Critica Sociale - anno XXXVII - n. 4 - 31 ottobre 1945

52 CRITICA sotIALE 1 ° - la sua decisa volontà di condurre la lotta per la Costituente e d•i res·ister~ ferma mente ad og1ii ,t~n– talivo di limitarne i poteri e di falsar.ne lo spmto e i compiti, resp.ingerido ogriì, form~ d,1 r efe!'end11n: 0 plebiscito, come i-ncapace di esprimere la volonta del Paese; 2" _' la urgenl~ necessità che all'Italia sia dal? ,1m~ slatul,o inte1,nazional'e e siano- fissate le cond1z10m della pace nello spirito della giustiziti. e non dell_a vendetta, quali può meritare il nos'!ro p~pol_o per 11 contributo generoso di sangue e d1 sa_~nfi?1. offerto alla causa comune della l'ibertà,. e l!'ae. a,t,1sp1c1,o dalla . ricostruzione .d,ell'Inlernazionale Soc1~l.1sta ~. dalla presenza dei socialisti al potere nei vari _Paesi Eur.o~ pei per una collabo•razione leale ed e!fc,tl1va tr_:ilt~tt1, i popoli del Continente, acc?n:1un_a~1 .da\ ~ec_1pro.co interesse a d.ete,::minare ?ond1z10n1 _eh.~,. el_1n:1111ando, ' antagonismi e guerre, cremo una sohdaneta _rnterna– zi,onale fo,riera d,i un'assello e11ropeo federahsta; - 3° . c,ouferma la necessità della valorizzaziÒne del rn~virnento sindacale, ,riaffermando il principio d_ella unità ·d.ella. classe lavoratrice nella Confe~e~azione Gene!'ale del Lavo!'o, che deve essere rest1tm _ta alla ma completa (JIUtono_mtae a~ 1 una sfl'11ff11ra mter.na veramente democratica; , , • · 4° - dichiara che strnmenlo .peJ' l'al1'11a~io11e ~i 1~11a tale politica può essere soltantojtln Parli/o Soczal,s!a indipendenfe ed, autonomo, consapev~\~ d,ella p~-0pri~ specifica e pèrmanente -.funzione poht1c~, ~or.Illt:o d1 un programma di azione :i~po~dente_ a1 b1sog01 g~– nerali del paese e capa,ce di fa!'si perno e ava,ng11ardw di "tul'le le forze intei-essate ad a'ifuarlo. A tale scopo, in' ordine alla politica inl~rna di par- tito, il C. C. dichiara: , _ . · - essere necessaria la convocazione sol.lecita de-I Congresso Nazio1Jale per dare 1 al Partito la sua Cofti– luente ed una struttura effettivamente ,d,emocrahca median te uno statuto ed una dir,ettiva politica 1 çlle · sia.no il risultato di ]ibere· d:iscussioni delle assemblee d elle sezioni e ,d,ei congressi provinciali; -· e r11vvisando indi,s1;>ensabi\e-1;he_d~HoCo!l;l_grès– s,o si riunisca prima delle consultaz1001 elettorah, de– cid,e- di convocarlo entro· il dic;erfibre p. v.· in H.orpa, con le <garanzie che facciano di esso la •genuma .espressione della volonJà del. Partito'I:> li C. C. infine dich,iaril la sùa volontà• di estendere. l'intesa che oggi lo unisce •al Pal'lilo Comunista, sol– lecitando la formazione di mz'ifitesa comprendel'.lt~ /11/te le forze democratiche e sfoceramenl'e rep11b_bl1- crcne del Paese, che concordino col suo programmn d'azione. SAR.\GAT, SIMONINI, FARAVELLI, Cc-ms, . I i ·1 ! Paese, partiti e sistemi -el~ttoraH Tra le ,question,i p,iù imporlianti ai cui, proprio in '· questa ,fase pre-costituente, avrebbe dovuto col mas– simo impegno occuparsi la stampa tecnica e p'11}litica, è quella della futum legge elettorale: Invece, pur nella generale fredd:lézza e nella Jupcr– fìcialità con cui tuttavia si tratta'no· gli essenziali, oncreti ,problemi del nostro assetto politico avve– nire, questo rimase tra i più t(ascurati. · Evidente1, .mente, si dava la cosa oome decJ's,a in partenza; nè ora, pur dopo l'intervento, certo degno di qaalche • considerazi.one, .cJella « Lega per 1à difesa delle libertà democratiche», v'è da pensare· che l'argomento pos– sa esser~ ripreso alla: Consulta oon p,ropositi troppo . seriamente revisionfsti rispetto aì' delfberati del Con– s,iglio dei ministri. Per voto pressochè unanfrne dei p 1a,rtiti - oggi quasi soli a rappresentare o, meglio, a sostituire una. ,opi-nione pubblica che non esiste - avremo dunque,' con' .o,gni probabilità, scriitinii di Iista con rappresentanza pl·oporzionale. - Ora, se si considera soprattutto che· alle elezioni per la Costituente si giungerà quasi di sicuro ·senza che alcuno dei partiti med 1 esimi abbia potuto, nep– pure serimiìente accenn,are alla pro.p'fia 'inf.erna de– mocralizzazio1ne, è chiaro che la cosa non pu•ò I.asciare ·del tutto indifferenti. 