Critica Sociela - anno XXXVII - n. 1 - 15 settembre 1945

CRITICA SOCIALE 13 la in. forma rivol~zìonarìa, anche se affida .la totalità: -del potere alla. classe operaiia·, non esaurisce il pro– blema rivoluzionar'io se non ·nella !Ilisura i.n cui attua la trasformazione della con,d,izione umana, di cui la trasformaizione sociale non è che funzione strumen– l~le, il mezzo e la, con'.dizione necessar'ie. , E trasf.o.rmazione delfà condizione umana non si– ,gnifìca· solo liberazione dèll'individtio dallo sfrutta– mento economico e-·sociale, ma anche riconoscimento d,el godimento d'ella• pienez:tai dei ~uoi diritti fonda1- mentali, e delle esplicaiioni della sua vocazione per– sonale, nell'ambito della societa collettiva. « II vero « obiettivo nella .società futùra è quello di reridere la -<< pers·ona umana no,n ·solo più utile, ma piìi felice e « migliore, ... il soci-aJ'ismo de-ve trasforI11are il mod'o -<< di vita e ,d,i pensiero, i costumi, rinnovare l'urna– « nità. È solo in questo. senso che si può parlare di• -<< socialismo insieme umano .e rivoluzionario». Dopo· aver accennalo al ·connubio indissolubile tra socialismo e democrazia, per cui senza soci-alismo la democrazià è imperfetta, mentre senza d,emocrazìa il soc.ìalismo è impotente, l'oratore afferma la neces– sità di assidere la p·ace nel socialismo. «.Se il socia– « Iisnìo è necessario alla pace, la pace è necessaria « al socialismo. No·i sarppìamo ora che ogni d.ittatura « è p-er •se stessa un rischio, una guerra eventuale, « una certezza di guerra più o 1i11~no~Jfferita ... ». Il discorso di Blum era dura~o un'.ora e -,mezzo, . senza che per un solo. ìstante l'Interesse dell'assem-. blea si fosse .affievolito. II dibattito sul nu-◊vo statuto del partito era esaurito, e con- esso si chiudeva il primo attAel Co,ngresso. PARTITO SOCIALISTA E PARTITO COMUNISTA. Il PROBLEMA pE½'I;,_AFUSIONE. Proseguendo nei suoi lavori, 'il Congr-esso, dopo èssersi· occupato dei rapporti· con i movimenti della · Res'isteriza; affronta il p-roblema, ·dei. rapporti col par– tito comunista, piìi precisamente il problema dell'u- - 1fità ,dei d'ue partiti. . · L'opportunità di discutere il problema della fusione dei due partiti era già stata, sanzionata dalla riso– luzione vòtata dal Congresso il'el P. -S. riel novembre 1944, in cui il Partito Sodailista ri,nnovava al ,Partito éomuriista l'0fferta ,ct,i unità, già fatta dm.:ante la lotta clandestina. Come immediata conseguenza di quella· risoluzì0-1ie era stata crea/la un'a Giunta d'fotesa, .il cui .scopo era quello di ·Creare· un clima favoi•evole · alla realizzazione dell'm.1ità o·rgànica dei due p-artHj. ' A d.ar maggior risalto aU'imPortanza del probleìna era in teryenuto, dalle •colonne del Populai1·e. Léon · Blum. Questi, in una serie d,i articoli, aveva sostenuto ]a tesi dell'immàturità 'dell'unione 'qrganica dei due par.titi con argomenti· non di carattere contingente, m.a di ordine ·rperm-anente .ed univers,a,le, che, investen– do il problema da11a base, sono valev,o,Ji, ·nell'attuale momento storJç:o, per .tutti "i partiti .sodalisti ind'ì- stintamente. · · Alle necessità ìÌm:p.edìate dell'azione, variante se– condo i luoghi e secondo i tempi - afferma Blum - ' risponde H patto :,cLiunità di azi'one, me_ntre l'unità organica deve corrìsp.o,ndere al punto d!ìncrocio ·del– l'evoluzione in,tima della dottrina, della tattica, deHe , mentalità. · Qruesto modo di cousiderare il problema, della fu~ sione, senza faJsì ·sentimentalismi nè pericolosi entu– siasmi, risponde a quel pàrtìcolare amore per la ve– rità, che fa dire a Blum « .è megl'io ·essere probi e· « presentarsi a vis-o arperto, meglio spaventare i com– << pagn'i piuttosto che ìnga11narli ,.,_ Gli argomenti enunciati nel Populaire, sono vali– damente i;ipresi nelila lom èssenza dal ,segretario d·el · Partito Socialista, Danie'l Mayer e dal· segretario della Federa,zi.o,ne del Nord, ·Auguste Laurent, che si qi- chiara.no favorevoli all'unità di azione co,i comuni– s ti, ma contrari aH'unità organica dei due Partiti Socialista e Comunista.