Critica Sociale - anno XXXVII - n. 4 - 31 ottobre 1945
58 c:AITICA _SOCIALE Ji.smo aveva auspicato per l'Europa, ma è ancora la migliore , maniera idi in.serirsi_ nella J)Olitica _mon– diale a.ttravers-o la creazione -idi una zona suffic1ente– menl-~ stabil.e per no,n essere mm facile ~-reda. Nel!? statò ,attuale .delle cose inoltre questo c1 porta prn vicini .a un sistema, all'interno del quale è conce- pibile un'opera di progr_esso sociale. . . · 4ggi~111go che Chinth1,a -Ro_wlaJbd · (d~l •« S,oc1~1Ist Vanguaml Croup, » è d·ell Ufficw, delle Ricerche d,el!a Soci-età fìabian) è in via •di organizzare un ufficio di studi europei con parlamentari, economisti, ecc, e che ,questo gruppo costituirà una documentazi:one politìca per i padamen!ad simpatizzanti, entra;ndo anche in c.o,rrispond'.enz.a con· i cenll'i di Francia, ItaJiia e Svizzera. Questa formula del gruppo di stu– dio e documen~azione, che riunisce gente· ser'ia, è. senza dubbi-O un po' ri.slretta, ma il fallimenJo della .. formula .propagandistia, genere Federa{ Un-io•n, mo– stra che non c'è un'altra via. Cord'iiafo1ente ' FHANço1s BONDI -L'istruzione della classe operaia Realizzato ~he fosse, nella prassi di un regime so– .cialistico, .il p,rincipio dell'istruzione aperta· a tutti sino ai gradi supr-emi,- non si potrebbe peraltro con– sidePare risolto il proiblema ·d·e'llacultura popolare, il quale ànzi nascerebbè e si svilupperebbe prbprio al– lora: chè istruzione aperta a ttitti non significl.l ne– cessariamente istruzione fornita a tutti; ma implica un concetto di selezfone e di limitazione, Come pensare infatti che la società possa, alm'eno a'1lo stato attuale drelle cose, offrirsi il lusso mìrabile, ma eccessivamente gravoso, di fornir.e a tutti indi– stintamente i cittadini una istruziione, non che uni– versitaria, neppme soltanto media superiore'? ~ Anche •a prescind·ere· .dalla g_ravosità · funzionale ed economica, resta il fatto che una manodopera esecu– tiva sarà pur sempre necessaria; ed ove non se ne tr·ovasse più volontaria offerta tra individui tutti preparati •ad attività superiori, si dovrebbe ricorrere ad un sistema di scelte facilmen 1 te esp.o·sto ad iniquità pratiche, olke a quella .generale che è insita nel fatto• di ohbliga.r.e alcuni •a,dlun lavoro non gradii.o,.. D'altronde, poichè indubbi•amente .le differenze fi– siolog(che e psi-cologiche tra· uom~ e uoffiç determi– nano rn molti una preferenza pe'r 11lavoro manuale, scemerebbè rapid·amente, fino ad annullarsi, l'utilità della loro frequenza obbligatoria •a1'1a scuoi~ comune. Cionondlimeno, e ~a cosa JJ.Onha biso-gno di ·d;i1110- strazioni, tino sviluppo d'ella istruzione ·dei lavo,ràtori . è, più che utile, necessario. Sia a scopo conferma1ivo del 1le hozioni apprese, e che, diversamente, s•arebbero ben presto dimenticate, sia· come ampliamento d 1 elle stesse a s,co-po di cultura generale, con beneficio e del singolo e d'ella Società, sia come specializzazìone, la -cui utilità, e .,per il,singolo e per il perfezionamen– to del suo lavoro, è troppo nota perchè .si•anecessario- soff ermavisi. · . • · · Ma non bisogna dimentica/e che ci tr:oviamo di · fronte proprio• a quegli ind-ividtti i quali; più a·datti al· lpvorro manuale che aBe attività dell'intelletto, ' hannù spesso volontariamente rinunciato allo studio, o ne sono stati esclusi per ·selezi•one, a causa del 'Jor'O comportamento, negativo, e n,on sono disposti', pér– defini.zione; a lasciarsi più oltre erudi're. Immessi in una scuola professionale, -con meto·di analoghi a quil: li della scuola testè •abbandonata, non si' rifiuteran– no di seguif'la? o, se ·0 1 bbligati, qua-TI ' significanti risultati ne trarranno? . La risposta ·a queste •d'omande 'e, conseguentemente, la via da. battere per gil'are '.ostacolo deve uscire .dall'esame d;ei m•otivi che determinano l'abbandono , dello studio. La scuo,Jà •comune attualè, se pur con d 1 ifferenze piÙ' o meno profonde di metodi, é infor– mata, si può dirè ovunque, ad 1 uno. stesso concetto,. per cui l'insegnamento di ogni singo 1 l1adisciplina,' ed il coordina·mento fra le vari-e discipEne, segue un si– st,èma ,analitico, dal generale al particolare, e cioè una forma logica che non è ·quella che il genere uma– no ha ·seguilia -n·ena 'formazione ,d!e1l sapeÌ-·e, e c·he·coo– siste nel r'icondurre entro p,rincipi s_empre più vasH fo inda,gini elementari e le soluzioni particolari à cui · i bisogni della prat.ica o il caso, o la curiosità inve- . stigativa e speculativa di singoli, hanno vi•a via dato origine. . Il met-odò di insegnamento an~liti_co tro'va i suo,i motivi in. due ragioni: esso è l'unic6 capace cl[ dare la conoscenza sìstematica completa e s.ufficient.em 'ente profonda. che è necessaria alla class e cli coloro che qovranno servirsene a scopo di investigazione, d.i speculazione, di inv·enzione, ·tH alta app'1ie•azione, d'i insegnamento: e si rivorlge a menti le q.