1 È con molto piacere, cosi, che è stato da varie parti notalo l\irticolo od 1 i Lodovico Targe~)i sul ", Cor– riere d'informazione" c],i venerdì 19 ottobte; articolo ·che si ricollega ad µn breve, puntualmente pt•eciso studio <i'ello stesso Targétti, pubqlicato in opuscolo, sopra le possibilità di un sistema elettorale misto, che concilii i principii della rappresentanza ·proporzio– nale e ,diello scrutinio uninominale. Invero, oltrechè . per l'intrinseca bontà dell'idea, 'cui sottoscriviamo senza riserve (solo, come si vedrà, proporremmo un diverso metodo di applicazione),. sembria che una proposta di tal fatta possa ormai essere l'unica ad ,avere ancora qualche probabilità ,d,i ~r ritornai·e, in sede di Consultia, stilla decisione g<Ì'à_, presa dal. Consigli.o ,d,ei ministri. A rigor di logica infatti, snJvo · l'interferenza di motivi o velleità personali, non si vede qaale d~i partiti del Governo o dell'opposizione .p 1 o1rebbe avere serie ragioni da -obbiettàr·e al sistej'na che :indremo esp,onend«;>,~sciuso f?rse ;,i],,..Partilo .co– mun\s-la., presso cui le esigenze ,dr co1111>attezzaso– gliono avere solitamente il sopravvent'ti ·sopra ogni aftra considerazione. I " Si tratterebbe dunque, coine accennalo, di t01fo1- liare i w•a,ntaggi, - ed evitare i difetti, evidentemen– te, - del collegio uninominale e deHa rappres~ntanza proporzionale insieme. Quali sono, difatti, i lini es– senziali che.deve proporsi un sistema elettoralf! Ve– d.iamo, sulla scorta dello studio del Targetti, d 1i esp'or– li succintamente, in ordine di import,anza: · . a) ottenere un'assemblea di riappres~htanti"vera– mente detti, non di mediio.crità; di legi,slatori, non di professionisti della politic;a; dì personalità scel!e da– gli· elettori, non loro· imposte dai partiti, o, -tanto peggio, dalle ,segreterie e. direzioni. di questi; 'd'Ì uo– mini, cioè, che rion si gi_ovino per,.l'elezione deli'in'– segna del partito s.otto la qµalè si presentano, ma la cui candidatura avvantaggi' il parlito che, può pre- sentarli; , · · b) evitare che i partiti. siano indotti ad a-Ueanze p,re-elettoralì, ehe portari.01 a limitazioni ,d:iprogram– mi, a confusioni di, idee, e costringono gli elettori a indecisioni dannose,. a scelte inwèrfette; c) indurre gli eligendi a raggruppars-i in poch~ e grandi .p,artiti politici nazionali, che a loro volta fa– cilitino la stabilità e la chiarezza della vita politi'ca; d) formare un'as·sembJ.ea legislativa che ·rispecchi fedelmente la volontà dell'intero corpo elettorale. (Su questo punto si potrebbero veramente, se non in. asso– luto, ,in concreto, fare pareèchie riserve, sia sulla opportunità di volere ad ogni-costo ottenere •l'esatta riproduzione nel. Parlamento dei rapporti d 1 i· forza politica fra i_ varii partiti, sia sopra l'evidente ~onfu– s.ione che, com'unque, tale desiderfo cela fra il mo– mento •delle elezioni e -Ja durata del'la legislatura, che però, per brevità; trascureremo), t chiaro ora' che, tria i due principali sistemi eletto– rali in discussione, .quellp della rappresentanza pro-· porzionale a scrutinio di lista e quello del coll-egio miinominsile maggioritario (nio,n è il caso di ·preoccu– parsi dei sistemi a scrutinio di lista e~ rappresen- . tanza maggioritaria, che •assommano, puramente e semplicemente, i d-ifetti ,d_~idue precedenti, senza nessuno dei vantaggi ad essi: connessi), mentre il ~ primo potrebtle soddisfare le esi,genze,-•b) e) e d), quella, suprema, a parer nostrn, della lettera a).- SIOl– tan'to dal collekir;> uninominale ,avrebbe probapilità •dii venir rispetfata. Lo scrutini-0 di Usta -.inoltre,_ ne– cessariamente connesso, alla istituzione di graudi -col– li;gi per lo men,o provinciali, ci sembrerebb'e iri ogni modo nelJa presente situazione particolarmente dan- · ·noso anche per le s eguenti . ra,gioni, che già avemmo occasione di esporre a ltro.ve: ' .che, ·adottandoLo,, i partiti, in luogo d, i. p'roced·e rc nel proprio sviluppo quali effettivi organi di-es.pr'es– sione e di mediazi-0ne delle forze politiche c'iie la società spontaneamente elabora, e perciò quali. effetti– vi' strumenti della pubblica opinione, s·aranno all'op– posto naturalmente incor:aggiati a conservare ,la ri– ltida struttura ereditata dal -period.o cfandestino; -

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