· Benchè i socialisti, afferma D. Maiyer, siano stati i più ardenti propugnatori .dèlla collaborazione con •i. ci:>munisti durante la cia:adestinità, ora, dopo aver constatato l'ambiguità delle éoalìzioni e dei sistemi aidottati dai comunisti durante le elezioni, pens·ano che la creaz-ìo:ne del partito unico in simili èondizìoni ' porrebbe Ilecessariamente ì:germi per una nuova scis- sione. · \ È· opportuno rìcono·scére, continua Mayer, che se il Partito Comunista, Francese (dorpo la soppressione ·d,el' Komìntern e della Terza, Internazionale) non si trova rp,iù nè direttamente nè indirettamente in stato dì· soggezione organica o, gerarchica nei confronti dello ·Stato russo,; esso vive però sempre in quel rapporto di dipendenza affettiva. vers·o la Russia s,o– vìetica •che si può paragonare all'attaccamento · ra.el creqeQte al suo Dio. , , Da ciò discende che, se i comunisti sono formal– mente lib~rì nelle loro decisioni, praticamente sono legati nel lo,ro giudizio. Ora, perchè la dìipendenza dì giudizio non comprometta runità organica, sareb– be necess,ar'ìo una perriranente identità di interessi · fra la clàsse operaia russa e la classe operaia fran– .cese (o italiana, belga, svizzera, ecc.); sarebbe neces– sario che ie posizioni dello Stato russ.o collimassero sempr/d con l'ìntef'esse d·ella Francìà'. (o dì un altro paese qualunque, seconid·o il caso} e conseguen,temente con l'interesse -della. comunità i{J.ternazionale e del p'roletarfato, internazionalè. . ~1 La rp•ermanenza e _l'automaticit_à di un tale rappor- to è difficilissimo, f~rse 'i~possìbile. Se essa è e~islita p·er la Francia e p"er· la· Russia dopo 11 giugno 1941, nella politica dì oslilità"'ad Hitler, è invece venuta meno in uno·· dei momenti più 'tragici della storià francese, nel 1~39, qua]Jdo « Stalin aveva deciso che. l'interesse della Repubblica deicSovieti -era di allearsi • con Hitler, ·riemi~Ò della, Francia». In quèl momento veniva dìm~strato· ohìaraI1}ente la fallàicia della tesi che subordtn.i. la pòlitica proletaria di tutH i paesi agli interessi momènfanei e contingenti dì uno Stato singolo, sia pur quello della sociadista Russia sovie- tica. • Già Bluni aveva scritto· sul Pòpulail'e del 28 luglio: « iu caso dì conflitto, -come rèagìranno nell'unità gli «.elementi ex so-cialisti? Essi prenderebbero occ.asione « dalla crisi per dimostrare la necessità -di·una istan– « za internazionale,. alla quale tutti gli Stati· sareb– « bero s·ottopost'i. Essi sì sfonerebbero di supplire «,alla mancanza di··questa con l'energia, dcll'az-ione .in– « ternaz.ionale, con l'ardore del richiamo alla coscien– « z·a universale. Essi piremerebbero cori tutto il ]oro « peso sul governo della Francia1 'perchè la posizione· . 1 « -della· Francia tra gli Stati. in litigio fosse conforme « alla sua ·volontà dì pace, ai suoi impegni i·nterna– << zìonali, al diritto.'. Ma gli rlemeliti ex comunisti? .« Vi sarebbe per essi p.o,ssìbilìtà sentimen.trnle· dì non « porsi senz'altro. a lato dell'U!ììone Sov'ietìca -e d.i, « volerle affiancare la Francia? Sarebber.o- capaci. d'i · « dar torto q,Ua R~ssìa, o ·anche dì cons.ervarè mia. « neutralità di giudizio nèi stroì confronti?». -Ecco perchè il pr,ò,blema dell'unità dei due pa.rtiti assum·e un carattere internazionale. Noi atteridiamò, dice Mayer, la s~luzione _in gran parte ctall'Unione Sovietica,. Il giorno in cui essa sì. integrerà nella co– munità internazionale, allora ii' Partito comuni-sta sì integrerà rreUa comunità nazio,nale .e l'unità· sarà pos-· sibile. · · Ma per la risoluzione del problema dell'unità- dei ,d,ue partiti.. è nece:;;sario ancora, afferma sempre D. Mayer, una chiàrificazione, una riconsiderazione dei valqri morali.che rper·il .momento non sembrano essere identici' per i socialisti e per i comunisti. I comu:aistì: )lanno un altro temrperamènto, dice a!Ilcor~ D. Mayer .(e le sue i:>a•roleeche_ggi~no quelle dì Blum). ·u « partì-

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