe interessante con·oscere si– tuazz'oni i p·roblemi che in lt<:rliasono troppo poco conosciuti e studiati. ··

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