ùali, appunto perèhè indirizzate, a questi tipi di' attività, dovreb_– bero già ·di. per sè essere inclinate e alte a seguire (J'llesta via di una logica- meno n1aturale, a,nche se più razionare, e a comprendere e assimilare concetti ge– ner.ali prima di vederne le concrete app'1icaz'ioni p-ratiche. ,Ma i .futuri lavoratori, manuali od esecutivi, nè debbono prepal'arsi p·er esercitare alcuna di quelle attivi.là di alta cultura, per cui uno studio• sistematico è certam ente. necessario; nè hanno- una predisposi- . zione che ad esso li renda adatti. Per consegue11Z"a, , nè J!uno nè l'aUFo dei motivi informatori del metodo cJ,assico di _insegnamento, sussisfe .in que,sto caso. Nel quale, d'i f.r:onte a menti meno ,dlotate ,e ad indoli pili · aliene cl.allo studio, è indispensabile principalrnenle preoccuparsi di graduare gli ostaco'1i e di riuscire ,a svegliare la .curiosità e il •d'esiderio di capire e di sapere, -onde evit-are la terribi:le domanda che fante volte,purtroppo si sente formulare anche da studenti. di scuole superiori: a che ser've? · · E anche _per combattere, attraverso. la dimostrazio– ne che )io stesso lavoro materiale od esecutivo riesce meno faticoso e più red·ditizio se sorretto e guid_ato da un·a anche' modesta ,p-reparazione culturale, l'opi– nion.e universalmente diffusa che nella vita riescono di pìii, o, anzi, soltanto gli ignoranti, ,e .che la prafica . .si regge meglio senza raiut'o della grammatica.· :Poichè il problema: d·ell'fatruzione ai lavoratori ·sca- · turis ce du nque dalla considerazione di coloro che sono sta.ti tolti dalla scuo'1a comune per èsser.e av. viali al fav oro. è evidente che la-scuola di.-ad·destra- ,•mento p,rod'essiona:Je si svolgerà paPallelariiente e co·n– temporaneamen,te a:i p,Fimi anni di attività pratica d•ei ,J,avoratori, durante 'il .periodo di apprendistato. Questo periodo, venend·o a ces'Sare le ragioni di i'n– ~ole econotnic-a: 'e· sodale che in un regime capitali– .sJico cos'tringono,, in difesa dei lavor 1 atori, a limitarlo strettamente ,entro brevissimi limiti di. tempo, potrà invece, i-n vista dell'utile' gener.ale, essere convenien- temente' prorlungafo. · , ' Dqrante tale' o-eriO'd 1 0 il lavoraìlore svolgerà regolar– mente la ·sua àtHvità pI"à.tica di :lavoro in officina. con la sola differenza, r.ispetto a,gli o,perai già formati, di una abbreviazione dei turni di lavoro. sì d'a .permet- 1 , tergli -di passare quaiJche ora: -in scuola, senza dovP-r ricorrere ai corsi serali, che, imoortand'O il sacrifiéio di un prolungamento del,Ie ore d i occ upazione e J!a.g– gravio d'i fati,ca, so'IÌo da .eviiarsi v.er ,quanto è possi– bile: tanto p'iù che oc·coirre avan zi pò i arìche qualche ora per il rip-asso di ciò c,he a scuola· è stato inse- gnato. . Nella scuola s'incomincia. nèl :p,rimo oerioilo, sem– plicemente a commentare il lavoro sv0Ho1nella gior– nata, a spiegarne le ragfoni ed, i modi, n.o•nchèrle ·ca– ratteristiche, le diffi:coll~, e _gli accorgimenti _che scienìa e tecnica hanri,o inventato pèr superare l,e ul– time e coordinare le prime: tutto ciò insomma che i..__ capi lavoranti. nel éorso del lavoro, non· possono (é . talora ncin vogliono!) spiegare, e che ,l'operaio più: in– telligente riesce ..ad imparare da sè con maggior fatica e maggior disp·endio di temp,0 1• Dop:o questi primi. aBacciamenti'fra il compito sin– golo e il quadro generale del •lavoro, si incomincerà ad imp•a;rtire qualche amml.\estramentò di d'isegno:; sia esecutivo che interpretativo, di tecrioloida. di sem– plici formule di calcolo•. non ariaH inutili ·bardafare teoriche, ma con immediato riferimento al ·caso :gar– ticolare, man mano che se ne pres(!nta roccasio,oe: éome stru mento ci' Oè per com:prendere e riso,Jvere i problemi quotidfa.ni del lavoro, e in modo- che lo sti– molJo a,d! impara.rie fuUo- ciò si formi attraver'llo la ·sensazrone di una utilità immediata. 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